sabato 31 dicembre 2022

Benedetto XVI Incontro con le AUTORITÀ Milano 2012

VISITA PASTORALE ALL’ARCIDIOCESI DI MILANO E VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE (1-3 GIUGNO 2012) 

dal discorso in occasione dell' INCONTRO CON LE AUTORITÀ SANTO PADRE BENEDETTO XVI  Milano Sabato, 2 giugno 2012 



Un altro elemento possiamo ricavare dall’insegnamento di sant’Ambrogio. La prima qualità di chi governa è la giustizia, virtù pubblica per eccellenza, perché riguarda il bene della comunità intera. Eppure essa non basta. Ambrogio le accompagna un’altra qualità: l’amore per la libertà, che egli considera elemento discriminante tra i governanti buoni e quelli cattivi, poiché, come si legge in un’altra sua lettera, «i buoni amano la libertà, i reprobi amano la servitù» (Epistula 40, 2). La libertà non è un privilegio per alcuni, ma un diritto per tutti, un diritto prezioso che il potere civile deve garantire. Tuttavia, libertà non significa arbitrio del singolo, ma implica piuttosto la responsabilità di ciascuno. Si trova qui uno dei principali elementi della laicità dello Stato: assicurare la libertà affinché tutti possano proporre la loro visione della vita comune, sempre, però, nel rispetto dell’altro e nel contesto delle leggi che mirano al bene di tutti. 

D’altra parte, nella misura in cui viene superata la concezione di uno Stato confessionale, appare chiaro, in ogni caso, che le sue leggi debbono trovare giustificazione e forza nella legge naturale, che è fondamento di un ordine adeguato alla dignità della persona umana, superando una concezione meramente positivista dalla quale non possono derivare indicazioni che siano, in qualche modo, di carattere etico (cfr Discorso al Parlamento Tedesco, 22 settembre 2011). Lo Stato è a servizio e a tutela della persona e del suo «ben essere» nei suoi molteplici aspetti, a cominciare dal diritto alla vita, di cui non può mai essere consentita la deliberata soppressione. Ognuno può allora vedere come la legislazione e l’opera delle istituzioni statuali debbano essere in particolare a servizio della famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita, e altresì riconoscere il diritto primario dei genitori alla libera educazione e formazione dei figli, secondo il progetto educativo da loro giudicato valido e pertinente. Non si rende giustizia alla famiglia, se lo Stato non sostiene la libertà di educazione per il bene comune dell’intera società.

È morto Benedetto XVI

 


È morto Benedetto XVI, Papa dal 2005 al 2013.

Il suo pontificato è stato caratterizzato dal dialogo tra fede e ragione, dal tentativo di fermare la scristianizzazione dell’Occidente, dal riaffermare i principi non negoziabili (libertà educativa, difesa della famiglia e della vita), dal condannare ogni tentativo di usare la religione per giustificare la violenza, vedasi il famoso discorso di Ratisbona, e dalla profonda attenzione agli ultimi, è stato il Papa che ha affrontato con coraggio lo scandolo pedofilia nella Chiesa.
Ratzinger ha retto per molti anni anche la ongregazione per la dottrina della fede
 dal 1981 al 2005 ed è stato uno stretto collaboratore di Giovanni Paolo II.

I suoi profondi studi su Gesù hanno portato durante il suo pontificato alla pubblicazione dei libri Gesù di Nazareth.
Le sue Encicliche sono state: Deus caritas est (Dio è amore), 2006, Spe salvi (Salvati nella speranza), 2007, Caritas in veritate (L'amore nella verità), 2009.

Il suo pontificato e’ stato infine segnato dalla storica decisione di dimettersi nel 2013.



2022 i fatti più importanti

Il 2022 è stato sicuramente segnato dalla guerra in Ucraina, una guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Le tensioni geopolitiche hanno contraddistinto tutto il mondo e le ripercussioni economiche sui prezzi delle fonti energetiche e del grano hanno avuto un impatto sull’inflazione e sui prezzi al consumo in tutto il mondo in particolare in Europa e nei paesi più poveri dipendenti dal grano ucraino e russo.

