martedì 31 marzo 2020

OPEROSITA' LOMBARDIA

Gli ospedali construiti in 15 gironi nell'area fiera di Milano e a Bergamo da tecnici, vollontari, alpini ecc ecc sono due esempi straordinari della capcità di reagire dell'Italia e della Lombardia.
Grande esempio anche da uno dei più famosi stilisti al mondo che ha convertito la produzione per camici monouso destinati agli operatori sanitari.



domenica 29 marzo 2020

E' l'Europa la vittima più illustre del COVID-19

La crisi e l'emergenza sanitaria createsi con lo scoppio dell'epedimemia COVID-19 hanno fatto una vittima illustre, l'Unione Europea. I segnali di difficoltà erano già numerosi ma questa crisi sembra aver sotterrato ogni speranza.

Guardiamo chi ha aiutato l'Italia:
- sono arrivati 90 medici da Cuba arrivati per dare sostegno ai medici a Cremona
- sono arrivati 130 medici dalla Russia9 aerei e 8 squadre mediche sono già attivite a Bergamo e hanno tra le altre cose incominciato a sanificare alcune strutture per il ricovero degli anziani fino ad ora ABBANDONATE A SE STESSE (TANTI I CASI DI MORTI nelle RSA in ITALIA, troppi e troppo pochi gli interventi dell'ATS)
- frequenti sono stati i carichi dalla Cina di mascherine e di altre attrezzature mediche oltre che specialisti Medici.
- un intero ospedale da campo è stato donato da un'associazione USA di evangelici a Cremona
- il governo albanese con un bellissimo discorso di Edi Rama, primo ministro dell’Albania,  “Non siamo un Paese ricco ma non ci dimentichiamo dei fratelli italiani che ci hanno aiutato e ospitato” ha inviato 30 operatori sanitari – medici e infermieri.  È un discorso che rimarrà nella storia, quantomeno nel rapporto fra due popoli da sempre storicamente molto vicini. “Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile. Le risorse umane e logistiche non sono illimitate, ma non possiamo tenerle di riserva mentre in Italia c’è ora un enorme bisogno di aiuto. E’ vero che tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, e paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Ma forse è perché noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, non possiamo permetterci di non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non l’abbandonano”. 
- la Germania ha accettato di assistere nelle sue strutture ospedaliere decine di ammalati italiani che necessitano di cure in reparti di terapia intensiva. Alcuni sono stati già stati trasportati nei giorni scorsi con alcuni voli aerei.

Ma abbiamo assistito a veri e propri furti di materiale che dopo aver fatto scalo in alcuni stati invece di essere inviato in Italia è stato poi dirottato altrove o trattenuto, in alcuni paesi si è fatta la scelta di destinare la produzione interna di mascherine e ventilatori per la respirazione artificiale solo alla propria nazione. Ovviamente paesi privi di produzione interna ne hanno subito i contraccolpi. L'Italia proprio per questo ha avviato in terribile ritardo alcune linee di produzione nazionali ricponvertendo linne esistenti.

Non facevamo parte dell'Unione Europea fino a qualche giorno fa e non eravamo all'interno del Patto Atlantico? Cosa dire dell'Austria che ha addiritttura respinto alal frontiera gli italiani e poi abbiamo scoperto che casi di Covid-19 sono stati nascosti dalle autirità delle più importanti località turistiche invernali austriache per non danneggiare gli ultimi week end sulla neve, diffondendo il contagio nei diveris paesi (soprauttto Germania e paesi nordici) di provenienza dei turisti?

E la Svezia e gli altri paesi scandinavi non hanno una cinquantina di medici da mandare in Italia visto che al momento hanno molti meno casi? Possibile che la Slovenia con solo 400 casi non possa mettere a disposizione alcune decine di posti letto per i malati italiani a Lubiana e Nuova Gorica?
E l'Est Europa che ha tratto molti vantaggi economici dall'Unione Europea cosa ha fatto? Paesi come  la Romania o la Polonia dove le fabbriche italiane hanno molte aziende ed hanno contribuito al loro sviluppo economico, non hanno due fabbriche di prodotti tessili per aiutarci a produrre le mascherine che in questo momento a loro ancora non servono? come dice il nostro amico Carlo.

Ancora più eclatante è il fallimento sul piano della solidarietà economica.
Il primo grave errore sono state le dichiarazione del Presidente della BCE Lagarde il 12 marzo ‘Non è il mio scopo, non siamo qui per ridurre gli spread’, aveva detto con parole riferite anche all’Italia, le borse erano criollate, MILANO aveva perso il 17% in un giorno.

Ancora più grave l'immobilismo politico, priam con paesi in ordine sparso nel prendere misure di contenimento del contagio. Poi con i governi di Germania, Olanda,  Austria e Finlandia che hanno fatto fallire il vertice UE continuando ad essere contrari alla immissione sul mercato degli eurobond pensati per tamponare il collasso economico che potrebbe derivare, dalla diffusione del Covid-19. Coronabond, che servirebbero soprattutto a far sì che il debito pubblico delle singole realtà nazionali possa essere ammortizzato su base comune e condivisa.

Si pensi al caso degli Stati Uniti di Donald Trump, ma anche a quello della Cina di Xi Jinping o a quello della Russia di Vladimir Putin con massicic immissione di denaro pubblico, certo l'Italia non può farlo da solo deve essere la BCE avendo rinunciato alla propria sovranità monetaria. Persino Mario Draghi, dalle colonne del Financial Times, ha spiegato il perché l’incremento della spesa pubblica a debito, ora come ora, possa essere escluso dalla lista nera dei provvedimenti nefasti. Ma Germania, Olanda, Austria e Finlandia non vogliono mollare un centimetro.

