L’esercito israeliano ha ucciso il leader di
Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un suo nemico storico che da sempre persegue la
distruzione di Israele. Nasrallah era il capo della milizia sciita legata
all'Iran. Hezbollah si era trasformata grazie ai sostegni dell'Iran e alla sua
guida in un partito stato che condiziona pesantemente la vita politica e
sociale in Libano, aiutando la parte sciita e ponendo in stallo le istituzioni
libanesi.
L'uccisione di Nasrallah segna l'ennesima
eliminazione dei capi dei movimenti antisraeliani di Hezbollah e Hamas, le cui
leadership sono state praticamente azzerate.
Una dimostrazione di potenza da parte dei
servizi segreti israeliani che così riscattano la sconfitta e le mancanze di un
anno fa in occasione dell'attacco del 7 ottobre 2023 che causo la morte di 1700
israeliani.
Vedremo la reazione dell'Iran che però appare
sempre più in difficoltà, ad ogni escalation e colpo subito l'Iran ha
dimostrato fino ad ora di non poter reagire.
Per Israele un messaggio chiaro che può
colpire chiunque ovunque. Vedremo se queste vittorie strategiche israeliani
convinceranno i contendenti che è utile mettere fine alla guerra: ad Israele
non conviene entrare in Libano dove rischia di impantanarsi e doversi poi
ritirare come accadde nel 2006, Hezbollah è ormai un movimento senza leadership
e potrebbe fermarsi, essendo stati uccisi nelle ultime settimane tutte le sue
cariche principali. Forse per il Libano potrebbe aprirsi un nuovo percorso
che potrebbe liberarlo dalle influenze iraniane e sciite.
Ricordiamo che dal 7 ottobre 2023 Hezbollah
ha sparato quasi 10mila razzi su Israele e se non ci sono stati migliaia di
morti è solo per la capacità del sistema antimissilistico e antiaereo di
Israele.
D’altra parte, gli attacchi al Libano
colpiscono un paese già fragile politicamente ed economicamente e creano
centinaia di morti tra la popolazione civile colpendo anche donne e bambini e
creando migliaia di sfollati.
Questa operazione israeliana chiamata nuovo
ordine potrebbe aprire scenari catastrofici o portare a ridisegnare forse in
meglio il Medioriente, sicuramente è l'ennesima dimostrazione del fallimento di
Biden-Harris oramai ininfluenti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.