Il Pdl è sempre
più nel caos ma appare chiaro che sarà impossibile organizzare le primarie in
15gg e senza nemmeno uno straccio di campagna elettorale. Ciò che si profila,
nel caso quasi certo di vittoria di Bersani alle primarie del PD, è una
spaccatura del Pdl, Alfano coi capigruppo e area Formigoni (sempre più in rotta
con la linea che vuole appoggiare Maroni in Lombardia) andranno ad unirsi al
progetto di centro di Casini e Montezemolo che sempre più segnali indicano come
il progetto sostenuto dal mondo cattolico, come già scritto da Buttiglione una settimana fa su Avvenire, col pressing su Monti, vedi sempre Avvenire, con appoggio
di Ricciardi, Oliviero, CISL, Coldiretti e MCL.
Berlusconi ormai
alla deriva populista e in un delirio di onnipotenza che non gli consente di
accorgersi di essere finito, si suiciderà con una sua lista, come gli ex-AN.
Peccato per la
sinistra che scegliendo Bersani vincente
grazie l’abbraccio mortifero con CGIL e Vendola, e bocciando Renzi, perde
l’ennesima occasione per trasformarsi in un moderno partito socialdemocratico .
La conseguenza potrebbe portare il
gruppo di ex popolari a Casini e Montezemolo. La vittoria di Renzi appare infatti davvero improbabile.
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