lunedì 31 dicembre 2012

Anno 2012: cosa vogliamo ricordare


Il 2012 volge ormai al termine, non è possibile in poche righe ricordare tutto quello che è successo. Noi abbiamo deciso di ricordare alcune persone e alcuni fatti.

L’anno dal punto di vista internazionale è stato dominato dalle elezioni americane e dalla rielezione non scontata di Obama,  che ora dovrà dimostrare quale segno vorrà lasciare. Anche la Cina ha cambiato i suoi vertici, nel segno della continuità ma anche nell’attesa di alcune novità, vedremo. Certamente l’Asia si afferma sempre più come il centro geopolitico del mondo, e le tensioni in questo continente continuano a salire, Obama e gli USA sono sempre più attenti a quello che succede qui. Le tensioni Cina-Giappone sono uno dei segnali più preoccupanti, ma ci sono anche notizie che aprono alla speranza come la elezioni libere in Birmania, che hanno visto la partecipazione di Aung San Suu Kyi Il 1º aprile 2012, nonostante la Birmania non sia ancora completamente libera dal suo passato dittatoriale che ancora grava sulla nazione. Aung San Suu Kyi ha potuto ritirato il premio Nobel per la Pace assegnatole nel 1991.

Sempre a livello internazionale meritano un accenno la situazione dell’Egitto, con la sua transizione democratica sempre più complicata ma il cui esito influenzerà tutto il Medioriente. La gravissima guerra civile che sta martoriando al Siria e che ci auguriamo possa volgere al termine quanto prima.

L’Europa ha affrontato la sua più grave crisi, le decisioni prese hanno per ora evitato il peggio ma la soluzione è ancora da definirsi, ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità, di solidarietà, di unione e inizi un nuovo processo di sviluppo nel 2013, che non potrà prescindere, non solo dalla crisi economica, ma anche dalla crisi demografica.

In Italia regna sempre più la confusione, il 2012 verrà ricordato come l’anno di Monti ma anche l’anno del degrado totale a tutti i livelli della politica. Peggio di così è impossibile, è necessario un sussulto etico e di persone che si mettano al servizio del bene comune.

Il 2012 è stato caratterizzato da diversi episodi che hanno richiamato l’urgenza della difesa dei diritti dell’uomo. Ne ricordiamo tre in particolare: la persecuzione dei cristiani e in particolare i numerosi attacchi alle chiese in Nigeria, la ragazzina di 14 anni del Pakistan Malala Yousafzai a cui i  talebani hanno sparato mentre usciva da scuola, questa ragazzina ha scosso le coscienze del Pakistan ed è simbolo della lotta contro l’integralismo islamico, terzo simbolo è la giovane studentessa indiana stuprata e uccisa su un autobus che ha finalmente rotto il silenzio attorno alla violenza contro le donne in India. Ma la lotta per la difesa dei diritti umani non può prescindere dalla difesa del diritto alla vita fin dal concepimento, suscita quindi allarme il tentativo a livello ONU di riconosce come “diritto” l’aborto. Altrettanto allarme suscita la deriva relativistica sul tema della famiglia.

Il 2012 è stato anche il settimo anno di pontificato di Benedetto XVI, un dono per la Chiesa e per tutti noi, un anno in cui il papa ha messo al centro ancora di più il tema della difesa della famiglia e che è stato segnato dal VII incontro mondiale delle famiglie che ha visto il Papa parteciparvi a Milano: “non c’è futuro dell’umanità senza la famiglia; in particolare i giovani, per apprendere i valori che danno senso all’esistenza, hanno bisogno di nascere e di crescere in quella comunità di vita e di amore che Dio stesso ha voluto per l’uomo e per la donna”.

Verso le elezioni 2013


Dopo la probabile rottura tra Lega e PDL per Berlusconi la campagna elettorale sarà più difficile, e lo scontro Monti-Berlusconi altissimo nei primi giorni è oggi oscurato da quello Bersani-Casini.
Monti sul Corriere si definisce progressista e fa qualche timida differenza con il PD, più deciso Casini che capisce che per prendere il posto del PDL bisogna alzare lo scontro con la sinistra, che invece vincerebbe a mani basse se continua a prevalere mediaticamente Berlusconi ormai spinto sulla polemica antieuropea e populista.  Bersani deve già affrontare la difficoltà di tenere insieme la linea CGIL-Vendola con l'ala moderata, si è già avuta una prima rottura con Ichino, vedremo se ce ne saranno altre.
La novità del panorama politico è rappresentata dalla “salita” in politica di Monti, che offre cosi a molti moderati una speranza e un’alternativa all’astensione.  Ma la notizia degli ultimi giorni è che Montezemolo, Riccardi e Passera non si candideranno con Monti, una notizia preoccupante se si pensa che alla Camera sia prevalsa la linea Casini con spacchettamento e permanenza "vecchi simboli" il che riduce almeno nell'immagine politica, la novità della lista Monti che rischia di sembrare un’alleanza elettorale ma non qualcosa di nuovo e che possa durare al di là delle elezioni. Da notare l'endorsement di Avvenire e dell'Osservatore Romano per Monti anche se autorevoli cattolici come Zamagni fanno notare che l'agenda Monti dovrebbe essere integrata con altri punti più vicini alla dottrina sociale della Chiesa e ai valori non negoziabili. Per la Chiesa un rischio, senza però altre alternative, vedremo se ci saranno distinguo perchè se la lista Monti fallisse elettoralmente la posizione culturale-politica cattolica ne verrebbe limitata. Saranno importanti i candidati e i simboli prima di esprimere giudizi ma sicuramente sarà una campagna elettorale combattutissima soprattutto per il Senato e alla Camera per il secondo posto, visto che gli attuali sondaggi danno Bersani e il PD primo alla Camera.

venerdì 21 dicembre 2012

Auguri Natale 2012

E’ Natale, la stessa parola ci ricorda che festeggiamo una nascita, la nascita di Gesù. Dio incarnandosi, facendosi uno di noi, ha dato a ciascuno di noi, la dignità di figli di Dio. Nasce con l’incarnazione il personalismo che ha forgiato la nostra cultura. Per il Cristianesimo l’uomo è in assoluto la creatura più nobile del creato, S.Ambrogio diceva “L'uomo è il culmine e quasi il compendio dell'universo, e la suprema bellezza dell'intera creazione” .
 “La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma. Nella consapevolezza della responsabilità dell’uomo davanti a Dio e nel riconoscimento della dignità inviolabile dell’uomo, di ogni uomo, questo incontro ha fissato dei criteri del diritto, difendere i quali è nostro compito in questo momento storico”. (Benedetto XVI, Discorso al Bundestag, Berlino, 22 Settembre 2011).
In questo Natale che ci avvicina all’anniversario del 313 dell’Editto di Milano ci piace ricordare che la DIGNITATIS HUMANAE (documento del Concilio Vaticano II) afferma che “il diritto alla libertà religiosa si fonda realmente sulla stessa dignità della persona umana”, “Tutelare e promuovere gli inviolabili diritti dell'uomo è dovere essenziale di ogni potere civile”. Nel discorso alla città di Milano il Cardinale Scola ha ricordato come la giusta e necessaria aconfessionalità dello Stato ha finito per dissimulare, sotto l’idea di “neutralità”, il sostegno dello Stato ad una visione del mondo che poggia sull’idea secolare e senza Dio”. La festa di Natale è anche la festa della luce, Gesù vera luce illumina l’uomo e il mondo, ricordava Benedetto XVI pochi giorni fa che Dio fatto uomo, è “venuto a dissipare le tenebre”. “Nelle varie epoche si è tentato di spegnere la luce di Dio, per accendere bagliori illusori e ingannevoli” e così “si sono aperte stagioni segnate da tragiche violenze sull’uomo” [...] ‘libertà’, ‘bene comune’, ‘giustizia’: privati del radicamento in Dio e nel suo amore, nel Dio che ha mostrato il suo volto in Gesù Cristo, queste realtà rimangono molto spesso in balìa degli interessi umani, perdendo l’aggancio con le esigenze di verità e di civile responsabilità.”
Come la luce apparve ai pastori “Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce” (Lc 2,9), e li spinse a contemplare la lieta novella, la nascita del Salvatore, cosi anche noi oggi, in un periodo in cui tutti siamo presi da preoccupazioni e tribolazioni, fermiamoci a contemplare, pregare la Luce vera, e riponiamo in essa la nostra speranza.
Il Natale ci ispira buoni sentimenti, e come non potrebbe essere cosi, di fronte all’attesa di una vita, alla sua nascita, alla sua bellezza, alla sua piccolezza, alla sua fragilità, alla sua purezza. Tutto questo ci sorprende nella nascita di un bambino, e noi siamo richiamati a questi sentimenti che troppo spesso dimentichiamo nella vita di ogni giorno.
Auguriamo e auguriamoci allora di tenere sempre viva in noi la bellezza della vita nascente e la Luce che illumina la nostra vita e le da senso e da senso al nostro bene comune e alla nostra società.


