martedì 31 dicembre 2024

2024 ecco i fatti più significativi

 Il 2024 verrà ricordato sicuramente come un anno di guerra ma anche per alcuni eventi significativi,  innanzitutto le elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump che torna protagonista dopo i quattro anni di Biden e dopo la sconfitta del 2020 che sembrava aver messo fine alla sua carriera politica , la sua riscossa è stata incredibile e ha saputo intercettare ancora una volta, malcontento della base americana, allargando anche la sua base elettorale ,Determinante nella sua campagna anche l’accostamento alla figura del geniale imprenditore Musk che avrà sicuramente un ruolo dominante nella nuova amministrazione.

Un altro evento storico è sicuramente la caduta del regime di Assad in Siria , ancora non è chiaro come andrà a finire questa vicenda. Determinante sicuramente il ruolo di Israele che nel 2024 ha annientato la leadership di Hamas e dí Hezbollah  e ha colpito duramente l’Iran. 

In questo scenario mediorientale sicuramente i paesi che soffrono di più in questo momento sono il Libano e i territori palestinesi duramente colpiti dall’esercito israeliano. 

In Ucraina continua lo stallo , ci auguriamo che la nuova presidenza Trump spinga verso un accordo di pace, perlomeno una tregua duratura. 

2024 é caratterizzato anche dalla continua ascesa dell’influenza della Cina, ma anche della Turchia. La Cina in particolare, ha mostrato più volte la  sua determinazione nell’essere influente in Africa e nel suo appoggio indiretto alla Russia e nelle sue spinte egemoniche nell’oceano indiano e specie verso Taiwan.

 A livello europeo le elezioni europee hanno determinato una instabilità per ora mascherata dalla conferma della Von der layer , significative sono le crisi economiche e politiche di Francia e Germania, il loro collasso politico, conseguenza delle difficoltà economiche evidenti e anche di una mancanza di leadership, Macron ormai giunto verso la fine del suo potere mentre in Germania, sicuramente avremo una svolta al centrodestra nelle prossime elezioni.

A livello economico é senz’altro da evidenziare la grave crisi che colpisce il settore automobilistico, in particolare quello europeo.

Il 2014 al suo termine è segnato anche dell’apertura dell’anno santo da parte di Papa Francesco un segno di speranza per un mondo sull’orlo di gravi crisi e sempre più smarrito



La crisi del mercato automotive

 


Il mercato dell’auto in Europa nel 2024 sta affrontando una grave crisi, forse senza precedenti. Emblematici i casi di 2 marchi, in Germania Volkswagen che chiuderà 3 stabilimenti in Germania con l’uscita in 10 anni di decine di migliaia di lavoratori, in Italia Stellantis ha praticamente mandato in cassa integrazione tutta la produzione e chiusi alcuni centri di eccellenza voluti da Marchionne come quello del lusso a Grugliasco e quello della Maserati. Hyundai quest’anno ha superato a livello globale Volkswagen diventando il secondo gruppo dopo Toyota.

Anche il mercato dell’auto cinese mette in evidenza la crisi dei marchi europei e soprattutto tedeschi. Innanzitutto, il mercato cinese si dimostra quello dove l’auto elettrica diventa dominante superando per la prima volta le vendite di auto endotermiche.

Nel mercato globale le auto elettriche vendute hanno raggiunto 11.74 Mil di unità crescendo del 21.7% anno su anno. Il primo produttore al mondo di auto elettriche risulta la cinese BYD seguita poi dall’americana TESLA, tra i primi 10 produttori al mondo nel settore auto elettriche 5 sono cinesi. Le vendite in Cina di auto elettriche hanno visto per la prima volta il sorpasso dei produttori cinesi su quelli tedeschi che hanno avuto un tracollo. L’Europa in particolare appare in difficoltà in questo settore innovativo, certo i costi delle auto cinesi rimangono molto competitivi e sostenuti da aiuti statali, in Europa appena terminati gli incentivi statali il settore è andato in crisi, i prezzi per i consumatori rimangono troppo alti. Nel 2023 il mercato delle auto elettriche in Europa, aveva raggiunto una quota di immatricolazioni pari al 23,4% sul totale. I primi otto mesi del 2024 mostrano invece una controtendenza, con un calo delle nuove immatricolazioni al 21,2%. A novembre 2024, le immatricolazioni di auto elettriche a batteria sono calate del 9,5%, con 130.757 unità, trainate dai forti cali in Germania (-21,8%) e Francia (-24,4%).  In Italia in particolare i dati mostrano che le auto elettriche rappresentano solo il 4,5%. Ma il problema non e’ relativo solo alle auto elettriche, il mercato e’ fermo a novembre le immatricolazioni in UE+EFTA+UK sono scese del 2% rispetto all’anno scorso, con 1.055.319 unità. Il cumulato annuo dei primi 11 mesi ha registrato una crescita minima dello 0,6%, pari a 11.876.655 vetture. A novembre 2024 le vendite di auto a benzina  sono calate del 7,8%, con i maggiori ribassi in Francia (-31,5%) e Italia (-12,3%). Germania e Spagna hanno segnato cali più contenuti (-5,4% e -2,3%). Le auto diesel infine hanno subito un calo del 15,3%. In controtendenza le immatricolazioni di auto ibride senza ricarica che sono aumentate del 18,5%, raggiungendo una quota di mercato del 33,2%  che mostrano anche un problema indfrastrutturale legato alla presenza di punti di ricarica sul territorio.

In Italia esiste un problema enorme legato al disimpegno di Stellantis, tra il 2007 e il 2024 il calo della produzione di auto in Italia e’ stato del 70%, il fatto che ci sia un monopolio produttivo non fa che aggravare la situazione.

Ma il problema dei costi interessa tutto il mondo dell’automotive, in Giappone per superare la crisi parte la trattativa tra Honda, Nissan e Mitsubishi, per fondare un polo che diventerebbe terzo produttore di auto al mondo, dopo Toyota e Volkswagen ma davanti a Hyundai e Stellantis. 

lunedì 30 dicembre 2024

E' entrato in vigore il nuovo codice della strada

È entrato in vigore il nuovo codice della strada molto più restrittivo su alcol droghe e uso del cellulare. Nonostante la stretta normativa su alcol e hashish abbia provocato le solite polemiche bisogna dire che già in altri paesi c’è  la cultura chi guida non deve bere e non deve aver assunto sostanze stupefacenti, per chi commenta che poche quantità non producono danni bisogna ricordare che i morti negli ultimi anni dovuti a incidenti stradali in Italia sono stabilmente sopra i 300o all’anno con più di 200mila feriti. Bene la stretta sull’uso dei cellulari in auto fonte di distrazione e di tantissimi incidenti.

