mercoledì 8 aprile 2020

La Fromceo denuncia gli errori di gestione dell Regione Lombardia ma dimentica il Governo

La Federazione degli ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia in una lettera inviata al governatore Attilio Fontana, all'assessore al Welfare Giulio Gallera e ai direttore delle aziende sanitarie ha denunciato l’assenza di strategie relative alla gestione del territorio nella crisi provocata dal corona virus e ha denunciato 7 errori commessi all'inizio della crisi.Riconosce poi " un ottimo intervento sul potenziamento delle terapie intensive e semi intensive, per altro in larga misura reso possibile dall’impegno e dal sacrificio dei medici e degli altri professionisti sanitari".
Gli errori denunciati sono
1) mancanza di dati sulla reale diffusione dell’epidemia,
2) incertezza nella chiusura delle aree a rischio,
3) gestione confusa delle case di riposo per anziani,
4) mancata fornitura di protezioni individuali ai medici e al personale sanitario, che ha determinato la morte di numerosi medici (90 fino ad oggi in tutta Italia), la malattia di numerosissimi di essi e la probabile e involontaria diffusione del contagio, specie nelle prime fasi dell’epidemia.
5) totale assenza delle attività di igiene pubblica (isolamenti dei contatti, tamponi sul territorio a malati e contatti),
6) mancata esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari,
7) saturazione dei posti letto ospedalieri.

Tutte accuso molto corrette secondo noi. Sicuramente la Regione Lombadia ha le sue responsabilità e verranno anche accertate in futuro, ma ha nostro avviso le colpe vanno condivise col governo. Non era forse Stato il Ministro della Salute Speranza a dire già a fine gennaio inizio febbraio che noi eravamo pronti? Perchè non hanno provveduto a fare scorta di materiali necessari per tampo e analis degli stessi, mascherine, vetilatori? Problema per altro condiviso con tutti i paesi occidentali (Germania esclusa).

L'incertezza della dichiarazione della zona rossa in valle Seriana ha visto gravi responsabilità del governo, il prefetto era intervenuto addirittura contro alcune ordinanze di singoli sindaci, le forze dell'ordine da organizzare per istituire la zona rossa rispondono priam di tutto al ministro dell'Interno, certo anche la Regione Lombardia e alcuni sindaci come quello di Bergamo e Milano o leader politici come Zingaretti e lo stesso Salvini inizialmente spingevano per riaprire piuttosto che intesificare le chiusure. Anche Assolombardia e le confindustria locali hanno probabilmente avuto gravi responsabilità in queste incertezze. Come dimenticare l'attesa di quasi una settimana prima del lockdown totale emanato poi dal governo, nonostante le richieste di tutti i sindaci della provincia di Bergamo, della Regione Lombardia e di molte aministrazioi locali?
CHI HA ORDINATO LA RIAPERTURA DELL'OSPEDALE DI ALZANO DOPO UNA PROVVISORIA CHIUSURA DI 2 ORE A INIZIO PANDEMIA?
I protocolli per fare i tamponi sono stati livello a nazionale quindi gravi responsabilità anche di fronte ad allarmanti dati su strane polmoniti nel mese già di gennaio, vedono pesanti responsabilità anche del ministrero della Salute.
Certo la sanificazione delle RSA e la vigilanza sulla loro gestione compete invece alla Regione.
Sulla protezione dei medici essendo un problema diffuso in tutta Italia viene da pensare che la responsabilità della mancata fornitura di DPI sia proprio di responsabilità governativa.

Intanto che cerchiamo di capire chi ha sbagliato chiediamo di impedire lo scudo penale chiesto dal PD che coprirebbe ogni responsabilità gestionale e politica della crisi. Chi doveva decidere sui tamponi ai sanitari e emdici e fronire loro strumenti di protezione individuale, Regione e Stato si rimapllano le accuse.

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