mercoledì 27 marzo 2024

Egitto: la crisi economica giustamente preoccupa Italia ed Europa

L’Egitto sta vivendo una crisi economica profonda, il valore della sua moneta ha perso il 50%, l’inflazione è al 38% , le cause sono molte ma sicuramente pesa sull’Egitto la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi del grano che l’Egitto importava da Ucraina e Russia. Un altro motivo di stress dell’economia è il calo del turismo, l’Egitto non si e’ ancora ripreso dalla crisi di presenze derivante dalla pandemia del Covid e oggi si aggiunge la mancanza dei turisti russi. C’è poi il calo drastico degli introiti del canale di Suez a causa degli attacchi degli Houti dello Yemen alle navi cargo.

Le politiche di debito del governo Al Sisi sono ormai insostenibili tanto che l’Egitto risulta il secondo paese debitore verso il Fondo Monetario dopo l’Argentina.

Va aggiunto il problema dei profughi che arrivano dal Sudan e il problema della guerra della striscia di Gaza che rischia di portare altri profughi e mettere in vera difficoltà l’Egitto che infatti fino ad ora si è detto contrario ad accettarli.

Per sollevare e sostenere l’Egitto gli Emirati Arabi hanno dato 35 miliardi di dollari e ora la missione Ue con Von der Leyen i premier belga, greco, austriaco e quello italiano Meloni, hanno dato all’Egitto un prestito di 8 miliardi, in parte in investimenti e in parte per sostenere l’Egitto a gestire i profughi, un accordo simile era stato fatto anche con la Tunisia. Il Governo Meloni rivendica il suo ruolo di rilancio dei rapporti con i paesi del Nord Africa e pure l’ex ministro della difesa Minniti ha difeso l’appoggio all’Egitto paese cruciale nel Medio Oriente per gli equilibri politici e per evitare una escalation nella crisi scatenata dall’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Non ci si può permettere che l’Egitto crolli economicamente e’ quindi giusta l’azione del governo italiano ed europeo di sostegno. Incredibilmente la leader del PD Schlein accusa il governo italiano e la Ue di fare un vergognoso accordo col dittatore Al Sisi scordando però il ruolo dell’Italia e della Ue nel Medioriente che non può essere quello di essere assente e dimenticando che l’Egitto di fronte alle crisi di Sudan e a Gaza è un alleato fondamentale.



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