La nuova Siria tra diversi scenari e influenze

 


La transizione in Siria con la fuga della famiglia Assad e la caduta del suo regime, ha visto prendere il potere alla figura del leader jihadista Al-Jolani, Ahmed al-Shara, su cui pendeva una taglia di 10 milioni di dollari da parte degli USA che lo consideravano un terrorista, taglia ora tolta. Il nuovo leader cerca ora di mostrare un ruolo moderato e lontano dalle sue precedenti appartenenze, è stato nominato anche un nuovo governo con a capo Mohammed al-Bashir leader della zona di Idbil e fedelissimo di Al-Jolani. Il nuovo governo ha promesso di rispettare le minoranze e cercare una soluzione unitaria per il paese.  Il cambio al potere rappresenta anche un cambio delle influenze in questo Stato, sicuramente aumenta il suo peso la Turchia sponsor delle milizie vincitrici, la Russia perde un suo prezioso alleato e la sua influenza nel paese e dovrà rivedere la sua strategia sul Mediterraneo le sue basi in Siria per ora permangono ma potrebbe essere che vengano spostate in Libia dove la Russia è già presente. Nelle operazion per spostare armi e mezzi è da segnalare un misterioso naufragio di una nave cargo diretta in Siria.

Israele intanto ha bombardato tutte le basi militari aeree e navali e i depositi di missili e armi chimiche della Siria assicurandosi che nessuno le possa usare contro di lei, inoltre ha occupato tutta la regione del Golan creando di fatto una zona cuscinetto a nord che difficilmente abbandonerà, vedremo come saranno i rapporti con la Turchia che già si è lamentata della violazione degli accordi che Israele aveva con la Siria sui confini. Gli USA che sicuramente hanno appoggiato il cambio di regime e che hanno delle basi in Siria e hanno appoggiato negli anni la minoranza curda per ora attendono, ma la nuova amministrazione Trump ha già fatto sapere di non volersi immischiare. I curdi che amministrano di fatto la zona a nord da anni, sono tra le parti che rischiano di più in questa fase insieme alla minoranza cristiana, segni di intolleranza purtroppo nonostante le promesse si sono già registrati in occasione del Natale e anche gesti violenti con assassini in varie località. Ovviamente anche la minoranza alawita parte lealista alla famiglia Assad rischia pesanti ritorsioni e infatti nelle zone a maggioranza alawita si sono già registrati scontri armati con una resistenza al nuovo corso.

Da segnalare i mancati accordi a Gaza dove persistono i bombardamenti israeliani. I richiami del Papa perché cessi la violenza a Gaza sembrano ancora una volta inascoltati, una guerra che sembra non voler terminare ma che presenta oramai pochi obiettivi visto che la dirigenza di Hamas è stata decapitata come la sua capacità militare e la quasi distruzione di Gaza, si dovrebbe pensare di più alla liberazione degli ostaggi e a un cessate il fuoco che faciliti la vita della popolazione, popolazione visitata in queste feste anche dal Cardinal Pizzaballa.

mercoledì 25 dicembre 2024

AUGURI NATALE 2024

NATALE 2024 


Nel periodo di Avvento ci si prepara alla venuta di Gesù, nel Vangelo vediamo due differenti modi di porsi, quello di chi lo rifiuta come le persone che hanno rifiutato un giaciglio per Maria incinta che doveva partorire e quello di chi lo accoglie e lo testimonia come Maria. Maria ha accolto Gesù nel suo grembo dicendo il suo sì a Dio, alla sua chiamata ma non solo ha anche portato Gesù agli altri (l'incontro tra Maria ed Elisabetta) e lo ha accompagnato fino alla croce restando con lui fino alla fine. 

Papa Francesco ha detto ricordando l’incontro tra Maria ed Elisabetta “Sia benedetta ogni maternità, e in ogni mamma del mondo sia ringraziato ed esaltato il nome di Dio, che affida agli uomini e alle donne il potere di donare la vita ai bambini”

Noi accogliamo Gesù e lo portiamo agli altri? Gesù è venuto al mondo in una stalla, non nei palazzi e nei privilegi, si può vedere come il segno di una scelta quella di stare con l’uomo nelle sue difficoltà oltre che una scelta chiara di presentarsi non come un potente o un ricco ma nelle vesti di un umile bambino, proprio questa è la sua grandezza.  Come accogliamo noi Gesù? Papa Francesco ci esorta e ci chiede "Ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi, per condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra esistenza? Io lodo il Signore e lo benedico per ogni bambino che nasce?  Sostengo e difendo il valore sacro della vita dei piccoli fin dal loro concepimento nel grembo materno?"

Testimoniare Gesù significa anche essere lieti, come ci invita la lettera ai Filippesi «Siate sempre lieti nel Signore; ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4). Questo non significa far finta che le difficoltà non esistono o disinteressarsene, significa credere che c’è sempre una speranza e noi troviamo questa speranza in Gesù che ci salva.

Anche il Papa e SE mons. Delpini parlando del Giubileo di Speranza sottolineano l’importanza dell’incontro con Gesù e l’importanza di testimoniare la sua Speranza. Il Papa nel messaggio per il Giubileo annuncia “La Porta Santa che si apre, nella notte di Natale, è l’invito a compiere un passaggio, una pasqua di rinnovamento, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo”.

SE mons. Delpini afferma “Non basta registrare disastri e dolori i pellegrini della speranza hanno una parola da dire da parte di Dio “tu non dovrai più piangere (IS 30,18) . Vengono infatti da parte di Dio, come il profeta Isaia, per annunciare la consolazione e la salvezza che viene dal Signore”.

venerdì 20 dicembre 2024

Ucraina - Russia finalmente col realismo sembra trovare uno spazio la diplomazia

 


Mentre nel Donbass i russi continuano lentamente e con gravi perdite ad avanzare, mentre la crisi si internazionalizza ancora di più con l’invio di truppe nordcoreane in ucraina, appare sempre più evidente che l’elezione del neopresidente americano Trump ha cambiato il paradigma della vicenda ucraina. Biden ha continuato a sostenere insieme in particolare agli inglesi che bisognava conseguire una vittoria militare e questo anche a rischio di alzare la tensione con la Russia, come dimostra la recente decisione di Biden di autorizzare l’uso di armi americane e missili per colpire il territorio russo.

La scelta di combattere fino alla vittoria senza cercare una risoluzione diplomatica del conflitto, che sia chiaro è una invasione esercitata dalla Russia che ne porta quindi la prima responsabilità, ha portato a devastare il territorio ucraino visto che la Russia e in attesa dell’insediamento di continua a colpire le infrastrutture specie energetiche dell’Ucraina e le sue città. La decisione poi dell’Ucraina poi di compiere vari attentati uccidendo scienziati e personaggi di rilievo direttamente in Russia, ultimo caso quello del generale a capo del programma missilistico e nucleare della Russia, non aiuta certo la via diplomatica.

Trump invece ha dichiarato di voler spingere per una pace perché troppi sono stati i morti, ha minacciato l’ucraina di tagliare il sostegno militare se non accetterà un confronto diplomatico. E cosi subito si è tornati a parlare di diplomazia, di ipotesi di compromessi, infine proprio chi fino a ieri non metteva nemmeno in discussione la linea dello scontro fino alla vittoria, si proprio il presidente ucraino ha dovuto ammettere quello che era chiaro da tempo: l’Ucraina non può vincere e nemmeno potrà riconquistare la Crimea e il Donbass, serve una soluzione diplomatica ha detto. Certo ora vedremo se la Russia accetterà ma Trump sta facendo pressioni già sulla Cina per spingere i russi al dialogo.