In politica internazionale si segnalano poi la conferma a leader della Cina del Presidente XI, che raggiunge così l’obiettivo di essere leader incontrastato. Dopo la repressione delle libertà in tutta la CINA e la repressione del movimento democratico ad Hong-Kong il prossimo obiettivo sempre la riannessione di Taiwan dove la tensione continua a rimanere alta.

L’Inghilterra in piena crisi politica ha avuto quest’anno addirittura 3 premier e ha vissuto la perdita della regina Elisabetta II.

In Israele assistiamo al ritorno come premier di Netanyahu con un governo di destra che potrebbe portare squilibri e tensione nel Medioriente.

Il Parlamento europeo ha varato la decisione storica di bandire le auto a combustione dal 2035, decisione che avrà un forte impatto economico e sociale.

In Italia il 2022 è stato segnato dalle elezioni politiche che hanno visto la vittoria del centro destra e il primo governo guidata da una donna: Giorgia Meloni.

Il 2022 è stato anche caratterizzato da una grave siccità che ha colpito anche l’Italia e da temperature estreme sia in estate che in inverno (vedi USA e Giappone).

Il 2022 e’ stato anche l’anno dei mondiali di calcio in Qatar con le polemiche che ne sono seguite, francamente un po tardive e sterili. Il campionato ha visto al consacrazione di 2 giocatori Messi e Mbappe e la vittoria dell’Argentina.

In campo sportivo italiano sono da sottolineare le vittorie di Sofia Goggia nello sci, dei nuotatori italiani e in particolare di paltrinieri, di Pecco Bagnaia nuovo campione del mondo della MotoGp. Alle Olimpiadi di Pechino l’Italia ha conquistato ben 17 medaglie, agli europei abbiamo avuto la conferma di Marcell Jacobs per l'atletica e poi il record del mondo su pista di Filippo Ganna per il ciclismo.

Qatargate in Europa: uno scandalo travolge sinistra e ONG

Uno scandalo ha colpito in queste ultime settimane l'Europarlamento. 
Quattro italiani legati al gruppo Socialisti & Democratici (quello del Pd e di Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista) e a due ONG sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere, riciclaggio di denaro e corruzione assieme alla vicepresidente Eva Kaili. Ciò che sembra emergere è anche il ruolo di alcune ONG usate per fare girare i soldi. Uno degli arrestati, Francesco Giorgi, assistente parlamentare in Europa di Andrea Cozzolino (estraneo all'indagine) e prima ancora di Antonio Panzeri, nonché compagno di Eva Kaili, ha deciso di parlare e di raccontare agli inquirenti i retroscena del Qatargate e ha dichiarato "Le Ong? Ci servono per far girare i soldi". E di soldi ne sono già stati trovati molti, le perquisizioni avrebbero permesso di sequestrare 600 mila euro in contanti, soldi che sarebbero serviti per favorire l'immagine positiva di Marocco e Qatar.


Finisce lo sconto sulle accise dei carburanti: un errore

Purtroppo il Governo non ha rinnovato lo sconto sulle accise per i carburanti. A nostro avviso un errore.

Dal 1 gennaio 2023 saranno ripristinate le aliquote in vigore prima del 22 marzo: i prezzi aumenteranno di 18,3 centesimi al litro per la benzina e il diesel e di 3,4 centesimi per il Gpl.



venerdì 30 dicembre 2022

Myanmar non si intravede una soluzione alla guerra civile in atto

A novembre 2015 per la prima volta dopo 27 anni si sono tenute le elezioni generali, a cui è seguito a marzo 2016 l'insediamento del governo presieduto da Aung San Su Kyi, che ha fatto sperare in una progressiva democratizzazione del Paese. Purtroppo l'esperienza di democrazia è durata poco. A novembre 2020 si sono tenute le ultime elezioni generali, che hanno visto una vittoria schiacciante del partito NLD (National League for Democracy) presieduto da Aung San Su Kyi. Il 1 Febbraio 2021, nel giorno in cui il nuovo governo si sarebbe dovuto insediare, i militari hanno organizzato un nuovo colpo di stato, imponendo un governo a prevalenza militare e arrestando nuovamente Aung San Su Kyi e i principali leader del partito NLD. 

