Cosa è successo nell'assistenza dovuta ai centri di ricovero per anziani?
Da giorni e da settimane stanno emergendo situazioni critiche sia in Lombardia, ma anche altrove. Molti focolai sono stati individuati nelle case di riposo, il picco come si diceva in Lombardia. A Clusone 41 morti su 161 anziani ospitati, nelle case di riposo di Bergamo deceduti 1310 su 6500 posti letto.
“Ucciso un ospite su dieci" secondo quanto riporta Repubblica, un'inchiesta di questo giornale rileverebbe 70 morti nel Pio Albergo Trivulzio. Anche nella provincia di Bergamo e Brescia diverse RSA sono state falcidiate. C'è il caso di Zogno per esempio che forse è stato focolaio di infezione per tutto i paesi della Valle Brembana che oggi conta una ottantina di morti in tutto. Qui a sanificare l'RSA sono arrivati ora i militari e medici russi.
Sorge la domanda perchè non l'hanno fatto gli italiani? Perchè non si è fatto il tampone a tappeto in queste strutture con persone debolie più duramente attaccabili dal virus, in modo da isolare i casi positivi? Perchè come purtroppo anche per i medici e il personale infermieristico negli ospedali anche qui sono mancati i dispositivi personali per la protezione degli operaroti, infatti si sono ammalti e sono morti anche operatori delle RSA. Perchè non sono stati chiusi gli accessi alle RSA per tempo delle persone dall'esterno ? Quelle di Bergamo denunciano che di fronte alla richiesta di chiusura delle aree diurne è stato risposto il diniego da parte delle ATS.
Un altro caso emblematico è stato il ricovero a Parma dei 16 missionari saveriani morti prioprio nella Casa madre della Congregazione dei missionari Saveriani che fa da ricovero per i missionari anziani.
Ancora più clamoroso il caso di Mediglia dove sono morti 63 anziani. Cosa è successo? Anziani lasciati a contagiarsi tra loro e a contagiare parenti e amici senza sapere. Nessuna sanificazione o comunque molto tardiva.
Altro caso quello della Rsa di Verolanuova in provincia di Brescia: 32 morti. Altri casi si segnalano vicino a Torino e a Picenza ma anche al sud.
Insomma dovranno essere chiarite molte responsabilità a nostro avviso. L'ATS e chi doveva proteggere queste strutture dovrà risponderne.
Un motivo in più per rifiutare il paventato scudo penale che il PD sta proponendo a livello nazionale non solo per i medici , a cui è doveroso garantire una protezione contro eventuali ricorsi giudiziari, ma anche a dirigenti e politici che dovranno invece rispondere in caso di gravi errori e negligenze.
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