Sicuramente sarà premura da gennaio della nuova amministrazione americana di spingere per mettere fine a questa carneficina che ormai ha dissanguato risorse umane e economiche sia dell’Ucraina che della Russia, questo certamente non potrà significare concedere una vittoria netta a Putin. Intanto però bisognerà fermare le armi con una tregua protetta da un contingente militare internazionale in cui come suggerisce Trump, l’Europa dovrà essere protagonista. Anche il ministro italiano della difesa Crosetto ha già aperto a questa ipotesi. Vedremo.

Ciò che è importante è che la parola vittoria sia stata sostituita con dialogo e compromesso.

Salvini e Renzi assolti


 Oggi il tribunale di Palermo ha emesso la sentenza sul caso Open Arms in cui l’accusa chiedeva di condannare il ministro Salvini tra le altre cose per sequestro di persona a seguito del suo operato, quand’era ministro dell’interno. La vicenda riguarda la decisione del ministro Salvini di impedire per 19 giorni l'attracco della nave della ONG. Il tribunale ha assolto Salvini, perché il fatto non sussiste.

Questa sentenza arriva proprio il giorno dopo che un altro magistrato ha ritenuto di dover archiviare le accuse a Matteo Renzi, Maria Elena boschi e Luca Lotti e altre persone per l’inchiesta Open che accusava Renzi e il suo gruppo politico di aver finanziato illecitamente la sua azione politica attraverso la fondazione Open che aiutava l’opera politica di Renzi e in particolare finanziava i convegni della Leopolda.

Entrambi questi casi mostrano quanto l’Italia sia ostaggio di questi giudici politicizzati che mettono sotto accusa la politica per questioni solo politiche che non hanno a che fare con la giustizia come queste due sentenze dimostrano visto che in entrambi i casi non c'erano i presupposti per un processo.

Questi PM in un paese onesto dovrebbero rispondere e pagare per i loro errori. Anche l'opposizione difronte a queste due sentenze dovrebbe stigmatizzare l'uso politico della magistratura per combattere battaglie politiche.

domenica 8 dicembre 2024

Siria finisce la dittatura di Assad

 


Siria è finita un’era oggi i ribelli islamisti sono entrati nella capitale Damasco abbattendo il regime di Assad che durava da cinquant’anni. Il destino della Siria si è deciso in pochi giorni una volta caduta la protezione di Mosca dell’Iran e la fine di Hezbollah il regime di Assad è crollato velocemente sotto la spinta dei ribelli islamisti. Ora si teme un futuro incerto e pieno di gravi preoccupazioni visto che i vincitori sono gli eredi di movimenti terroristici , bisognerà capire anche il ruolo delle altre fazioni presenti in Siria: i curdi le le milizie filo turche e come reagiranno le milizie sciite legate all’Iran e Iraq , un futuro cupo attende probabilmente la numerosa comunità cristiana. Vedremo se a livello internazionale qualcuno saprà mediare per una transizione che difficilmente sarà pacifica , vedremo se le varie parti sapranno trovare un accordo e favorire il ritorno a uno stato unitario. Vedremo cosa faranno gli Stati Uniti che con Trump e Biden hanno già detto di non volersi immischiare e vedremo cosa farà la Russia in grave difficoltà, al momento non ha reagito, ricordiamo che entrambe le superpotenze hanno base militari e soldati presenti in Siria.

Nessuno rimpiangerà la famiglia Assad che ha dominato col pugno di ferro e una dittatura feroce la Siria per 50 anni , ma certamente la vittoria degli estremisti islamici non è quello che ci si poteva augurare. 

giovedì 5 dicembre 2024

Anche la Francia entra in una grave crisi politica

 


Dopo la Germania anche la Francia entra in una grave crisi politica. il governo voluto dal presidente Macron dopo le fallimentari elezioni convocate per rafforzarsi che lo hanno invece visto in forte diminuzione di consensi è caduto. La sinistra e la destra politica francesi si sono messi insieme per far cadere un governo già di per sé debolissimo. Non è bastato al presidente del governo francese fare retromarcia su alcune proposte della finanziaria per venire incontro alle richieste della Pe Pen, quest’ultima con un azzardo politico ha lasciato cadere il governo appoggiando una mozione di sfiducia della sinistra di Mechelon. Era dagli anni 60 che un governo non veniva sfiduciato in parlamento ma Macron in un discorso alla nazione ha riaffermato il fatto che non si dimetterà e questo diventa un problema soprattutto per  l’economia francese visto che in questo momento nuove elezioni sono impedite dalle regole democratiche della Repubblica francese e così bisognerà costruire un nuovo governo che sarà comunque debolissimo ma è un problema anche per Marine Le Pen che sotto la minaccia di una condanna penale rischia di non potersi candidare nel 2027 .

Come detto la crisi politica potrebbe trasformarsi anche in una grave crisi economica con un rapporto PIL deficit già lontano dagli obiettivi europei. Come hanno sottolineato le associazioni degli imprenditori non approvare la finanziaria ed andare in quello che chiameremmo esercizio provvisorio rischia di aggravare la situazione economica del paese e colpire le aziende francesi.

Marine Le Pen che voleva presentarsi con un volto rassicurante e responsabile potrebbe aver commesso un grave errore politico. Ora verrà nominato un nuovo governo che sarà ancora più debole ma anche le posizioni delle opposizioni rischiano di esserlo .

martedì 3 dicembre 2024

Biden concede la grazia presidenziale al figlio

 


Il presidente Biden ha oggi annunciato la grazia al figlio Hunter, per le condanne legate a possesso di armi e vicende fiscali con evasioni di 1,4 milioni di dollari, ma la grazia presidenziale non riguarda solo questi capi d'accusa, ma anche qualsiasi altro reato che abbia commesso o possa aver commesso nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2014 e il 1 dicembre 2024.

E' utile ricordare che durante la campagna elettorale del 2020 che vide poi vincere Biden contro Trump, il New York Post scoprì una serie di documenti compromettenti sul figlio dell'allora candidato alla Casa Bianca ma la notizia spari dalla stampa americana e ogni riferimento ad esso venne etichettato come una fake news. Hunter Biden inoltre in passato era stato coinvolto in affari con la società ucraina Burisma, secondo alcune accuse mai provate il suo ruolo era stato favorito dal fatto che suo padre ricopriva la carica di vicepresidente USA.

domenica 1 dicembre 2024

Cade Aleppo e riesplode la guerra civile siriana


Riesplode la guerra in Siria. Dopo la guerra civile iniziata con le proteste antigovernative del 2011 la Siria non ha più avuto pace né una sua integrità politica. Sul suo territorio dopo le vittorie delle forze lealiste al regime di Assad grazie ai successi militari dovuti al sostegno di Iran, Hezbollah e dei russi, sono comunque rimaste ampie zone fuori dal controllo del governo siriano. La parte a nord con confine della Turchia è contesa dal PKK curdo, dalla Turchia stessa e dalle milizie fili-turche. La zona di Idlib è sempre rimasta sotto il controllo di forze islamiste nonostante il tracollo dell’ISIL, nel territorio siriano si registrano la presenza di basi USA, russe e turche. I governi di Usa, di Russia e di Israele bombardano il territorio israeliano quando lo ritengono necessario per difender ei loro interessi strategici.

