Si
possono osservare alcuni fatti che suggeriscono riflessioni in merito al
tentativo di aggregazione al centro.
Il
protagonismo del presidente delle ACLI che su diversi media continua a proporre
questa soluzione, davvero inedito per un movimento spesso identificato come
legato politicamente al PD.
Oliviero
sta spostando e consolidando una partecipazione delle ACLI verso il centro con
un attenzione ai valori non negoziabili.
Il
protagonismo di Riccardi, sorprende la sua dichiarazione per i tempi e i modi,
non certo sul contenuto cui certamente Riccardi è convinto difensore, in difesa
del tema della vita in occasione della cerimonia di consegna del Premio europeo
per la vita alle madri d’Europa e a commento del premio Nobel per la Pace alla
UE.
Riccardi
e Oliviero hanno partecipato alla convention di Montezemolo
Il
PPE ha preso decisamente le distanze da Berlusconi e dichiarazioni degli
eurodeputati Luca Volontè e Mario Mauro sembrano segnare un tentativo dell’area
politica che fa riferimento a CL verso un sostegno ad un eventuale lista Monti.
Ma
soprattutto è apparso evidente la forte la presa di posizione della CEI con
Bagnasco che ha usato toni inusualmente forti e categorici contro il ritorno di
Berlusconi.
Anche
il quotidiano Avvenire continua il suo endorsment verso Monti, l’elogio di
domenica e la presa di posizione che fece rispondendo alle dichiarazioni di
Napolitano che ricordavano a Monti la sua incandidabilità, sono i segnali più
evidenti di una pressione esercitata su Monti da parte del mondo cattolico per
una sua discesa in campo.
Tutto
questo lavoro al centro verrà vanificato se Monti non cederà a queste
pressioni. Un ostacolo è la legge elettorale e quindi potrebbe delinearsi la
scelta, che vede favorevole anche Napolitano, di tenere Monti come ultima carta
in caso di pareggio.
Bisognerà
poi valutare se alcuni protagonisti della vita politica accetteranno di
rinunciare a ricoprire un ruolo di primo piano pur di facilitare l’aggregazione
al centro.
Certo
lo scontro a cui assistiamo tra Monti e Berlusconi prefigura una focalizzazione
in questa direzione la campagna elettorale emarginando un po’ l’opzione Pd che
rimane comunque ad oggi favorita.
Monti
per prevalere dovrebbe riuscire a prendere voti anche al centro sinistra tra i
delusi dall’alleanza tra PD e Vendola.
Un
altro elemento importante sarà valutare quanto peserà il voto di protesta ad
oggi impossibile da calcolare, ed
infine quanto peseranno le opinioni e pressioni internazionali su questo
possibile passo di Monti.
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