Da allora il Myanmar sta vivendo una lunga crisi. Sparando contro i manifestanti che stavano protestando contro il regime militare, l’esercito ha dato avvio a un brutale conflitto civile. La resistenza è composta da diverse milizie che secondo i rapporti più recenti ora sono arrivate a controllare il 52% del territorio del Myanmar.  (fonte Asianews)

E’ notizia di oggi, come cita l'agenzia ANSA che l'ex leader birmana Aung San Suu Kyi è stata condannata da un tribunale della giunta militare ad altri sette anni di carcere per corruzione, nell'ultima parte del suo processo fiume. Nessuna riconciliazione nazionale in vista quindi.

Il card. Charles Maung Bo, arcivescovo della città di Yangon (AsiaNews/Agenzie), ha lanciato nei giorni scorsi un appello per una soluzione pacifica al conflitto civile in Myanmar. Anche la Chiesa cattolica e' stata oggetto di attacchi in questi mesi di dittatura a causa della sua posizione a favore di una riconciliazione nazionale e in difesa dei manifestanti.

In Myanmar è attivo da 140 anni il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) che proprio in questo paese ha dato avvio col defunto Padre Meda ai progetti di adozione a distanza per sostenere gli studi dei bambini. Infatti il Myanmar è tra i 10 Paesi al mondo che spendono meno per l'educazione che è obbligatoria solo al primo ciclo, fino ai 10 anni, tra i più bassi al mondo.

Purtroppo, oggi la situazione non è facile, molti bambini dopo la chiusura delle scuole a causa del Covid e, in seguito allo scoppio del conflitto che affligge il Myanmar, hanno deciso di non proseguire gli studi. Molti bambini sono stati riportati dalle famiglie nei villaggi e i ragazzi (soprattutto le ragazze) hanno paura a muoversi per il Paese e così la dispersione scolastica è altissima. I missionari e le suore hanno deciso che se i bambini non fossero andati all’ostello allora sarebbero andate loro dai bambini, dalle famiglie, nei loro villaggi e così stanno cercando di continuare la loro opera di sostegno alla scolarizzazione nel paese.


Twitter e la censura sul caso Hunter Biden

Come tutti sanno Elun Musk ha comprato negli scorsi mesi Twitter. Nel mese di dicembre ha deciso di rivelare che nel 2020 anno delle ultime elezioni presidenziali ci sarebbe stata una azione di censura effettuata da Twitter per non far conoscere la vicenda di Hunter Biden figlio dell'allora candidato alle elezioni presidenziali Joe Biden.

Le pressione dei partiti (sia repubblicano che democratico e della stessa Casa Bianca ai tempi di Trump) su Twitter per censurare alcune notizie erano prassi normale, ma lo scandalo di Hunter Biden, probabilmente fatto all'insaputa della stessa dirigenza, rivela come un mezzo di informazione di massa abbia potuto occultare probabilmente una notizia vera, quella cioe' delle relazioni di affari di Hunter Biden che poteva avere un notevole impatto sulle elezioni stesse. 

La storia è stata raccontata su Twitter con un lunghissimo thread dal giornalista freelance Matt Taibbi, collaboratore della rivista Rolling, la storia era stata pubblicata dal New York Post e raccontava come Hunter Biden fosse stato assunto dall'azienda del gas ucraina Burisma come consulente con uno stipendio da 50mila dollari al mese e come avesse interceduto con suo padre ai tempi Vicepresidente in carica per favorire incontri a Washington.

Il giornalista scrive che Twitter intraprese passi eccezionali per sopprimere la storia e rimuovere i link.



PELE' il più grande di sempre dentro e fuori dal campo di calcio

È morto PELE' il più grande giocatore di tutti i tempi, l'unico ad aver vinto il mondiale 3 volte, ricordiamo che prima di lui il Brasile non lo aveva mai vinto. Il primo successo poi avvenne nel 1958 in Svezia contro la Svezia grande favorita.

Il terzo mondiale lo vinse nel 1970 ben 12 anni dopo. Un giocatore che ha sempre giocato nel Santos in brasile col quale ha vinto tutto. PELE' detiene anche il record di goal segnati in carriera:la FIFA gli riconosce il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite 

Ma PELE' è il più grande anche perché' è stato un campione anche fuori dal campo, senza eccessi, senza scandali sempre misurato e con un impegno a favore del calcio e dei giovani nel suo paese.

