mercoledì 27 settembre 2023

ESSELUNGA uno spot che divide

Lo spot di Esselunga LA PESCA che ha come slogan "NON C'È UNA SPESA CHE NON SIA IMPORTANTE" e "Dietro ogni prodotto c’è una storia", racconta il desiderio di famiglia di una bambina che cerca di riunire il suo papà e la sua mamma. Uno spot dolce, affettuoso, tenero e sicuramente con un senso di famiglia e con al centro il desiderio e i sentimenti della bambina. Forse per questo in una società tutta centrata solo sui desideri degli adulti questo spot crea scandalo perché' pone agli stessi adulti la domanda sulle attese ed emozioni dei bambini di fronte alle loro scelte.

Uno spot che fa riflettere, ma la gente si sente disturbata, il che dice molto di una società dove prevale spesso solo l'ideologia molto lontana per definizione dalla realtà.


Uno spot bellissimo e ci auguriamo che ESSELUNGA in seguito allle numerose ma sterili polemiche non lo ritiri.

Non c'è una spesa che non sia importante (esselunga.it)

sabato 23 settembre 2023

Immigrazione : Italia vs Europa e Papa Francesco

Il tema dell'immigrazione continua ad essere al centro della politica italiana ed europea ed oggi con l'aumento dei flussi migratori già in atto e che tenderà sempre più ad aumentare, pone sempre nuove domande alla politica.

Chiaramente la politica italiana ed europea fino ad oggi ha fallito. Il problema non può essere affrontato solo col tema dei respingimenti, in questo l'Italia ha fallito la sua politica di preparazione ad una accoglienza ed all’integrazione. Vanno favoriti canali di arrivo regolari per permettere e favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei migranti e scongiurare il pericolo della loro marginalizzazione e sfruttamento e alla fine quindi della loro caduta nella delinquenza.

In questo senso ha ragione Papa Francesco che oggi a Marsiglia ha detto "Chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza, cerca vita. Quanto all’emergenza, il fenomeno migratorio non è tanto un’urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea in grado di fronteggiare le obiettive difficoltà. […] Il Mare Nostrum grida giustizia, con le sue sponde che da un lato trasudano opulenza, consumismo e spreco, mentre dall’altro vi sono povertà e precarietà”, scandisce Francesco. E anche qui il Mediterraneo rispecchia il mondo, “con il Sud che si volge al Nord, con tanti Paesi in via di sviluppo, afflitti da instabilità, regimi, guerre e desertificazione, che guardano a quelli benestanti, in un mondo globalizzato nel quale tutti siamo connessi ma i divari non sono mai stati così profondi”.

E ancora Papa Francesco ricorda “sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà nell’accogliere, proteggere, promuovere e integrare persone non attese, però il criterio principale non può essere il mantenimento del proprio benessere, bensì la salvaguardia della dignità umana”. (Il Papa: chi rischia la vita in mare non invade, cerca vita. Il Mediterraneo grida giustizia - Vatican News)

Appare ancora più assurda la posizione di Francia , Germania e Austria che hanno dichiarato che respingeranno i migranti che arrivano dall'Italia. Il problema è europeo non nazionale e i nazionalismi non sono la soluzione, assurde quindi le alleanze politiche su questo tema con personaggi come la Le Pen e Orban, meglio cercare un dialogo con l'Europa come testimonia il tentativo del Governo Meloni di coinvolgerla, vedi anche la visita congiunta di Meloni a Von der Leyen a Lampedusa.

Anche la posizione di chi chiede accoglienza per tutti senza una regolamentazione appare pretestuosa e alla fine abbandona i migranti allo sfruttamento a cui oggi già assistiamo, purtroppo.

