mercoledì 24 aprile 2024

Scandalo inaccettabile al Carcere Beccaria

 


Al carcere minorile di Milano, l’istituto Beccaria, secondo le accuse della procura venivano praticate torture e violenze ai minori reclusi. 13 agenti della polizia penitenziaria sono stati arrestati per violenze e maltrattamenti su minori altri 8 sono stati sospesi. Sembra che ci fosse proprio un sistema di abuso e prevaricazione, questi fatti sono gravissimi ed esecrabili, il sistema detentivo, specie quello per i minori dovrebbe offrire piuttosto una occasione per redimersi e ripartire senza cadere di nuovo nell’illegalità, fornendo istruzione e formazione. Se invece trova la violenza come potrà capire che deve cambiare strada? Alcuni fatti di violenza sono attribuiti ad altri detenuti, già per questo condannati, ma alcuni agenti non sarebbero intervenuti per bloccare le violenze e anzi le avrebbero coperte. La cosa grave che gli agenti accusati usavano celle senza controllo per le violenze. La situazione è cambiata solo dopo il cambio del direttore che ha inserito telecamere e intercettazioni e questo sottolinea come molto dipenda da chi dirige e ha la responsabilità di controllare che tutto funzioni secondo le regole. Pare le violenze fossero tali che i ragazzi avessero segni evidenti delle percosse, come e’ possibile che nessuno li abbia notati e segnalati neanche tra il molto personale di associazioni e volontari che ruotano intorno alle attivita’ del carcere? 

Paradossale che questi fatti avvengano in un istituto dedicato a Cesare Beccaria che fu promotore di un sistema giudiziario più umano, egli riteneva che il sistema giudiziario avrebbe dovuto essere basato sulle prove concrete e che la tortura avrebbe dovuto essere bandita. Riportiamo alcune sue frasi celebri che dovrebbero ancora oggi ispirare chi lavoro e si occupata di giustizia e detenzione. “Il fine delle pene non è di tormentare ed affliggere un essere sensibile. Il fine non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali.” “Il più sicuro ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l’educazione.”

Giunta Milano provvedimenti assurdi


 La Giunta Sala di Milano da continui esempi di provvedimenti assurdi , vediamo gli ultimi due.

E’ stata vietato il taglio dell’erba in alcune aree e parchi per permettere secondo il comune la biodiverista’.

Ci chiadiamo quale biodiversita’ quella di zanzare e insetti vari o piante infestanti che provocano allergie? E perche’ la popolazione dovrebbe avere meno aree curate solo perche’ dei burocrati lo decidono?

Verra’ vietato in molte zone l’acquisto dei gelati dopo la mezzanotte, ma non si capisce il motivo si pensa veramente che nn vendere gelati impedisca alla gente di vivere la citta’ negli orari notturni ? che dire dei locali che magari pagano per mettere tavolini all’aperto e poi si vedono impedito la vendita di prodotti? E quale sarebbe la colpa del gelato mica altera le persone che lo mangiano rendendole pericolose o aumentando gli schiamazzi?

Ridicola questa guerra al gelato paragonata alla assoluta’ immobilita’ di fronte a reati di borseggi e vandalismi e aggressioni che ripetutamente si verificano in citta’ .

Alta moda agevola sfruttamento del lavoro



Negli ultimi mesi la Procura di Milano ha messo sotto accusa l’alta moda milanese. Sono due le indagini che hanno portato ad accusare la ditta Alviero Martini e Il gruppo di Giorgio Armani di sfruttare la manodopera. 

Le accuse sono molto gravi tanto che per entrambe le società è stata disposta l’amministrazione giudiziaria. Le borse Alviero Martini secondo l’accusa venivano prodotte nell’hinterland di Milano per una cifra sette volte inferiore al prezzo di vendita in opifici dove i lavoratori venivano sfruttati e pagati con paghe al di sotto la soglia di povertà e costretti a lavorare in ambienti insalubri, la ditta viene accusata di non aver mai effettuato ispezioni sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative. 

Le accuse alla Giorgio Armani operations sono dello stesso tipo infatti anche questo gruppo viene accusato di essere incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito del ciclo produttivo non avendo messo in atto misure idonee alla verifica delle reali condizioni lavorative. Ma per Giorgio Armani Operations le accuse sono anche più gravi, viene infatti accusata di non aver fatto nulla per impedire il caporalato e addirittura di una “condotta agevolatrice" nello sfruttamento dei lavoratori che producono in subappalto capi di abbigliamento e accessori per i diversi brand del colosso della moda italiana. È chiaro che il problema riguarda probabilmente tutto il settore ma stupisce che un gruppo così importante non si sia adoperato per controlli che facilmente potevano mostrare lo sfruttamento visto che secondo l’accusa a partire dal dicembre del 2023 in vari stabilimenti tra Milano e Bergamo, tutti risultati irregolari nei quali erano presenti anche lavoratori occupati in nero e clandestini. In ogni azienda serie i fornitori devono risultare certificati e a norma, per profitto l’alta moda accetta invece di rifornirsi da aziende decisamente sotto lo standard e francamente difficilmente certificabili secondo standard e audit regolari.

 Il profitto anche per grandi marchi evidentemente prevale su tutto, e poi spendono magari milioni per far apparire al pubblico la loro ecosostenibilità e la loro partecipazione a iniziativi di beneficenza. Ci chiediamo tutte queste etichette che si acquisiscono per mettere il brand al passo con le regole e le leggi ambientali sociali o altro che senso hanno se poi nessuno prima di rilasciarle fa controlli? Servono solo per le pubblicità e a far girare soldi agli enti che le rilasciano?

giovedì 18 aprile 2024

Aiuto alle donne nei consultori polemica solo ideologica

 


La polemica politica di questi giorni sulla proposta di consentire alle donne che devono decidere se abortire di poter incontrare anche le associazioni pro life nei consultori é solo ideologica. Infatti innanzitutto non c’è alcun obbligo, la donna può decidere se farlo o no. Secondo aspetto é già stato previsto dalla legge 194 fin dall’inizio che si possa intervenire per cercare di rimuovere le cause che portano a fare la scelta drammatica dellaborto.

L’esperienza dei CAV mostra che l’ascolto , la vicinanza e l’aiuto materiale quando serve aiutano spesso le donne a scegliere liberamente per la vita. 

Diciamo basta a questa sinistra ideologica che non vuole nemmeno che si ascoltino e aiutino le donne in difficoltà .

mercoledì 10 aprile 2024

Ucraina serve trovare una soluzione diplomatica

Negli scorsi mesi gli ucraini si sono ritirati da Advinka ormai distrutta. Per i russi una vittoria pagata con perdite altissime ma forse in italia non si e' capito l'importanza di questa battaglia.