martedì 18 dicembre 2012

Il comune di Milano apre al testamento biologico

Il comune di Milano apre al testamento biologico

Luca Tanduo in qualità di Presidente del Movimento per la Vita Ambrosiano è intervenuto al dibattito.

Rassegna STAMPA

Fine vita, il Comune sceglie la linea Englaro
Avvenire Milano

lunedì 17 dicembre 2012

USA: Terribile strage degli innocenti


Negli USA una nuova terribile strage dovuta a una sparatoria, ormai scuole, centri commerciali, cinema sono diventati scenari di folli sparatorie compiute  apparentemente senza ragione da persone “disturbate”  o disperate. Questa volta la strage è ancora più terribile perchè a morire sono stati 20 bambini. Una strage di innocenti senza un perchè. Vittime innocenti di una politica sulle armi vendute con facilità e in quantità.
Rivolgiamo la nostra preghiera per questi bambini e per lo loro disperate famiglie.
E’ necessario di fronte allo sgomento di queste ore che le intenzioni espresse possano portare finalmente ad una revisione delle leggi sul porto d’armi negli USA, dando forse cosi una ragione di consolazione, ed un minimo di senso a questa terribile perdita: che da un male cosi grande possa scaturire un bene.

venerdì 14 dicembre 2012

Marò italiani in India: serve un cambio di rotta

Stasera è giunta la notizia che la Corte d’India ha ancora rinviato la sentenza sui due marò, due fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India da più di nove mesi. Il governo italiano esprime «forte delusione e profondo rammarico» per il posticipo. Ci sembra che non sia sufficiente. Il ministro degli esteri appare ancora una volta del tutto inefficace, a cosa è servito aver convocato l’ambasciatore indiano? Le sue pressioni sono state eluse. Un gesto chiaro, le sue dimissioni, sembrerebbero appropriate dopo tutti questi mesi in cui non è riuscito ad ottenere nulla.

Chiediamo provvedimenti diplomatici forti e significativi , un cambio di rotta, che facciano comprendere all’India che il nostro paese non può più accettare questa situazione, e che il diritto internazionale va rispettato e i nostri soldati devono tornare in Italia.

Esprimiamo piena solidarietà a loro e alle loro famiglie che dovranno passare un Natale senza poter riabbracciare i loro cari.

mercoledì 12 dicembre 2012

Scrivo da una cella senza finestre


 
Riportiamo la lettera di Asia BIBI

Mi chiamo Asia Noreen Bibi. Scrivo agli uomini e alle donne di buo­na volontà dalla mia cella senza finestre, nel modulo di isolamen­to della prigione di Sheikhupura, in Pakistan, e non so se leggerete mai questa lettera. Sono rinchiusa qui dal giugno del 2009. Sono stata con­dannata a morte mediante impiccagione per blasfemia contro il profe­ta Maometto.
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/scrivodaunacella.aspx
 
Asia Bibi dalla sua cella:
«Scrivete al presidente pachistano»
«Avvenire» si fa intermediario dalla raccolta: è possibile scrivere all’indirizzo e-mail asiabibi@avvenire.it per aderire all’iniziativa, rivolgendosi, nel testo del messaggio, al presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, sollecitando un intervento a favore di Asia Bibi, inserendo i propri dati anagrafici completi.

Il giornale, raccolte lettere e firme, le trasmetterà in blocco secondo i canali diplomatici appropriati.

QUI DI SEGUITO UNO SCHEMA DI MESSAGGIO, PER CHI VUOLE INCOLLARLO SULLA MAIL

Io sottoscritto NOME COGNOME CITTA' aderisco all'appello per la liberazione di Asia Bibi.
Chiedo al presidente del Pakistan Asif Ali Zardari di intervenire a suo favore.

I, the undersigned, adhere to the call for the release of Asia Bibi, a young woman sentenced to death in Pakistan with a specious charge of blasphemy and now in jail because of her faith.
I ask the president of Pakistan, Asif Ali Zardari, to act in her favour.​

Lavori al centro

Quello che fino ad oggi sembrava difficile, unire le diverse anime del mondo cattolico, oggi ha una sua logica e possibilità sotto il nome di Monti.

Si possono osservare alcuni fatti che suggeriscono riflessioni in merito al tentativo di aggregazione al centro.

Il protagonismo del presidente delle ACLI che su diversi media continua a proporre questa soluzione, davvero inedito per un movimento spesso identificato come legato politicamente al PD.

Oliviero sta spostando e consolidando una partecipazione delle ACLI verso il centro con un attenzione ai valori non negoziabili.

Il protagonismo di Riccardi, sorprende la sua dichiarazione per i tempi e i modi, non certo sul contenuto cui certamente Riccardi è convinto difensore, in difesa del tema della vita in occasione della cerimonia di consegna del Premio europeo per la vita alle madri d’Europa e a commento del premio Nobel per la Pace alla UE.

Riccardi e Oliviero hanno partecipato alla convention di Montezemolo

Il PPE ha preso decisamente le distanze da Berlusconi e dichiarazioni degli eurodeputati Luca Volontè e Mario Mauro sembrano segnare un tentativo dell’area politica che fa riferimento a CL verso un sostegno ad un eventuale lista Monti.

Ma soprattutto è apparso evidente la forte la presa di posizione della CEI con Bagnasco che ha usato toni inusualmente forti e categorici contro il ritorno di Berlusconi.

Anche il quotidiano Avvenire continua il suo endorsment verso Monti, l’elogio di domenica e la presa di posizione che fece rispondendo alle dichiarazioni di Napolitano che ricordavano a Monti la sua incandidabilità, sono i segnali più evidenti di una pressione esercitata su Monti da parte del mondo cattolico per una sua discesa in campo.

Tutto questo lavoro al centro verrà vanificato se Monti non cederà a queste pressioni. Un ostacolo è la legge elettorale e quindi potrebbe delinearsi la scelta, che vede favorevole anche Napolitano, di tenere Monti come ultima carta in caso di pareggio.

Bisognerà poi valutare se alcuni protagonisti della vita politica accetteranno di rinunciare a ricoprire un ruolo di primo piano pur di facilitare l’aggregazione al centro.

Certo lo scontro a cui assistiamo tra Monti e Berlusconi prefigura una focalizzazione in questa direzione la campagna elettorale emarginando un po’ l’opzione Pd che rimane comunque ad oggi favorita.

Monti per prevalere dovrebbe riuscire a prendere voti anche al centro sinistra tra i delusi dall’alleanza tra PD e Vendola.

Un altro elemento importante sarà valutare quanto peserà il voto di protesta ad oggi impossibile da calcolare, ed infine quanto peseranno le opinioni e pressioni internazionali su questo possibile passo di Monti.

martedì 11 dicembre 2012

L'anniversario dell'editto di Milano del 313

Vi proponiamo il bellissimo discorso di S.E. il Cardinale Scola Arcivescovo di Milano in occasione del discorso alla citta del 6 dicembre scorso che ha inaugurato anche l'anno di celebrazioni dell'anniversario dell'Editto di Milano : con l'Editto di Milano emergono per la prima volta nella storia le due dimensioni che oggi chiamiamo “libertà religiosa” e “laicità dello Stato”. Sono due aspetti decisivi per la buona organizzazione della società politica.