Tutto sembrava però abbastanza congelato fino a pochi giorni fa quando l’evidente tracollo di Hezbollah, l’indebolimento della presenza russa a causa del conflitto in Ucraina e la debolezza dell’Iran hanno aperto la strada ai ribelli integralisti islamici per riprendere Aleppo nel giro di pochi giorni e minacciare nuovamente il regime di Assad.

La crisi umanitaria che si sta aprendo potrebbe essere gravissima e l’esito di questa nuova fase del conflitto avere risvolti preoccupanti su tutta la regione.

SI E' DIMESSO IL CEO DI STELLANTIS

Stasera si è dimesso il CEO di Stellantis, azienda auto nata nel 2021 dalla fusione di Peugeot PSA e Fiat Chrysler Automobiles ("FCA") (NYSE: FCAU / MTA: FCA) .

Questo nuovo gruppo ha spostato fuori dall’Italia la maggior parte della produzione industriale di FCA segnando una crisi gravissima del settore auto in Italia aggravata dalla crisi auto dell’Europa con il crollo della vendita delle auto elettriche dopo lo stop degli incentivi. Il gruppo Stellantis nel 2020 rappresentava il 38,87% del mercato auto in Italia, nel 2024 rappresenta solo il 30%. Anche in Europa Stellantis ha avuto un crollo di presenza nel mercato scendendo al 16,2% nei primi otto mesi del 2024 contro il 20,2% dell'intero 2020.

Mirafiori fermerà la produzione dal 2 dicembre all’8 gennaio, utilizzando cassa integrazione e ferie. Lo stabilimento di Melfi ha più che dimezzato i volumi. E con questo panorama Stellantis ha anche chiesto ulteriori incentivi di Stato che per fortuna gli sono stati negati viste le prospettive che il gruppo non garantisce in Italia.

Le dimissioni del CEO di Stellantis, uno dei più pagati nel settore auto, sono state subito accettate dal CDA.


mercoledì 27 novembre 2024

Tregua tra Israele ed Hezbollah

 Finalmente una buona notizia dal Medioriente, Israele è il movimento Hezbollah hanno accettato una tregua di 60 giorni. Per il Libano senz’altro una buona notizia dopo mesi difficili sotto i bombardamenti di Israele. La tregua spunta da USA e Francia permetterà alla popolazione del nord di Israele di rientrare nelle proprie case dopo più di un anno. La tregua come anche affermato da Netanyahu consentirà ad Israele di far riposare il proprio esercito esposto da mesi su più fronti. Il movimento Hezbollah che ha subito durissime perdite e la decapitazione dei vertici politici e militari aveva sicuramente bisogno di una tregua, dovrà ora impegnarsi a non riarmarsi e a cedere il controllo del territorio del sud del Libano all’esercito regolare libanese. 

Una buona notizia insomma per le popolazioni civili e che apre spiragli di pace nella regione.



martedì 26 novembre 2024

La Germania in crisi

La Germania sta attraversando forse una delle sue crisi economiche e politiche più gravi.

La crisi dell’auto che nasce da lontano, con lo scandalo molto politico del Dieselgate Volkswagen, ha avuto una forte accelerazione all’interno del crollo delle vendite delle auto elettriche che si comprano solo a fronte di forti incentivi statali. Il crollo è europeo ma la Germania paga un prezzo altissimo con l’annunciata chiusura di 2 fabbriche della Volkswagen, la chiusura di una fabbrica Audi (questa volta a Bruxelles) e con i conseguenti tagli occupazionali che coinvolgeranno anche l’indotto e di conseguenza anche l’Italia che è il fornitore numero 1 di componentistica per l’auto per le marche tedesche.

il gruppo siderurgico tedesco Thyssenkrupp ha annunciato che ridurrà i suoi dipendenti dagli attuali 27mila a 16mila.

Certamente il sistema economico tedesco paga anche il costo dell'energia, finita la cooperazione con la Russia e le sue risorse energetiche a basso costo tutto è stato più difficile anche perché' la Germania nel frattempo aveva abbandonato la soluzione dell'energia nucleare.

Contemporaneamente il partito estremista di destra AdF continua a salire nei risultati elettorali in ogni lander che vanno a votare e il crollo dei partiti di governo ha portato alla crisi politica a Berlino coi liberali che hanno abbandonato un governo più che traballante. Le elezioni sono state annunciate per marzo.

MILANO una Città' pericolosa

In questi giorni episodi di violenza e alta tensione hanno caratterizzato il quartiere Corvetto, quartiere periferico con molti problemi di integrazione. I fatti seguono al morte di un diciannovenne che non si è fermato all’alt dei carabiniere ed è poi caduto e morto , le circostanze sono ancora da chiarire ma gli episodi di violenza e teppismo sono assolutamente da condannare e circoscrivere immediatamente.

Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che coinvolgo le gang di giovani nelle periferie di Milano sempre più abbandonate a se stesse con situazioni di degrado non gestite dal Comune e dei vari enti che hanno il controllo amministrazioni soprattutto dei quartieri di case popolari dove occupazioni e degrado non risultano sotto controllo e anzi qualche volta hanno trovato anche una giustificazione politica.

Come risolvere queste situazioni è chiaro, debellare la criminalità senza accettare anche i gesti della cosiddetta microcriminalità e agire come si è agito a Giambellino-Lorenteggio dove un progetto di riqualificazione sostenuto anche da fondi europei ha portato all’abbattimento di numerosi caseggiati fatiscenti e spesso occupati e una riqualificazione urbana completa. Solo con azioni profonde ed incisive si può cambiare. Ciò che sembra non saper fare l’attuale giunta.



Anche i fatti di delinquenza comune oramai sono all’ordine del giorno, numerosi personaggi pubblici da Carlo Sainz a Briatore e Casalegno e Stash dei The Kolors hanno denunciato nei mesi scorsi aggressioni ma lo stesso lamentano i normali cittadini, che dire dello studente giunto a Milano per dare un esame all’università ed aggredito alla stazione e del cittadino giapponesi di 19 anni che sta compiendo il giro del mondo in bicicletta che guarda caso arrivato a Milano è stato aggredito e derubato a Milano, prima di Milano era stato in diversi paesi da Singapore alla Thailandia, dall'India alla Turchia all'Africa e poi, in Europa, la Bulgaria e la Slovenia. 

Ma le aggressioni e i furti sono oramai la quotidianità a Milano, eccone un breve elenco

Aggredisce i passanti e picchia due poliziotti in centro a Milano Arrestato un uomo in via Minghetti nel primo pomeriggio di venerdì 22 novembre

Brutale aggressione a Milano, arrestati due 17enni 20 novembre

Un ragazzo italiano di 21 anni è stato aggredito e derubato 19 novembre

In tre lo aggrediscono e gli rubano i suoi occhiali 14 novembre

Violenta lite in centro a Milano: 19enne amputato 11 novembre

Un pugno in pieno volto per rubare un cellulare e una tessera Atm 9 novembre

Nella scora primavera una baby gang ha agito nella metro lilla M5 a Milano e rubava cellulari, gioielli e tessere Atm

 

E l’elenco potrebbe continuare a lungo

venerdì 8 novembre 2024

Alcuni dati interessanti del risultato elettorale per le Presidenziali USA2024.