Per gli ucraini e' una perdita considerevole perche' questa cittadina alle porte dei Donetsk permetteva loro di colpire il capoluogo ma sopratutto dal 2014 era stata fortemente fortificata dagli ucraini quando l'avevano riconquistata , quindi era il fulcro della loro difesa nella regione di Dontesk. Infatti in questo periodo lentamente ma i russi continuano ad avanzare nella regione del Donetsk.

Inoltre le difese aeree ucraine sono concentrate soprattutto su Kiev e con i nuovi missili e bombe i russi stanno colpendo ripetutamente Odessa e Kharkiv e tutte le centrali elettriche e idroelettriche fuori della regione di Kiev mettendo a rischio la struttura energetica ucraina e distruggendo molti impianti.

Gli ucraini rispondono con attacchi a base aeree e a raffinerie in territorio russo .

La preoccupazione dell'occidente per la mancanza di mezzi e uomini degli ucraini aumenta e forse anche per questo si alzano i toni , ma forse proprio il pericolo di una nuova offensiva russa spinge alcuni a dire che ormai e' ora di trattare prima che sia peggio, anche il Papa ha chiesto a Kiev di trattare prima di perdere.

Come dice il Papa la guerra porta solo sconfitti e morti. Di sicuro questa guerra in Ucraina non vedrà vincitori ma solo sconfitti, la retorica e propaganda da entrambe le parti che evocano la guerra fino alla vittoria ricorda molto quanta accadde nella grande guerra quando nessuno era disposto ad ammettere lo stallo e la guerra si protasse inutilmente con uno spreco di vite umane fino al crollo per mancanza di mezzi di sussitenza della Germania e dell'Austria-Ungheria. La soluzione più auspicabile al momento è quella di una tregua e un cessate il fuoco consolidato e poi andranno discusse a livello internazionale la gestione dei territori occupati dalla Russia magari concedendo loro uno statuto speciale all'interno dell'Ucraina garantito da un contingente di pace e trovando un compromesso sulla Crimea. 

lunedì 8 aprile 2024

Da Milano alla Scozia l'ideologia che vuole annullare le differenze uomo - donna

A Milano la commissione di esperti del Comune che ha il compito di valutare la posa di opere d'arte in spazi pubblici ha dato parere negativo all’unanimità alla collocazione di una scultura in bronzo, realizzata da Vera Amodeo, donata dai figli dell'artista, che raffigura una donna che allatta, la scultura si intitolata "Dal latte materno veniamo".

Sorprendentemente la commissione ha così motivato come si legge nel verbale, “la scultura rappresenta valori certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, tali da scoraggiarne l’inserimento nello spazio pubblico”.

Una decisione talmente assurda e incomprensibile che persino il sindaco e l’assessore alla cultura del comune di Milano ne hanno preso le distanze. Ma noi ci domandiamo chi ha nominato questa commissione? non è forse vero che la tendenza culturale espressa dalla commissione è stata favorita da un clima culturale e politico che ha osteggiato la visione della famiglia tradizionale in questi anni a Milano sponsorizzando con decisioni e dichiarazioni una visione destrutturata e che tende a sostenere metodi alternativi come la maternità surrogata?

Nel frattempo sempre in questi giorni giunge la notizia dalla Scozia dell’approvazione di una legge che vuole, nel nome del rispetto e della tutela dei diritti LGBT, negare tra el altre cose la possibilità alle persone di indicare una persona che si dichiara transgender col suo sesso biologico. Clamorose sono state le parole della scrittrice Rowling che ha affermato che continuerà a chiamare donna e uomo le persone nate donna e uomo ed ha detto di essere disposta a farsi arrestare e ad autodenunciarsi per questo, ha scritto sui social media "La libertà di espressione e di credo è finita in Scozia se la descrizione accurata del sesso biologico" è considerata un reato penale. Anche il primo ministro conservatore Sunak ha affermato che nessuno dovrebbe essere perseguito per "aver affermato semplici fatti sulla biologia".

È proprio vero che l’ideologia per definizione vuole negare la realtà e distorcerla e allora questa teoria del gender si delinea sempre più come ideologica.

Papa Francesco proprio sulla teoria del gender pochi giorni fa ha dichiarato parlando al Convegno internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio”, che “Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l'umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda tensione”

Come scriveva GILBERT KEITH CHESTERTON “Attizzeremo i nostri fuochi per testimoniare che due più due fa quattro. Sguaineremo le nostre spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.

La situazione nella guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata

 

La situazione nella guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata. La comunità internazionale e in particolare gli storici alleati di Israele gli USA hanno chiesto a Israele maggiori garanzie per la tutela dei civili e maggiori aiuti per la popolazione di fronte alla crisi umanitaria in corso. Biden e gli USA sono arrivati al punto di non ostacolare una risoluzione ONU che chiedeva il cessate il fuoco e attraverso il leader dei democratici al Campidoglio hanno espresso critiche pesanti al leader Netanyahu. Gli USA hanno inviato aiuti umanitaria nonostante la chiusura dei valichi così come l’Europa, l’Italia con la nave ospedale e portando diversi bambini in Italia sta operando per alleviare le sofferenze dei feriti.  Gli israeliani dopo l’incidente che ha colpito i volontari dell’associazione WCK che distribuivano alimenti nella Striscia di Gaza hanno dovuto ammettere le loro responsabilità per la prima volta, questo grave incidente potrebbe cambiare le cose sul campo. Infatti, le brigate militari di Israele (tranne una) sono state ritirate dal sud della Striscia e per la prima volta da sei mesi Israele ha consentito l’apertura del valico a nord della Striscia.

Le pressioni su Israele per non attaccare Rafah aumentano.

Intanto la crisi politica in Israele si aggrava e per la prima volta il governo si spacca, un alleato del governo di unità nazionale, Benny Gantz, a sorpresa ha chiesto  elezioni anticipate. Gantz nei mesi scorsi si era anche recato negli USA senza aver prima consultato Netanyahu. Le proteste popolari aumentano nelle piazze israeliane e sono giunte fin dentro il parlamento. Netanyahu oltre a perdere il sostegno degli storici alleati sta perdendo gran parte del suo consenso in Israele. Nel frattempo, Hamas con grande cinismo verso il suo popolo non concede ancora il rilascio degli ostaggi.

in questi giorni poi in modo incomprensibile l’esercito israeliano ha violato il diritto internazionale colpendo  l’ambasciata iraniana a Damasco, infatti ha distrutto una parte dell'ambasciata iraniana uccidendo tra le altre persone un generale iraniano. L'Iran ha minacciato rappresaglie contro Israele, è chiaro che ora le sedi diplomatiche di Israele rischiano di essere attaccate come rappresaglia.

