lunedì 8 aprile 2024

La situazione nella guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata

 

La situazione nella guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata. La comunità internazionale e in particolare gli storici alleati di Israele gli USA hanno chiesto a Israele maggiori garanzie per la tutela dei civili e maggiori aiuti per la popolazione di fronte alla crisi umanitaria in corso. Biden e gli USA sono arrivati al punto di non ostacolare una risoluzione ONU che chiedeva il cessate il fuoco e attraverso il leader dei democratici al Campidoglio hanno espresso critiche pesanti al leader Netanyahu. Gli USA hanno inviato aiuti umanitaria nonostante la chiusura dei valichi così come l’Europa, l’Italia con la nave ospedale e portando diversi bambini in Italia sta operando per alleviare le sofferenze dei feriti.  Gli israeliani dopo l’incidente che ha colpito i volontari dell’associazione WCK che distribuivano alimenti nella Striscia di Gaza hanno dovuto ammettere le loro responsabilità per la prima volta, questo grave incidente potrebbe cambiare le cose sul campo. Infatti, le brigate militari di Israele (tranne una) sono state ritirate dal sud della Striscia e per la prima volta da sei mesi Israele ha consentito l’apertura del valico a nord della Striscia.

Le pressioni su Israele per non attaccare Rafah aumentano.

Intanto la crisi politica in Israele si aggrava e per la prima volta il governo si spacca, un alleato del governo di unità nazionale, Benny Gantz, a sorpresa ha chiesto  elezioni anticipate. Gantz nei mesi scorsi si era anche recato negli USA senza aver prima consultato Netanyahu. Le proteste popolari aumentano nelle piazze israeliane e sono giunte fin dentro il parlamento. Netanyahu oltre a perdere il sostegno degli storici alleati sta perdendo gran parte del suo consenso in Israele. Nel frattempo, Hamas con grande cinismo verso il suo popolo non concede ancora il rilascio degli ostaggi.

in questi giorni poi in modo incomprensibile l’esercito israeliano ha violato il diritto internazionale colpendo  l’ambasciata iraniana a Damasco, infatti ha distrutto una parte dell'ambasciata iraniana uccidendo tra le altre persone un generale iraniano. L'Iran ha minacciato rappresaglie contro Israele, è chiaro che ora le sedi diplomatiche di Israele rischiano di essere attaccate come rappresaglia.

Vedremo se gli errori di Netanyahu porteranno ad un aggravarsi della crisi o se il suo isolamento spingerà per almeno un cambio di strategia.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.