sabato 21 marzo 2020

Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-1 e agli operatori sanitari

Uno dei problemi oggi per i cristiani è certamente quello di ricevere i sacramenti, ma contrariamente alle inutili e irrazionali polemiche veros l'eucarestia, il vero problema è rappresentato dal sacramento della confessione. In particolare se si pensa che in caso di gravi conseguenze per l'infezione da coronavirus una volta entrato in terapia intensiva si viene completamente isolati.

Il Papa e la Chiesa hanno cosi pensato a come affrontare il problema. E' giusta dare un'indicazione per permettere alle perosne che lo desiderano di ricevere il sollievo del perdono e sapere di poter essere in grazia di Dio, la domanda e il desiderio di salvezzza deve poter ricevere uan risposta anche in queste circostanze eccezionali.

 «Se non trovi un sacerdote parla con Dio direttamente, è tuo Padre, digli la verità, chiedigli persono con l'atto di dolore, promettigli che poi ti confesserai con un sacerdote e questo ti darà la grazia di Dio. Si può avere il perdono di Dio senza la presenza di un sacerdote in determinte circostanze. Fatelo, questo è il momento giusto e opportuno. Con un atto di dolore ben fatto l'anima diventerà bianca come la neve» ha detto il Papa.

Inoltre la Chiesa ha deciso che «Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi». È quanto stabilisce un decreto della Penitenzieria Apostolica riguardante la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell'attuale situazione. In punto di morte i malati che non possono ricevere l'assoluzione o l'unzione degli infermi possono recitare una preghiera.
«Si concede l'Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell'autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l'animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile».

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.