Leggi tutto il discorso. L'anniversario dell'editto di Milano del 313

lunedì 10 dicembre 2012

Monti leader dei moderati?

Sui giornali si parla della possibile discesa in campo di monti alla guida di un raggruppamento di centro che possa includere la parte di centro destra europeista e antipopulista a cui non piace la scelta di Berlusconi di ricandidarsi e allearsi con la Lega. La Lombardia potrebbe essere un laboratorio per questa alleanza e anche la regione decisiva per l’equilibrio nazionale.

Certo Monti non può candidarsi visto che è senatore a vita e quindi bisognerà valutare le modalità di questa discesa in campo, potrebbe essere il leader che mancava per mettere insieme i vari pezzi del cosidetto cantiere dei moderati che da molto tempo discute senza trovare un punto, un leader, che rappresenti tutti.

Questa ipotesi fa già paura alla sinistra che pensava già di vincere a mani basse contro Berlusconi.

vedremo….noi saremmo favorevoli

La caduta del Governo Monti favorisce la sinistra


Berlusconi è tornato e ha confermato che si candiderà, ma la novità maggiore è che ha di fatto tolto l'appoggio del PDL al Governo astenendosi sia al Senato che alla Camera. Alfano ha di fatto sfiduciato Monti dopo che l'aveva fatto alla Camera Cicchitto a nome del PDL : entrambi hanno fortemente criticato l'operato del governo Monti il quale ha quindi deciso di dimettersi dopo l'approvazione della legge di stabilità.
Alcune considerazioni e possibili conseguenze : tutto è stato innescato dalla vittoria di Bersani alle primarie del PD che spostando a sinistra il centro sinistra hanno aperto il campo al ritorno di Berlusconi. Certo Berlusconi secondo noi sbaglia perché così facendo non permette il rinnovamento del PDL e riporta il centro destra indietro, spostandolo su posizioni populiste e antieuropee che noi non condividiamo. Il PDL doveva invece appropriarsi dei risultati del governo Monti per contrapporli alle politiche di sinistra di Vendola e del PD, invece insegue l'alleanza con la Lega e spacca anche le possibili convergenze con un nuovo centro. A proposito del centro l'indecisione e le attese rischiano ora di travolgere i deboli tentativi di aggregazione, per altro ora fortemente limitati dall’ingombrante presenza di Berlusconi che impedisce al centro ogni dialogo col PDL. Ad aggravare le speranze del centro anche alla mancata riforma delle legge elettorale che diciamolo, sia Bersani che a Berlusconi, non vogliono, Berlusconi vuole decidere e controllare i candidati, Bersani oltre a questo aggiunge la speranza di vincere facilmente il premio di maggioranza alla Camera.
Unica possibilità per la formazione di un centro politico efficace anche elettoralmente è che Monti decida di passare a guidarlo, ma è molto improbabile .
Un altro problema al centro destra è la possibile divisione del partito tra montiani e berlusconiani. Il PD sotto sotto voleva votare prima possibile e adesso avrà dalla sua anche l'arma di incolpare Berlusconi della caduta del Governo. Berlusconi si illude che tutti tornino a votarlo, molti dei suoi ex elettori sono stanchi di scandali, sono europeisti e hanno in parte apprezzato il governo Monti tra luci e ombre e ricordano invece l'incapacità del Governo Berlusconi di affrontare la crisi.

giovedì 6 dicembre 2012

Firmato il nuovo contratto dei metalmeccanici


E' notizia di oggi che FILM e UILM i sindacati metalmeccanici di CISL e UIL hanno firmato il rinnovo dei contratti con Federmeccanica che prevede un aumento di 130 euro medi in tre anni . La FIOM sindacato di categoria della CGIL ancora una volta non ha firmato e non lo fa ormai da più di 3 anni, si lamenta poi di essere esclusa e che i lavoratori sono semrpe più poveri. Certo con loro lo sono sempre di più perché non avrebbero aumenti e ogni settimana gli chiedono di scioperare, mentre UIL E CISL hanno firmato senza neanche 1 ora di sciopero: quando si dice la differenza tra parlare e fare.

Ci pare opportuno evidenziare e precisare un punto del nuovo contratto riguardante il tema della malattia. Il nuovo contratto migliora nella tutela economica per lavoratori ammalati e in merito al tema delle MALATTIE BREVI afferma che dalla 1ª alla 3ª malattia breve il pagamento dei primi 3 giorni rimane al 100%. Al fine di disincentivare l’uso anomalo della malattia, dalla 4ª malattia breve il trattamento dei primi 3 giorni sarà al 66%, dalla 5ª malattia in poi sarà al 50%. Ogni anno si ricomincia da capo. Ovviamente sono esentati da questo regime alcune malattie croniche e gravi.  

martedì 4 dicembre 2012

I magistrati rispettino le leggi

E' ciò che ha dichiarato il ministro dell'ambiente Clini: "Sull'Ilva i magistrati rispettino la legge".

Ma perchè è necessario ribadirlo? Noi abbiamo sempre pensato che il ruolo dei magistrati fosse di applicare le leggi. In effetti, in Italia ci sono alcuni magistrati che pensano di doverle decidere e quindi è giusto che qualcuno ricordi loro il compito che la Costituzione gli ha assegnato.

Questo vale per il caso Ilva, ma anche altre leggi, vedi legge40/2004 o alcuni casi in cui arbitrarie interpretazioni che lasciano perplessi e qualche dubbio sul fatto che siano in linea con l'idea che ha ispirato il legislatore, ci sorge.

lunedì 3 dicembre 2012

Politica e partiti: ritorno al passato


Come avevamo ampiamente previsto Bersani ha vinto nelle primarie del partito democratico.

Questa vittoria è stata salutata da D’Alema e Bindi con entusiasmo, come si dice il nuovo che avanza. Un altro aspetto da non sottovalutare questa vittoria spinge il PD più a sinistra. Probabilmente comporterà anche il ritorno del “vecchio” sul fronte opposto del PDL ripescando nel consueto scontro destra-sinistra e una campagna elettorale contro e non per, che non riuscirà a dare una vera prospettiva la paese.

Sicuramente la vittoria di Bersani ridarà fiato al Movimento cinque stelle e all’astensionismo.

In attesa di avere la conferma che la legge elettorale non cambierà, Berlusconi e Bersani sono interessati a controllare tutte le candidature, e ormai i tempi per cambiarla sono ridottissimi, e in attesa che il centro batta un colpo e faccia un passo in avanti ora che gli avversari sono noti. Certo bisognerà capire se l’UDC deciderà di allearsi con un nuovo fronte centrista. Non prima ovviamente di avere la conferma ufficiale del ritorno di Berlusconi e dell’alleanza con la Lega che segnerebbe la fine di ogni rinnovamento nella politica italiana e anche le premesse di un’instabilità nella prossima legislatura che potrebbe quindi essere breve. Forse la vittoria di Bersani è una vittoria di Pirro e fra poco sarà il tempo di nuove generazioni. Speriamo.

venerdì 30 novembre 2012

Leader No Tav in viaggio su Frecciarossa


il treno veloce …per lui Sì…per gli altri No….

da ridere…

e si giustifica dicendo che c’era solo quello…allora perché non è andato in auto, in pullman, bicicletta o a piedi??? chi glielo vietava??? tanto per lui l’alta velocita non serve .

mercoledì 28 novembre 2012

Una magistratura irresponsabile chiude l’Ilva

Con una decisione che non ha nulla di responsabile, la magistratura chiude praticamente l’ILVA. Il Governo sembra per fortuna intenzionato ad intervenire con decreto per salvare un polo industriale decisivo e anche un pezzo del futuro industriale dell’intero paese. L’acciaio è oggi sempre più strategico e non si capisce perché l’Italia dovrebbe rinunciarvi a favore dei cinesi e dei tedeschi. Inoltre l’impatto su migliaia e migliaia di famiglie e i conseguenti problemi sociali non possono essere sottovalutati. E’ giusto però vincolare l’azienda al rispetto delle norme e un piano di risanamento. Inoltre l’immagine dell’industria chiusa dai tribunali, e addirittura l’arresto dei dirigenti, certo non attirerà nuove industrie in Italia anzi. Verrebbe da chiedersi dove sono stati gli ambientalisti , Vendola da cui dipende l’Arpa che fa i controlli ambientali, e i giudici negli ultimi 10 anni, perché non hanno agito in maniera più graduale imponendo verifiche e risanamenti? Questa soluzione sarebbe stata la migliore, avrebbe messo di fronte alle proprie responsabilità gli imprenditori dell’ILVA.