Insomma la solidarietà che dovrebbe contraddistinguere l'azione tra i paesi della UE è del tutto evanescente e cosi le speranze che questo colosso di argilla possa sopravvivere alla crisi.


venerdì 27 marzo 2020

Papa Francesco storico momento di preghiera

Papa Francesco di venerdì 27 marzo, ha presieduto uno storico momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro con la piazza vuota, un momento di preghiera trasmesso in mondo visione, di fronte alla pandemia di coronavirus, al termine ha dato la benedizione Urbi et Orbi e concesso l’indulgenza plenaria a tutti coloro che la desideravano, qualcosa di nuovo  condizionato solo dal desiderio di riceverla. Il Papa ha voluto e scelto 2 simboli per questa preghiera, due "icone" sacre care a Roma, quella della Salus populi romani, da sempre venerata in Santa Maria Maggiore, e il crocifisso ligneo della chiesa di San Marcello al Corso, che protesse l'Urbe dalla "grande peste".
Il brano di Vangelo scelto per introdurre la riflessione di Francesco è quello dei discepoli che insieme a Gesù sulla barca vengono colti all'improvviso dalla tempesta ( Vangelo secondo Marco 4, 35-41). I discepoli si spaventano mentre Gesù dorme sereno, Francesco sottolinea che questo è l'unico passo del Vangelo in cui si parla di Gesù che dorme. I discepoli spaventati chiedono a Gesù “Svegliati Signore!”, gli dicono «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» chissà come sarà rimasto ferito da questa domanda Gesù che ci ama infinitamente dice il Papa, e Gesù risponde 'Perché avete paura? Non avete ancora fede?'. E? cosi oggi anche per noi. Oggi rivolge la stessa frase a noi in questa tempesta che ci ha travolto. Ci rivolge un appello alla fede. Un appello dice il Papa a saper giudicare, è "il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri".

Grande preghiera e grande predica di Papa Francesco che ha dimostrato la poca lungimiranza e il non saper leggere quanto sta accadendo, a di tutti quelli che continuano a temere la fine della Chiesa accusandola addirittura di arrendevolezza e che si sono stracciati le vesti per via delle messe senza popolo, temendo che le chiese vuote porteranno alla fine della Fede. Francesco ha rimesso al centro la Chiesa, Dio, l'Eucaristia in un momento che rimarrà storico. Con una centralità pubblica di cui troppi dubitano in questo periodo. Ma torniamo a quanto ha detto il Papa.

«Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante» e «ci siamo ritrovati impauriti e smarriti , presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa» ha detto il Papa. «Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme». Papa Francesco ha poi denunciato gli errori su cui abbiamo costruito al nostra vita e la nostra società e ci rendono oggi ancora più deboli e che proprio questa crisi sembra denunciare ""siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto". "La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di ‘imballare’ e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente ‘salvatrici’, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri ‘ego’ sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli". Papa Francesco ha ricordato e omaggiato le persone che si prodigano in questi giorni per aiutare gli altri «Le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni, solitamente dimenticate, che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermieri e infermiere, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso - ha sottolineato il Papa - che nessuno si salva da solo». "L’inizio della fede - ha sottolineato Francesco - è saperci bisognosi di salvezza": Non siamo autosufficienti, da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai".





Ingegno Industriale e voglia di vivere

Riportiamo due fatti di speranza e ingegno in questa stagione del Covit 19

Quella di Ingegno

Su intuizione di un primario ospedalierio una azienda bresciana ha modificato la maschera da sub della Decathlon in una maschera di ossigeno per le terapie intensive. Gli ingegneri hanno creato con le stampanti 3D le valvole adatte allo scopo.

Le foto pubblicate dal Corriere rendono evidente l'intuizione. Complimenti all'ingegnere Cristian Fracassi e al primario Renato Favero. La prova della maschera nell'Ospedale di Chiari ha avuto successo.
La Decathlon ha donato 10.000 maschere per il progetto.



Una storia di Speranza viene da Rimini altra zona molto colpita , Un anziano di 101 anni nato durante la pandemia della Spagnola nel 1919 ha contratto i Coronavirus ed è sopravissuto e guarito.
Quando si dice la forza della vita



Il caso della mancata zona rossa in Val Seriana e Orzinuovi

Le provincie più colpite dall'epidemia di Covit 19 sono quella di Brescia e sopratutto di Bergamo anche se rimane alto il contagio anche nelle provincie di Cremona Lodi e Piacenza.

Ma mentre a Codogno e nel Lodigiano fu subito istituita la zona rossa rimane un mistero quello che è successo nella bassa Val Seriana a Nembro e Alzano Lombardo e a Orzinuovi nella bassa bresciana.

Infatti in questi tre comuni da subito si sono evidenziati numerosi contagi e morti e da li sono poi partitti in contagi in tutte e due le provincie.

Caso ancor più misterioso riportato da vari organi di stampa e articoli è il caso dell'ospedale di Alzano Lombardo che sembra già nei giorni in cui è scoppiato il caso del paziente 1 a Codogno abbia avuto dei casi di contagio da covit19 con contagio del pronto soccorso, stessa analogia con quello successo a Codogno.

L'ospedale di Codogno è stato subito chiuso mentre quello di Alzano è stato chiuso 2 ore e poi misteriosamente riaperto diventando un focolaio di contagio per i due paesi di Nembro e Alzano prima e di tutta la bermasca poi.

Ora un sito riporta che l' ISS (l'Istituto Superiore di Sanità) a cui il governo si affida , parole del premier Conte , per le decisoni , e che ogni sera insieme alla protezione civile riporta i dati giornalieri del contagio , avesse segnalato i casi di Nembro Alzano e Orzinuovi al Governo.

Secondo questi documenti riservari l' ISS chiese al governo di isolare con una zona rossa Alzano e Nembro e anche Orzinuovi evidenti focolai https://www.tpi.it/cronaca/alzano-lombardo-nembro-iss-2-marzo-chiusura-coronavirus-bergamo-20200326573710/  già il 2 marzo, e ripetè l'invito il 5 marzo.

Per giorni anche sui giornali si discusse del caso e alcuni sindaci della Valle Seriana chiesero misure di contenimento. Il Governo nn prese nessuna decisione fino alla dichiarazione  il 7/8 marzo di tutta la Lombardia a zona arancione togliendo incredibilmente anche la zona rossa di Codogno.

Ieri alla conferenza stampa della protezione civile e ISS una giornalista ha fatto una domanda precisa su questo documento ma non ha ricevuto nessuna risposta. Conte al Parlamento non ha accennato nessuna spiegazione su questi tragici errori.

