Ha ricordato come tra gli effetti della guerra e delle crisi umanitarie ci sia lo spostamento di milioni di persone : “Le guerre, la povertà, l’abuso della nostra casa comune e il continuo sfruttamento delle sue risorse, che sono alla radice di disastri naturali, sono cause che spingono pure migliaia di persone ad abbandonare la propria terra alla ricerca di un futuro di pace e sicurezza”.
Infine, ha ricordato come la pace esige il rispetto della vita, un messaggio costante negli anni e nei diversi pontificati che lo anno preceduto, e ha fatto un appello perché la deprecabile pratica della maternità surrogate venga proibita a livello universale, ha anche nuovamente condannato come pericolosa la teoria del gender. Ecco il suo messaggio
“Cari Ambasciatori,
la via della pace esige il
rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel
grembo della madre, che non può
essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo
deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede
gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo
sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un
bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico,
pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello
universale tale pratica. In ogni momento della sua esistenza, la vita umana
dev’essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente
in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in
nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati.
La
via della pace esige il rispetto dei diritti umani, secondo quella semplice ma
chiara formulazione contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
di cui abbiamo da poco celebrato il 75° anniversario. Si tratta di principi razionalmente evidenti e comunemente
accettati. Purtroppo, i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre
nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente
definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni
ideologiche, tra le quali ha un ruolo centrale la teoria del gender,
che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere
tutti uguali. Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni
tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace.”
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