Due anni fa la Russia del
presidente Putin avviava l'invasione dell'Ucraina. Un azzardo militare e
politico come mostro il fatto che la guerra è ancora in corso senza
apparentemente una via di uscita.
Ripercorrendo i primi giorni di
guerra possiamo ricordare che il tentativo fu innanzitutto quello di sostituire
il governo ucraino visto che la prima fase della guerra vide l'attacco diretto
alla capitale ucraina.
Fallito questo tentativo la
guerra si è spostata sul fronte sud-est dove ancora è bloccata. La Russia si è
garantita una fascia di terra che al collega direttamente alla Crimea, centrale
fu senza dubbio la battaglia di Mariuopol. Fallito invece il tentativo di
occupare Odessa.
La Russia ha fallito anche il
controllo del mare dove gli ucraini più forti nella tecnologia dei droni che
senz'altro ha contraddistinto questa guerra, hanno saputo infliggere pesanti
perdite ai russi affondando diverse navi e colpendo ripetutamente la Crimea
stessa, clamoroso fu l'attacco alla sede della marina russa a Sebastopoli.
Purtroppo, questa guerra ha
colpito enormemente la popolazione civili con migliaia di morti, massacri ingiustificati
da parte delle truppe russe, ma a volte anche di quelle ucraine viste che
entrambi gli eserciti sono stati accusati di crimini di guerra.
Milioni i profughi sia interni
che all'estero.
L'Europa ha saputo rimanere unita
nel sostegno all'Ucraina insieme agli USA, ora però affiora un senso di
stanchezza dovuto anche al fatto che la guerra si trova in una posizione di
stallo e la soluzione di una vittoria militare da una delle due parti appare
inverosimile, per l'Ucraina quasi impossibile dopo il fallimento dell'offensiva
di questa estate.
Ciò che colpisce è l'assenza di
ogni opzione diplomatica. Il tentativo di far desistere la Russia e i suoi
gruppi dirigenti tramite sanzioni internazionali è praticamente fallito, perché
la Russia ha trovato nuovi acquirenti per le materie prime di cui è ricca e che
rappresentano la fonte più importante della sua economia, in particolare la
Cina e l’India che hanno praticamente sostituito il mercato europeo.
La Russia di Putin che in questi
due anni ha eliminato anche fisicamente ogni opposizione interna e ogni voce di
dissenso anche nella nomenclatura, si gioca tutto in questa guerra e quindi la
situazione potrà solo peggiorare. L'Ucraina dal canto suo non appare ancora
pronta e disponibile a cercare un compromesso che le costerebbe ana rinuncia
territoriale.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.