Speriamo alla fine di questa tragedia verrà fatta luce sulle responsabilità di chi ha deciso di non seguire le indicazioni dell'ISS favorendo il diffondersi del contagio con tragici e luttuosi risultati.







L’Aborto ai tempi del corona virus


L’emergenza sanitaria mondiale dovuta al diffondersi del corona virus impatta tutto quello che riguarda il sistema sanitario e quindi anche anche il tema della difesa della vita nascente. Infatti anche in questi tempi in cui l’esigenza primaria è quella di salvare più vite possibili i vari sistemi sanitari nel mondo continuano a effettuare aborti e sull’accesso alle strutture mediche per questi interventi in tempi di restrizioni di movimenti è iniziato un dibattito.



Alcune associazioni pro-choice si lamentano del fatto che la difficoltà di accesso agli ospedali e le restrizioni in opera in molti paesi potrebbero ridurre sensibilmente la possibilità di abortire e cosi raccomandano l’estensione dell’uso della pillola abortiva o la deroga alle restrizioni poste dalla rispettive leggi nazionali sull’aborto. Questo avviene per esempio in Irlanda del Nord e in Nuova Zelanda, nel paese dell'Oceania addirittura è stata anche emanata una legge che rende possibile abortire per qualsiasi ragione fino al giorno della nascita del bambino difronte alle possibili difficoltà ad accedere alle strutture sanitarie. Ma anche in un paese molto più significativo come gli USA la questione dell’aborto durante questa emergenza è aperta. I gruppi pro-life per esempio hanno promesso ulteriore impegno e sostegno a quelle mamme che non potranno accedere all’aborto in questo periodo sponsorizzando cosi la scelta per la vita e l’aiuto alle donne. Le associazioni pro choice invece sono preoccupate che i periodi di quarantena possano impedire ad alcune donne di accedere in tempo alle cliniche e denunciano in un’intervista a The Huffington Post il fatto che durante questa pandemia per via delle restrizioni degli spostamenti manchino i medici disponibili ad eseguire l’aborto, per esempio sottolineano in sei stati hanno solo una clinica rimanente a testa e in molte aree rurali, le cliniche sono gestite da medici che che volano in più località per vedere i pazienti. Anche l’accesso alle cliniche potrebbe essere limitato da restrizioni per impedire la diffusione del coranavirus-COVID-19. Il responsabile Ragsdale, president of the National Abortion Federation afferma "Temiamo che tutte le risorse sanitarie vengano convogliate verso procedure non elettive e l'aborto tende a essere classificato come procedura elettiva", "Comprendiamo che l'aborto non è un ictus o un infarto e può essere programmato. Ma non può essere programmato a tempo indeterminato. "

Per le associazioni pro choice la soluzione sarebbe quella di indicare come via alternativa le pillole abortive dimostrando ancora una volta scarsa sensibilità per la salute della donna E’ infatti noto nella letteratura scientifica che le pillole abortive hanno un rischio significativamente più alto per la salute delle donne, rispetto all’aborto chirurgico, per via dei rischi di setticemia. Inoltre le donne verrebbero spinte ad abortire in solitudine in casa. Secondo i pro-choice l'aborto farmacologico può essere somministrato in modo sicuro ed efficace con la telemedicina, ma in Texas per esempio, i pazienti che cercano un aborto farmacologico sono tenuti a fare tre viaggi di persona in una clinica. Il governatore del Texas Greg Abbott (R) ha chiesto alle agenzie statali di intraprendere qualsiasi azione necessaria per facilitare la telemedicina durante la pandemia ma ha escluso i servizi di aborto, ovviamene per assicurare assistenza adeguata alle donne ed evitare i rischi coennessi a questa procedura, ma questa decisione è stata contesta dalle associazione pro-choice.

Insomma anche difronte ad un grave rischio sanitario mondiale e ad una crisi pandemica nella visione di queste associazioni pro-choice l’unico interesse è quello di espandere le modalità per praticare l’aborto.



Che tristezza francamente.


giovedì 26 marzo 2020

USA Senate OKs $2T coronavirus stimulus package in unanimous vote




Ieri il Senato degli Stati Uniti ha approvato all'unanimità un piano di aiuti economici da 2000miliardi di dollari.

Subito stupiscono 2 dati, la somma incredibile stanziata ma ancora di più in un'America fino a ieri letteralmente spaccata in due dal punto di vista politico, dove una parte ha addirittura cercato di mettere sotto impeachment il Presidente, il voto all'unanumità del Sentato "By a vote of 96-0, the Senate passed a massive $2 trillion coronavirus stimulus compromise". Insomma nei momenti di crisi la politica americana ha saputo riunirsi e stupisce anche che ha farlo sia stato Trmp sempre descritto invece come elemento divisore.
Merita sottolineare che pur essendo in uno Stato di tipo Presidenziale il provvedimento è passato al vaglio del Parlamento. Purtroppo da noi che dovremmo essere una repubblica parlamentare in questo frangente il Parlamento sembra del tutto privo di corresponsabilità nelle decisioni.
Ma entriamo nel merito dei provvedimenti, va osservato che i soldi come promesso da Trump arriveranno anche direttamente alle famiglie. The package would provide one-time direct payments to Americans of $1,200 per adult making up to $75,000 a year, and $2,400 to married couples making up to $150,000, with $500 payments per child. come riporta Foxnews
Insomma aiuti che aumentano se sei sposato e se hai dei filgi: INCREDIBILE e IMPENSABILE in Italia.
Ricordiamo che nel 2008 l'approccio fu diverso, furono dati milioni di euro in europa dalla BCE alle banche col compito di distribuirli alel aziende e alle perosne e invece andare in investimenti finanziari su cui le banche lucrarono guadagni leggitimi ma ben lontani dallo scopo per il quale erano state finanziate.
Il provvedimento si preoccupa poi di aiutare le persone che hanno bassa copertura assicurativa Further, the bill allocates $250 billion to extend unemployment insurance to more workers, and lengthen the duration to 39 weeks, up from the normal 26 weeks.

