mercoledì 23 novembre 2022

NUOVI ECOLOGISTI: il fine non giustifica mai i mezzi

In diversi paesi specialmente europei stanno diventando sempre più una minaccia, sono i movimenti Ultima Generazione movimenti che si definiscono di disobbedienza civile contro "il collasso climatico".  

Di civile però hanno poco, bloccano strade creando notevoli disagi alle persone, bloccando in alcuni casi anche i mezzi di soccorso come le ambulanze. Ovviamente azioni illegali che rimangono impunite.

Il loro scopo sarebbe quello di richiamare l'attenzione su quello che considerano l'emergenza climatica e per farlo ogni mezzo è lecito e danno spazio alla creatività individuale che ha portato a diverse azioni eclatanti contro le opere d'arte:I Girasoli di Van Gogh imbrattati dagli ambientalisti di Just Stop Oil, imbrattato anche il seminatore di Van Gogh e un altro attacco al Prado, imbrattata anche l'opera di Klimt, Morte e vita a Vienna e Les Meules (il Pagliaio) di Monet al Museo Barberini di Potsdam ecc.

Quello che stupisce di più è che qualcuno li giustifichi secondo la teoria da sempre eticamente sbagliata che il fine giustifica i mezzi.

In Gran Bretagna diventa premier un indiano

In Gran Bretagna l'avventura della premier Liz Truss è durata solo dal 6 settmebre al 25 ottobre. Il governo più corto della storia della Gran Bretagna. Le sue scelte economiche sono state avventate e hanno prodotto una tale reazione da parte dei mercati e del mondo economico che il suo stesso partito l'ha subito abbandonata.

A succedergli alla guida del governo del Regno Unito è Rishi Sunak, politico di origini indiane già Cancelliere dello Scacchiere nel secondo governo Johnson. Sunak è il primo premier britannico originario dell’Asia e il più giovane in circa due secoli. Nativo di Southampton, il nuovo leader dei Conservatori è nipote di emigrati che negli anni Trenta partirono per l’Africa da Gujranwala, allora parte della provincia del Punjab nell’India britannica, oggi invece territorio pakistano. 

La storia ha davvero dei ricorsi interessanti, un premier di origini indiane a capo di quello che fu la potenza imperiale che dominò l'India.

Sunak è di famiglia ricchissima, genero di Narayana Murthy, il cofondatore del gigante tecnologico Infosys, forse questo non lo aiuterà nel creare consenso al di fuori del partito repubblicano. ma in questo momento la sua scelta tra l'altro velocissima è stata l'unica che ha riunito un partito allo sbando.

martedì 22 novembre 2022

Elezioni di MIDTERM 2022

 




Le elezioni midterm hanno visto il prevalere dei repubblicani alla Camera anche se in modo meno massiccio del previsto, il risultato finale è 222 seggi ai repubblicani contro i 213 democratici, al Senato invece i repubblicani non sono riusciti a strappare la maggioranza, i democratici infatti hanno vinto in Pennsylvania, Arizona e Nevada, in Georgia si andrà ai ballottaggi. Queste sconfitte in particolare segnano una battuta d’arresto per Trump in 4 stati che gli sono stati fatali anche nelle scorse elezioni presidenziali e dove aveva investito molto con suoi candidati. Alcuni  candidati trumpiani hanno perso anche altri seggi alla Camera riducendo così la vittoria dei repubblicani in un contesto politico ed economico li dava per favoriti.

Ha stravinto invece in Florida l’astro nascente del partito repubblicano De Santis, possibile rivale di Trump per il 2024 anche se deve ancora crescere nella sua dimensione nazionale. In generale Trump non ha dimostrato di vincere gli stati in bilico decisivi per le prossime presidenziali. I democratici e Biden hanno tenuto.

Questo risultato sembra indicare una debolezza di Trump che rimane ancora però fortissimo all’interno del partito, e sembra rilanciare Biden. Entrambi hanno però contro un pessimo gradimento generale e un fattore età significativo, entrambi potrebbero essere travolti da scandali giudiziari legati a loro stessi o per Biden a suo figlio.

Trump ha già annunciato ufficialmente la sua candidatura per il 2024, Biden spinge per farlo anche perché non si vedono altri candidati capaci di unire un partito democratico molto diviso al suo interno in molte anime molto diverse tra loro.

