mercoledì 31 dicembre 2014

2014: un anno segnato da tragedie ma anche da segnali di speranza

Il 2014 è stato un anno segnato da guerre e tragedie, se potessimo riassumerlo con delle foto sicuramente sceglieremmo 4 simboli di quest'anno, le bandiere nere dell'Isis che hanno caratterizzato il 2014 con la loro violenza , decapitazioni, ritorno della schiavitù, deportazioni e fughe di massa e persecuzione religiosa in Iraq e Siria, ma anche la foto delle ragazze rapite in Nigeria da Boko Aram (dimenticate troppo velocemente da tutti) che continua ad espandersi in Nigeria e a rapire ragazze e fare massacri. Poi la guerra in Ucraina con la crisi partita da piazza Maidan e sfociata nell'annessione della Crimea da parte della Russia e nel conflitto nell'Ucraina orientale che ha riaperto la contrapposizione Russia - Occidente. La Russia a seguito delle sanzioni e del crollo dei prezzi del petrolio (non proprio casuale) segna poi una grave crisi economica dagli esiti incerti
Purtroppo la guerra ha colpito anche altre aree come il Medioriente specie nella grave crisi di Gaza e nella serie di attentati che hanno colpito Israele, in Libia, e in Siria. Abbiamo poi assistito alla prima vera "cyber guerra" tra Corea del Nord e USA.
Il 2014 è stato anche l'anno dell'Ebola in Africa Occidentale, giusto ricordare come ha fatto il Times i medici che hanno messo a rischio la loro vita. Ma ci sono stati altri gravi fatti come in Messico e Pakistan dove sono stati uccisi studenti e bambini, o le rivolte in Venezuela, Turchia e la richesta di democrazia ad Hong Kong, episodio troppo sottovalutato dai media ma da un potenziale impatto molto ampio.
C'è stata la tragedia degli aerei malesi scomparsi e abbattuti.
Il 2014 per L'Italia è stato segnato dall'avvento politico di Renzi e dagli innumerevoli arrivi di immigrati in fuga da guerre e fame e che troppo spesso rischiano la vita nei viaggi della speranza, nell'indifferenza generale. Un anno ancora caratterizzato dalla crisi economica e dalla corruzione politica e dal malaffare che allontana sempre di più la gente dalla politica, come hanno dimostrate le percentuali di partecipazione al voto. Ci sono state le elezioni europee ma la crisi dell'Europa appare sempre più grave se non si ritrova lo spirito di solidarietà e le ragioni di fondo per stare insieme, come ha ricordata Papa Francesco nel discorso al Parlamento Europeo «Cari eurodeputati, è giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno alleconomia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili; l’Europa che abbraccia con coraggio il suo passato e guarda con fiducia il futuro per vivere pienamente e con speranza il suo presente. È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su sé stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista, portatrice di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede».
Il 2014 è stato anche l'anno del sinodo sulla famiglia e di papa Francesco, diventato punto di riferimento e protagonista sia sulla scena nazionale che internazionale con l'incredibile successo del disgela tra Usa e Cuba.
Il 2014 è stato anche l'anno del premio Nobel perla pace a a Malala, l’adolescente pakistana vero esempio di riscatto e lotta per il diritto alla scuola delle bambine in Pakistan, e all'attivista indiano  e Satyarthi, premio concesso proprio «per la loro lotta contro la repressione dei bambini e dei giovani e per i diritti di tutti i bambini all'istruzione». Due esempi di speranza e di impegno civile pacifico.
Il 2015 dovrà dare risposta a molti conflitti sia sociali che internazionali, temiamo purtroppo sarà ancora un anno molto difficile in molti stati, preghiamo perchè Dio illumini menti e cuori per portare pace e libertà ma anche la difesa di quei valori che in occidente si stanno perdendo davanti a campagne a favore di falsi diritti contro la vita e la famiglia.







martedì 30 dicembre 2014

Lo ricorda il Papa: bisogna aiutare le famiglie numerose.


Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano le famiglie numerose ha ricordato come ogni figlio è “un miracolo che cambia la vita”. “Ognuno dei vostri figli è una creatura unica che non si ripeterà mai più nella storia dell’umanità. Quando si capisce questo, ossia che ciascuno è stato voluto da Dio, si resta stupiti di quale grande miracolo sia un figlio!”.

Il papa ha ricordato anche come “la Costituzione Italiana, all’articolo 31, chiede un particolare riguardo per le famiglie numerose; ma questo non trova adeguato riscontro nei fatti”.

Certo fa pensare che l'unica autorità che ricorda la bassa natalità in Italia e spinga i politici a sostenere le famiglie numerose sia il papa.
Ricordiamo che diversi economisti sostengono oramai come la crisi economica sia legata anche alla denatalità e all'invecchiamento della popolazione. Le statiste parlano chiaro, siamo vicini alla soglia per la quale sarà impossibile invertire al "piramide demografica".

Il papa ha anche sottolineato che la famiglia numerosa è una “scuola di solidarietà e di condivisione”, il cui esempio va “a beneficio di tutta la società”.

Inoltre il papa ricorda il ruolo delle associazioni familiari nella società che non devono rimanere indifferenti ma trasformare la società.

venerdì 26 dicembre 2014

10 anni fa una delle più grandi tragedie della storia

10 anni fa una delle più grandi tragedie della storia, 230mila morti, paesi e villaggi devastati o cancellati dallo tsunami, milioni di profughi, famiglie distrutte.
Un'ecatombe, che anche se all'inizio ci fu il rischio di porre l'attenzione solo sui turisti occidentali colpiti dal disastro, riuscì a mobilitare la solidarietà del mondo, squadre di soccorso da tutto il mondo, navi e marines inviati dall'allora presidente Bush, aiuti internazionali.
http://www.freenewspos.com/italia/video/2004%20secondi/1#!pos=%2Fitalia%2Fvideo%2F2004%20secondi%2F-5fKvN-RwKs
ma oltre a ricordare le vittime di questa tragedia in questo anniversario va dato riconoscimento a questi paesi diessersi rialzati e aver ricostruito ciò che era stato distrutto.




 

domenica 21 dicembre 2014

I nostri AUGURI di NATALE

NATALE 2014

Ci ritroviamo a festeggiare il Santo Natale, con la speranza nel cuore che possa essere un Natale di gioia, di pace, di serenità per tutti. Sappiamo però che in molti paesi ci saranno popolazioni che lo festeggeranno tra il rombo della guerra, proprio come accadde 100 anni fa durante il primo Natale della Grande Guerra. Un sergente, Bernard Joseph Brookes, sul fronte Occidentale raccontò l’incredibile tregua spontanea nata tra le trincee: “È stato davvero un Natale ideale, e lo spirito di pace e buona volontà era stridente in confronto con l’odio e la morte dei mesi passati. Uno apprezza davvero in una nuova luce lo spirito della Cristianità. Per questo è stato certamente meraviglioso che un simile cambiamento nelle abitudini dei due eserciti opposti possa essere stato generato da un Evento accaduto una notte di 2000 anni fa”.
Anche noi di fronte alle atrocità che ci vengono raccontate ogni giorno, di fronte al malaffare che sembra corrompere tutto, di fronte alla morte degli innocenti, di fronte ai milioni di profughi costretti ad abbandonare le loro case, dobbiamo dire come Isaia (12-2) “Ecco Dio è la mia salvezza: io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore”. Ecco, forse un messaggio per il Natale 2014 è proprio questo: tornare a guardare a Lui, è Lui che ci salva, è Lui la giustizia, sicuri della promessa che anche il profeta Isaia annunciava: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, su di lui si poserà lo Spirito del Signore [...] Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia” (Is 11,1-10).
Come ha detto papa Francesco nel messaggio URBI ET ORBI del NATALE 2013 anche noi potremmo dare Gloria a Dio: “questo canto è per ogni uomo e donna che veglia nella notte, che spera in un mondo migliore, che si prende cura degli altri cercando di fare umilmente il proprio dovere”.
Vogliamo concludere i nostri auguri con San Giovanni Paolo II nel messaggio URBI ET ORBI del NATALE 1978: “Natale è la festa dell’uomo. Nasce l’Uomo [...] Non a caso Gesù è venuto al mondo nel periodo del censimento; quando un imperatore romano voleva sapere quanti sudditi contasse il suo paese. L’uomo, oggetto del calcolo, considerato sotto la categoria della quantità; uno fra miliardi. E nello stesso tempo, uno, unico e irripetibile. Se noi celebriamo così solennemente la nascita di Gesù, lo facciamo per testimoniare che ogni uomo è qualcuno, unico e irripetibile”.