Vedremo se gli errori di Netanyahu porteranno ad un aggravarsi della crisi o se il suo isolamento spingerà per almeno un cambio di strategia.

sabato 30 marzo 2024

AUGURI PASQUA 2024

 

Oggi il modo sembra dominato dalla guerra e dall’odio, non solo in Ucraina, ma in Israele e Gaza, in Sudan, in Myanmar e in tanti posti da noi dimenticati. Ma l’odio e la violenza e la sofferenza che nasce da essi sembrano assediare anche la vita delle nostre città e a volte addirittura minano i rapporti personali e familiari.

Anche Gesù nel Venerdì Santo sperimenta il dolore del peccato che è innanzitutto la lontananza da Dio «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 46). «Gesù ha provato l’abbandono totale, la situazione a Lui più estranea, per essere in tutto solidale con noi. L’ha fatto per me, per te, per tutti noi, lo ha fatto per dirci: “Non temere, non sei solo. Ho provato tutta la tua desolazione per essere sempre al tuo fianco”» papa Francesco, Omelia, 5-IV-2020.

Invochiamo allora Dio come nel Salmo 87 “Signore, in te mi rifugio. Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica”. 

Per chi crede, Dio ci è vicino e sempre ci accompagna e ci aiuta a portare la nostra croce, come dice la lettera EPISTOLA Eb 12, 1b-3 “corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.”

Ma purtroppo anche la fede in Dio sembra più lontana dalla nostra società e questo rende più difficile avere speranza e fiducia.

L’augurio per una santa Pasqua allora è quello di porre la nostra fiducia in Dio come ha fatto Gesù sul Monte degli Ulivi. Gesù dice: “Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu” (Mc 14,36). “Nella lotta della preghiera sul Monte degli Ulivi Gesù ha sciolto la falsa contraddizione tra obbedienza e libertà e aperto la via verso la libertà. Preghiamo il Signore di introdurci in questo “sì” alla volontà di Dio, rendendoci così veramente liberi”. Benedetto XVI, Omelia, 5-IV-2012

Preghiamo Gesù salvaci dalla violenza e dal peccato.

 

LUCA e PAOLO TANDUO


mercoledì 27 marzo 2024

Egitto: la crisi economica giustamente preoccupa Italia ed Europa

L’Egitto sta vivendo una crisi economica profonda, il valore della sua moneta ha perso il 50%, l’inflazione è al 38% , le cause sono molte ma sicuramente pesa sull’Egitto la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi del grano che l’Egitto importava da Ucraina e Russia. Un altro motivo di stress dell’economia è il calo del turismo, l’Egitto non si e’ ancora ripreso dalla crisi di presenze derivante dalla pandemia del Covid e oggi si aggiunge la mancanza dei turisti russi. C’è poi il calo drastico degli introiti del canale di Suez a causa degli attacchi degli Houti dello Yemen alle navi cargo.

Le politiche di debito del governo Al Sisi sono ormai insostenibili tanto che l’Egitto risulta il secondo paese debitore verso il Fondo Monetario dopo l’Argentina.

Va aggiunto il problema dei profughi che arrivano dal Sudan e il problema della guerra della striscia di Gaza che rischia di portare altri profughi e mettere in vera difficoltà l’Egitto che infatti fino ad ora si è detto contrario ad accettarli.

Per sollevare e sostenere l’Egitto gli Emirati Arabi hanno dato 35 miliardi di dollari e ora la missione Ue con Von der Leyen i premier belga, greco, austriaco e quello italiano Meloni, hanno dato all’Egitto un prestito di 8 miliardi, in parte in investimenti e in parte per sostenere l’Egitto a gestire i profughi, un accordo simile era stato fatto anche con la Tunisia. Il Governo Meloni rivendica il suo ruolo di rilancio dei rapporti con i paesi del Nord Africa e pure l’ex ministro della difesa Minniti ha difeso l’appoggio all’Egitto paese cruciale nel Medio Oriente per gli equilibri politici e per evitare una escalation nella crisi scatenata dall’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Non ci si può permettere che l’Egitto crolli economicamente e’ quindi giusta l’azione del governo italiano ed europeo di sostegno. Incredibilmente la leader del PD Schlein accusa il governo italiano e la Ue di fare un vergognoso accordo col dittatore Al Sisi scordando però il ruolo dell’Italia e della Ue nel Medioriente che non può essere quello di essere assente e dimenticando che l’Egitto di fronte alle crisi di Sudan e a Gaza è un alleato fondamentale.



Drammatica crisi umanitaria in SUDAN

 Dall’aprile 2023 il Sudan è dilaniato da una guerra civile che vede contrapporsi l’esercito sudanese e il gruppo paramilitare conosciuto come RSF, le "Forze di supporto rapido". La guerra partita dalla capitale Khartoum dove i capi militari delle due fazioni, si contendono il potere. La crisi è seguita al colpo di stato che ha portato alla caduta del dittatore al-Bashir . Entrambi i contendenti si sono macchiati di violenze e in particolare il RSF ha commesso atrocità nelle zone del Darfur e del sud Sudan ricco di minerali preziosi. L’RSF è appoggiato dalle milizie della Wagner russe e sfrutta l’oro di queste zone per finanziarsi. Esiste poi il tentativo di unire la zona della Libia del generale Haftar col Sudan controllato dal RSF. L’esercito sudanese controlla la costa del mar Rosso e la zona di Port Sudan. Gli scontri hanno interessato anche la regione “granaio” del Sudan e questo provocherà una forte crisi alimentare aggravando la situazione già tragica e di malnutrizione di milioni di persone e centinaia di migliaia di bambini. 

L’ONU ha dichiarato che il Sudan è oggi la nazione con milioni di sfollati che rischiano la fame, si parla di 6-8 milioni di persone sfollate di cui 2 milioni nei paesi confinanti. 

Papa Francesco ha ricordato in uno dei suoi ultimi Angelus che “Non dimentichiamo: la guerra sempre è una sconfitta, sempre. Ovunque si combatte le popolazioni sono sfinite, sono stanche della guerra, che come sempre è inutile e inconcludente, e porterà solo morte, solo distruzione, e non porterà mai la soluzione del problema. Preghiamo invece senza stancarci, perché la preghiera è efficace, e chiediamo al Signore il dono di menti e di cuori che si dedichino concretamente alla pace.” E ha lanciato un appello per il Sudan “Chiedo di nuovo alle parti belligeranti di fermare questa guerra, che fa tanto male alla gente e al futuro del Paese. Preghiamo perché si trovino presto vie di pace per costruire l’avvenire del caro Sudan”.

