La situazione nella
guerra in Israele a Gaza è sempre più complicata. La comunità internazionale e
in particolare gli storici alleati di Israele gli USA hanno chiesto a Israele
maggiori garanzie per la tutela dei civili e maggiori aiuti per la popolazione di
fronte alla crisi umanitaria in corso. Biden e gli USA sono arrivati al punto
di non ostacolare una risoluzione ONU che chiedeva il cessate il fuoco e attraverso
il leader dei democratici al Campidoglio hanno espresso critiche pesanti al
leader Netanyahu. Gli USA hanno inviato aiuti umanitaria nonostante la chiusura
dei valichi così come l’Europa, l’Italia con la nave ospedale e portando diversi
bambini in Italia sta operando per alleviare le sofferenze dei feriti. Gli israeliani dopo l’incidente che ha colpito
i volontari dell’associazione WCK che distribuivano alimenti nella Striscia di
Gaza hanno dovuto ammettere le loro responsabilità per la prima volta, questo grave incidente potrebbe cambiare le cose sul campo. Infatti, le brigate
militari di Israele (tranne una) sono state ritirate dal sud della Striscia e
per la prima volta da sei mesi Israele ha consentito l’apertura del valico a nord
della Striscia.
Le pressioni su
Israele per non attaccare Rafah aumentano.
Intanto la crisi
politica in Israele si aggrava e per la prima volta il governo si spacca, un alleato del governo di unità nazionale, Benny Gantz, a
sorpresa ha chiesto elezioni anticipate. Gantz nei mesi scorsi si era anche recato negli USA senza aver
prima consultato Netanyahu. Le proteste popolari aumentano nelle piazze israeliane e sono giunte fin dentro il parlamento. Netanyahu oltre a perdere il sostegno
degli storici alleati sta perdendo gran parte del suo consenso in Israele. Nel
frattempo, Hamas con grande cinismo verso il suo popolo non concede ancora il
rilascio degli ostaggi.
in questi giorni poi in
modo incomprensibile l’esercito israeliano ha violato il diritto internazionale colpendo l’ambasciata iraniana a Damasco, infatti ha distrutto una parte
dell'ambasciata iraniana uccidendo tra le altre persone un generale iraniano. L'Iran
ha minacciato rappresaglie contro Israele, è chiaro che ora le sedi diplomatiche
di Israele rischiano di essere attaccate come rappresaglia.
Vedremo se gli
errori di Netanyahu porteranno ad un aggravarsi della crisi o se il suo isolamento
spingerà per almeno un cambio di strategia.
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