domenica 1 dicembre 2024

Cade Aleppo e riesplode la guerra civile siriana


Riesplode la guerra in Siria. Dopo la guerra civile iniziata con le proteste antigovernative del 2011 la Siria non ha più avuto pace né una sua integrità politica. Sul suo territorio dopo le vittorie delle forze lealiste al regime di Assad grazie ai successi militari dovuti al sostegno di Iran, Hezbollah e dei russi, sono comunque rimaste ampie zone fuori dal controllo del governo siriano. La parte a nord con confine della Turchia è contesa dal PKK curdo, dalla Turchia stessa e dalle milizie fili-turche. La zona di Idlib è sempre rimasta sotto il controllo di forze islamiste nonostante il tracollo dell’ISIL, nel territorio siriano si registrano la presenza di basi USA, russe e turche. I governi di Usa, di Russia e di Israele bombardano il territorio israeliano quando lo ritengono necessario per difender ei loro interessi strategici.

Tutto sembrava però abbastanza congelato fino a pochi giorni fa quando l’evidente tracollo di Hezbollah, l’indebolimento della presenza russa a causa del conflitto in Ucraina e la debolezza dell’Iran hanno aperto la strada ai ribelli integralisti islamici per riprendere Aleppo nel giro di pochi giorni e minacciare nuovamente il regime di Assad.

La crisi umanitaria che si sta aprendo potrebbe essere gravissima e l’esito di questa nuova fase del conflitto avere risvolti preoccupanti su tutta la regione.

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