PDL e PD: Dopo la vittoria di Bersani tutto si chiarirà


Il Pdl è sempre più nel caos ma appare chiaro che sarà impossibile organizzare le primarie in 15gg e senza nemmeno uno straccio di campagna elettorale. Ciò che si profila, nel caso quasi certo di vittoria di Bersani alle primarie del PD, è una spaccatura del Pdl, Alfano coi capigruppo e area Formigoni (sempre più in rotta con la linea che vuole appoggiare Maroni in Lombardia) andranno ad unirsi al progetto di centro di Casini e Montezemolo che sempre più segnali indicano come il progetto sostenuto dal mondo cattolico, come già scritto da Buttiglione una settimana fa su Avvenire, col pressing su Monti, vedi sempre Avvenire, con appoggio di Ricciardi, Oliviero, CISL, Coldiretti e MCL.
Berlusconi ormai alla deriva populista e in un delirio di onnipotenza che non gli consente di accorgersi di essere finito, si suiciderà con una sua lista, come gli ex-AN.

Peccato per la sinistra che scegliendo Bersani  vincente grazie l’abbraccio mortifero con CGIL e Vendola, e bocciando Renzi, perde l’ennesima occasione per trasformarsi in un moderno partito socialdemocratico . La conseguenza  potrebbe portare il gruppo di ex popolari a Casini e Montezemolo. La vittoria di Renzi appare infatti davvero improbabile.

Obama da il via libera alla dittatura islamica in Egitto?

In cambio di una tregua firmata da Hamas su richiesta dei fratelli mussulmani Obama lasciare fare a Morsi? Quella del presidente egiziano risulta inaftti una mossa politica che potrebbe rivelarsi azzardata se non ci fosse la consapevolezza che nessuno e in particolare gli USA non interverranno.
Non si può che mettere in evidenza infatti come la decisione di  attribuirsi nuovi poteri del Presidente Morsi avvenga subito dopo la firma della tregua tra Palestinesi di Gaza e Israele.

La limitazione del potere giudiziario e l’aumento dei poteri, quasi assoluti di Morsi, presi a suo dire per difendere la nuova Costituzione, ha creato già nuovi scontri e nuovi morti. Il pericolo è la scrittura di una costituzione islamista che limiti fortemente le altre religioni e spinga l’Egitto verso l’islamizzazzione di tutta la cultura e la società.
Una politica molto miope secondo noi che non tiene conto dell’importanza e influenza degli avvenimenti in Egitto in tutto il mondo arabo e del Medioriente.

venerdì 23 novembre 2012

Francia e Italia: centro destra allo sbando


In Francia il partito dell’ex Presidente Sarkozy, l’UMP, partito gollista francese, ha appena terminato il processo di selezione della nuova leadership. Il problema è che ci sono due vincitori che reclamano la vittoria,ed evidenti pasticci sul numero delle schede dei votanti.

Strana analogia con la confusione che regna nel PDL, partito dell’ex presidente del Consiglio Berlusconi, che si appresta a iniziare il percorso delle primarie con confusione e incertezza sul metodo.

Non è certo un caso quest’analogia tra i partiti del centro destra francese e italiano. Due forti leader, Sarkozy e Berlusconi, che incarnavano il cambiamento, ma entrambi si sono dimostrati incapaci di realizzarlo. Entrambi hanno distrutto politicamente i partiti che avevano lanciato al successo. Entrambi sono oggetto d’indagini della magistratura. Uguale anche l’esito, non hanno selezionato una forte leadership che potesse continuare la loro azione politica lasciando il partito senza un chiaro successore e soprattutto dando spazio a una divisione interna lacerante. Esito finale in Francia ha vinto il centro sinistra, in Italia probabilmente accadrà lo stesso.

giovedì 22 novembre 2012

Stati vegetativi e il principio di precauzione

Lettera pubblicata su Avvenire del 20 Novembre 2012
 
Caro Direttore,
la ringraziamo per lo spazio che sempre dedica alle notizie sui temi di bioetica. In merito alla bella notizia riguardante gli studi sugli stati vegetativi vorremmo sottolineare come queste ricerche aggiungono elementi che dovrebbero almeno lasciar spazio a un principio precauzionale anche nei più dubbiosi. Spesso la stessa stampa che enfatizza le potenzialità delle nuove scoperte scientifiche, curiosamente trascura le possibilità di aiutare e migliorare le condizioni di vita a queste persone che sono in condizioni che limitano o cancellano le capacità comunicative, ma che non perdono la loro dignità.
Lasciateci fare una breve considerazione suggerita da un nostro amico, Andrea, che ci riporta al 2008 e alla vicenda di Eluana. Queste tecniche o tecniche simili erano già conosciute ma non se ne è voluto tener conto.
Non riusciamo a non domandarci se anche Eluana si rendeva conto di tutto, proprio come Routley Scott di cui il neuroscienziato Adrian Owen, alla guida del team del “Brain and Mind Institute”, chiamato anche il “lettore della mente” per i suoi studi sui pazienti con gravissime lesioni cerebrali, ha detto “Crediamo che sappia chi è e dove si trova”.

lunedì 19 novembre 2012

Una situazione politica confusa ma in evoluzione


Dopo tanti annunci Montezemolo ha deciso di scendere in politica con Italia Futura, fin quì niente di eclatante diremmo, la novità invece è che sembra farlo insieme ad alcuni movimenti cattolici. Alla sua convention infatti hanno parlato anche Riccardi e Olivero delle Acli, era presente Bonanni della Cisl e forse sottoscriverà il manifesto presentato anche il presidente della Coldiretti. Vedremo, il loro intento è quello di pescare voti nell'area moderata e sostenere elettoralmente prima e politicamente poi il prossimo governo Monti , il Monti bis insomma. Come reagirà Casini che intende perseguire gli stessi obiettivi? Intanto la data delle elezioni sarà quasi sicuramente il 10 marzo, vedremo se questo nuovo contendente sarà capace realmente di aggregare e chi e come deciderà di aderirvi anche se il suo risultato elettorale dipenderà molto anche da quale legge elettorale verrà approvata. Intanto dal Pdl sembra avviarsi lungo la strada delle primarie con qualche nome di imprenditore e candidature politiche, è possibile però che siano un flop visti i tempi ristretti e la sfiducia che circonda lo schieramento di centro destra. Rimane poi aperto il caso Lombardia, vedro come il nuovo schieramento di centro si posizionerà ma anche se il Pdl alla fine cederà alla Lega spaccando così il partito. Dal PD i soliti litigi in attesa di incoronare Bersani.