Un altro aspetto di questa guerra è l’abbandono totale da parte dei paesi stranieri di questo paese e quindi anche l’assenza quasi generale di immagini e notizie di questo conflitto che lo rende praticamente ignorato dall’opinione pubblica e dai mass-media : l’interesse per le popolazioni del Sudan è praticamente nullo.



sabato 16 marzo 2024

ITALIA e FRANCIA divise sulla strategia verso l'UCRAINA

La Francia di Macron sta insistende nelle ultime settimane per uan sempre maggiore presenza della NATO o dell'Europa nel conflitto ucraino, con anche la richiesta di un intervento diretto con truppe sul terreno. Appare chiaro a tutti il rischio di una escalation con la Russia che l'Italia insieme ad altri paesi non vuole assolutamente. L'Italia ripudia la guerra, e non potrebbe parteciparvi, appare inoltre del tutto inopportuno dal punto di vista militare e politico.

Mentre Macron si e' incontrato con i leader di Germania e Polonia per insistere nella sua posizione, il nostro ministro degli esteri Tajani giustamente ha sottolineato che non è previsto alcun intervento diretto dei nostri militari in quel conflitto, "Io credo che la Nato non debba entrare in Ucraina. Sarebbe un errore entrare in Ucraina" che "noi dobbiamo aiutare a difendersi", ma "entrare noi a fare la guerra alla Russia significa rischiare la Terza guerra mondiale" come riporta l'Agenzia AGI

La vera esigenza e' fermare la guerra e avviare un negoziato obbligando i contendenti a confrontarsi e trovare una soluzikone come ha ribadito anche Papa Francesco nelle ultime settimane. La via diplomatica e' l'unica soluzione.

E' chiaro che la posizione della Francia nasce anche dalel sconfitte che ha dovuto subire in Africa da parte della Russia che sta espandendo la sua presenza in questo continenti. La Francia ha dovuto abbandonare Mali, Niger e Burkina Faso. 

A MILANO SERVE UNA BUONA AMMINISTRAZIONE

La Città di Milano negli ultimi mesi ha visto crescere la violenza di strada, rapine, scippi, risse, insomma la percezione dei cittadini è di una città insicura. Oltre al tema della sicurezza però per i cittadini milanesi nelle ultime settimane è cresciuta l’apprensione per una amministrazione che mostra molte lacune nella gestione della città. La controllata Milano ristorazione, già molto deficitaria per tipo di menu proposto e qualità, è stata protagonista di alcuni casi clamorosi di materiali estranei presenti nel cibo che hanno imbarazzato il sindaco che è dovuto intervenire e chiedere scusa alla cittadinanza.  Le piogge poi delle ultime settimane hanno messo in crisi il sistema viabilistico milanese, già compromesso dalle numerose piste ciclabili e aggravate dalle numerosissime buche che si sono aperte.

In città poi crescono le disuguaglianze come sottolineato dall'Arcivescovo SE Mons Delpini nella sua intervista al Corriere della sera. Anche qui invece secondo noi la tendenza dell'amministrazione è di guardare soprattutto alle esigenze dei più benestanti, delle zone del centro, dei single che vivono la città piuttosto che dare attenzione alle famiglie e alle persone più emarginate.
 

Insomma serve un cambio di passo nell’amministrazione della città e anche il sindaco se ne è accorto tanto che ha annunciato che aprirà delle sessioni di dialogo diretto tra sindaco e cittadini una volta alla settimana per raccogliere quello che i cittadini hanno da dirgli: meglio tardi che mai.


giovedì 7 marzo 2024

A Gaza è urgente fermare la guerra

 


A Gaza urge imporre una tregua per dare respiro alla popolazione affamata. Non bastano gli aiuti inviati da USA in questi giorni. Come ha detto il parroco di Gaza ad Asianews L’assalto al convoglio di aiuti, la “strage del pane” figlia della fame che si vive ogni giorno a Gaza. E conferma che bisogna fermarsi. Anche Papà Franceso ancora una volta ha fatto un appello perché la guerra si fermi. La situazione dei civili è oramai intollerabile se non muoiono sotto le bombe muoiono di fame.  Il pontefice si domanda: “Davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo, davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta, per favore! Diciamo tutti noi basta, per favore! Fermatevi!”.


https://www.asianews.it/notizie-it/Parroco-di-Gaza:-la-strage-del-pane-mostra-l%E2%80%99urgenza-della-tregua,-estremo%E2%80%99-bisogno-di-cibo-60256.html?fbclid=IwAR30__9Hc5CUEhQ4FbsHQupr5DJLeIqMMrvQXk1cU_7VLxc60KYHs5SNVyg

P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia a Gaza, definisce sempre più “urgente” il cessate il fuoco. Interrompere il ricorso alle armi, sottolinea ad AsiaNews il sacerdote argentino del Verbo incarnato, e al tempo stesso inviare aiuti: “Le persone muoiono - racconta - perché hanno estremo bisogno di cibo, acqua, medicinali” e quanto è successo ieri “è il segnale che la situazione è davvero grave”. 

nella Striscia il bilancio aggiornato parla di oltre 30mila morti e più di 70mila feriti sul versante palestinese, che seguono le 1200 vittime circa dell’attacco terrorista di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre scorso,

In Francia ideologia impone aborto come diritto costituzionale

In Francia con un voto a stragrande maggioranza in un contesto inusuale in cui il Congresso è stato convocato alla reggia di Versailles l'aborto entra nella Costituzione. La Francia diventa oggi il primo Paese a inserire espressamente l'interruzione volontaria della gravidanza in Costituzione anche se la formula non parla di diritto ma di fatto lo sarà perché viene inserito nella Costituzione la frase «La legge determina le condizioni nelle quali si esercita la libertà garantita alla donna di far ricorso a una interruzione volontaria di gravidanza».

Il governo francese che ha anche fatto illuminare la La Tour Eiffel con la scritta 'Mon corps, mon choix", "mio il corpo, mia la scelta" si auto esalta con il primo ministro Gabriel Attal che dichiara "la Francia si alza e si pone all'avanguardia del progresso", questa misura è stata fortemente voluta dal presidente Macron che già un anno fa si era impegnato a "rendere irreversibile" tale libertà e così sarà perché l’effetto della frase messa nella Costituzione impedirà di scrivere qualunque legge che limiti l’aborto. Un altro vincolo grave che si era cercato inutilmente di eliminare è la parola garantita che praticamente annulla qualunque obiezione di coscienza sull’aborto da parte dei medici.

