mercoledì 25 dicembre 2024

AUGURI NATALE 2024

NATALE 2024 


Nel periodo di Avvento ci si prepara alla venuta di Gesù, nel Vangelo vediamo due differenti modi di porsi, quello di chi lo rifiuta come le persone che hanno rifiutato un giaciglio per Maria incinta che doveva partorire e quello di chi lo accoglie e lo testimonia come Maria. Maria ha accolto Gesù nel suo grembo dicendo il suo sì a Dio, alla sua chiamata ma non solo ha anche portato Gesù agli altri (l'incontro tra Maria ed Elisabetta) e lo ha accompagnato fino alla croce restando con lui fino alla fine. 

Papa Francesco ha detto ricordando l’incontro tra Maria ed Elisabetta “Sia benedetta ogni maternità, e in ogni mamma del mondo sia ringraziato ed esaltato il nome di Dio, che affida agli uomini e alle donne il potere di donare la vita ai bambini”

Noi accogliamo Gesù e lo portiamo agli altri? Gesù è venuto al mondo in una stalla, non nei palazzi e nei privilegi, si può vedere come il segno di una scelta quella di stare con l’uomo nelle sue difficoltà oltre che una scelta chiara di presentarsi non come un potente o un ricco ma nelle vesti di un umile bambino, proprio questa è la sua grandezza.  Come accogliamo noi Gesù? Papa Francesco ci esorta e ci chiede "Ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi, per condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra esistenza? Io lodo il Signore e lo benedico per ogni bambino che nasce?  Sostengo e difendo il valore sacro della vita dei piccoli fin dal loro concepimento nel grembo materno?"

Testimoniare Gesù significa anche essere lieti, come ci invita la lettera ai Filippesi «Siate sempre lieti nel Signore; ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4). Questo non significa far finta che le difficoltà non esistono o disinteressarsene, significa credere che c’è sempre una speranza e noi troviamo questa speranza in Gesù che ci salva.

Anche il Papa e SE mons. Delpini parlando del Giubileo di Speranza sottolineano l’importanza dell’incontro con Gesù e l’importanza di testimoniare la sua Speranza. Il Papa nel messaggio per il Giubileo annuncia “La Porta Santa che si apre, nella notte di Natale, è l’invito a compiere un passaggio, una pasqua di rinnovamento, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo”.

SE mons. Delpini afferma “Non basta registrare disastri e dolori i pellegrini della speranza hanno una parola da dire da parte di Dio “tu non dovrai più piangere (IS 30,18) . Vengono infatti da parte di Dio, come il profeta Isaia, per annunciare la consolazione e la salvezza che viene dal Signore”.

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