Ecco alcuni dati interessanti del risultato elettorale per le Presidenziali USA2024.

Oggi Donald Trump ha vinto le elezioni conquistando 312 grandi elettori contro i 226 della sua rivale Kamala Harris, la candidata democratica ha ricevuto 73,759,465 voti (48.2%) di voti popolari, cioè 8 milioni di voti in meno di Biden nel 2020, Donald Trump ha ricevuto 76,433,539 (50%), raggiungendo il massimo dei voti raccolti da un candidato repubblicano ad una elezione presidenziale aumentando di 2 milioni i voti del 2020 e ben 14 milioni di voti in più rispetto al 2016. Si può però affermare che questa volta il voto a Trump è stato meno omogeneo, lui ha intercettato crescenti porzioni dei voti delle minoranze sia ispaniche che di colore e questa volta molti giovani hanno votato per lui. Trump ha vinto anche il voto tra i cattolici. Che il suo elettorato sia cambiato è dimostrato dal voto di New York dove pur avendo perso ha preso 100mila voti in più rispetto al 2020 o dal voto della California dove Trump ha vinto diverse contee dominate ad oggi dai democratici.

Il successo di Donald Trump in queste elezioni è completato dal fatto che il partito repubblicano, forse oggi meglio chiamarlo il movimento MAGA, ha ottenuto al maggioranza si alla Camera che al Senato, quindi Donald Trump avendo il sostegno di entrambe le camere avrà mano libera nel cercare di portare a termine il suo programma elettorale.

Inoltre certamente questa volta gli eletti sono fedeli alla linea MAGA e molto meno legati alle vecchie oligarchie del partito repubblicano, davvero stravolto nella sua rappresentanza.




Facciamo un confronto con le precedenti elezioni

Nel 2008 Barack Obama ha vinto le elezioni conquistando 365 grandi elettori contro i 173 del suo rivale, John McCain e ha ricevuto più voti del candidato repubblicano, 69.498.516 (52,93%) contro 59.948.323 (45,65%).

Nel 2012 Barack Obama ha rivinto le elezioni conquistando 332 grandi elettori contro i 206 del suo rivale Mitt Romney. Il candidato democratico ha ricevuto 65.915.795 (51,06%) contro 60.933.504 (47,20%) del candidato repubblicano.

Nel 2016 Donald Trump ha vinto le elezioni conquistando 304 grandi elettori contro i 227 della sua rivale Hillary Clinton, ma la candidata democratica aveva ricevuto più voti popolari rispetto al repubblicano, 65.853.514 (48,18%) contro 62.984.828 (46,09%).

Nel 2020 Joe Biden ha vinto le elezioni conquistando 306 grandi elettori contro i 232 del suo rivale Donald Trump, Biden ottenne un numero enorme di voti popolari ma lo stesso Trump raggiunse un numero di elettori notevole, il candidato democratico aveva ricevuto, 81.283.501 (51,31%) contro 74.223.975 (46,85%) del candidato repubblicano.


mercoledì 6 novembre 2024

USA 2024 Vince nettamente Trump

 


Trump ha vinto in tutti gli stati che erano incerti ...è il 47 presidente Usa....stavolta ha vinto anche il voto popolare ha preso 3 milioni di voti in più di Harris

martedì 5 novembre 2024

USA 2024 è arrivato il momento del voto



Finalmente potremmo dire è arrivato il momento del voto negli USA e una delle più imprevedibili campagne elettorali e dai toni duri è terminata.

Questa campagna elettorale è stata caratterizzata da 2 eventi : il ritiro del candidato democratico e presidente in carica Biden, scaricato dal suo partito dopo il primo dibattito con Trump, una mossa probabilmente tardiva per porter imporre un candidato senza un vero processo democratico che passasse dalle primarie di partito. L'altro evento è stato il fallito attentato contro Trump, salvo per pochissimo.

La campagna elettorale è stata caratterizzata da toni asprissimi e a volte violenti, soprattutto da parte di Trump. Per fortuna almeno alla fine Trump ha lanciato un appello contro la violenza, speriamo che dissuada da cattive intenzioni chiunque.I temi che hanno dominato la campagna elettorale sono stati certamente l'economia dove Trump ha avuto la meglio visto la pensate crisi dei prezzi durante l'amministrazione Biden e la questione migratoria, qui Trump ha usato toni inaccettabili pur mettendo in evidenza un reale problema di ordine pubblico che certamente gli portera' molti consensi.

Harris invece dal canto suo ha dovuto rivedere alcune sue precedenti posizioni su entrambe le questioni dovendo inseguire il suo avversario, da questo punto di vista Trump ha già vinto imponendo l'agenda politica dei prossimi anni.

Un altro tema che ha diviso i candidati anche se non è risultato centrale è stata la questione dell'aborto dove intelligentemente Trump ha deciso di ribadire che dopo la sentenza della Corte Costituzionale sono i singoli stati a decidere su questo tema e quindi scaricando di ogni responsabilità l'amministrazione federale. Harris invece vorrebbe tornare a prima della sentenza imponendo una linea che consenta sempre a livello nazionale l'aborto cercan do di mobilitare su questo tema il voto femminile a suo favore. Altro tema etico è stato quello della partecipazione agli sport femminili dei transgender.

Ma questa campagna elettorale ha visto anche alcuni miliardari come protagonisti schieratisi chi con Trump chi con Harris. L'appoggio più sorprendente e che forse risulterà decisivo è stato quello dell'imprenditore Musk a favore di Trump. Scontato invece l'appoggio del modo dello spettacolo a favore della candidata democratica Harris.

A decidere come sempre le elezioni che si svolgono in un sistema federale, saranno 7-8 stati indecisi dove i candidati secondo i sondaggi sono molto vicini.

Un’altra questione che forse per la prima volta dopo tanto tempo è stata importante in questa campagna elettorale è stata la politica estera, con la Harris in netta difficoltà vista la gestione dell'amministrazione Biden sia della crisi Ucraina e che della crisi in Medioriente.



Valencia una alluvione devastante

La Spagna nella regione e nella città di Valencia è stata colpita da fortissime precipitazioni che hanno provocato una alluvione devastante che ha provocato più di 200 morti.

La maggior parte dei morti è da imputare certamente al ritardo dell'allarme dato dalla regione valenciana, molti infatti sono morti intrappolati nelle auto travolte dalle piene.

I ritardi nella gestione dell'emergenza prima e dopo hanno portato a pensanti proteste, la violenza ha colpito in particolare la macchina del premier socialista, va pero' detto che le proteste sono state enfatizzate da gruppi di estrema destra e noi ribadiamo che nulla giustifica la violenza.

La piana della città di Valencia è di origine alluvionale e purtroppo non è la prima volta che la città viene colpita da violente inondazione, come accadde nel 1957. Le opere di deviazione del fiume Tura realizzate dopo quella alluvione hanno stavolta salvato il centro storico della città che è stato comunque duramente colpita in altre zone, va sottolineato che l'espansione urbanistica della città ha purtroppo favorito il pesante bilancio dell'odierna alluvione.