Il pacchetto finale fornirebbe inoltre $ 349 miliardi di prestiti alle piccole imprese e sostanziali aiuti alle compagnie aeree tra i settori più colpiti, a patto che le compagnie aeree non licenzino i lavoratori fino almeno alla fine di settembre. Aiuti consistenti circa $ 17 miliardi andranno ad altre aziende in difficoltà come Boeing, che è considerato essenziale per la sicurezza nazionale. Inoltre, circa 200 miliardi di dollari verrebbero erogati in assistenza fiscale alle piccole imprese, anche attraverso il differimento delle imposte sui salari.



I democratici ottengono che nel disegno di legge sia indicato che le aziende che prendono un prestito pubblico sarebbero obbligate a rimanere neutrali in qualsiasi "sforzo di organizzazione sindacale" durante il prestito.

I repubblicani riescono ad evitare di introdurre le chieste dei democratici che avevano definito inutili o irrilevanti, tra cui le restrizioni alle emissioni legate al cambiamento climatico per le compagnie aeree e varie disposizioni relative alla diversità.


mercoledì 25 marzo 2020

Trump vara manovra da 2000miliardi....governo italiano latita

Trump, che ha commesso un grave errore di sottovalutazione dell'epidemia di corona virus inizialmente, sempre preso in giro dai nostri politici e media ha saputo reagire e in poco tempo ha trovato un accordo da 2mila miliardi coi democratici e tra tre giorni gli americani intascheranno 1200 dollari ciascuno, più 500 per ogni figlio, mentre Gualtieri e Conte ancora non sono stati capaci di rendere effettivi da subito tutti i loro annunci........ Tanto per dare un'idea della pochezza del nostro governo e l'evanescenza della risposta europea che litiga sul da farsi sempre divisa tra pesi del nord e paesi latini

domenica 22 marzo 2020

Regione Lombardia chiude e spinge governo a fare altrettanto

In Lombardia i numeri non si fermano e crescono giorno dopo giorno: 25.515 positivi (+3.251), 3.095 decessi (+546), 8.258 ricoverati (+523), 2.139 guariti. Alla fine La Regione Lombardia ha deciso di chiudere tutti gli uffici pubblici e le attività produttive non essenziali. Chiudono tutti i cantieri, le attività artigianali non legate a filiere utili alla crisi e gli studi professionali. L'ordinanza mantiene aperte solo le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i supermercati. Ci sono invece ulteriori restrizioni alla libertà di. Movimento delle singole persone. />
Per giorni il governatore della Regione Attilio Fontana aveva chiesto al governo misure più restrittive senza essere ascoltato. Anche dau sindaci di TUTTI i comuni della provincia di Bergamo avevano fatto la stessa richiesta. "Regione Lombardia, d'accordo con i sindaci del nostro territorio, con le associazioni di categoria e con le parti sociali, ha deciso di emanare un'ordinanza con la quale vengono disposte nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus", ha comunicato Fontana.

Un governo sempre più colpevolmente indeciso ha annunciato un provvedimento analogo stringendo così le maglie delle restrizioni in tutta Italia. I ritardi del governo purtroppo costeranno molto cari all’Italia. Non si capisce perchè ancora non si pensi ad un governo di unità nazionale. Mattarella appare troppo indeciso anche lui.

sabato 21 marzo 2020

I medici eroi ma anche vittime del contagio

Il lavoro dei medici negli ospedali in particolare nelle zone più colpite dal contagio del coronavirus è eroico, turni massacranti senza spesso tornare a casa per giorni.
Sono diffuse anche le foto dei visi degli infermieri segnate dai segni delle protezioni portate per molte ore.
Anche i medici di base sono sottoposti a un lavoro eccezionale sia per modalità che per quantità.
In molte regione per i medici di base si sottolinea la mancanza di adeguate protezioni.

Un dato che deve far riflettere il contagio dei medici , nelle zone più contagiate, sopratutto all'inizio dell'epidemia, molti medici di base e dei pronto soccorso degli ospedali hanno visitato pazienti inconsapevoli di essere malati di covit19 e si sono contagiati e sono ammalati o in quarantena.
Anche se non si hanno ancora dati precisi alcuni medici ospedalieri ipotizzano che il virus sia più pericoloso per i suoi effetti se contratto da un paziente grave a causa dell'elevata carica virale presente.
Questo espone i medici ospedalieri a gravi pericoli.

Ad oggi sono stati contagiati 3359 medici e 14 sono morti.
Il rischio è che avremo un contagio diffuso e sfortunatamente anche diversi morti tra la classe medica sia ospedaliera che dei medici di base.

Un pensiero anche alle famiglie dei medici e infermieri che sicuramente soffrono della lontananza dei loro cari per la precauzione di evitare il contagio vista la possibilità di contagio più elevata dei loro cari.

Un cambio è anche dovuto a chi lavora oramai da quasi un mese senza interruzione e a chi perchè malato magari è esso stesso stato ricoverato o è malato.

A tutti loro una sola parola  GRAZIE.


Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-1 e agli operatori sanitari

Uno dei problemi oggi per i cristiani è certamente quello di ricevere i sacramenti, ma contrariamente alle inutili e irrazionali polemiche veros l'eucarestia, il vero problema è rappresentato dal sacramento della confessione. In particolare se si pensa che in caso di gravi conseguenze per l'infezione da coronavirus una volta entrato in terapia intensiva si viene completamente isolati.

Il Papa e la Chiesa hanno cosi pensato a come affrontare il problema. E' giusta dare un'indicazione per permettere alle perosne che lo desiderano di ricevere il sollievo del perdono e sapere di poter essere in grazia di Dio, la domanda e il desiderio di salvezzza deve poter ricevere uan risposta anche in queste circostanze eccezionali.

 «Se non trovi un sacerdote parla con Dio direttamente, è tuo Padre, digli la verità, chiedigli persono con l'atto di dolore, promettigli che poi ti confesserai con un sacerdote e questo ti darà la grazia di Dio. Si può avere il perdono di Dio senza la presenza di un sacerdote in determinte circostanze. Fatelo, questo è il momento giusto e opportuno. Con un atto di dolore ben fatto l'anima diventerà bianca come la neve» ha detto il Papa.

