mercoledì 31 maggio 2017

Finiti gli impegni internazionali si va verso il voto

Gli impegni internazionali per cui il governo Gentiloni è stato creato cioè I 60 anni dei trattati di Roma e il G7 di Taormina sono passati e subito si mettono insieme i primi 3 partiti per un sistema proporzionale e accellelare il voto. Certo il fatto che Renzi abbia stravinto le primarie PD ed è tornato legittimato a guidare il PD, la socnfitta della Le Pen in Francia che ha spinto Berlusconi ad abbandonare definitivamente la Lega di Salvini e la voglia di grillini e leghisti di votare concordano verso il voto. Un altro fattore è che tutte le grandi nazioni Ue da Olanda, Francia, Germania, Gran Bretagna votano nel 2017 e le scelte che prenderà la UE su Brexit e nel dopo G7 hanno bisogno di governi legittimati dal voto e quello di Gentiloni rischia di essere un governo troppo debole per avere un peso internazionale. Inoltre la prossima finanziaria sarà sicuramente più dura delle precedenti e il PD non vuole andare al voto dopo aver aumentato l’austerity imposta dalla Ue. Quindi meglio andare al voto e dare la parola agli italiani che vivacchiare per un anno senza prendere nessuna decisione o subire quelle degli altri .

mercoledì 24 maggio 2017

Il terrorismo colpisce ancora l'Europa

Ancora un attentato in Europa.
Stavolta sono stati colpiti i più giovani e giovanissimi, ennesima dimostrazione del loro disprezzo totale per la vita e del fatto che i terroristi non hanno scrupoli e freni inibitori nemmeno difronte all'eta dell'innocenza; per loro è chiaro questa età non esiste come dimostrano i loro video di propaganda in cui usano i bambini per le esecuzioni dei prigionieri violando la loro innocenza.

Ecco la mappa del terore in Europa dal 2004 (fonte corriere.it)

Un sincero grazie al Cardinale Bagnasco

Pubblicata su Avvenire


Vogliamo esprimere un sincero grazie al Cardinale Bagnasco per il suo lavoro per la Chiesa italiana svolto in questi anni. Ha saputo indicare alla Chiesa e all’Italia nei suoi diversi interventi le difficoltà degli ultimi, l’emergenza di alcune tematiche tra le quali la povertà che ha colpito il paese, la necessità di una solidale accoglienza e un continuo richiamo a difendere la famiglia e il valore della vita dalle tentazioni individualistiche che l’allontano dal progetto personalista che la Chiesa ha sempre indicato e lo ha fatto con carità ma nella verità di quello che è il progetto di Dio sull’uomo.

Luca e Paolo Tanduo

martedì 9 maggio 2017

Vince Macron ma l'Europa non può illudersi

Vince Macron al ballottaggio, l’abile politico, giovanissimo, potrà certamente influenzare il futuro europeo. Le premesse ci sono già, si presenta con l’inno alla gioia come sottofondo e rilancia una speranza per l’Europa e l’asse con la Germania della Merkel.

Vedremo. Valuteremo dai fatti. La Francia e l’Europa passata la paura Le Pen non devono però illudersi che i problemi siano cancellati. O ci sarà una svolta oppure il declino proseguirà. Cambiare l’Europa è necessario, l’euro burocrazia non può continuare a dominarla pena il suo fallimento. Macron potrebbe invece essere tentato di difendere l’attuale status.
 
Il Francia il Front National rimane un partito a cui i francesi precludono la possibilità di governare. E’ chiaro che i gollisti non lo hanno scelto al ballottaggio. La Le Pen fallisce l’obiettivo di arrivare al’Eliseo ma anche quello del 40% dei voti. La sconfitta è chiara anche se ha preso più voti del FN.

l veri sconfitti sono i partiti tradizionali, gollista e socialista. Per i gollisti brucia la sconfitta, dopo la presidenza Hollande perdere elezioni era davvero difficile. Macron è stato abile a far dimenticare ai francesi la sua appartenenza al governo Valls. Ma anche il PS è oramai finito, ci sarà presto il travaso di voti e personalità verso la nuova formazione di Macron. Valls lo ha già annunciato. E Hollande ha già dato il suo sostegno a Macron.

Macron ha dato voce alla maggioranza francese a favore dell’euro e dell’Europa, grave l’errore politico della Le Pen di parlare dell’uscita dall’euro senza dare una vera alternativa economica. La gente ha preferito la continuità al salto nel buio. Questo dovrebbe insegnare qualcosa anche alla politica italiana.

OBAMA a Milano


Obama arriva a Milano accolto come una Star.All'EXPO non era venuto ed ora con un lauto cachet si presenta a Milano.
 
Parla di cibo, fame nel mondo, ma per 8 anni non ha fatto nulla. Anzi la sua politica in Medioriente ha destabilizzato l'intera area e colpendo duramente le popolazioni.
Poi interviene sul clima, ovviamente difendendo i suoi sforzi contro il climate change and gloabal warming, in un ottica anche anti-Trump.
 
In tal senso è chiaro l'obiettivo esplicitamente dichiarato dallo stesso Obama che ha detto che il suo impegno dopo aver lasciato la Casa Bianca è quello di «formare la prossima generazione di leader» nel mondo. L’ex presidente Usa ha spiegato che per questo ha discusso anche con Matteo Renzi per «creare una rete efficiente di attivisti globali».