La Corte di giustizia dell'Unione europea ha bocciato i respingimenti dei migranti da parte della Francia al confine con l'Italia, la corte ha ricordato che i migranti irregolari, quando passano i confini interni della UE devono poter "beneficiare di un certo termine per lasciare volontariamente il territorio. L'allontanamento forzato avviene solo in ultima istanza"

Anche il Presidente Mattarella durante una visita in Sicilia accompagnato dal Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier rispondendo ad una domanda sul tema dell’immigrazione di un giornalista ha detto “occorre pensare in maniera adeguata, sarebbe altrimenti come usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi. Anche per questo, ad esempio, le regole di Dublino sono preistoria: voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento agli accordi di Dublino è come dire realizziamo la comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli“.

 


Napolitano un Presidente con luci ed ombre

Giorgio Napolitano è stato un importante uomo politico nel partito comunista dove apparteneva ad una posizione moderata e progressista facendo parte della cosiddetta ala dei miglioristi. Non condannò però l'invasione in Ungheria, per cui chiese ammenda nel suo viaggio del 2006 come Presidente della Repubblica.



Fu il primo ex comunista ad arrivare al Quirinale e il primo capo di Stato ad essere rieletto per un secondo mandato anche se non lo termina.
La sua presidenza è stata certamente caratterizzata da una visione più presidenziale del modello italiano dovuta anche al vuoto della politica che dovette ricorrere a lui perché non fu in grado di eleggerne un successore. In questo quadro assunse una posizione preminente nella politica, intervenendo pesantemente per esempio in occasione della guerra in Libia quando forzò la mano al governo Berlusconi che non voleva concedere le basi NATO per attaccare la Libia.

Che dire quando impose alcuni veti ad alcuni ministri proposti da Renzi allora incaricato Presidente del Consiglio, o quando andò contro il parere del governo Berlusconi non firmando il decreto per preservare la vita di Eluana Englaro.

Nel 2011, si palesò lo scontro con Berlusconi, indebolito dai suoi stessi alleati come Fini, con una chiara opposizione da parte di Francia e Germania e sotto pressione per lo spread schizzato a livelli record. Napolitano nominò senatore a vita Mario Monti favorendone quindi l'ascesa a Palazzo Chigi. 

Nel caso del Governo Gentiloni poi invece di favorire un percorso che andasse alle elezioni accettò un governo fotocopia del governo Renzi appena decaduto. 

Ma Napolitano fu anche un convinto europeista e fu anche il primo Presidente a riconoscere la tragedia delle foibe alla fine della Seconda guerra mondiale.


sabato 16 settembre 2023

Marocco e Libia sconvolti da terremoto e alluvioni

Il Marocco è stato colpito nei giorni scorsi da un forte terremoto che ha provocato più di 2000 morti, la zona più colpita è stata quella della regione di Marrakech. Oltre i lutti e i feriti si contano molte case distrutte e tantissimi sfollati. I soccorsi non sono sempre stati tempestivi e qualcuno ha fatto notare la lontananza del Re dalle terre colpite tragedia. Il numero dei morti e l’impatto del terremoto è stato ovviamente amplificato dal tipo di case e strutture presenti nell’area.

Solo pochi giorni dopo anche la Libia è stata colpita da una terribile alluvione che ha colpito in particolare la città di Derna, 2 dighe sono crollate a seguito dell'uragano DANIEL che ha colpito la Cirenaica. Gli abitanti tentano anche da soli di recuperare i corpi dei propri cari. Secondo la Mezzaluna Rossa sono 11.300 le vittime dell'inondazione, oltre 10.000 persone risultano scomparse. Le squadre di soccorso internazionali, anche dall'Italia, stanno intervenendo per portare aiuti ma la situazione appare drammatica. L'Italia ha inviato Vigili del fuoco ed esperti di rischio acquatico con relative attrezzature di supporto e materiale logistico di prima necessità. Partita anche la nave San Giorgio della Marina Militare per dare supporto logistico e sanitario. Le dighe ovviamente sono crollate a seguito dell'incuria e della mancata manutenzione. L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha dichiarato che quasi 39mila persone sono rimaste senza casa nella Libia orientale, di cui 30.000 solo a Derna.