Inoltre la Chiesa ha deciso che «Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi». È quanto stabilisce un decreto della Penitenzieria Apostolica riguardante la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell'attuale situazione. In punto di morte i malati che non possono ricevere l'assoluzione o l'unzione degli infermi possono recitare una preghiera.
«Si concede l'Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell'autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l'animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile».

venerdì 20 marzo 2020

L'aborto non si ferma nemmeno in questa crisi

La situazione di stress a cui sono sotttoposte le strutture sanitarie in questa crisi lo sappiamo oramai tutti è molto grave.
Per questo è stato decretato che tutti gli interventi non urgenti, tipo interventi oculistici, ortopedici ecc ecc possono essere rinviati. Saranno eseguiti solo gli interventi indifferibili ovvero per chi arriva in pronto soccorso in situazione critica, per traumi gravi, per infarti e per chi è in pericolo di vita.
Ovviamente per chi attendeva un intervento da un anno perchè era in lista d'attesa il sacrificio non è trascurabile, ma si comprendono le ragioni della decisione.
Stona davvero in questa situazione in cui il perosnale medico si prodiga per salvare ogni vita nonostante le difficoltà, la decisione di includere negli interventi indifferibili l'aborto.
Un dramma che evidenzia in questa circostanza più che in altre la contraddizione e la cecità della nostra società.
Che tristezza francamente.

I MORTI SONO TANTI E NON SONO SOLO NUMERI

Questa è la verità. I morti sono tanti. Oggi in Italia il picco ha toccato quota 627 morti portando il totale al di sopra dei 4000 morti in Italia. Questi non sono solo numeri. Sono persone, sono i nonni di qualcuno, i mariti, le mogli, i fratelli, i padri e le madri. Purtroppo ancora troppa gente non da il giusto peso all'attuale crisi e anche il governo con le sue indecisioni ed errori non sembra all'altezza.


A Bergamo I morti sono così tanti che non sanno più dove metterli e hanno chiamato l'esercito per portarli in altre città per la cremazione. Le ceneri saranno poi riportate nelle comunità di origine.

giovedì 19 marzo 2020

Covit 19 in Europa . Grave la situazione in Spagna

I casi di contagio da Covit 19 e il numero dei morti aumenta in tutta Europa


Grave la situazionein Spagna e in particolare nella città di Madrid dove i morti sono moltissimi




L'Italia ha più morti della Cina per Covit19

Ora è ufficiale L'Italia ha superato la Cina nel numero di morti a causa del Covit19 con l'aggravante che noi neanche siamo arrivati al picco e la Cina ha una popolazione 20 volte superiore alla nostra.


I medicili e gli ospedali stanno facendo un opera eroica per salvare il maggior numero di persone e nella ricerca dei farmaci per combattere il virus.

Detto questo, vero che abbiamo un numero di anziani elevato,  però che la protezione civile, alla domanda di un giornalista alla conferenza stampa che chiedeva se era stato sottovalutato il pericolo o se ci fossero stai degli errori, ha risposto che siamo un modello che tutti imitano e non ha accennato a nessuna autocritica alla sottovalutazione durata settimane e alla mancanza di coraggio di creare zone rosse in evidenti focolai pochi giorni dopo la creazione di quello di Codogno è veramente incredibile.

L'ottimismo ha un limite insuperabile, i numeri.

Lombardia e Emilia le regioni più colpite



lunedì 16 marzo 2020

Domenica 15 marzo siamo ancora alla bozza del decreto: VERGOGNA

L'emergenza coranavirus è ufficialmente iniziata con il primo caso riscontrato a Codogno il 21 febbraio. Le scuole sono chiuse da 3 settimane. Norme restrittive sono in vigore da 10 giorni e il governo STA ANCORA DISCUTENDO LA BOZZA DELLE MISURE ECONOMICHE da prendere per sostenere famiglie e imprese.

UNA SOLA PAROLA VERGOGNA!
Questa vicenda si accompogna ai numerevoli errori di valutazione del contenimento del contagi.
Ci vuole un deciso cambio di passo, USA e GERMANIA hanno già stanziato decine e centinaia di milardi per sostenere l'economia. MATTARELLA COSA ASPETTA AD INTERVENIRE????

domenica 15 marzo 2020

Internet e i social media

In questa crisi del coronavirus anche lavorativa e di isolamento in casa , nonostante qualcuno all'inizio abbia gioito che ci sarebbe stato più contatto umano in casa senza social media, bisogna invece segnalare 4 aspetti dell'importanza di internet e dei social media


  1. senza internet molte ditte avrebbero chiuso ogni attività invece con l'home working molte attività possono proseguire perfino la vendita online che riduce i contatti. L'unica cosa che deve stupirci è perchè fino al giorno prima della crisi del covit19 le industrie e gli uffici e pure la pubblica amministrazione ostacolavano questo strumento di lavoro che oltre che favorire , in tempi ordinari, la conciliazione famiglia lavoro riduce anche i costi delle ditte, pensate una possibile riduzione degli uffici per utilizzo a rotazione con piu possibilità di meeting room, e aumenta produttività visto che i dipendenti saranno piu sereni per la gestione della loro vita. Questo non significa che dovrà essere 5 giorni su 5 perchè un po di collaborazione e interazione e riunioni fisiche sono comunque utili anche in ufficio, si può pensare a un modello anche contrattuale a cui a ognuno sono dati almeno due giorni di home working. Seriamo non si torni indietro su questo tema alla situazione preesistente.
  2. i famosi social media facebook what app e altro , pensate come sono importanti in questi gironi di isolamento, amici e famiglie si possono video chiamare e quindi vedersi, possono scambiare messaggi e foto e video condividere foto ironiche o cose serie o informazioni a costo zero. Pensiamo ai giovani i social permettono loro di rimanere in contatto con gli amici e scambiare esperienze. Insomma i social media permettono di vivere meno isolati a differenza di quanto predicato fino a ieri.
  3. L'informazione ognuno può informarsi andando oltre le comunicazioni ufficiali, pensiamo alla confusione e disinformazione che tendeva a minimizzare nei primi 10 giorni, pensiamo al ruolo dei giornali locali che permettono di conoscere la situazione della propria zona che saranno da riscoprire finita questa crisi, pensiamo alle notizie del resto del mondo scomparse dalla comunicazione ufficiale che invece si può fare in internet.
  4. pensiamo alla scuola chiusa per settimane o mesi, senza internet i professori non avrebbero potuto fare lezioni in streaming o registrare video da condividere con gli studenti o mandare esercizi o compiti , sperando che non esagerino e non mettano in crisi le famiglie che devono gestire molte cose in casa più di prima. Gli studenti in questo modo possono almeno in parte recuperare un anno che altrimenti sarebbe stato perso.