mercoledì 17 dicembre 2014

Giornata storica: USA e CUBA riprendono le relazioni

Una giornata storica. Stati Uniti e Cuba hanno anunciato la ripresa di relazioni diplomatiche dirette ed uno scmabio di prigionieri. Oama ha detto che intraprenderà l'iter necessario a porre fine all'embargo a Cuba e si augura che viaggi, commercio e informazioni (internet e telecomunicazioni) a cui Cuba si aprirà possano permettere un cammino verso la libertà e ilprogresso di Cuba. Cuba si impegna a rilasciare diversi prigionieri politici. Rimangono le differenze come ha sottolineato Castro ma il cammino per un dialogo e un cammino di normalizzazione è oramai aperto.
Potremmo dire il primo importante risultato di Obama in politica estera.
Decisivo per la svolta, come dichiarato anche dai due presidenti l'intervento del Vaticano e di Papa Francesco. Agli incontri segreti degli ultimi 18 mesi tra i negoziatori americani e cubani hanno partecipato anche rappresentanti del Vaticano.
Coem non ricordare in questo momento gli storici viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI a Cuba che certo avevano contribuito a segnare dei passi di libertà e apertura nel paese.

martedì 16 dicembre 2014

I marò non potranno passare a casa il Natale

Ennesimo schiaffo all'Italia. La Corte Suprema indiana non ha accolto le istanze presentate dai Fucilieri di Marina che avevano chiesto di poter trascorrere a casa il Natale.
L'Italia non sa proprio come difendere is uoi uomini e farsi rispettare, in tutto l'arco del semestre a guida italiana non una posizione netta e forte. Un fallimento.

Terribile strage di innocenti in PAKISTAN

Il terrorismo colpisce sempre gli innocenti, perchè colpisce sempre obiettivi civili.
Questa volta in Pakistan ha colpito gli innocenti per eccellenza: i bambini.
Sono stati uccisi in un attentato 130 studenti di una scuola a a Peshawar.
I taleban nella rivendicazione i talebani hanno proprio detto di aver scelto con cura quella scuola per uccidere i figli degli ufficiali che combatto nel nord del Pakistan con i talebani.
Purtroppo i taleban non sono nuovi ad attacchi contro i bambini e le scuole spesso accusate di educare i ragazzi non secondo la legge islamica. L'attentato di oggi temiamo aumenterà le ritorsioni e le violenze in Pakistan, ma forse creerà una reazione contro i terroristi islamici nella popolazione civile. 
Il paese della giovane Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai che ha sofferto un attentato proprio per il suo impegno a favore della scuola per le bambine e che ritirando il premio ha detto di sognare di aiutare il suo paese nel favorire lo sviluppo del Paese, puntando sull'istruzione.

Di frone alla furia cieca e intollerante dei talebani l'istruzione e una nuova generazione educata al rispetto e lontana dai sermoni dell'odio sembrano davvero l'unica speranza per il Pakistan e per molti altri paesi islamici.

domenica 14 dicembre 2014

Eutanasia: aumentano i casi dove è legale. In Italia sempre più pressioni per introdurla

In questi giorni assistiamo all’ennesimo tentativo, da parte del partito radicale e del mondo intellettuale che ad esso si affianca, per forzare il parlamento ad esprimersi sull’eutanasia. Sembra ormai essere caduto il tabù di puntate dritto all’obiettivo finale, certo si insite ancora sulle dichiarazioni anticipate di trattamento ma come già due anni fa con la raccolta di firme si chiede esplicitamente l’introduzione del dell’eutanasia in Italia.