Obama in ASIA


Il primo viaggio del rieletto presidente Obama, dimostra, se a qualcuno ancora non fosse chiaro, che l'Europa non è più al centro della politica Usa. Il viaggio vede infatti solo delle tappe in Asia, e in particolare ai confini della Cina. Lo scopo del viaggio è sia commerciale che politico. Infatti non si tratta solo di stringere accordi commerciali ma di far pesare il ruolo Usa in un continente dove il tradizionale alleato e protagonista, il Giappone, perde sempre più peso politico ed economico. La Cina ha ormai superato il Giappone e vedremo come con i nuovi dirigenti deciderà di muoversi. Una buona notizia è che questo viaggio di Obama sancisce un'apertura ulteriore in una delle dittature più lunghe dell'Asia quella del Myanmar, e particolare significato nella difesa del valore della libertà e della democrazia è l'incontro di Obama con Aung San Suu Kyi che rimarrà sicuramente nella storia.

giovedì 15 novembre 2012

Difendere la sussidiarietà per difende il welfare

Il parere del Consiglio di Stato, che va in senso opposta all’interpretazione data dal Governo italiano in materia di legge europea e di esenzioni a favore del no profit, pone un serio problema: quale ruolo deve essere riconosciuto al no profit in Italia. Il problema in questo caso non sono le tasse ma il non riconoscimento della valenza sociale delle opere del no profit e la inevitabile ricaduta sulla società civile.
Esiste purtroppo diffusa, nella società e tra le persone, l’idea che tutto debba dipendere dallo Stato e si debba limitare l’iniziativa privata e si può raggiungere lo scopo aumentando tasse e burocrazia. Peccato che il welfare state non è più sostenibile e il Terzo Settore, cioè il mondo del «privato sociale» (cattolico e non) tiene in piedi la rete del welfare sussidiario in questo nostro Paese, come dice Avvenire, quasi eroicamente.
Servizio pubblico, occorre ricordarlo, non significa necessariamente che sia svolto dallo Stato, si chiama sussidiarietà, e cioè una società basata sui corpi intermedi associazioni ecc….
Una vera ricchezza per l’Italia.

Escalation in Medioriente


Un missile israeliano ha ucciso il capo militare di Hamas, a questo seguiti bombardamenti su Gaza. I palestinesi gridano vendetta, gli israeliani annunciano che le operazioni continueranno.
La vicenda ripercorre dinamiche purtroppo già viste, razzi di Hamas colpiscono ripetutamente il sud di Israele che risponde coi raid.
Ad accrescere i motivi di tensione oltre alla vicina crisi siriana c’è la prossima discussione il prossimo 29 novembre all'Assemblea generale dell'Onu che discuterà la richiesta dell'Autorità nazionale palestinese di essere accreditata come 'Stato non membro dell'organizzazione.

Ma una manifestazione deve per forza essere violenta?


Oggi in tutta Europa e in tutta Italia si sono svolte manifestazioni e scioperi di protesta.
Il dissenso e la protesta sono leciti, la violenza no. Ci chiediamo perché ogni volta che c'è una manifestazione devono scoppiare scontri, e il tutto deve degenerare in violenza e devastazione?
E' semplicemente inaccettabile. I responsabili devono essere individuati e condannati.
Una nota a parte merita il caso di Torino e dei No Tav.

La Provincia a Torino è stata saccheggiata, ma come mai lo si è permesso? Come è possibile lasciargli fare tutto ciò che vogliono? Addirittura issare alla finestra una bandiera No Tav. La vicenda dei No Tav si conferma ancora una volta una palestra per la violenza urbana come dimostrano i fatti accaduti ieri sera: altri scontri coi NO TAV in Val di Susa, distrutto un mezzo dei carabinieri e assaltata una pattuglia della polstrada. E' ora che lo Stato dica basta e salvaguardi una valle ed un opera pubblica di interesse nazionale.

martedì 13 novembre 2012

Primarie del PD

Come commentare le primarie del PD, forse l'immagine scelta dallo stesso PD potrebbe aiutarci. Meglio riderci sopra altrimenti...

Il dibattito sulla legge elettorale


Non sappiamo se e quando la legge elettorale verrà cambiata. Certamente appare chiaro il tentativo di rendere impossibile che qualcuno con poci voti possa vincere la maggiaronza assoluta dei seggi. Questo è una posizione per alcuni versi ragionevole e sollevata anche dalla Corte Costituzionale, ma rappresenta anche il tentativo chiaro di preparare le condizioni, nel caso le previsioni dei sondaggi siano verificate, di un nuovo governo di "unità nazionale". Probabilmente presieduto ancora da Monti.

Dimissioni del capo della CIA Patraeus

Il Presidente Obama appena eletto deve affrontre un serio problema, le dimissioni improvvise del capo della CIA, il generale Patraeus. Cosi ci raccontano i giornali. Ma secondo voi è possibile che Obama non sapesse nulla delle indagini dell'FBI?
E' possibile che il tutto avvenga subito dopo la sua riconferma cosi in modo casuale? O forse si è liberato di un personaggio scomodo per i suoi successi ma anche per l'affare Bagasi, mai realmente chiarito da Obama? Davvero possiamo ingenuamente pensare che il capo della CIA si dimetta solo per una questione di adulterio?

mercoledì 7 novembre 2012

L'aborto diventerà un diritto?

leggi un nostro articolo su Cutlura Cattolica
L’Alto Commissariato Onu per i diritti umani si appresta a definire l’aborto come un diritto.

Commento alle elezioni USA 2012

Obama rieletto con ampio margine, si aggiudica quasi tutti i cosiddetti swing state. Per i repubblicani una sconfitta cocente, anche se conservano la maggioranza alla camera e da qui ripartiranno per fare opposizione ad Obama.
Obama ha vinto, sicuramente grazie ad alcuni dati economici che sono risultati decisivi negli stati chiave, come in Ohio con il recupero dell’industria automobilistica , ma secondo noi altri due fattori sembrano essere stai decisivi. L’incapacità dei repubblicani di capire che devono cambiare politica verso gli immigrati per avvicinare il voto dei latinos, è quasi antiamericano pensare che l’America faccia una politica anti migratoria visto le dimensioni del continente e visto la sua origine. I repubblicani avranno anche in futuro sempre più difficoltà perché la demografia segnerà una sempre più significativa percentuale dei latinos, che però va detto ancora votano in percentuali bassissime anche se già determinanti come dimostra la Florida.
L’altro aspetto è il voto giovanile molto più favorevole ad Obama, e qui le preoccupazioni sono maggiori come dimostrano anche le vittorie dei referendum per la liberalizzazione della cannabis e quelli favorevoli ai matrimoni gay, all’eutanasia, su queste fasce sicuramente l’influsso culturale liberal sostenuto apertamente dalla politica di Obama sta cambiando la cultura americana. Questo purtroppo segnerà a medio termine anche l’Europa che su alcuni temi è già andata oltre in alcuni stati, vedi le adozioni a coppie formate da persone dello stesso sesso in Gran Bretagna e in Spagna (legge appena confermata dalla corte costituzionale) e in Francia dove c’è un’aspra battaglia, anche imprevista per certi versi per la sua portata, ma dove il governo è deciso ad andare avanti. Insomma sui temi etici c’è da preoccuparsi. Sarà sempre più difficile difendere certi valori perchè nonostante tutto, l’influenza culturale Usa ha ancora il suo peso.
Tutti certamente ci auguriamo che Obama in questo suo secondo mandato possa continuare e favorire una ripresa economica sana. Come detto alcune sue scelte sono state positive o cosi almeno sono state valutate, ma certamente la sua visione keynesiana con un forte intervento dello stato potrebbe avere come conseguenza l’aumento del debito con il rischio di una sempre maggiore esposizione verso i fondi sovrani stranieri. Un debito fuori controllo che come vediamo anche noi in Italia porterà poi a conseguenze gravi a lungo andare anche sull’economia reale e sull’indipendenza decisionale. Questa politica americana inoltre potrebbe indebolire anche in Europa la linea rigorista.

Obama presidente senza maggioranza

La Camera è andata ai republicani, in caso la vittoria di Obama sia confermata, questo lo limiterà molto nella sua azione di governo.
Non ancora chiusa la partita presidenziale fino a quando rimane incerta la Florida che si avvia alla conta voto per voto. Anche il Colorado si preannuncia incerto, mentre la vittoria per Obama in Pennsylvania unita a quella dell'Ohio chiuderebbe la partita anche se Romeny vince la Virginia.