I vescovi e la preghiera nella quaresima del Coronavirus

In questa quaresima , molto forte sotto molti aspetti e molto particolare con l'impossibilità di partecipare alle messe per una giusta precauzione del contagio, spiccano alcuni segni e preghiere di alcuni vescovi come ha ricordato anche il Papa oggi  ALL' ANGELUS
"Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
In questo momento sta finendo a Milano la Messa che il Signor Arcivescovo celebra nel Policlinico per gli ammalati, i medici, gli infermieri, i volontari. Il Signor Arcivescovo è vicino al suo popolo e anche vicino a Dio nella preghiera. Mi viene in mente la fotografia della settimana scorsa: lui da solo sul tetto del Duomo a pregare la Madonna. Vorrei ringraziare anche tutti i sacerdoti, la creatività dei sacerdoti. Tante notizie mi arrivano dalla Lombardia su questa creatività. È vero, la Lombardia è stata molto colpita. Sacerdoti che pensano mille modi di essere vicino al popolo, perché il popolo non si senta abbandonato; sacerdoti con lo zelo apostolico, che hanno capito bene che in tempi di pandemia non si deve fare il “don Abbondio”. Grazie tante a voi sacerdoti"
Condanniamo quindi i continui attacchi alla decisione dei Vescovi di assumere giustamente decisioni in linea con le restrizioni chieste dalle autorità civili.
Chi continua a screditare i nostri sacerdoti dovrebbe ascoltare quanto afferma Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi ai microfoni di Rainews24: “Nessuno è esonerato da questa prova, estremamente dolorosa”. Lo afferma dopo che venti sacerdoti della diocesi bergamasca sono ricoverati colpiti dal contagio da coronavirus e ben sei in questa settimana sono rimaste vittime del Covid-19. “I nostri sacerdoti sono tanti e sono numerosi quelli che si sono esposti per stare vicino alla loro comunità. Quindi la loro malattia è un evidente segno di vicinanza, un doloroso segno di vicinanza e di condivisione del dolore”

L'arcivescovo Delpini ha fatto una preghiera sulle terrazze del Duomo di Milano facendo una preghiera alla Madonnina di Milano


Il vescovo di Bergamo Beschi ha fatto la via crucis in Duomo con la reliquia della Sacra Spina di San Giovanni Bianco











Il Patriarca di Venezia Moraglia ha invocato la Madonna della Salute nel santuario costruito per ringrazia per il salvataggio dalla peste del 1630


sabato 14 marzo 2020

Dedicato a chi diceva "E' solo un'influenza"

Più di tanti numeri, più di tanti discorsi, questo filmato parla chiaro.


La situazione nella bergamasca è dramamtica, i cimiteri sono pieni di bare in attesa di essere inviate a Bergamo oer la cremazione, dove il forno crematorio lavore 24h / 7 giorni senza sosta.

Dedichiamo questo post alla dottoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano che il 23 febbraio scrisse “È una follia questa emergenza. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale” in netto contrasto con il virologo Roberto Burioni che invece invocava misure di sicurezza e prevenzione per cercare di fermare il diffondersi del virus alla radice con metodi anche drastici. Pensate che Burioni dovette scusarsi dopo uno scambio verbale con la dottoressa. La dottoressa disse anche che i decessi registrati per coronavirus non erano affatto per coronavirus perché “sarebbero morti comunque”. VERGOGNA! Questa dottoressa continua ad essere intervistata e le sue dichiarazioni rilanciate dai media, ora forse si è ravveduta ma un po di decenza richiederebbe da parte sua delle CHIARE SCUSE, IL SILENZIO E FINITA LA CRISI DIMISSIONI.

venerdì 13 marzo 2020

Covit19 risposte in UE e USA

Nella UE si va in ordine sparso nonostante oramai in tutti gli stati si stiano sviluppando i focolai e il contagio.

Dai grafici si vede che in molti paesi i dati stanno seguendo lo stesso andamento che abbiamo visto in Itlalia, si tratta solo di un ritardo di 2 settimane ma i trend sono gli stessi.

L'Italia rimane il paese col maggior numero di casi e di morti e quello che ha applicato le restrizioni più severe con la chiusura di negozi bar scuole attività sportive ed eventi pubblici e limitato gli spostamenti personali solo alle necesistà.

Ci si chiede cosa faccia la Ue ? Nessun coordinamento, nessuna decisione comune, nessuna condivisione politica, ognuno fa come vuole. Irlanda , Francia, Spagna e molti Land tedeschi (infatti in Germania prevale la scelta regionale) hanno chiuso le scuole e annullato eventi e in alcuni Land tedeschi hanno chiuso anche i pub. In Polonia , Slovacchia e Austria sono state chiuse le scuole e ha prevalso la scelta di chiudere i confini.

Fa storia a se la GranBretagna dove il premier Johnson in maniera un po cinica seguendo i pareri dei suoi consiglieri medici ha dichiarato che i britannici devono prepararsi : "Molti perderanno i propri cai",  seguendo la teoria dei medici Whitty e Vallance secondo cui l'epidemia si combatte con "l'immunità di gregge" cioè facendo contagiare il 60% della popolazione, peccato che con queste percentuali di morte oscillanti tra l'1% e il 3% ed essendo gli inglesi 65 milioni significa che ci saranno tra 400mila e più di 1 milione di morti, insomma molto irrispettoso della vita delle persone. A pagare saranno i più deboli. Il sistema sanitario inglese poi è molto peggiore del nostro e i casi di Alfie e Charlie mostrano come il rischio è che prevalga un criterio di selezione rispetto alle possibilità di sopravvivere nella scelta di chi curare.