Irraggiungibile.



mercoledì 28 dicembre 2022

In Iran sempre più diffuse le proteste contro il regime

In Iran sono sempre più diffuse le proteste contro il regime. Tutto è iniziato il 16 settembre giorno in cui è stata uccisa Mahsa Amini per mano della polizia della morale, dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché' non indossava nel modo giusto il velo. 

Secondo Iran Human Rights conta almeno 488 vittime del regime e oltre 18mila arresti.

2 prigionieri sono stati già condannati a morte e le loro esecuzioni già eseguite. I racconti dei ragazzi liberati dopo la detenzione e dei medici che li curano testimoniano di tremende torture fisiche e psicologiche sui giovani che vengono arrestati.

Il regime non ha alcuna intenzione di fermare la repressione ma appare sempre più in crisi e voci anche autorevoli incominciano ad opporsi alla linea dura adottata contro chi partecipa alle manifestazioni.

All'inizio di dicembre 3 gironi di sciopero hanno coinvolto decine di città e diversi settori dell'economia iraniana. Ma il regime ha deciso di punire i negozianti che hanno aderito allo sciopero e continuare la repressione.


lunedì 26 dicembre 2022

Crisi umanitaria nel Nagorno-Karabakh

L’Azerbaigian sta deliberatamente perseguitando la minoranza armena nel Nagorno-Karabakh, ha infatti ostruito il corridoio umanitario di Lachin un corridoio di montagna che collega l'Armenia all'enclave del Nagorno-Karabakh, tagliato le forniture di gas alla regione proprio all’inizio dell’inverno creando una vera e propria emergenza umanitaria.

Come riporta il sito Dalle Chiese cristiane appello per l'Artsakh/Nagorno-Karabakh - Vatican News i vescovi hanno fatto un appello con una lettera congiunta della Conferenza delle Chiese europee (Kek) e del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) all’Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, perché intervenga e faccia il possibile per aiutare il popolo di etnia armena, tagliato fuori da vie di comunicazione e accesso al gas.

La regione aveva già visto la violenza contro gli armeni nella guerra del 2020 che aveva portato ad un vero e proprio esodo dei cristiani di fronte all'avanzata delle truppe dell'Azerbaigian. Secondo la Kek e il Wcc, quanto accade “segue un chiaro modello di comportamento dell’Azerbaigian che contraddice qualsiasi pretesa di buona volontà e responsabilità umanitaria”. La lettera rileva anche prove crescenti di gravi violazioni dei diritti umani contro gli armeni da parte delle forze militari e di sicurezza dell’Azerbaigian. “In queste circostanze, i timori di un nuovo genocidio sono notevolmente e comprensibilmente esacerbati”.

Anche Papa Francesco ha espresso forte preoccupazione per la situazione creatasi nel Corridoio di Lachin, facendo un appello per una risoluzione pacifica della crisi.


La CINA e la pessima gestione della pandemia


La CINA dopo le proteste degli ultimi mesi (le prime e clamorose dopo anni) ha abbandonato la politica dello Zero Covid che oltre a fortissime restrizioni alle libertà personali aveva comportato anche una riduzione significativa delle attività produttive.

Ma adesso vengono a galla tutte le mancanze e gli errori della gestione pandemica in Cina. Gli ospedali e i posti in terapia intensiva sono insufficienti, la vaccinazione della popolazione insufficiente, insomma dopo 3 anni si mostrano quasi del tutto impreparati con una impennata dei casi e presumibilmente una conseguente curva dei morti in rapida espansione.
Proprio per questo la commissione sanitaria nazionale cinese, che funge da ministero, ha annunciato oggi che non pubblicherà più i dati giornalieri sui casi e sui decessi di Covid. 

