"Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
In questo momento sta finendo a Milano la Messa che il Signor Arcivescovo celebra nel Policlinico per gli ammalati, i medici, gli infermieri, i volontari. Il Signor Arcivescovo è vicino al suo popolo e anche vicino a Dio nella preghiera. Mi viene in mente la fotografia della settimana scorsa: lui da solo sul tetto del Duomo a pregare la Madonna. Vorrei ringraziare anche tutti i sacerdoti, la creatività dei sacerdoti. Tante notizie mi arrivano dalla Lombardia su questa creatività. È vero, la Lombardia è stata molto colpita. Sacerdoti che pensano mille modi di essere vicino al popolo, perché il popolo non si senta abbandonato; sacerdoti con lo zelo apostolico, che hanno capito bene che in tempi di pandemia non si deve fare il “don Abbondio”. Grazie tante a voi sacerdoti"
Condanniamo quindi i continui attacchi alla decisione dei Vescovi di assumere giustamente decisioni in linea con le restrizioni chieste dalle autorità civili.
Chi continua a screditare i nostri sacerdoti dovrebbe ascoltare quanto afferma Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi ai microfoni di Rainews24: “Nessuno è esonerato da questa prova, estremamente dolorosa”. Lo afferma dopo che venti sacerdoti della diocesi bergamasca sono ricoverati colpiti dal contagio da coronavirus e ben sei in questa settimana sono rimaste vittime del Covid-19. “I nostri sacerdoti sono tanti e sono numerosi quelli che si sono esposti per stare vicino alla loro comunità. Quindi la loro malattia è un evidente segno di vicinanza, un doloroso segno di vicinanza e di condivisione del dolore”
Il vescovo di Bergamo Beschi ha fatto la via crucis in Duomo con la reliquia della Sacra Spina di San Giovanni Bianco
Il Patriarca di Venezia Moraglia ha invocato la Madonna della Salute nel santuario costruito per ringrazia per il salvataggio dalla peste del 1630
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