Romney non sfonda

Sembra che Romney vinca in Virginia, la Florida è sempre più incerta. Se Romney non vince qui la partita per Obama è fatta. Ohio incerto ma verso Obama. Quello che sembra apparire è che non c'è stato lo sfondamento di Romney. Anche al Senato la battaglia per i repubblicani sembra più difficile del previsto.

USA 2012: Assoluta intercezza

I primi dati confermano il testa a testa in Virginia, Ohio e Florida. sarà una lunga notte, anche Nord Carolina sembrerebe incerta. Per Romney decisivo vincere almeno Florida e Virginia, senza Ohio sarà dura. Questi primi risultati sembrano favorire Obama. La prudenza è d'obbligo però.

Alta affluenza alle elezioni USA

Un primo dato che appare chiaro nelle elezioni americane è l'alta affluenza. Un segnale positivo che si contrappone alla delusione verso la politica che noi viviamo tutti i giorni. Già gli eventi elettorali delle ultime settimane mostravano migliaia di partecipanti.
Vedremo se questa mobilitazione sarà a favore dei repubblicani o dei democratici.

domenica 4 novembre 2012

Elezioni USA 2012: sarà un testa a testa

Ormai è giudizio unanime che le imminenti elezioni americane si risolveranno in un testa a testa tra i due candidati, questo nonostante a lungo tutti i media abbiano dipinto la rielezione come una cosa già fatta per Obama forse con un occhio più da tifosi da analisti. La situazione economica sicuramente peserà sul voto e sul giudizio sull'operato su Obama. Il data della disoccupazione mostra una stagnazione persistente, non c’è stata una svolta. Ma non è solo questo secondo noi che ha incrinato la leadership di Obama. Infatti, se la sua presidenza ha certamente presentato alcuni punti positivi, certamente ha diviso il paese, ha rinforzato una radicalizzazione delle posizioni, non ha cioè saputo unire il paese. In un periodo di forte crisi abbiamo visto già in altri paesi europei come politici caratterizzati da forte personalità, abbiamo dovuto cedere il posto a politici meno carismatici ma che hanno dato l’impressione di poter unire il paese. Mitt Romney risponde a questo identik e il primo dibattito ha segnato una svolta proprio perché così si è presentato Romney.

Cosi, anche se Obama dovesse farcela anche per poco, sicuramente la sua immagine e la sua leadership ne sono già ora molto ridimensionate. Secondo noi oltre ad aver spinto troppo per un modello interventista dello stato, per un paese come gli USA, ha valicato anche alcuni confini etici che segneranno in una parte dell’elettorato un motivo per cambiare scelta: il sostegno ai matrimoni gay ma soprattutto l’inserimento nella riforma sanitaria di norme che non garantiscono la libertà di coscienza in materie di aborto e contraccezione. Certamente hanno dominato i temi economici nella campagna elettorale e saranno decisivi nella scelta del prossimo presidente USA, ma essendo i margini molto stretti potrebbero essere decisivi gli orientamenti per esempio dei cattolici cui certamente il tema dell’obiezione di coscienza interessa.

Altro punto importante è certamente il tema della sussidiarietà e lo spazio che le promesse elettorali promettono, di lasciare all’iniziativa privata per rilanciare l’economia, la proposta di Obama sembra essere più rassicurante ma non tiene conto del forte indebitamento che ha prodotto e produrrà. Noi in Europa siamo alle prese con il rigore finanziario e gli USA continuano ad indebitarsi, chi pagherà il loro debito? Chi lo controllerà i fondi sovrani stranieri? Il tema del debito pubblico sarà il primo tema che chiunque vinca, dovrà affrontare.

Un altro tema che divide i due candidati è quello dell’approvvigionamento energetico, con Romney che propone un rilancio del tema dell’autonomia energetica, che si basa sulle nuove tecniche di estrazione del petrolio e sul carbone, fonti energetiche più inquinanti ma a basso costo, a differenza di Obama che anche attraverso clamorosi fallimenti ed errori continua a sostenere senza troppa convinzione la green economy che fa alzare i prezzi dell'energia come anche qui in Italia bene sappiamo. Certo si devono differenziare le fonti energetiche ma la transizione non deve ricadere con costi solo sui contribuenti, inoltre l'autonomia USA potrebbe cambiare gli scenari internazionali anche positivamente se pensiamo a tutto all’impatto internazionale del tema energetico. Questo tema potrebbe influenzare il risultato in alcuni stati indecisi come Ohio e Pennsylvania. 

Anche il tema del globar warning è stato sottotono in questa campagna forse anche per gli scandali a esso legati degli ultimi anni, ma questo dimostra ancora una volta che è un tema spesso usato ideologicamente.

In politica estera Obama ha alternato decisionismo ad attendismo, a volte è apparso non capace di governare gli scenari. Romney ha già detto che non stravolgerà la politica estera, anche se alcune sottolineature possono far prevedere alcune differenze ma come sempre sarà l'aspetto che meno cambierà.

Ultimo fattore che determinerà il risultato è quanti elettori che hanno votato nel 2008 Obama, delusi dalle anche fin troppe aspettative che avevano posto in lui torneranno a votarlo.

martedì 30 ottobre 2012

Voto in Sicilia: ecco l’ingovernabilità servita


Il risultato del voto in Sicilia ha dato segnali molto chiari: crollo del Pdl, il Pd alleato all’Udc vince ma non ha la maggioranza, Vendola e Fini sono inesistenti, anche Di Pietro colpito anche dalla stampa ex amica cade, ma soprattutto vince l’astensionismo, si conferma la crescita del M5S.
E’ vero che M5S è il primo partito, ma è anche vero che molta della frustrazione e delusione verso i partiti tradizionali e soprattutto verso il centro destra ha scelto l’astensionismo. Per il Pdl è una debacle, il centro destra che perde una delle sue roccaforti, è come se il Pd perdesse in Toscana. Fini e Vendola si confermano fenomeni solo mediatici senza alcuna reale consistenza elettorale, e questo sposterà il Pd verso l’Udc. Un caso a parte Di Pietro, gli scandali legati a sue persone di fiducia certamente lo hanno penalizzato ma c’è da chiedersi come mai alcune inchieste giornalistiche vengano proposte solo ora che è uscito dalla foto di Vasto.
Ma certamente il dato più eclatante di queste elezioni è l’astensionismo record che si prefigura anche a livello nazionale.

La gente non trova più nei partiti colpiti da scandali e dalle divisioni la credibilità e una risposta ai problemi. Soprattutto questo si evidenzia nel centro destra preda del populismo ormai declinante di Berlusconi che così azzoppa ogni possibilità per Alfano, colpito maggiormente da scandali e malgoverno locale (si vedano Parma e Alessandria) e divisioni. Realisticamente se prosegue così senza rinnovarsi alle elezioni politiche non raggiungerà il 20% e le la maggior parte dei suoi elettori si asterranno.

Bersani dovrà dopo il voto siciliano capire se tornare a livello nazionale ad allearsi con Casini e abbandonare l’estremismo di Vendola come ha già fatto con Di Pietro. Obbiettivamente nelle macerie e astensionismo dilagante ad oggi gli unici che hanno la possibilità di arrivare primi (non di vincere) sono UDC-PD , la situazione siciliana riportata a livello nazionale produrrebbe sicuramente un nuovo governo Monti unica vera alternativa che il centro destra non riesce a far sua compiendo un errore politico enorme, inseguendo la Lega in una nostalgica e ormai impossibile alleanza visto l’antieuropeismo  leghista come in Lombardia dove si voterà presto e dove come la Sicilia rimane l’altro laboratorio e specchio politico per capire come andrà in primavera.

lunedì 29 ottobre 2012

Inaugurato il museo dedicato a DON GNOCCHI

Don GNOCCHI un grande sacerdote, un imprenditore della carità, un vero educatore, un amante della vita e adesso ce lo racconta anche un museo.
Le lettere lette durante l'inaugurazione hanno raccontato l'uomo, il sacerdote, che ha speso tutto se stesso per gli ultimi, i più deboli, i ragazzi che educava e che ha accompagnato in guerra e nella terribile ritirata di Russia, e i bambini mutilatini a cui ha dedicato tutto sè stesso.
Nel museo potete trovare la sua motocicletta, la sua macchina, e una delle moto guzzi rosse, che ci ricordano l'impresa “Freccia Rossa”, la straordinaria iniziativa di don Gnocchi per far conoscere la sua opera a favore dei "mutilatini", che portò gli scout da Milano a Oslo. Ci sono i suoi paramenti da giovane prete, il libro Educazione del cuore dove esponeva il suo modello educativo, e poi ci sono i suoi poveri indumenti e le poche cose che lui come tutti gli alpini avevano a disposizione in Russia a -35C durante la ritirata.

