mercoledì 22 aprile 2020

App Immuno senza una strategia è inutile

In Italia si sta discutendo di introdurre un app su base volontaria per tracciare i malati di covid19 e i loro contatti facendo riferimento ai casi di contenimento attuati in Corea del Sud e a Taiwan anche grazie a delle app e alla tecnologia.

Subito in Italia è partita la divisione tra garantisti della privacy che temono un uso di dati sensibili catalogati dalla app, e chi invece dice che già sul nostro smartphone ci sono app che registrano spostamenti e altri dati molto più invasive della app Immuno.

In verità prima ancora di questa discussione bisogna ricordare che in Corea del Sud e a Tawain , come anche in Germania dove hanno contenuto il numero dei morti, hanno effettuato la ricerca dei contagiati tramite centinaia di migliaia di tamponi sin dall'inizio dell'epidemia che hanno permesso di controllare lo sviluppo stesso dell'epidemia. La app si è aggiunta quindi ad una rete di controllo e di test medici e di supporto della medicina del territorio i malati.
Quindi fare la app senza attrezzarsi per fare i tamponi alle persone che la app riconosce come contatti è assolutamente inutile. Se poi la app è anche a facoltativa e la diffusione non sarà capillare sarà più che inutile.

Insomma senza una strategia medica e di controllo la app è assolutamente inutile, prima bisogna trovare i laboratori per i test e decidere come procedere quando si trova un positivo e obbligare tutti i contatti a usare la app, altrimenti non servirà a nulla. Sembra invece che si voglia partire dalla fine senza aver studiato un modello.


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