La reazione del popolo spagnolo è stata encomiabile, a differenza dell'inefficienza delle amministrazioni locale e anche nazionale. Migliaia di volontari hanno raggiunto la città portando viveri e acqua e aiutando a spalare il fango e l'acqua prima che irrigidendosi potesse diventare difficilmente rimovibile.

Una grande calamità ha generata un grande moto di solidarietà.


giovedì 31 ottobre 2024

La questione migratoria al centro dello scontro governo - magistratura


I primi trasferimenti di migranti in Albania, su cui abbiamo già espresso tutti i nostri dubbi, hanno sancito l'ennesimo scontro tra governo e magistratura.

Alcuni magistrati infatti richiamandosi ad una sentenza europea che in questo caso avrebbe prevalenza sul diritto italiano visto la materia, hanno deciso di dichiarare paesi come l'Egitto paesi non sicuri e denunciare il fatto che le regole stabilite dal governo per definire alcuni paesi come sicuri siano illegittimi. I toni usati dalle motivazioni però fanno propendere per una decisione connotata da precise idee politiche che si pongono come principale obiettivo quello di contrastare l'azione del governo. Vedremo se le motivazioni giuridiche addotte da questi magistrati sono legittime, rimane il fatto che il governo ha tutto il diritto di procedere con decisioni politiche per cercare di delineare un contenimento dell'immigrazione clandestina. Sappiamo comunque che la soluzione è trovare un modo per gestire i flussi migratori invece che solo contrastarli e la decisione del governo di riaprire la programmazione di flussi migratori autorizzati va a nostro avviso nella direzione giusta.


In Liguria il giustizialismo non paga


Domenica scorsa si sono svolte le elezioni amministrative in Liguria per eleggere il nuovo Presidente della Regione.

Ha vinto il centrodestra che continua a rimanere unito, mentre il centro sinistra segnato sempre da divisioni appare debole e rissoso. Ma le elezioni liguri sono state particolari perche' arrivano a seguito di una lunghissima indagine, per alcuni anche abnorme, 3 anni di intercetazioni che hanno portato all'accusa di corruzione e finanziamento illecito per i vertici regionali. La vicenda giudiziaria molto discussa e opinabile si e' conclusa con un patteggiamento in cui la procura ha accttarto di riconoscere il finanziamento illecito del movimento del presidente della regione che per questo e' stato condannato. Insomma una conclusione molto lontana dall'impianto accusatorio e che pone serie domande sulla vicenda e sulle regole del finanziamento ai partiti.

La vittoria del centrodestra anche se di poco e con una affluenza ridotta, segna una sconfitta potremmo dire di chi vuole sfruttare le indagini giudiziarie per cambiare l'indirizzo politico e la conclusione e' che l'opposizione non puo' basarsi solo sugli scandali politici per sperare di vincere. 

A favore del centrodestra sicuremente ha giovato anche la serie di opere e di azioni amministrative che hanno fatto ripartire la regione Liguria prima bloccata da mille veti.

mercoledì 30 ottobre 2024

Orsi e lupi sono pericolosi


Era l'aprile del 2023 quando un ragazzo runner di 26 anni in Trentino è morto a seguito dell'aggressione di un orso. Da allora la discussione sulla presenza dei predato, orsi ma anche lupi sulle alpi e non solo ha interessato il nostro paese e l'opinione pubblica oscillando dalle posizioni degli animalisti a chi voleva un ripensamento delle politiche di ripopolamento di queste specie su territori abitati come il Trentino.

Gli ambientalisti che hanno avuto ampio spazio sui media che hanno ostracizzato le posizioni di chi chiedeva l'abbattimento degli animali più pericolosi, hanno sostenuto di essere la maggioranza nel paese e di avere anche il sostegno delle popolazioni locali.

Domenica scorsa è apparsa evidente a tutti che la realtà è molto diversa. In Trentino si è svolto un referendum consultivo e non vincolante su orsi e lupi che chiedeva agli abitanti se la loro presenza fosse "un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali".

Il risultato è stato netto, per 7.731 persone, il 98,58% dei votanti, la presenza di grandi carnivori in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi è pericolosa.

La vita di un uomo vale per noi sempre di più di quella di un animale e la loro presenza rappresenta un pericolo reale e le politiche di ripopolamento sono state giudicate sbagliate e si chiede che debbano essere ripensate.


martedì 15 ottobre 2024

La missione UNIFIL una missione fallimentare

La missione UNIFIL in Libano è la missione ONU creata nel 1978 e rinnovata nel 2000 a seguito del ritiro delle truppe israeliane dal Libano e poi ancora nel 2006 dopo l'intervento israeliano in Libano. Il suo stesso nome fa intuire lo scopo della missione : Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite. Il suo scopo doveva essere quindi quello di garantire una fascia di sicurezza nel sud del Libano e sostenere e garantire gli aiuti umanitari nella zona. La zona di confine tra Libano ed Israele è rimasta una zona fortemente militarizzata tanto è vero che Hezbollah ha continuato da questa regione a sparare razzi sul territorio israeliano. Un vero e proprio fallimento che andrebbe chiuso.

Nonostante il suo fallimento è comunque inaccettabile che uno stato come Israele ne attacchi le basi e pretenda il suo ritiro unilateralmente bene ha fatto il governo italiano ha lamentarsi e a ribadire che solo l’ONU può deciderne il destino. Per noi rimane una missione fallimentare e uno spreco di soldi oltre al fatto che mette in serio pericolo i soldati italiani che vi partecipano.

lunedì 14 ottobre 2024

Confindustria finalmente si cambia

Dopo la disastrosa presidenza Bonomi di Confindustria finalmente il nuovo Presidente Orsini all’Assemblea nazionale di Confindustria critica la gestione del green deal dell'Europa che rischia di distruggere il tessuto industriale per regole e tempistiche inadatte, citando il caso dell’automotive che rischia di regalare il mercato dell’auto alla Cina. 

La transizione ecologica sostiene Confindustria impone tempi stretti per la decarbonizzazione e costi altissimi per l'industria italiana ed europea. Orsini dice con chiarezza: “il Green deal è impregnato di troppi errori che mettono a rischio l'industria italiana noi riteniamo che questo non sia l'obiettivo di nessuno".

Cosi Confindustria va in sintonia con le posizioni del Governo Meloni che vuole rivedere il Green Deal e anticipare di 1 anno la verifica sella decabornizzazione del settore auto.

Confindustria plaude alla riduzione del cuneo fiscale fatta dal Governo ma chiede che diventi strutturale e chiede ai sindacati di lavorare insieme sui nuovi contratti nazionale e sulla sicurezza.

mercoledì 2 ottobre 2024

Iran attacca Israele ma è solo e debole

 L’Iran ha lanciato 200 missili contro Israele e le sue città, come già mesi fa gli effetti di questo attacco missilistico sono stati limitati grazie all’efficacia del sistema difensivo israeliano e all’aiuto degli USA. Questo attacco mostra ancora una volta la netta supremazia israeliana.



