domenica 29 marzo 2020

E' l'Europa la vittima più illustre del COVID-19

La crisi e l'emergenza sanitaria createsi con lo scoppio dell'epedimemia COVID-19 hanno fatto una vittima illustre, l'Unione Europea. I segnali di difficoltà erano già numerosi ma questa crisi sembra aver sotterrato ogni speranza.

Guardiamo chi ha aiutato l'Italia:
- sono arrivati 90 medici da Cuba arrivati per dare sostegno ai medici a Cremona
- sono arrivati 130 medici dalla Russia9 aerei e 8 squadre mediche sono già attivite a Bergamo e hanno tra le altre cose incominciato a sanificare alcune strutture per il ricovero degli anziani fino ad ora ABBANDONATE A SE STESSE (TANTI I CASI DI MORTI nelle RSA in ITALIA, troppi e troppo pochi gli interventi dell'ATS)
- frequenti sono stati i carichi dalla Cina di mascherine e di altre attrezzature mediche oltre che specialisti Medici.
- un intero ospedale da campo è stato donato da un'associazione USA di evangelici a Cremona
- il governo albanese con un bellissimo discorso di Edi Rama, primo ministro dell’Albania,  “Non siamo un Paese ricco ma non ci dimentichiamo dei fratelli italiani che ci hanno aiutato e ospitato” ha inviato 30 operatori sanitari – medici e infermieri.  È un discorso che rimarrà nella storia, quantomeno nel rapporto fra due popoli da sempre storicamente molto vicini. “Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile. Le risorse umane e logistiche non sono illimitate, ma non possiamo tenerle di riserva mentre in Italia c’è ora un enorme bisogno di aiuto. E’ vero che tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, e paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Ma forse è perché noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, non possiamo permetterci di non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non l’abbandonano”. 
- la Germania ha accettato di assistere nelle sue strutture ospedaliere decine di ammalati italiani che necessitano di cure in reparti di terapia intensiva. Alcuni sono stati già stati trasportati nei giorni scorsi con alcuni voli aerei.

Ma abbiamo assistito a veri e propri furti di materiale che dopo aver fatto scalo in alcuni stati invece di essere inviato in Italia è stato poi dirottato altrove o trattenuto, in alcuni paesi si è fatta la scelta di destinare la produzione interna di mascherine e ventilatori per la respirazione artificiale solo alla propria nazione. Ovviamente paesi privi di produzione interna ne hanno subito i contraccolpi. L'Italia proprio per questo ha avviato in terribile ritardo alcune linee di produzione nazionali ricponvertendo linne esistenti.

Non facevamo parte dell'Unione Europea fino a qualche giorno fa e non eravamo all'interno del Patto Atlantico? Cosa dire dell'Austria che ha addiritttura respinto alal frontiera gli italiani e poi abbiamo scoperto che casi di Covid-19 sono stati nascosti dalle autirità delle più importanti località turistiche invernali austriache per non danneggiare gli ultimi week end sulla neve, diffondendo il contagio nei diveris paesi (soprauttto Germania e paesi nordici) di provenienza dei turisti?

E la Svezia e gli altri paesi scandinavi non hanno una cinquantina di medici da mandare in Italia visto che al momento hanno molti meno casi? Possibile che la Slovenia con solo 400 casi non possa mettere a disposizione alcune decine di posti letto per i malati italiani a Lubiana e Nuova Gorica?
E l'Est Europa che ha tratto molti vantaggi economici dall'Unione Europea cosa ha fatto? Paesi come  la Romania o la Polonia dove le fabbriche italiane hanno molte aziende ed hanno contribuito al loro sviluppo economico, non hanno due fabbriche di prodotti tessili per aiutarci a produrre le mascherine che in questo momento a loro ancora non servono? come dice il nostro amico Carlo.

Ancora più eclatante è il fallimento sul piano della solidarietà economica.
Il primo grave errore sono state le dichiarazione del Presidente della BCE Lagarde il 12 marzo ‘Non è il mio scopo, non siamo qui per ridurre gli spread’, aveva detto con parole riferite anche all’Italia, le borse erano criollate, MILANO aveva perso il 17% in un giorno.

Ancora più grave l'immobilismo politico, priam con paesi in ordine sparso nel prendere misure di contenimento del contagio. Poi con i governi di Germania, Olanda,  Austria e Finlandia che hanno fatto fallire il vertice UE continuando ad essere contrari alla immissione sul mercato degli eurobond pensati per tamponare il collasso economico che potrebbe derivare, dalla diffusione del Covid-19. Coronabond, che servirebbero soprattutto a far sì che il debito pubblico delle singole realtà nazionali possa essere ammortizzato su base comune e condivisa.

Si pensi al caso degli Stati Uniti di Donald Trump, ma anche a quello della Cina di Xi Jinping o a quello della Russia di Vladimir Putin con massicic immissione di denaro pubblico, certo l'Italia non può farlo da solo deve essere la BCE avendo rinunciato alla propria sovranità monetaria. Persino Mario Draghi, dalle colonne del Financial Times, ha spiegato il perché l’incremento della spesa pubblica a debito, ora come ora, possa essere escluso dalla lista nera dei provvedimenti nefasti. Ma Germania, Olanda, Austria e Finlandia non vogliono mollare un centimetro.

Insomma la solidarietà che dovrebbe contraddistinguere l'azione tra i paesi della UE è del tutto evanescente e cosi le speranze che questo colosso di argilla possa sopravvivere alla crisi.


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