In Italia e in altri paesi la strategia è invece limitare il contagio , cercando di ritardare il picco per non far collassare il sistema sanitario.
L'unico paese che può contare su un grande numero di posti in terapia intensiva e di posti letto è la Germania se si pensa che ha 28.000 posti di rianimazione contro i 5000 dell'Italia.

In Usa il presidente Trump ha finalmente deciso di dichiarare l'mergenza sanitaria e destinare molti miliardi al sistema sanitario. La dichiarazione di emergenza nazionale gli da anche pieni poteri per imporre le decisoni a tutti gli stati che stavano facendo ognuno per conto loro.
Da qui si vede una differenza enorme con la UE che invece non prevede nessun potere europeo che possa coordinare con regole omogenee neanche in queste emergenze.




giovedì 12 marzo 2020

COVIT-19 nelle provincie Lombarde

Ecco i contagiati in Lombardia 11 Marzo



Morti 87 nella provincia di Cremona
Morti 125 nella provincia di Brescia
Morti 142 nella provincia di Bergamo





COVIT-19 è pandemia


L'OMS ha dichiarato la Pandemia per il COVIT-19


mercoledì 11 marzo 2020

COVIT-19 in UE dati 10marzo


Codogno insegna - La quarantena funziona

Codogno dove tutto è cominciato, nella prima zona rossa l'andirivieni di ambulanze e il numero alto di morti certamente lasceranno un segno indelebile di questa tragica emergenza, ma la zona rossa sembra aver funzonato. Zero nuovi contagi: è il dato che oggi riguarda il Comune di Codogno
Il sindaco: "Noi abbiamo fatto una quarantena seria, possiamo uscirne tutti in tempi brevi".
come riporta il sito di Repubblica il sindaco continua : "La battaglia non è finita, ma se manterremo tutti quanti i comportamenti intelligenti dettati dal governo allora avremo solo qualche settimana di sacrificio e poi ne saremo fuori".

Lombardia, 135 morti in un giorno
E' salito a 468 il numero dei decessi per Coronavirus in Lombardia: lo ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera in conferenza stampa sottolineando che si tratta di 135 più di ieri "un numero ampio". In tutto i positivi risultano essere 5.791 (ma con molti tamponi in arrivo ancora), 3319 i ricoveri non in terapia intensiva (+505), 466 in terapia intensiva (+26) e 896 dimessi.

martedì 10 marzo 2020

Un annuncio al giorno non toglie il corona virus di torno

Le restrizioni fino ad oggi decretare per il nord vengono estese a tutta Italia. Lo annuncia il premier Conte. Il premier: "Servono provvedimenti più duri". Scuole chiuse fino al 3 aprile, stop alla serie A, locali chiusi alle 18. La Protezione Civile diffonde i dati aggiornati sull'epidemia: 7985 contagiati, oltre 1500 in più in un giorno. 724 guariti, 463 decessi.

Ma secondo noi la vera decisione e unica soluzione è fermare tutto. Permettere movimenti con Autocertificazioni rendono inapplicabile il decreto. La gente anche se in misura ridotta continuerà ad andare in giro innanzitutto perché deve recarsi al lavoro. 

Insomma si rischia ogni giorno di avere un decreto con restrizione sempre più restrittive mentre servirebbe chiudere tutto ora. 

Colpisce che nel discorso Conte non abbia dedicata nessuna parola al ruolo dell'opposizione errore grave in vista di più gravi decisioni. 

lunedì 9 marzo 2020

Trump rischia di essere travolto dal CORONAVIRUS

Trump rischia di essere travolto dal CORONAVIRUS. I CASI DI CONTAGIO SONO CENTINAIA E IN DIVERSI STATI ma il presidente continua a minimizzare... "Quindi l'anno scorso 37mila americani sono morti per influenza comune. La media è tra 27mila e 70mila l'anno. Nulla viene chiuso, vita ed economia continuano. Ora ci sono 546 casi confermati di coronavirus, con 22 decessi. Pensateci!". Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Intanto anche la borsa di New York crolla insieme a quelle europee.
Un errore nella gestione del contagio potrebbe costargli addirittura la rielezione. Sappiamo bene noi in Italia che conseguenze può avere sottovalutare la diffusione del Coronavirus e il suo impatto sul sistema sanitario

Corona virus Germania come Italia

I dati mostrano che in Germania la progressione del contagio da Coronavirus è uguale a quella dell'Italia solo che in ritardo di una settimana, presto anche la Germania dovrà decidere per restrizioni simili all'Italia.


Grande reazione del sistema sanitario di fronte all'emergenza

Per anni tagli di posti letto, chiusure di ospedali, tagli ai fondi della sanità, nessuno ascolto alle voci che chiedevano piu medici in corsia e che mandavano l'allarme sulla scarsità di medici.

Adesso con l'emergenza Corona Virus tutti i problemi del nostro sistema sanitario vengono al pettine e improvvisamente si assumoni medici e si trovano i fondi per strutture e reparti di terapia intensiva nuovi.

VBisogna in ogni caos riconoscere all'Italia una capacità di mobilitazione incredbile in questa emerenza: stanno per arrivare negli ospedali le agognate 5.000 postazioni di terapia intensiva. Come riporta il sito di Repubblica "Stamattina con una procedura d’emergenza di soli quattro giorni avverrà la consegna delle offerte dei kit per allestire 5.000 postazioni di rianimazione in risposta alla “gara” della Consip, l’ente del Tesoro cui spetta il compito di fare gli acquisti pubblici. Il costo è 185 milioni e in poche ore si procederà alla aggiudicazione." [...] "Nel dettaglio arriveranno al più presto nelle sedi indicate prioritarie dalla Protezione civile 1.800 ventilatori polmonari ad alta intensità per la terapia intensiva; 3.200 ventilatori polmonari per terapia subintensiva a turbina; 5.000 monitor, 351.250 accessori per ventilatori polmonari, oltre pompe infusionali e peristaltiche. In pratica quello che viene definito il kit completo, al netto di branda e materasso, per allestire una postazione di terapia intensiva. In aggiunta la Protezione civile ha realizzato nel weekend un accordo con una società italiana, la Siare engineering, individuata dalla Consip a Bologna che produce postazioni di terapia intensiva, che è pronta a fornire subito da magazzino 320 pezzi. Per ampliare le linee di produzione è previsto l’intervento finanziario del braccio del Tesoro, Invitalia. Inoltre sono stati inviati a supporto dell’azienda 25 tecnici dell’Esercito. L’obiettivo è quello di riuscire a fornire 500 respiratori polmonari al mese. Naturalmente per sistemare le nuove unità di terapia intensiva bisognerà trovare i locali e i medici (soprattutto anestesisti e rianimatori) che tuttavia verranno assunti per circa 5 .000 unità come annunciato dalle bozze del decreto sanità". 