Ricetta elettronica bisogna renderla definitiva

Durante uno degli ultimi Consigli dei Ministri è stata decisa la proroga per permettere l’utilizzo della ricetta elettronica, non scadrà a fine 2022 ma sarà prorogata di un anno

L’uso della ricetta elettronica o “dematerializzata” era stata introdotta durante l’emergenza Covid per permettere alle persone di riceverla e utilizzarla senza doversi recare allo studio medico. In realtà questa modalità è molto utile anche in una situazione ordinaria ed infatti è richiesta a gran voce dai camici bianchi, alleggerisce infatti di molto il lavoro di ambulatorio dei medici di base e consente anche un uso più agevole delle stesse ricette grazie a questa misura, i pazienti possono evitare di andare fisicamente nello studio del medico per ritirare la ricetta cartacea e ricevere invece il numero di quella elettronica da utilizzare per acquistare i farmaci.

Ci si domanda visto il favore registrato sia dai pazienti ma soprattutto dai medici perché’ non rendere questa norma definitiva invece di un ennesima proroga? Il rischio per la privacy è inesistente visto che al paziente basta ricevere un numero da mostrare al farmacista ed inoltre l’accesso alla area dati privati dove poter scaricare le ricette dal fascicolo sanitario elettronico delle regioni è protetta da password e spid.

In Nigeria la situazione per i cristiani è sempre più difficile

La Nigeria è ufficialmente una Repubblica Federale della Nigeria. È lo Stato più popoloso dell'Africa e il sesto paese del mondo per popolazione (190 milioni di abitanti e 50 gruppi etnici). Il cristianesimo in Nigeria è la seconda religione del Paese. Secondo stime che si riferiscono al 2018, la maggioranza della popolazione nigeriana (circa il 53%) è di religione islamica. I cristiani rappresentano circa il 46% della popolazione: di essi, il 35% circa sono protestanti e l'11% circa sono cattolici musulmani sono presenti soprattutto nel nord del Paese, i cristiani nel sud.


Dal 2009 il gruppo terroristico BOKO HARAM (“L'educazione occidentale è proibita”) ha condotto una guerra contro i cristiani e il governo compiendo stragi e rapimenti specialmente nel nord del Paese.In questi ultimi anni la situazione per i cristiani e' stata ulteriormente peggiorata dalla presenza dei Fulani un'etnia nomade, di religione islamica, dedita alla pastorizia e al commercio tra i cui membri si è diffusa la pratica dei rapimenti di sacerdoti e suore cristiani e del banditismo nel centro del Paese.

Ne abbiamo parlato con ACS (AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE) e  Don Joseph Fidelis Bature – Commissione Giustizia e Pace della DIOCESI di MAIDUGURI in Nigeria.

Guarda il video https://cccsanbenedetto.wordpress.com/2022/12/20/luce-nelle-tenebrela-voce-della-chiesa-perseguitata-in-nigeria-video/




Sul POS molta ideologia da entrambe le parti

La manovra economica del nuovo governo è stata approvata alla Camera e si appresta ora ad essere approvata al Senato.

Paradossalmente uno degli argomenti che più ha coinvolto i media e la discussione pubblica è praticamente sparito, cioè il tema dei pagamenti elettronici col POS.

Diciamolo tutta la discussione è parsa fin da subito da entrambe le parti ideologica e pretestuosa.

Sul POS si deve solamente lasciare all'utente finale, cioè chi acquista, la libertà di scelta senza imporre (almeno per cifre ridotte) nulla. L'unico obbligo dovrebbe essere quello degli esercenti di permettere a chiunque di pagare se vuole col POS quale che sia la cifra.

Come dimostra la cronaca e anche ciò che accade in altri stati l'evasione non passa certo attraverso i piccoli pagamenti.

Se uno vorrà poi scaricare alcuni tipi di spesa sarà obbligato a fare pagamenti elettronici per garantirne la tracciabilità.