Come ha ricordato l’arcivescovo Pietro Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali, don Gnocchi ci ha donato i suoi occhi per guardare ai poveri, per guardare al mondo con uno sguardo di carità che lo portò a donare le sue cornee alla sua morte a due ragazzi aprendo al strada per la prima volta alla donazione di organi in Italia un gesto che fu appoggiato da Pio XII che con un gesto lungimirante avvallò la sua scelta la domenica successiva alla sua morte durante l'angelus. Nel suo donarsi don Gnocchi indicava Gesù, anche nell'educazione e nell'aiuto ai suoi ragazzi. Un santo già in vita ricordato giustamente col motto "Accanto alla vita sempre". Un segno di speranza anche per oggi e una testimonianza che ci indicano una strada.

Noi all'inaugurazione del museo c'eravamo  http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/dongnocchi2710.aspx
Il ministro della Cultura Ornaghi giustamente era presente, la provincia era presente con l'assessore alla Cultura, per comune di Milano non c'era nessuno della giunta, solo un rappresentante del consiglio comunale, che ingratitudine verso un uomo e un sacerdote che ha dato tanto a Milano.

lunedì 22 ottobre 2012

Se la magistratura italiana s’inventa anche una nuova scienza


Primo caso al mondo la magistratura italiana ha riconosciuto un’indennità ad un uomo ammalatosi di cancro collegando la causa del suo tumore all’uso del cellulare per attività professionale.
Oggi ha condannato la commissione grandi rischi per non aver previsto il terremoto all’Aquila.

Complimenti ora la magistratura si assume anche il ruolo di inventare una nuova scienza, non più basata su dati scientifici ma su idee dimostrandosi ideologica, alla faccia del metodo scientifico fatto di misure e sperimentazioni ripetibile che da Galileo in poi ha definito i criteri scientifici.

giovedì 11 ottobre 2012

Una sentenza sconcertante che nega l'uguaglianza degli uomini

In Veneto c’è stata una sentenza della Corte di Cassazione molto preoccupante. Una famiglia avrà un risarcimento per aver avuto un figlio down e lo stesso bambino sarà risarcito per il fatto di essere nato down. A parte le modalità usate dai medici per la verifica della presenza della trisonomia down che è fallita ci sorgono due considerazioni.

La prima , la famiglia che ha fatto causa pare abbia dichiarato che se avesse saputo che il figlio era down l’avrebbe abortito quindi per questo bambino la non scoperta della sindrome down è stata l’unica salvezza. E’ preoccupante constatare il rifiuto, ben diverso dalle paure per le difficoltà, della malattia e dell’handicap. Inoltre questa vicenda dovrebbe far tornare a domandare se le diagnosi prenatali servono a curare i bambini ed aiutare le famiglie a prepararsi all’accoglienza e alla cura del nascituro, a chiedere aiuti nel caso di diagnosi di malattie, oppure se invece hanno il solo scopo di selezionare chi deve nascere. Questo secondo scopo non è previsto neanche dalla legge 194 anche se la sua applicazione in tal senso è purtroppo permessa e ha, come dimostra questo caso, cambiato la cultura in senso selettivo.

La seconda considerazione deriva dal fatto che il risarcimento dovuto all’ ”errore” di aver fatto nascere un bambino down ha un effetto culturalmente devastante. Pur essendo noti i dati che dicono che già oggi l’80% dei bambini down viene purtroppo abortito, questa sentenza fa pensare che se si è malati e si nasce è una colpa tale da dover risarcire sia i genitori che il nascituro, cosa diranno a questo bambino non ti volevamo ma c’è stato un errore e il giudice ti ha risarcito? Terribile! Una vita pur sicuramente difficile, per il giudice è un errore pari ad un fatto di malasanità? Una sentenza devastante che punta a dire che o sei perfetto oppure nascere è un danno per te e per i tuoi genitori. Se non è selezione questa come la chiamereste?

mercoledì 10 ottobre 2012

Il Nobel per la medicina a Yamanaka: una buona notizia

Il Nobel per la medicina a Yamanaka: si possono riprogrammare le staminali adulte.

Leggi il nostro articolo su Cultura Catttolica.

Il peggio della politica, ma dove ci porterà?

Mettendo a fianco una a una le notizie degli ultimi giorni non si può che aveva una fastidiosa sensazione di nausea.

Dopo il Lazio-gate e le innumerevoli spese folli delle regioni, dai dromedari da latte della regione Emilia Romagna, agli innumerevoli provvedimenti per garantire compensi a gruppi e consiglieri, che poi erano usati per arricchimento personale come nel caso Fiorito, oggi si scopre che Maruccio, «l'avvocato» di Di Pietro, s’intasca secondo le accuse, centinaia di migliaia di euro in Lazio.

Il comune di Reggio Calabria sciolto per collusioni con l’ndrangheta ma le mani della 'ndrangheta si allungano anche su Milano con il clamoroso arresto dell’assessore Zambetti, ora non ci si può appellare al fatto che non era parte della giunta come nel caso Ponzoni, ma secondo le accuse l’infiltrazione mafiosa come la corruzione è bipartisan, le cosche offrirono voti per l'elezione di Sara Giudice del FLI.

Boni, Cristiani e Buscemi sarebbero indagati per peculato e truffa aggravata. Ieri era stato arrestato l’ex dirigente dell’assessorato alla famiglia per tangenti.

A dare il senso dell’assurdo e della distanza abissale che separa l’opinione pubblica dalla politica, nei giorni scorsi le affermazioni dell’assessore Cattaneo, l'uomo a cui meno di 8mila euro al mese non bastano, e che vive in una villa con 14 vani e una piscina, non c’è limite alla vergogna.

Che cosa dire, cosa commentare, certo se le responsabilità penali le lasciamo alla magistratura (ma dove è stata fino a ora se Zambetti fa politica dagli anni 90), le responsabilità politiche sono ineludibili.

Si rischia di finire come nel 92 ogni giorno un nuovo scandalo, un arresto, una giunta sciolta.

Non sappiamo come finirà ma al momento, chi ne escono peggio sono quelli del PDL di cui rischiano di rimanere solo le macerie, i litigi del PD per le primarie in confronto fanno ridere.

Pd che non è certo esente da scandali altrettanto clamorosi, vedi Lusi e Penati già coinvolti, come la Lega già annichilita dal caso del tesoriere, insomma non si salva nessuno, tranne Monti che intanto aumenta l’IVA quasi in silenzio.

Oggi parodia di un’Italia allo sbando Grillo ha fatto il novello Putin e attraversando a nuoto lo stretto di Messina si presta a spopolare in Sicilia.
 
Ci chiediamo tutto questo dove ci porterà?
Sicuramente la delusione e la disapprovazione per certi comportamenti è grande e bene bisognerà valutare come cambiare e a chi dare fiducia, perché certi partiti non meritano il nostro voto.
 
 

venerdì 28 settembre 2012

Dopo Monti ancora Monti

Dopo le dichiarazioni di Monti è ufficiale per tutti, ciò che era ovvio per molti: Monti non si candiderà alle elezioni, è già senatore a vita, non ha bisogno di essere eletto, non si schiererà con nessuno in modo da rimanere a disposizione in caso dalle urne esca un risultato confuso, non chiaro e che non garantisca governabilità e stabilità. Insomma a disposizione per un nuovo governissimo.