La Lombardia ha creato 223 posti in più di terapia intensiva, e altri 150 ne verranno creati entro 15 giorni, ha dichiarato l'assessore Gallera. Per citare un esempio vicino a noi persso l'Hub cardio San Carlo, 12 posti di terapia intensiva realizzati a tempo di record. ASST Santi Paolo e Carlo

Ieri una Giunta straordinaria della Regione Lombardia ha deliberato un piano che ne individua 18 (5 privati) che avranno come priorità gli altri pazienti con patologie tempo-dipendenti (cui dovranno garantire la separazione dai Covid19): 4 per i traumi maggiori (come gli incidenti), 4 per le urgenze neurochirurgiche (in media 100/120 a settimana), 10 per gli ictus, 13 per gli infarti (circa ottomila l’anno), 5 per le urgenze cardiochirurgiche e vascolari. In questi hub (alcuni doppi, tripli o quadrupli) confluiranno équipe da altre strutture (ad esempio i neurologi di Cremona andranno al Poma di Mantova); tutti gli altri ospedali saranno principalmente «Corona».

Si dimostra positiva la collaborazione pubblico privato con quest'ultimo che sta aiutando e fornendo medici equipe e posti letto.

Perchè il Comune di MIlano ha ancora attive area B e C?

Milano è la più grande metropoli coincolta nelle misure restrittive docute all'emergenza CoronaVirus.
E' consigliato come sappiamo ogni spostamento salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Viste le indicazioni ad eviare assembramenti e a tenere le distanze di circa 1 metro dalle altre persone, appare chiaro che l'uso dei mezzi pubblici dovrebbe essere disincentivato.
Ci si chiede allora come mai il comune di Milano continui a tenere attive le restrizioni alla circolazione delle auto e dei mezzi privati tramite gli accessi a pagamento delle Aree B e C.
Questi vanno a svantaggio oggi più che mai delle eprsone più deboli.
Chiediamo subito che vengano disattivati

Serve un NUOVO GOVERNO e che sia di UNITà NAZIONALE

Le prossime settimane e forse i prossimi mesi richiederanno nuove azioni importanti sia per limitare il contagio da Coronavirus su tutto il territorio nazionale sia per salvare l'economia.
Serve quindi che tutte le forze politiche siano partecipi e unite nello sforzo, sopratutto verso quei provvedimenti restrittivi che appaiono necessari e che presumibilmente non saranno accettati da tutti e richiederanno sanzioni e la gestione dell'ordine pubblico, dovremo evitare il ripetersi di scene come quelle a cui abbiamo assisitito nella notte di sabato con migliaia di persone che abbandonano la Lombardia verso il sud.
Serve inoltre un governo meno indeciso e più qualificato.
Serve insomma un NUOVO GOVERNO e che sia di UNITà NAZIONALE.
Nessuno potrà tirarsi indietro per poi criticare e sfruttare eventuali malcontenti.
La crisi che in queste ora è scoppiata nelle carceri fa intravedere che le forze ostili allo Stato cercheranno di sfruttare il momento per metterlo ancora più in difficoltà.
Facciamo un appello al Presidente Mattarella, agisca subito, un governo con un'ampia maggioranza con una figura capace di unire il paese e che sia autorevole.

domenica 8 marzo 2020

Zona rossa in LOMBARDIA E 14 PROVINCE CON TANTA IMPROVVISAZIONE

L’ingresso in Lombardia e in alcune province di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte sarà consentito solo per motivi «gravi e indifferibili», di lavoro o di famiglia. Lo prevede il decreto emanato nella notte dal governo «per fermare il contagio da Coronavirus». Le restrizioni dovrebbero restare in vigore almeno fino al 3 aprile.

Incredibile ancora una volta leggerezza nelle comunicazioni con la bozza che circola sui media prima dell'approvazione e prima di essere discussa con le Regioni. SEGNO DI IMPREPARAZIONE E INCAPACITÀ. 

Vedremo come verrà applicato il decreto che nella forma attuale prevede anche norme poco chiare non si capisce per esempio come verranno gestiti i trasporti di materiale e i trasferimenti est govest che non prevedano soste nelle zone rosse. Quali poi saranno le misure concrete per attuare il decreto? 

All'interno delle zone rosse sarà garantita libertà di circolazione per chi deve andare al lavoro ma come verranno fermati gli spostamenti individuali non necessari? Come verranno sanzionati comportamenti irresponsabili? 
Cosa dire delle migliaia di persone che si sposteranno in queste ore dalle zone rosse verso il sud?

L'estensione della zona rossa sia chiaro era NECESSARIA ED È STATA RICHIESTA DALLE AUTORITÀ SANITARIE SPECIE DALLA LOMBARDIA DOVE LA SITUAZIONE DELLE DEGENZE IN RIANIMAZIONE È GIÀ CRITICA come testimonia La Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva che ha diffuso un documento tecnico in cui scrive che "può rendersi necessario porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva. Non si tratta di compiere scelte meramente di valore, ma di riservare risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza".

La gestione appare difficile siamo in un campo inesplorato potremmo dire e le persone non sono ancora disposte a rinunciare ad alcune delle loro libertà personali temporaneamente.

Un Governo di unità nazionale gioverebbe in una situazione così.... Nessuna opposizione e tutti coinvolti nelle decisioni