Quelli che bisognerebbe notare é poi che l’Iran è solo nessuno si è unito allo scontro contro Israele nel mondo arabo. La debolezza dell Iran appare quindi politica militare e di intelligence. 

I duri colpi messi a segno dal Mossad negli ultimi mesi colpendo ì capi di hezbollah e Hamas e anche alcuni importanti rappresentanti iraniani di collegamento con queste milizie mostrano inoltre una debolezza interna vista la permeabilità del sistema di sicurezza.

Gli USA di Biden sempre più ininfluenti dal punto di vista politico rappresentano comunque una alleato militare importante per Israele.

Dovrebbe colpire il silenzio delle piazze arabe, nessuna manifestazione a sostegno di hezbollah e dell Iran. Ancora più sorprendente quindi che le uniche manifestazioni siano in Occidente.

Questa nuova fase della guerra potrebbe portare davvero a cambiamenti in medioriente. 

Israele vuole ora creare sembra una zona cuscinetto in Libano del sud una operazione di terra rischiosa. In questo contesto appare del tutto evidente il fallimento della missione Unifil che andrebbe chiusa.

sabato 28 settembre 2024

Ucciso il capo di Hezbollah Nasrallah


L’esercito israeliano ha ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un suo nemico storico che da sempre persegue la distruzione di Israele. Nasrallah era il capo della milizia sciita legata all'Iran. Hezbollah si era trasformata grazie ai sostegni dell'Iran e alla sua guida in un partito stato che condiziona pesantemente la vita politica e sociale in Libano, aiutando la parte sciita e ponendo in stallo le istituzioni libanesi.

L'uccisione di Nasrallah segna l'ennesima eliminazione dei capi dei movimenti antisraeliani di Hezbollah e Hamas, le cui leadership sono state praticamente azzerate.

Una dimostrazione di potenza da parte dei servizi segreti israeliani che così riscattano la sconfitta e le mancanze di un anno fa in occasione dell'attacco del 7 ottobre 2023 che causo la morte di 1700 israeliani.

Vedremo la reazione dell'Iran che però appare sempre più in difficoltà, ad ogni escalation e colpo subito l'Iran ha dimostrato fino ad ora di non poter reagire.

Per Israele un messaggio chiaro che può colpire chiunque ovunque. Vedremo se queste vittorie strategiche israeliani convinceranno i contendenti che è utile mettere fine alla guerra: ad Israele non conviene entrare in Libano dove rischia di impantanarsi e doversi poi ritirare come accadde nel 2006, Hezbollah è ormai un movimento senza leadership e potrebbe fermarsi, essendo stati uccisi nelle ultime settimane tutte le sue cariche principali. Forse per il Libano potrebbe aprirsi un nuovo percorso che potrebbe liberarlo dalle influenze iraniane e sciite.

Ricordiamo che dal 7 ottobre 2023 Hezbollah ha sparato quasi 10mila razzi su Israele e se non ci sono stati migliaia di morti è solo per la capacità del sistema antimissilistico e antiaereo di Israele. 

D’altra parte, gli attacchi al Libano colpiscono un paese già fragile politicamente ed economicamente e creano centinaia di morti tra la popolazione civile colpendo anche donne e bambini e creando migliaia di sfollati.

Questa operazione israeliana chiamata nuovo ordine potrebbe aprire scenari catastrofici o portare a ridisegnare forse in meglio il Medioriente, sicuramente è l'ennesima dimostrazione del fallimento di Biden-Harris oramai ininfluenti.


giovedì 26 settembre 2024

Le nuove tecnologia stanno cambiando la guerra e la nostra percezione di sicurezza

Le nuove tecnologia stanno cambiando la guerra  e la nostra percezione di sicurezza.

L’attacco che ha colpito le milizie di Hezbollah, probabilmente compiuto da Israele tramite l’esplosione di dispositivi elettronici comuni come cercapersone o walki tokie apre prospettive inedite e probabilmente causera’ un maggior controllo delle catene produttive degli apparecchi elettronici, ognuno ora temera’ che un paese ostile da cui passa parte della produzione o del software possa introdurre malaware che possano attivare cariche o mandare in tilt i sistemi su cui sono installati. Insomma probabilmente vedremo aumentare i controlli e ridurre gli scambi commerciali nel campo elettronico. Aumenteranno le misure di controllo e sicurezza da parte degli stati. 

Anche gli strumenti di utilizzo giornaliero rischiano di trasformarsi in armi, nulla sara' piu' come prima.

Se poi teniamo conto che nella guerra in Ucraina un ruolo importante lo stanno svolgendo i droni telecomandati possiamo capire le ripercussioni che la tecnologia sta avendo e sempre piu' avra’ nei prossimi conflitti.


ONU sempre piu irrilevante


Nel mondo ci sono 41 conflitti in corso. La nostra attenzione e' focalizzatta dai media su due in particolare, quelli di Ucraina e Medioriente, In questi due scenari appare chiara una mancanza di do leadership da parte degli USA, in attesa delle votazioni di novembre e con un presidente delegittimato dal suo stesso partito, questa assenza determina a nostro avviso una via all'escalation. Gli Ucraini hanno dimostrato di poter colpire a grande distanza in Russia e in maniera incisiva, si vedano gli ultimi attacchi ai magazzini di armi (anche se non si conoscono i dettagli) e hanno invaso una regione russa, i russi continuano ad avanzare nel Donnetsk e a distruggere le infrastrutture energetiche ucraine vitali per l’inverno che si avvicina. 

Il Medioriente e' ancora piu' evidente la mancanza di ogni possibile mediazione guidata dagli USA, Hamas ha ucciso gli ostaggi, Israele continua a bombardare Gaza e ora ha attaccato il Libano colpendo Hezbollah che non ha mai smesso di bombardare il nord di Israele. 

Ancora piu' evidente il fatto che l’ONU non riesce a prendere nessuna posizione e non riesce a fare da mediatore in nessun conflitto ne' in questi due ne' negli altri sparsi per il mondo, si pensi solo al fallimento in Libia, in Sudan, l'impotenza sul caso delle elezioni farsa in Venezuela ma anche in Myanmar e nel corno d'Africa con le crescenti tensioni tra Egitto ed Etiopia per il controllo dell'acqua del Nilo. 

In questi giorni ci sono le udienze generali dell’ONU ma le vere trattative si svolgono altrove in bilaterali e riunioni di ministri degli esteri private. Insomma l”ONU ha perso ormai il suo ruolo superpartes e di mediazione e di regolatore dei conflitti . Si discute su come riformarlo ma non ci sono ancora accordi in tal senso e sara’ difficile che in questo clima di conflitti si riuscira’ a trovare un intesa.

Pronta la nuova commissione UE


L’unione europea si e’ data una nuova commissione, che dovra’ essere approvata dal parlamento UE. La presidente Von Der Lyern ha cambiato in accordo coi governi spagnolo, francese e italiano alcuni commissari. 

Spagna e Francia hanno ottenuto i commissari piu importanti sulle politiche industriali e la transizione green. Altra novita’ eà rappresentato dalla scelta del commissario alla difesa dato a un paese baltico. 