Bersani e company digeriranno amaro nel caso non riescano a vincere con ampio margine, cosa davvero difficile a meno di un fortissimo astensionismo. Il centro destra può ambire solo ad un pareggio che favorisca una grande coalizione, stessa speranza di Casini.

Berlusconi intanto spara a zero sulla Germania e l’euro cercando un facile populismo ma dimostrando di non essere uno statista, a sinistra Vendola e Di Pietro attaccano Monti,  Bersani sta zitto perché è sempre tra due fuochi all’interno del suo stesso partito.

martedì 25 settembre 2012

Tutto questo non lo sopportiamo più


Le vicende recenti inerenti agli iper-finanziamenti ai partiti e consiglieri regionali della regione Lazio e ai presunti abusi  ci hanno davvero sconcertato. E' ora di dire che tutto questo non lo sopportiamo più.
La classe politica vive ormai in un suo mondo ed è incapace di cogliere la percezione di arroganza e di profonda ingiustizia che suscitano decisioni come quella dell’ufficio di presidenza della Regione Lazio che aveva autorizzato rimborsi di 100mila euro per ciascun consigliere regionale, decisione ci teniamo a dirlo presa all’unanimità votata quindi anche dall’opposizione che tale non si è rivelata quando si è trattato di spartirsi la torta, come troppo spesso accade nei vari livelli amministrativi.

Tutti adesso chiedono di andare la voto ma ci chiediamo, nella regione Lazio e purtroppo forse non solo in quella, tutte le segreterie regionali di tutti i partiti sapevano e condividevano la situazione, non si può neanche dire che i consiglieri erano nominati perché hanno preso decine di migliaia di preferenze, allora perché tornare al voto subito in questa situazione per il rinnovo del consiglio regionale? Non sarebbe meglio un periodo di commissariamento per rimettere a posto i conti e le cose e stabilire regole chiare che impediscano che certe cose si ripetano? Non vediamo infatti la possibilità in soli pochi mesi di un rinnovamento della classe dirigente dei partiti del Lazio.

Bisogna procedere inoltre anche un profondo rinnovamento delle regole in merito al finanziamento della politica: sia a livello locale che parlamentare i consiglieri, deputati ecc, ricevono un congruo stipendio che possono e devono usare per la loro attività politica, bisogna limitare o  meglio eliminare i finanziamenti ai gruppi e a doppi incarichi, la presidenza di una commissione per esempio fa parte dei suoi possibili compiti e non deve richiedere un ulteriore emolumento. Eliminare i finanziamenti ai gruppi eliminerebbe la prassi dei furbetti che creano gruppi solo per avere ritorni economici, altrimenti non si spiegherebbe perché in tutte le amministrazioni dalla data delle elezioni a quelle delle successive tornate elettorali proliferano divisioni e gruppi composti anche da unità singole.

In un momento particolarmente difficile, dove vengono chiesti ai cittadini continui e pesanti sacrifici questi sperperi di denaro pubblico, e lo sono indipendentemente se verrà verificato oppure no un comportamento illecito, sono inaccettabili. Il discredito che ne deriva alla politica e alle istituzioni è gravissimo e crea conseguenze imprevedibili per quanto riguarda la futura governabilità. I partiti e i politici attuali sono incapaci di cogliere la drammaticità del momento, i soldi sono pochi e non basteranno a sostenere il welfare state e una serie d’interventi che oggi coprono molte necessità anche primarie dei cittadini.
La rabbia popolare cresce, il punto di rottura vero arriverà o forse è già arrivato, quando i servizi non verranno più erogati per mancanza di liquidità o quando gli enti privati che oggi suppliscono in alcuni campi al servizio gestito dagli enti pubblici, non potranno continuare a sostituirsi alle inefficienze dello stato.

mercoledì 19 settembre 2012

Islam in fiamme e il coraggio di Benedetto XVI

I recenti tragici fatti in Libia dove per la prima volta dal 1979 un ambasciatore USA è stato ucciso, e le successive manifestazioni anti americane e anti occidentali in molti paesi mussulmani destano preoccupazione e pongono domande.

In questo contesto molto risalto andrebbe dato alla coraggiosa visita di Benedetto XVI in Libano

leggi tutto l'articolo Islam in fiamme e il coraggio di Benedetto XVI

lunedì 3 settembre 2012

Scandaloso pronunciamento della corte di Strasburgo

Il pronunciamento della corte di Strasburgo sulla legge 40 ci ha lasciato stupefatti per l’esplicito messaggio che contiene, di fatto non riconosce alcun diritto al nascituro che specifica non è come l’”Enfant” e legittima quindi la possibilità di selezionare la vita e cioè la selezione eugenetica Il diritto italiano viene calpestato in modo superficiale e scavalcato, la coppia non ha fatto ricorso alla nostra magistratura ma solo alla corte europea, inoltre la coppia non essendo sterile non ha diritto secondo la nostra giurisprudenza ad accedere alle tecniche di PMA, proprio per evitare una selezione degli embrioni unico scopo del ricorso. Se la condizione della coppia e le loro difficoltà devono essere considerate e bisogna umanamente farsene carico, inacettabile invece appare la decisione in nome di queste di permettere la selezione pre-impianto. Fa un certo effetto poi la motivazione della sentenza che si appella all’incongruenza con la legge 194 che consente l’aborto di nascituri affetti da malattie. A parte la superficialità che non dice il vero in merito alla legge che non da il permesso dell’aborto in base alla salute del nascituro ma solo in riferimento ai rischi per la madre, se c’è qualcosa di incoerente è la prassi e quindi in questo bisognerebbe intervenire per impedirne una tale interpretazione eugenetica. Non si capisce poi perché non è stata per nulla tenuta in considerazione la sentenza della Grand Chambre dell’autunno scorso che tutelava i diritti degli embrioni, meno male che il Governo italiano ha fatto ricorso, quando la in continuità con la sentenza che difendeva gli embrioni il ricorso sarà accettato si spera che i giornali diano la stessa rilevanza alla notizia che hanno dato a questa sentenza ideologica sul pre-impianto.

In merito alla figura del Cardinale Martini

Lettera publicata su Avvenire del 4 Settembre 2012

Vogliamo esprimere innanzitutto il nostro grazie al cardinale Martini per quanto ha dato alla nostra formazione di giovani e di educatori della diocesi di Milano. Da lui abbiamo imparato la lectio divina partecipando alle bellissime e profonde celebrazioni diocesane della scuola della Parola o meditando le sue prediche e lettere pastorali. Come non ricordare, poi, gli incontri educatori al Sacro Monte di Varese o il gruppo Samuele da lui voluto. Come non ricordare i suoi insegnamenti su come vivere i sacramenti e in particolare la confessione. Purtroppo oggi assistiamo a strumentalizzazioni che certo non merita. Abbiamo seguito il cardinale Martini nelle celebrazioni diocesane come seguiamo quelle del cardinale Scola. L’idea di Chiesa, proposta da numerosi giornali, che vuole vedere solo divisioni o peggio ancora i cardinali come esponenti politici non è un’idea cristiana. Pur non condividendo alcuni dei punti di vista manifestati negli ultimi anni, gli dobbiamo riconoscere il merito di aver rilanciato lo studio e la preghiera dei testi biblici a Milano, come pure l’apertura al dibattito con i non credenti e i vari mondi della cultura milanese. Gli stessi che anche il cardinale Scola ha incontrato all’inizio del suo episcopato. Abbiamo avuto l’impressione che negli ultimi anni si sia prestato a possibili strumentalizzazioni, e infatti alcuni giornali non hanno esitato ad usare le sue parole contro la Chiesa; le prefazioni al libro di Mancuso o il libro intervista con Ignazio Marino sono un esempio di ciò. Un’ultima nota sulla squallidissima polemica si suoi ultimi momenti: la Chiesa è sempre stata contro l’accanimento terapeutico e la scelta di Martini non c’entra nulla coi casi Eluana e Welby come ben chiarito da Roberto Colombo su Avvenire.