giovedì 21 maggio 2015

I vescovi bocciano il reddito minimo. No all'assistenzialismo

Parole chiare quelle del Papa e della CEI che arrivano dall'assemlea della CEI.
«Accompagnare è la parola che il Papa ha detto a noi vescovi, la diciamo alla società». Accompagnare alla formazione, ad un lavoro, evitando «progetti di assistenzialismo».
«Bisogna fare in modo che ci siano iniziative di sostegno per chi perde il lavoro, ma sempre finalizzate ad accompagnare, in modo che non si precipiti nel buco nero della povertà».
E' noto da varie esperienze di microcedito che hanno aiutato e si sono imposte come modello nei paesi in via di sviluppo, che i sussidi solo di tipo assisteziale più che incoraggiare uno sviluppo riducono la spinta motivazionale a reagire alla povertà, tipico appunto dell'assistenzialismo.
Questo ovviamente non significa abbandonare e dissinteressarsi di chi è al margine della soietà e nella povertà.
Non servono per loro «progetti di assistenzialismo» dice la CEI, ma piuttosto «il punto nodale sta nell’aiutarli ad elaborare e attuare un loro progetto di autopromozione che valorizzi anche le loro capacità».

Lo scontro tra Slow Food e McDonalds segno di un pensiero che si vuole imporre come unico

In questi giorni ad expo c'è stata la polemica tra Carlo Petrini, di Slow Food e McDonald's.
Petrini ha criticato la presenza all'Esposizione di McDonald's.
McDonald's, ha cosi replicato "Ci domandiamo perché chi proclama l’importanza della biodiversità non accetti poi l’idea della diversità dell’offerta e soprattutto non dimostri rispetto per la libertà e la capacità di scelta delle persone", NOI condividiamo assolutamente questa replica.
Il prolema di Slow Food non è ciò che sostiene ma il fatto che propone la sua prospettiva come l'unica possibile, tendendo quindi ad una deriva ideologica in cui si vuole imporre un pensiero unico. Inoltre va ricordato che il modello Slow Food non rappresenta affatto una soluzione per i paesi dove si soffre la fame.

domenica 3 maggio 2015

Una vergogna le violenze dei no expo: erano davvero inevitabili?

Una vergogna le violenze dei no expo il 1 maggio a Milano

un video degli incidenti a Milano il 1 maggio

erano davvero così imprevedibili e inevitabili gli incidenti di Milano il 1 maggio del corteo No expo?
non ci pare visto che da settimane c'erano articoli sui giornali di estremisti che sarebbero arrivati a Milano solo per sfasciare il giorno dell'apertura dell'Expo. E che dire delle perquisizioni e dei fermi fatti nei giorni precedenti nelle case occupate al Giambellino  in alcuni centri sociali?

Visto che si sapeva delle complicità in loco e che si era certi che sarebbero successi incidenti
ci chiediamo

non si poteva evitare il tutto vietando la manifestazione?