Molti commissari hanno riferimenti alla transizione green ma dalla lista dei commissari sono stati esclusi esponenti del partito dei verdi. I popolari hanno preso la maggior parte delle nomine a commissari ma le scelte spagnole e francesi controbilanciano i poteri. 

L’Italia ha mandato un esponente dei conservatori che non erano inizialmente inclusi nell’alleanza per eleggere la Vonder Lyern ma bisognava dare rappreserntanza al governo italiano che ottiene cosi una vicepresidenza.  In Italia si rischia che maggioranza e opposizioni si dividano al loro interno nel voto del Parlamento Ue .

Insomma vedremo come alleanze e contrappesi manterranno l’unita’ della nuova commissione.La forza della commissione sta forse nella debolezza dei governi di due stati fondamentali Germania in una crisi economica e politica grave, Francia con un governo di minoranza. Von Der Lyern avraà in questa fase un ruolo piu centrale proprio per questo.

martedì 24 settembre 2024

In Libano è guerra

 


Appare oramai chiaro che in Libano è iniziata una nuova fase, una nuova guerra.

Dal 7 ottobre dal Libano partono ogni giorno decine di razzi contro il territorio israeliano. Migliaia di cittadini israeliani sono stati costretti ad evacuare la zona, una situazione difficilmente sostenibile a lungo. 

Israele ha deciso con gli attacchi ai cercapersona ed ad altri strumenti elettronici di colpire duramente i miliziani di Hezbollah: decine di morti e centinaia di feriti gravi. Il risultato di questo attacco è stato duplice, oltre a colpire i miliziani è stato gravemente compromesso il loro sistema di comunicazione. A seguito di questo l'esercito israeliano ha lanciato ieri un massiccio attacco al sud del Libano con migliaia di razzi iniziando di fatto una nuova fase dello scontro che porterà all'invasione di terra.

I morti sono già centinaia e purtroppo molti sono civili essendo le postazioni di Hezbollah all'interno di aree abitate. Questa escalation militare provocherà quindi molte vittime innocenti e sarebbe utile cercare di fermarla sul nascere, la comunità internazionale oltre a fare pressione su Israele dovrebbe obbligare Hezbollah a lasciare la frontiera e interrompere il lancio dei razzi, d'altronte sul territorio è già presente quella che avrebbe dovuto essere una missione di pace e di interposizione Unifil guidata tra l'altro dall'Italia, nata con questo scopo e che ha evidentemente fallito il suo obiettivo.

L'esodo dei civili è già cominciato e temiamo che per il Libano si prospetti una guerra sanguinosa. Chiediamo di fermare la guerra a tutela dei civili.

martedì 17 settembre 2024

Incredibile attacco a Hezbollah

 Un clamoroso attacco ha colpito le milizie di  Hezbollah , i feriti sono 2.800, 200 in condizioni critiche, si contano anche diversi morti.

Tra i feriti l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani, il che dimostra come frequenti abitualmente membri di Hezbollah, sì perché l’attacco è avvenuto tramite i cerca persona in possesso dei miliziani. Con una spettacolare azione qualcuno, si sospettano gli israeliani, ha infatti forzato questi dispositivi elettronici facendo surriscaldare le batterie al litio fino a farle esplodere. 

Una operazione incredibile per la vastità della portata, migliaia di apparecchi contemporaneamente danneggiati e in luoghi molto distanti tra loro : l’area va dalla capitale libanese al sud del Libano alla Siria.



Devastanti alluvioni colpiscono europa centro orientale

 L'Europa centro orientale é stata duramente colpita dalla tempesta Boris che ha portato in 3 giorni precipitazioni pari a quelle normalmente presenti in 3 mesi. Le alluvioni ampiamente previste  ci sono state e i vari paesi non sono riusciti a fronteggiarle e la devastazione é stata impressionante con intere aree della Polonia, della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Romania  e dell' Austria innondante dai fiumi straripati. Purtroppo si contano anche diversi morti oltre a migliaia di sfollati. Alle alte quote si sono registrate abbondanti nevicate.

 Ci auguriamo che  i vari governi e l'Unione Europea sappiamo fronteggiare l emergenza che ha colpito queste popolazioni con interventi rapidi e sostegno economico alle popolazioni colpite..

domenica 25 agosto 2024

UCRAINA E MEDIORIENTE LE GUERRE SI ESTENDONO

Per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina Kiev effettua incursioni di terra in territorio russo, fino ad ora aveva colpito solo con droni e bombardamenti, alcuni droni erano stati abbattuti persino sopra Mosca. La regione invasa dagli ucraini è la regione di Kursk dove l’Ucraina ha occupato decine di villaggi, la scarsa reazione russa oltre alla sorpresa è dovuta probabilmente al fatto che le truppe in questa regione sono prevalentemente costituite da giovanissimi coscritti che si sono arresi velocemente al nemico. Il tentativo dell’Ucraina è ovviamente quello di distogliere truppe dal fronte del Donetsk dove i russi continuano ad avanzare. Questo obiettivo per il momento è fallito perché’ Mosca non ha spostato le sue truppe dal Donetsk per proteggere la regione di Kursk. Come giustamente ha fatto notare il presidente ucraino Zelensky la Russia voleva "distruggere" l'Ucraina, ma la guerra è "tornata a casa sua". Certamente questa operazione rappresenta l’ennesimo smacco per Putin in questa guerra. Per ora, comunque, l’unica cosa certa è che ogni tentativo di colloqui e mediazione è stato interrotto da questa operazione persino alcuni colloqui segreti tra USA e Russia. Intanto anche il presidente indiano Modi si è offerto come mediatore per cercare una soluzione al conflitto.

Nel frattempo, continua da parte del governo di Kiev l’opera di ostracismo nei confronti delle minoranze russe in ucraina, è di pochi giorni fa la decisione di emettere una legge volta a bandire la Chiesa ortodossa russa dal territorio ucraino. Anche Papa Francesco è intervenuto dichiarando che le chiese non si devono chiudere.

 

Anche in Medioriente la situazione è sempre più tesa, mentre a Gaza la battaglia sul campo sembra aver raggiunto lo stallo e gli israeliani hanno il problema di non essere riusciti ad estirpare Hamas dalla striscia di Gaza, diventa sempre più intenso lo scontro nel confine nord che oramai vede intensificarsi gli scontri tra IDF (esercito israeliano) e le milizie di Hezbollah. I razzi sparati da Hezbollah sono stati oggi centinaia dopo l’attacco preventivo di Israele sulle loro postazioni in Libano. Il Libano è oramai ostaggio di Hezbollah, non ha un governo autorevole e la sua situazione politica è bloccata proprio dal partito sciita. La minaccia di una guerra diretta tra Hezbollah è per Israele molto seria e più pericolosa di quella con Hamas, Hezbollah infatti ha una struttura militare organizzata, è la milizia non governativa più potente al mondo, è preparata e ben armata e che ha potuto forgiare la sua forza anche nella recente guerra in Siria e gode ovviamente dell’appoggio dell’Iran che continua a minacciare una rappresaglia contro Israele.

I colloqui sempre più sollecitati dall’amministrazione USA Biden-Harris per trovare una tregua tra Hamas ed Israele e disinnescare l’escalation con Hezbollah sono fino ad ora stati vani e infruttuosi.