La corsa per il 2024 è già partita.

giovedì 10 novembre 2022

La guerra in Ucraina è arrivata forse ad una svolta

La guerra in Ucraina è arrivata forse ad una svolta. Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla ritirata da Karkiv dei russi, a colpi di successo e mediaticamente molto ad effetto dei servizi ucraini che hanno colpito il ponte che collega la Crimea alla Russia e ad un attacco alla base della marina militare di Sebastopoli fondamentale per la Russia.

La Russia in estrema difficoltà sul campo ha avviato una campagna di mobilitazione in Russia per rinforzare le fila, questa decisione ha portato manifestazioni di protesta in Russia e a migliaia di uomini che sono fuggiti dal territorio russo.

Ma la risposta della Russia alle proprie difficoltà è stata anche di tipo militare, con l'aiuto dei droni forniti dall'IRAN ha attaccato e bombardato in tutto il territorio ucraino le infrastrutture elettriche e non solo con lo scopo di mettere in difficoltà la popolazione specie ora che arriva l'inverno e indebolirne quindi il sostegno alla guerra.

Ieri c'è stata però una vera e propria svolta militare, sotto la pressione dell'offensiva a sud lanciata dall'Ucraina i russi hanno annunciato la ritirata da Kherson, la più grande città da loro conquistata fino ad ora. Per I russi era impossibile difendere la città di Kherson ma per gli ucraini sarà impossibile attraversare il fiume vero confine naturale del Progetto iniziale di Putin e che divide est e sud ucraina dal resto dello stato. 
Con l’arrivo dell’inverno e il cambio della politica Usa verso l’Ucraina che ora sembra chiedere a Zelensky di trattare con Putin dopo le elezioni di Midterm sembra profilarsi cosi una situazione di stallo che forse apre lo spazio per una tregua e un congelamento in tutti i sensi della guerra durante tutto l’inverno.



Intanto il capo di Stato maggiore americano, il generale Mark Milley, ha detto che più di 100.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, aggiungendo che le perdite sono probabilmente dello stesso ordine da parte ucraina. 


sabato 5 novembre 2022

La conversione forzata all auto elettrica costerà cara

 Forse è sfuggito a molti, molti media non hanno dato il giusto risalto a quanto ha affermato il commissario europeo per l’industria Breton. La forzatura della UE dì obbligare a produrre solo auto elettriche costerà in Europa 700mila posti di lavoro. Per l’Italia si parla di 70 mila posti di lavoro soprattutto nel comparto meccanico, ricordiamo che il 25% di un auto tedesca è fatto in Italia. 

Ci si chiede xche Italia ed Europa dovrebbero accettare una forzatura tecnologia a così caro costo sociale e che ci renderà dipendenti dai fornitori di batteria cioè dalla Cina.

Va bene si potrebbe sostenere un cambio tecnologico ma non ha senso abbandonare del tutto le altre tecnologie e investimenti anche in altre direzioni.



martedì 1 novembre 2022

Il gettito fiscale è cresciuto utilizziamolo per aiutare famiglie e imprese

 Il gettito fiscale come si poteva già intuire è enormemente aumentato, ovviamente se aumentano i prezzi aumenta anche il gettito derivante dallIVA. Questo è accaduto soprattutto nel settore energetico come riporta l’agenzia , questo è ora certificato con dati ufficiali per il 2021 e sarà ancora più vero per il 2022 con l’inflazione all8%.

Fonte https://notizie.tiscali.it/economia/articoli/fisco-adm-nel-2021-oltre-73-mld-entrate-30-dall-energia-00001/?chn

Per il 2021 Ammonta a 73,08 miliardi il gettito derivante dalla fiscalità a seguito dell'attività di regolamentazione e vigilanza dell'Agenzia Dogane e Monopoli nel 2021. Si registra una crescita del 16% rispetto al 2020. Buona parte del gettito deriva dal settore dell'energia (30,52 miliardi), seguito dall'ambito doganale (18,23 miliardi), dai tabacchi (14,41), dai giochi (8,41) e dagli alcolici (1,42 miliardi). È quanto emerge dalla presentazione del Libro Blu di Adm, il bilancio annuale dell'Agenzia. Nel settore della fiscalità energetica il contributo all'Erario per il 2021 registra un aumento del 9,1% rispetto all'anno precedente. Tra accise, imposizioni indirette e tassazioni a fini ambientali, 24,8 miliardi arrivano dai prodotti energetici, 3,1 dal gas naturale e 2,5 dall'energia elettrica.

I soldi per intervenire per aiutare famiglie e aziende ci sono, il governo draghi ha agito solo in parte è ora di interventi più decisi.