L'Accademia pontificia nella sua dichiarazione afferma: "Proprio nell'epoca dei diritti umani universali, non può esserci un 'diritto' a sopprimere una vita umana”. “L’aborto, che rimane un attentato alla vita nel suo inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne». Lo affermano i vescovi francesi in un comunicato in cui spiegano di aver appreso «con tristezza» dell’approvazione, avvenuta ieri in Senato, del testo di revisione costituzionale, che inserisce nella Carta fondamentale la garanzia della libertà di accesso all’aborto. Rivolgendo il pensiero a coloro, «in particolare alle donne in difficoltà», che stanno prendendo in considerazione la drammatica eventualità di ricorrere all’aborto, la Conferenza episcopale francese (Cef) «si rammarica che il dibattito avviato non abbia menzionato le misure di sostegno per coloro che vorrebbero tenere il proprio figlio».

Nella nota, la Pontificia Accademia per la Vita rimarca, infine, che per la Chiesa cattolica, "la difesa della vita non è un’ideologia”, come ha sottolineato Papa Francesco all’udienza generale del 25 marzo 2020, ma “una realtà umana che coinvolge tutti i cristiani, proprio perché cristiani e perché umani” e che “si tratta di agire sul piano culturale ed educativo per trasmettere alle generazioni future l’attitudine alla solidarietà, alla cura, all’accoglienza”, nella consapevolezza “che la cultura della vita non è patrimonio esclusivo dei cristiani, ma appartiene a tutti coloro che, adoperandosi per la costruzione di relazioni fraterne, riconoscono il valore proprio di ogni persona, anche quando è fragile e sofferente".

Cogliamo due commenti uno di Francesco Belletti su Famiglia Cristiana “la libertà di autodeterminazione della donna viene riaffermata in modo assoluto, senza interrogarsi sui diritti residuali - o potenziali – del nascituro” e ancora “Rimane un diritto “strabico”, che sceglie solo una parte, cancellando l’altra in modo unilaterale, per via giuridica, senza accettare la complessità della realtà – vale a dire almeno l’ipotesi - se non la piena certezza – che ci sia in gioco una seconda vita”.

Il secondo di Marina casini presidente del Movimento per la vita italiano «È abominevole quanto accaduto in Francia. Orribile che la Tour Eiffel sia stata illuminata a festa per celebrare il trionfo della morte cagionata ai più poveri dei poveri tra gli esseri umani, i più deboli, i più indifesi.” E ancora “È Uno sfregio anche della convenzione sui diritti del bambino (ONU 1989) che chiede la tutela giuridica dei bambini anche prima della nascita.»

Infatti, questa volontà assoluta della Francia di Macron, dove gli aborti sono 230mila all’anno, di non considerare in nessun modo il diritto dei bambini non ancora nati e di non vedere nella maternità la presenza di un figlio è ideologica, neanche si pone il dubbio che un diritto assoluto di aborto prevarica la vita e i diritti di un altro, il bambino, e impone anche ai medici di dare la morte ad un bambino. La vita è il diritto fontale di tutti gli altri, sembra ovvio ma ce lo si dimentica, se non vivi non puoi esercitare il diritto alla salute, il diritto alla libertà, il diritto all’uguaglianza, il diritto alla fraternità. Sul fatto che la vita inizi dal momento della fecondazione dell’ovulo, non c’è più alcun dubbio scientifico, quindi negare il diritto alla vita del nascituro è il primo passo per creare una discriminazione. L’aborto inoltre tronca due relazioni, la prima quella tra mamma e bambino che fin da subito si instaura e anche qui ci sono chiare evidenze scientifiche, la seconda quella tra l’uomo e la donna. 

 

In un periodo storico in cui il vero problema è quello delle nuove nascite la decisione della Francia appare ancora più assurda. Se guardiamo agli USA dopo la sentenza della Corte costituzionale ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade nel giugno 2022, negli stati che hanno applicato una restrizione della legge e la chiusura conseguente di molte cliniche abortive, i dati mostrano un crollo delle interruzioni volontarie di gravidanza ed una ripresa delle nascite che evidenzia anche un desiderio di maternità molto spesso soffocato da situazioni economiche e familiari che spingono all'aborto e dove invece si trovano alternative riprende slancio.

sabato 2 marzo 2024

Morte di Navalny e delle opposizioni in Russia

È morto in Russia Aleksej Navalny: è stato un attivista e politico russo fra i più noti oppositori del presidente Putin. Le cause della morte di Navalny sono ancora ignote ma sicuramente le sue condizioni generali hanno sofferto a causa dell’internamento un carcere nella zona remota della Siberia del Nord e per l'avvelenamento che aveva subito anni fa: non ci sono dubbi sulla responsabilità politica dei servizi segreti e del governo che lo ha rinchiuso in un gulag in Siberia.

Navalny era coraggiosamente tornato in Russia dopo l'avvelenamento a cui era sopravvissuto con le cure in Germania, era un fiero oppositore di Putin, ma sicuramente bisogna capire perché è stato ucciso proprio ora visto che non aveva nessuna capacità di fuggire. Qualche sito ipotizza che era vicino uno scambio di prigionieri ad alto livello e quindi si voleva evitare che fosse espatriato, altri dicono che poteva diventare un Nelson Mandela russo, in ogni caso le repressioni verso non solo gli oppositori ma anche solo chi critica la guerra in Ucraina è diventata molto dura in Russia. Un esempio sono le numerose morti misteriose che hanno colpito anche alti funzionari in questi 2 anni o proprio gli arresti di chi ha deposto fiori per Navalny alcuni dei quali poi mandati in ucraina a combattere.

Va riconosciuto molto coraggio alle migliaia di persone che hanno partecipato ai funerali svoltosi a Mosca. Uomini e donne che dimostrano che c’è una Russia che vuole cambiare, che non vuole la guerra e vuole la democrazia. Alcune fonti parlano di 128 persone in 19 diverse città della Russia sono state fermate perché’ ricordavano Navalny.

In questi giorni è strato condannato ad una multa Sergey Sokolov con l'accusa di “screditare” l'esercito russo. Sokolov è direttore del giornale Novaya Gazeta, dopo la decisione di Dmitry Muratov, Nobel per la Pace 2021, di dimettersi dalla carica perché accusato di essere un “agente straniero”. Novaya Gazeta è nota per le sue inchieste che talvolta hanno preso di mira il Cremlino, la politica del governo e gli alti funzionari, è la stessa per cui scriveva Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006 e nota per reportage e articoli fortemente critici nei confronti di Vladimir Putin.

Ancora piu' eclatante il caso del dissidente russo Oleg Orlov, già copresidente della fondazione Memorial alla quale è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2022, l'accusa ha chiesto per lui due anni e undici mesi di reclusione per "discredito" dell'esercito russo.

