martedì 31 dicembre 2024

La crisi del mercato automotive

 


Il mercato dell’auto in Europa nel 2024 sta affrontando una grave crisi, forse senza precedenti. Emblematici i casi di 2 marchi, in Germania Volkswagen che chiuderà 3 stabilimenti in Germania con l’uscita in 10 anni di decine di migliaia di lavoratori, in Italia Stellantis ha praticamente mandato in cassa integrazione tutta la produzione e chiusi alcuni centri di eccellenza voluti da Marchionne come quello del lusso a Grugliasco e quello della Maserati. Hyundai quest’anno ha superato a livello globale Volkswagen diventando il secondo gruppo dopo Toyota.

Anche il mercato dell’auto cinese mette in evidenza la crisi dei marchi europei e soprattutto tedeschi. Innanzitutto, il mercato cinese si dimostra quello dove l’auto elettrica diventa dominante superando per la prima volta le vendite di auto endotermiche.

Nel mercato globale le auto elettriche vendute hanno raggiunto 11.74 Mil di unità crescendo del 21.7% anno su anno. Il primo produttore al mondo di auto elettriche risulta la cinese BYD seguita poi dall’americana TESLA, tra i primi 10 produttori al mondo nel settore auto elettriche 5 sono cinesi. Le vendite in Cina di auto elettriche hanno visto per la prima volta il sorpasso dei produttori cinesi su quelli tedeschi che hanno avuto un tracollo. L’Europa in particolare appare in difficoltà in questo settore innovativo, certo i costi delle auto cinesi rimangono molto competitivi e sostenuti da aiuti statali, in Europa appena terminati gli incentivi statali il settore è andato in crisi, i prezzi per i consumatori rimangono troppo alti. Nel 2023 il mercato delle auto elettriche in Europa, aveva raggiunto una quota di immatricolazioni pari al 23,4% sul totale. I primi otto mesi del 2024 mostrano invece una controtendenza, con un calo delle nuove immatricolazioni al 21,2%. A novembre 2024, le immatricolazioni di auto elettriche a batteria sono calate del 9,5%, con 130.757 unità, trainate dai forti cali in Germania (-21,8%) e Francia (-24,4%).  In Italia in particolare i dati mostrano che le auto elettriche rappresentano solo il 4,5%. Ma il problema non e’ relativo solo alle auto elettriche, il mercato e’ fermo a novembre le immatricolazioni in UE+EFTA+UK sono scese del 2% rispetto all’anno scorso, con 1.055.319 unità. Il cumulato annuo dei primi 11 mesi ha registrato una crescita minima dello 0,6%, pari a 11.876.655 vetture. A novembre 2024 le vendite di auto a benzina  sono calate del 7,8%, con i maggiori ribassi in Francia (-31,5%) e Italia (-12,3%). Germania e Spagna hanno segnato cali più contenuti (-5,4% e -2,3%). Le auto diesel infine hanno subito un calo del 15,3%. In controtendenza le immatricolazioni di auto ibride senza ricarica che sono aumentate del 18,5%, raggiungendo una quota di mercato del 33,2%  che mostrano anche un problema indfrastrutturale legato alla presenza di punti di ricarica sul territorio.

In Italia esiste un problema enorme legato al disimpegno di Stellantis, tra il 2007 e il 2024 il calo della produzione di auto in Italia e’ stato del 70%, il fatto che ci sia un monopolio produttivo non fa che aggravare la situazione.

Ma il problema dei costi interessa tutto il mondo dell’automotive, in Giappone per superare la crisi parte la trattativa tra Honda, Nissan e Mitsubishi, per fondare un polo che diventerebbe terzo produttore di auto al mondo, dopo Toyota e Volkswagen ma davanti a Hyundai e Stellantis. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.