 

mercoledì 3 maggio 2017

Alitalia altri 600 milioni



Ci risiamo altri 600 milioni di prestito dello Stato ad Alitalia una compagnia che perde 2 milioni di euro al giorno. Certo come dice il ministro Calenda servono a far volare Alitalia per 6 mesi in attesa di acquirenti o "spezzatino" come più probabile.

Ma già un prestito ponte di anni fa non è mai rientrato più che un prestito un regalo, probabilmente anche questo non ritornerà nelle casse dello Stato.

Una Compagni come ha detto il ministro per cui l'Italia ha speso 7,4 miliardi di euro che con in aggiunta questi 600 milioni arriva alla stratosferica cifra di 8 miliardi di euro!!!!
Per avere una compagnia in perdita con strategie di mercato sbagliate e senza prospettiva senza investimenti miliardari.

Colpa di molti , nel passato dei sindacati e dei privilegi dei pilori e dipendenti, poi di imprenditori senza strategia e infine di manager  messi a capo della compagnia per il nome ma senza nessuna esperienza nel mercato aeronautico molto concorrenziale e dove sopravvivono low-cost con molte "corse" su brevi distanze e grandi compagnie che hanno molte tratte a lunga percorrenza cosa che manca in entrambi i casi per Alitalia .

Di certo non si può ancora gravare sui soldi dei cittadini che tra l'altro per volare non hanno bisogno di Alitalia visto la massiccia presenza di low-cost e compagnie estere che portano dovunque.



PM di Milano chiedono l'assoluzione di Cappato: incredible creatività

La richiesta con cui i PM di Milano chiedono l'assoluzione Marco Cappato ha dell'incredible in quanto a creatività .
Viene introdotto giuridicamente la dignità  della vita (concetto alquanto vago) equiparato al diritto alla vita che è sancito dalla Costituzione ecco le parole : "affiancare al principio del diritto alla vita tout court il diritto alla dignità della vita".
Viene giustificato il suicidio assistito in violazione al codice penale art 580 che lo condanna affermando che un atto antigiuridico diventa giuridico perché difende il "diritto" a morire che tra l'altro non esiste giuridicamente. Si giustifica Cappato anche perchè ha solo trasportato DJ Fabo come se lo avesse portato in gita o alle terme, nonostante Cappato si fosse autoaccusato del reato di aiuto al suicidio assistito per i giudici neanche lo ha fatto.
Viene affermato che DJ Fabo era in condizione terminale e gravida di sofferenza o indegna del malato: ricordiamo che non era terminale in quanto in una situazione a lungo degenza, la sofferenza è oggi possibile superarla con medicinali e sulla dignità non è un concetto ne medico ne giuridico.
Insomma tutto questo sembra una nuova legge non ancora scritta e non l’applicazione delle leggi esistenti.

martedì 2 maggio 2017

Drammatiche notizie dal Venezuela



Il primo Papa latinoamericano della storia richiama l’attenzione della comunità internazionale sulla drammatica situazione del Venezuela. «Non cessano di giungere drammatiche notizie circa la situazione in Venezuela e l’aggravarsi degli scontri, con numerosi morti, feriti e detenuti - dice Francesco ai fedeli che affollano piazza San Pietro fino a via della Conciliazione - Mentre mi unisco al dolore dei familiari delle vittime, per le quali assicuro preghiere di suffragio, rivolgo un accorato appello al governo e a tutte le componenti della società venezuelana affinché venga evitata ogni ulteriore forma di violenza, siano rispettati i diritti umani e si cerchino soluzioni negoziate alla grave crisi umanitaria, sociale, politica ed economica che sta stremando la popolazione».  

Per chi si fosse distratto e continuasse a credere alle favole del socialismo reale anche in salsa sudamericana chavista aggiorniamo un po i dati.

Il Presidente Maduro ha negli ultimi mesi annullato un referendum contro di lui, ha nominato i giudici della Corte Suprema che ha tentato di togliere i poteri al parlamento eletto che è guidato dall’opposizione, quella che non è ancora finita in carcere.

A Caracas occorrono 27000 bolivares per una banconota da 10 euro. Vengono stampate banconote da 20.000 bolivares che hanno ormai sostituito i biglietti da 100, ritirati dal governo.
L’inflazione è alle stelle: al 475% secondo stime del Fondo monetario internazionale nel 2016 e si prevede toccherà il 1.600% quest’anno.
Il Pil è crollato del -4% nel 2014, del -10% nel 2015 e del -6% nel 2016.

Per chi non capisse le conseguenze di questi numeri uno dei paesi con le maggiori riserve di petrolio del mondo è ridotto alla fame e senza medicine ma il Presidente Maduro rifiuta ogni trattativa e aiuto internazionale e incarcera gli oppositori.

Dopo le ultime manifestazioni di protesta in cui sono morte più di 30 persone la conferenza dei paesi americani ha contestato Maduro che ha deciso di ritirare il Venezuela. Maduro ha respinto la trattativa del vaticano che prevedeva aiuti internazionali liberazione dei prigionieri politici e ritorno alla democrazia.
Chavez e Maduro sono riusuciti a trasformare il Venezuela in una dittatura e in un paese in cui sono tutti ugualmente poveri ridotti alla fame.
Eppure in Europa c’è ancora chi li esalta come modello socialista di lotta alle disuguaglianze. Però non dicono nulla dei morti di fame e dei morti ammazzati dalle formazioni paramilitari chaviste. Insomma la solita storia.