La repressione contro le voci delle opposizioni si sta facendo sempre più spudorata e Putin mostra di non avere più alcun freno e forse la morte di Navalny vuole essere un messaggio a tutti gli oppositori interni in vista delle imminenti elezioni presidenziali.

giovedì 29 febbraio 2024

Primarie in USA per la corsa alle presidenziali: un risultato inevitabile?

 

Continuano le sfide delle primarie in USA per la corsa alle presidenziali. Nelle primarie dei repubblicani la sfida e’ tra l’ex Presidente Donald Trump e Nikki Haley ex governatrice della Carolina del Sud e ambasciatrice alle Nazioni Unite dal 27 gennaio 2017 al dicembre 2018 durante la presidenza Trump. Nei Democratici Biden corre da solo contro il non voto.

 

In campo repubblicano Trump continua a vincere con margini tra 60% e 70% sia in Carolina del Sud ex stato della Haley che in Michigan, la sua vittoria alle primarie è certa ma se il 30% dei repubblicani che votano Haley non lo voterà, a novembre contro Biden, Trump rischia di perdere. La Haley probabilmente correrà fino al super thuesday e si terrà l’opzione di sostituire Trump in caso i giudici dicessero che Trump non può correre per le presidenziali. Le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto Trump fino ad ora sembrano però averlo favorito nel campo repubblicano compattando la sua base, più incerto l’effetto sugli elettori indipendenti.

 

In campo democratico cresce chi non potendo scegliere un candidato alternativo a Biden, non ce ne sono infatti, mette sulla scheda io non voto, e in particolare è successo in Michigan raggiungendo il 15%, in questo stato gli americani musulmani si sono espressamente schierati con questa scelta dichiarandosi contrari cosi alla politica di Biden sulla guerra a Gaza, anche per Biden il rischio è di perdere una fetta di elettorato decisiva a novembre in alcuni stati chiave contro Trump. Per Biden la politica estera rischia quindi di essere un problema ma lo è soprattutto la sua età.

 

Insomma, il partito dei No Biden e No Trump cresce senza avere alternative di candidati terzi, alla fine se non ci saranno problemi di salute o sentenze correranno Biden e Trump e vincerà chi perde meno voti nel proprio campo. Una corsa che dividerà ancora di più la politica e la società americana che forse vorrebbe una diversa alternativa che al momento non esiste però.


ILVA e ITA sono due casi aperti da moltissimi anni

ILVA e ITA sono due casi aperti da moltissimi anni in Italia ed emblematico di come in Italia si trascinino alcune vicende economiche e i debiti ad essi associati senza una vera risoluzione.

L'ILVA prima di proprietà privata poi commissariata oscilla tra tentativi di chiusura per inquinamento e tentativi di rilancio. Il primo commissariamento fu nel 2012, poi nel 2018 ci fu l’acquisizione da parte di Arcelor Mittal e ora per l'ennesima volta si parla di commissariamento con una compensazione pubblica ovviamente per il gruppo privato indiano.

Arcelor Mittal non ha mantenuto le promesse di investimento ma forse era già poco credibile fin dall'inizio perché' aveva fatto lo stesso in altri grossi impianti in Europa. Ad aggravare la situazione dell'ILVA è la questione giudiziaria, incombono infatti le sentenze ambientali, il rischio è che l'Italia perda la sua capacità produttiva nell’acciaio che è una risorsa ed un asset fondamentale per lo sviluppo. In questi anni l'ILVA di Taranto ha già molto diminuito la sua produzione, e molti posti di lavoro sono stati già persi.

Nel frattempo, la questione di una gestione più rispettosa dell’ambiente non è stata risolta né sono state attivate bonifiche significative.

La compagnia aerea ITA nata dallo scioglimento di Alitalia non e’ riuscita a decollare potremmo dire e richiede nuovi investimenti, in questo caso si era trovato un buon accordo tra Germania e Italia con l'acquisizione da parte di Lufthansa che avrebbe tratto certamente dei vantaggi da questo acquisto ma che aveva anche interesse a tenere viva e investire su ITA. Per problemi puramente politici la Ue sta bloccando l'acquisizione, persino i sindacati aerei tedeschi se ne lamentano e accusano la Ue di ritardare una acquisizione necessaria per non perdere posizioni verso compagnie extra-Ue. Il caso ITA - Lufthansa sembra ripercorrere quanto avvenne per la mancata fusione in ambito ferroviario tra la tedesca Siemens e la francese Alstom, a volte l'antitrust europea fa più danni piuttosto che favorire  gli interessi dell'*industria europea.

domenica 25 febbraio 2024

I dati sull'inquinamento di Milano smentiscono politiche green contro auto


Nelle scorse settimane ha avuto rilevanza una indagine privata che indicava Milano come una delle città più inquinate al mondo. La notizia ovviamente ha fatto discutere e aprire un dibattito sulla sua attendibilità.

Dal nostro punto di vista quanto l’affermazione sia attendibile ha poca importanza, quello che è importante della notizia è stato riportare il tema della discussione sul problema dell’inquinamento che ovviamente non riguarda solo Milano ma l’intera pianura padana, come accade da decenni, per via della sua conformazione geologica.

E’ importante perché continuamente si parla del problema del riscaldamento globale ma il vero problema è l’inquinamento, se ci concentrassimo più su questo problema e concentrassimo più risorse per combatterlo, invece che sul riscaldamento globale, forse avremmo più possibilità di raggiungere risultati positivi.

Il dato dell’inquinamento mette comunque in evidenza anche il fallimento delle politiche green del comune di Milano e in particolare la costituzione dell’area B. Il traffico non rappresenta infatti la prima causa che contribuisce all’inquinamento atmosferico, come dimostra il fatto che da sempre i picchi di inquinamento si hanno in inverno e non in primavera o estate, mentre la concentrazione delle macchine è sempre la stessa ciò che cambia è l’uso intenso del riscaldamento domestico.


2 anni fa l'invasione dell'Ucraina

Due anni fa la Russia del presidente Putin avviava l'invasione dell'Ucraina. Un azzardo militare e politico come mostro il fatto che la guerra è ancora in corso senza apparentemente una via di uscita.

Ripercorrendo i primi giorni di guerra possiamo ricordare che il tentativo fu innanzitutto quello di sostituire il governo ucraino visto che la prima fase della guerra vide l'attacco diretto alla capitale ucraina.

Fallito questo tentativo la guerra si è spostata sul fronte sud-est dove ancora è bloccata. La Russia si è garantita una fascia di terra che al collega direttamente alla Crimea, centrale fu senza dubbio la battaglia di Mariuopol. Fallito invece il tentativo di occupare Odessa.