Continua a salire la tensione tra KOSOVO e SERBIA

Dallo scorso agosto quando il governo di Pristina (Capitale del Kosovo) ha deciso di rendere obbligatoria la reimmatricolazione di tutti i veicoli con targa serba, da sostituire con quella kosovara la tensione in Kosovo e' andata via via crescendo. La disputa ha assunto ovviamente il valore di natura simbolica, specialmente per la minoranza serba sostenuta in questa circostanza dal governo serbo di Belgrado, il quale non riconosce il Kosovo come Stato indipendente (insieme a Russia, Cina e 5 Stati membri Ue), la proclamazione dell’indipendenza del Kosovo avvenne nel 2008 a seguito dei massacri perpetrati dalla Serbia che avevano visto anche l'intervento della NATO a difesa dei kosovari di origine albanese.
A seguito del provvedimento sulle targhe a inizio novembre numerosi pubblici ufficiali serbi avevano deciso di ritirarsi dalle istituzioni del governo di Pristina e da quel momento nonostante il tentativo della UE di mediare, a dicembre i paesi UE si erano riuniti per parlare del futuro dei Balcani e avevano deciso di appoggiare un piano di aiuti economici con un nuovo pacchetto di investimento di 1,2 miliardi di EUR con la speranza che questo potesse aiutare a stemperare le tensioni.


L’Italia cerca di giocare il ruolo di mediatore, ricordiamo che l'Italia partecipa con 900 soldati alla missione Kosovo Force (Kfor), la forza militare internazionale guidata dall'Alleanza Atlantica responsabile di ristabilire l'ordine e la pace in Kosovo su mandato delle Nazioni Unite. Dopo un colloquio telefonico tra Vucic e il ministro degli Esteri Tajani, il leader serbo ha ribadito che affinché i rappresentanti serbi tornino all’interno delle istituzioni kosovare, è necessario che venga rispettato l’accordo di Bruxelles e che vengano create della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, che Pristina si era già impegnata a realizzare 10 anni fa.

Negli ultimi 14 giorni nelle aree del nord la comunità serba ha allestito blocchi stradali e barricate, soprattutto nella città “divisa” di Mitrovica in risposta il governo di Pristina ha inviato nella zona delle unità della polizia speciale. Ieri i manifestanti serbi erano 10mila.
Come riporta il sito 
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2022-12/kosovo-proseguono-le-proteste-della-comunita-serba-tensione.html "Il ministro della Difesa serbo Milos Vucevic ha messo in guardia il governo di Pristina e il premier Kurti dall'attuare un attacco alle barricate, cosa, questa, che avrebbe a suo dire conseguenze catastrofiche. "La Serbia in tal caso non attenderebbe al confine nuove colonne di profughi", come avvenuto in altre occasioni di conflitto in passato ha detto Vucevic. Il ministro degli interni del Kosovo Svecla ha detto che le sue forze di polizia potevano rimuovere le barricate, ma si attende che siano i serbi locali o le truppe della Nato a rimuoverle. "Per il bene della stabilità stiamo aspettando che vengano rimosse da coloro che le hanno installate o dalla KFOR, ma anche l'attesa ha una fine", ha poi specificato".


sabato 24 dicembre 2022

AUGURI di NATALE 2022


Ancora una volta è Natale. Il centro del Natale è Lui, Gesù, senza di Lui la festa non ci sarebbe eppure in molti modi anche a Natale viene spesso rimosso, sostituito, nascosto.

Nel Credo recitiamo “Per la nostra salvezza è disceso dal cielo e si è fatto uomo”. Per noi è venuto e nulla è stato più uguale tanto che noi in occidente facciamo riferimento alla sua nascita come anno 0 tutto è ricominciato dall’inizio, certo l’uomo continua a peccare, a fare guerre, a uccidere nel grembo materno anche la vita più innocente e indifesa, a fare soprusi verso gli altri, ad essere egoista, ma con Gesù tutto cambia. Dio ci ha dato una nuova dignità quella di Figli di Dio a tutti indistintamente, e nulla è impossibile a Dio.

 

L’angelo dice a Zaccaria “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.”

L’Angelo Gabriele disse a Maria: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio»

L’8 dicembre giorno dell’Immacolata papa Francesco all’angelus riferendosi alla Guerra in Ucraina ha detto “nulla è impossibile a Dio: pace e disarmo sono possibili. Ma Dio vuole la nostra volontà" e poi ha ricordato “il Vangelo ci mostra infatti il coraggio di Maria, che ha detto sì a Dio, che ha scelto il rischio di Dio”.

Noi sappiamo pregare e chiedere a Dio cose impossibili come ha fatto anche Zaccaria? Crediamo che Dio può fare cose impossibili come ha creduto Maria?

 

Buona Natale nella certezza che Dio è con Noi.