La Russia ha fallito anche il controllo del mare dove gli ucraini più forti nella tecnologia dei droni che senz'altro ha contraddistinto questa guerra, hanno saputo infliggere pesanti perdite ai russi affondando diverse navi e colpendo ripetutamente la Crimea stessa, clamoroso fu l'attacco alla sede della marina russa a Sebastopoli.

Purtroppo, questa guerra ha colpito enormemente la popolazione civili con migliaia di morti, massacri ingiustificati da parte delle truppe russe, ma a volte anche di quelle ucraine viste che entrambi gli eserciti sono stati accusati di crimini di guerra.

Milioni i profughi sia interni che all'estero.

L'Europa ha saputo rimanere unita nel sostegno all'Ucraina insieme agli USA, ora però affiora un senso di stanchezza dovuto anche al fatto che la guerra si trova in una posizione di stallo e la soluzione di una vittoria militare da una delle due parti appare inverosimile, per l'Ucraina quasi impossibile dopo il fallimento dell'offensiva di questa estate.

Ciò che colpisce è l'assenza di ogni opzione diplomatica. Il tentativo di far desistere la Russia e i suoi gruppi dirigenti tramite sanzioni internazionali è praticamente fallito, perché la Russia ha trovato nuovi acquirenti per le materie prime di cui è ricca e che rappresentano la fonte più importante della sua economia, in particolare la Cina e l’India che hanno praticamente sostituito il mercato europeo.  

La Russia di Putin che in questi due anni ha eliminato anche fisicamente ogni opposizione interna e ogni voce di dissenso anche nella nomenclatura, si gioca tutto in questa guerra e quindi la situazione potrà solo peggiorare. L'Ucraina dal canto suo non appare ancora pronta e disponibile a cercare un compromesso che le costerebbe ana rinuncia territoriale.


sabato 24 febbraio 2024

Perché la nota sulle manifestazioni?


 Oggi c'è stata una nota del Quirinale a commento di una manifestazione politica e dell’azione della polizia durante questa manifestazione . Non era mai successo e tantissime volte la polizia è intervenuta in manifestazione anche con delle cariche, per impedire alle persone di andare fuori dal percorso autorizzato o entrare in zone delimitate che erano state indicate già in precedenza  come vietate, eppure non si è mai sentita esigenza di intervenire , giustamente perché l’operato della polizia andrebbe piuttosto difeso. Questa volta è capitato qualcosa di nuovo ci chiediamo perché?

martedì 13 febbraio 2024

Depenalizzare ha reso più grave la crisi del fentanil in USA

La crisi del fentanil sta colpendo sempre più pesantemente gli USA. Secondo un’analisi dei dati del governo statunitense, le overdose di fentanil sono diventate la principale causa di morte per gli adulti di età compresa tra 18 e 45 anni. Tra il 2020 e il 2021, quasi 79.000 persone di età compresa tra 18 e 45 anni sono morte a causa di esso. A New York l'oppioide è la causa dell'81 per cento dei decessi per overdose, il tasso più alto mai registrato nella metropoli statunitense.

La crisi degli oppioidi era incominciata già prima della pandemia COVID ma ora si è molto più aggravata a causa del cambio del mercato delle droghe con l’arrivo del fentanyl, oppioide sintetico 50 volte più potente dell'eroina, suo perfetto sostituto economico e adulterante. Il fentanil crea maggiore dipendenza, oltre a essere più facile da produrre, distribuire e molto più economica. Le overdose di fentanyl sono la il 90% di tutte le overdose da oppioidi.

Gli oppioidi sono la causa dell'epidemia di overdose più letale che abbia mai flagellato gli USA, e rappresentano la causa di 84.000 dei 110.000 decessi del 2022, un sestuplo in più delle overdose dal 2000. Gli oppioidi uccidono più delle armi da fuoco, degli incidenti stradali, degli omicidi, di varie forme oncologiche.

La crisi del fentanil ha assunto anche risvolti geopolitici, secondo il segretario di Stato americano Antony Blinken, i responsabili dell’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti sono «le imprese criminali transnazionali, molte con base in Cina», una versione che ha suscita l’ira di Pechino. Il tema è stato al centro dell’ultimo incontro svoltosi a San Francisco tra il Presidente Biden e il Presidente cinese Xi Jinping

Il Messico rappresenta l’altro fronte della lotta al fentanyl. Proprio recentemente Stati Uniti, Canada e Messico hanno deciso di creare una task-force per contrastare il traffico di oppioidi.

Uno degli stati più colpiti è l’Oregon, secondo i dati preliminari dell’High Intensity Drug Trafficking Area (HIDTA), il numero di pillole di fentanil sequestrate dalla polizia dell’Oregon e dell’Idaho è aumentato da circa 100.000 nel 2019 a oltre 3,6 milioni l’anno scorso.

Non e’ un caso che l’Oregon sia cosi colpito, qui infatti hanno prevalso le politiche di liberalizzazione delle droghe rappresentino una vera sciagura. In un mondo che spesso ha perso ogni riferimento valoriale oggettivo e riconosciuto come bene comune dalla comunità, la legge rappresenta oramai quasi l’unico elemento di discrimine per distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, eliminare il divieto dell’uso e dello spaccio di droga per legge ha significato rendere lecito eticamente l’uso e lo spaccio togliendo ogni deterrenza tra i giovani. Inoltre la depenalizzazione ha tolto uno dei migliori strumenti a disposizione delle forze dell'ordine per costringere le persone a sottoporsi al trattamento di disintossicazione: i tribunali per la droga.

Nel 2020, il 58% dei residenti dell'Oregon avevano approvato una misura per depenalizzare piccole quantità di tutte le droghe. Da allora, i decessi per dipendenza e overdose sono saliti alle stelle in Oregon. Le overdose da fentanil siano aumentate del 533% nella contea di Multnomah, la contea più popolosa dello stato, tra il 2018 e il 2022. Gli spacciatori agiscono con assoluta impunità e distribuiscono la droga. Il basso costo del fentanil, pari a 0,25 dollari a pillola, ha causato un impatto devastante sui membri della sua comunità. Anche la nuova governatrice democratica entrata in carica nel gennaio 2023, ha capito la gravità dell’emergenza e concentrato i suoi sforzi per rivitalizzare Portland come segno di riscatto per l’intero stato, tra le priorità figurano la dichiarazione di un’emergenza da fentanil, il rafforzamento della polizia, l’espansione della capacità di ricovero per senzatetto, la rimozione di spazzatura e graffiti e la sospensione di tre anni sulle nuove tasse a Portland, che è la seconda città più tassata degli USA dopo New York.

Nel frattempo l’emergenza fentanil ha fatto crollare Il sostegno alla depenalizzazione. Mentre il 58% degli elettori ha approvato la Misura 110 (di depenalizzazione) nel 2020, i sondaggi mostrano che fino al 74% degli intervistati ora è favorevole a recriminalizzare il possesso di fentanil, eroina e metanfetamine e a rendere il trattamento obbligatorio, non volontario, come alternativa al carcere.

La crisi del fentanil è accompagnata dalla crisi dei senzatetto che ha colpito ogni angolo dell’Oregon, anche al di fuori dell’area metropolitana di Portland estendendosi anche alle zone rurali.

In questo emblematico è il caso di un'altra zona del paese: la California e in particolare la città di San Francisco. Secondo quanto riportato da diversi media ci sono persone che fumano fentanil e portano queste droghe per strada. Ci sono tende e degrado ovunque. Il San Francisco Chronicle ha riferito che San Francisco aveva "più di 7.754 senzatetto, di cui quasi 4.400 dormivano per strada, in una tenda o in un veicolo" nel 2022. Secondo le stime pubblicate alla fine del 2022,  un terzo dell’intera popolazione dei senzatetto degli Stati Uniti e la metà di tutti i senzatetto senza tetto vivono in California.


sabato 27 gennaio 2024

Se questo è un uomo: Giorno della memoria 2024

 In questo giorno della memoria vogliamo ricordare le parole di Primo Levi “ Voi che vivete sicuri nelle  vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:Condiderate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che  lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no”.



Quante volte ancora oggi in tante parti del mondo l’uomo vive ancora questa condizione? In alcuni posti dove c’è la guerra nessuno avrebbe forse pensato di ricadere in tale condizione , in altri paesi caduti sotto il peso della dittatura la vita non vale nulla proprio come allora e come disse Primo Levi “  muore per un si o per un no”.

Allora ricordiamo il suo appello “ Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli”.

Oggi forse la memoria che il male può tornare e toccarci manca occultata dalla nostra condizione di benessere.

sabato 13 gennaio 2024

Elezioni Taiwan: il popolo sceglie la democrazia

Il primo risultato delle elezioni svoltosi a Taiwan e' sicuramente la grande partecipazione, circa il 70%, che sottolinea il desiderio del popolo di Taiwan di aprtecipare alla vita democratica del paese, il secondo risultato e' la vittoria del candidato indipendentista William Lai con il 40,2% dei voti, del Partito democratico progressista. “Taiwan ha ottenuto una vittoria in nome delle democrazie. Abbiamo dimostrato al mondo quanto Taiwan abbia a cuore la sua democrazia”, ha detto. Lai ha poi dichiarato di voler resistere alle continue minacce e intimidazioni da parte della Cina e a mantenere lo status quo sulle due sponde dello Stretto. 

Il risultato quidni scontenta sicuramente la Cina che sperava nel successo del partito nazionalista del Kmt piu' aperto ad aprire un discorso favorevole ad un processo di unificazione con la Cina.

Ovviamente le tensioni con la Cina con questo risultato continueranno.

venerdì 12 gennaio 2024

La via della pace esige il rispetto della vita

Mentre gli echi delle guerre continuano e aumentano Papa Francesco continua il suo instancabile appello per la pace. el suo discorso AI MEMBRI DEL CORPO DIPLOMATICO ACCREDITATO PRESSO LA SANTA SEDE PER LA PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI PER IL NUOVO ANNO (Lunedì, 8 gennaio 2024) ha ricordato i vari conflitti che affliggono il mondo e le varie situazioni di crisi umanitaria, ha ricordato come “Per perseguire la pace, non è sufficiente limitarsi a rimuovere gli strumenti bellici, occorre estirpare alla radice le cause delle guerre, prime fra tutte la fame”.Ha ricordato come le guerre oggi non riguardino solo i soldati ma colpiscono gravemente anche le popolazioni civili “Forse non ci rendiamo conto che le vittime civili non sono “danni collaterali”. Sono uomini e donne con nomi e cognomi che perdono la vita. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro. Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni. Se riuscissimo a guardare ciascuno di loro negli occhi, a chiamarli per nome e ad evocarne la storia personale, guarderemmo alla guerra per quello che è: nient’altro che un’immane tragedia e un’inutile strage, che colpisce la dignità di ogni persona su questa terra.” 

Ha ricordato come tra gli effetti della guerra e delle crisi umanitarie ci sia lo spostamento di milioni di persone : “Le guerre, la povertà, l’abuso della nostra casa comune e il continuo sfruttamento delle sue risorse, che sono alla radice di disastri naturali, sono cause che spingono pure migliaia di persone ad abbandonare la propria terra alla ricerca di un futuro di pace e sicurezza”. 

Infine, ha ricordato come la pace esige il rispetto della vita, un messaggio costante negli anni e nei diversi pontificati che lo anno preceduto, e ha fatto un appello perché la deprecabile pratica della maternità surrogate venga proibita a livello universale, ha anche nuovamente condannato come pericolosa la teoria del gender. Ecco il suo messaggio

“Cari Ambasciatori, 

la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica. In ogni momento della sua esistenza, la vita umana dev’essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati.

La via della pace esige il rispetto dei diritti umani, secondo quella semplice ma chiara formulazione contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui abbiamo da poco celebrato il 75° anniversario. Si tratta di principi razionalmente evidenti e comunemente accettati. Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del gender, che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali. Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace.”

mercoledì 3 gennaio 2024

Il Medioriente esplode

Il Medioriente sta esplodendo, ieri una esplosione a Beirut, capitale del Libano, ha ucciso uno dei più importanti dirigenti politici di Hamas, Saleh al-Arouri, considerato il numero 2 dell'organizzazione essendo il vicecapo dell'ala politica dell'organizzazione palestinese.


Oggi in Iran si svolgevano manifestazioni di commemorazione nel quarto anniversario della morte del generale Qasem Soleimani, capo storico dei Guardie della Rivoluzione, ucciso dagli americani nei pressi dell'aeroporto di Baghdad il 3 gennaio 2019. Due esplosioni si sono verificate presso il 'Cimitero dei Martiri' a Kerman, dove è sepolto proprio il generale Qasem Soleimani, si registrano più di 100 morti. La TV di stato dell'Iran parlo di attacco terroristico. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha condannato i due attentati, assicurando che i servizi di sicurezza iraniani "identificheranno e puniranno presto gli autori".

Nei giorni scorsi elicotteri USA avevano attaccato e affondato alcune imbarcazioni Houthi nel Mar Rosso.

Insomma è proprio il caso di dire che siamo in una situazione esplosiva.