E’ doveroso ribadire che non esiste un diritto alla morte, che l’introduzione dell’eutanasia sconvolgerà la visione umanistica che oggi abbiamo, con una salto in avanti decisivo verso l’affermazione della cultura dello scarto. E chi verrà scartato?

leggi un nostro articolo sul sito del MVA

martedì 9 dicembre 2014

USA il Senato certifica le torture e la loro inefficacia

Ora è ufficiale il Senato Americano ha certificato che la Cia usò metodi oltre i limiti legali e che torturò dei prigionieri per ricavarne informazioni. Ma questo oltre  che essere disumano e illegale non produsse risultati efficaci. La tortura non va fatta "Torturare le persone è un peccato mortale, è un peccato molto grave". Lo ha detto Papa Francesco ricordando "la Giornata delle Nazioni Unite per le vittime della tortura che ricorre il 26 giugno. "In questa circostanza - ha detto il Papa - invito i cristiani ad impegnarsi per collaborare all'abolizione di ogni forma di tortura e sostenere le vittime e i loro familiari". Inoltre va sottolineato come dice il rapporto del Senato Usa e come vari studi dimostrano che spesso innocenti pur di far terminare la tortura si autoaccusano o danno informazioni che non sono vere. Non dobbiamo scendere sullo stesso campo dei terroristi abbandonando i valori in cui crediamo, la tortura non può essere un metodo adottato dalle democrazie che invece devono impegnarsi a combatterla. 

venerdì 5 dicembre 2014

Roma scandalo senza confini

Si i confini di questo scandalo legato all'amministrazione di Roma non ci sono, si va dalla corruzione per gli appalti della società AMA per la pattumeria a quella per il trasporto pubblico (in verità qualcosa si poteva sopsettare da precedenti legati alla gestione di queste municipalizzate) , dalle società di alcuni esponenti dell'area della destra romana alle cooperative rosse che si spartivano gli appalti per la gestione dei campi Rom e degli ostelli per gli immigrati. Tangenti che coinvolgerebbero esponenti dell'amministrazione di centro destra di Alemanno e suoi organizzatori di campagne elettorali, fino agli uomini da lui scelti per guidare le municipalizzate, tangenti che coinvolgerebbero esponenti legati all'amministrazione Veltroni e quella Marino dall'assessore alla casa al presidente del consiglio comunale.Tutti legati e pagati da una banda criminale che gestiva così milioni di euro in appalti e che arrivava a dire che immigrati e Rom permettevano guadagni superiori alla droga. Tangenti per finanziare le campagne elettorali comunali prima di Alemanno e poi di Marino. Una corruzione che va dalla destra legata all'amministrazione Alemanno al Pd legato al'amministrazione Marino e anche quella regionale di Zingaretti. Tangenti di centinaia di migliaia di euro con politici stipendiati mensilmente. Insomma una vergogna senza confini. Bisogna che le indagini facciano il loro corso e stabiliscano i colpevoli, ma sicuramente la classe politica romana di tutti i partiti ha delle responsabilità politiche enormi : bisogna rompere tutti questi legami rifare i bandi di appalto, dimissionare tutti gli amministratori delle municipalizzate e delle cooperative coinvolte, e sopratutto sciogliere il consiglio comunale.

sabato 22 novembre 2014

Africa Medioriene Europa Califfato: la situazione sta per esplodere

Anche se in Italia siamo distratti dai nostri battibecchi politici il califfato islamico sta segnando un'espansione sia mediatica che di aree di influenza. L'ultimo video delle decapitazioni ha mostrato i volti di jihadisti europei, un fenomeno in continua espansione. Il governo francese ha ammesso che sono più di 1000 i francesi che combattono per l'Isis, il governo inglese sta studiando leggi per impedire il ritorno degli inglesi andati in Siria, il fenomeno non è solo maschile ma anche femminile come riportato da alcuni articoli su ragazze olandesi e austriache che andate in Siria chiedono ora aiuto alle famiglie dopo essere state sposate a guerriglieri Isis. Un fenomeno quello delle ragazze che vanno volontariamente a offrirsi ai guerriglieri dell'Isis che non riguarda solo l'occidente ma anche i paesi del Nord Africa. Volontari Isis arrivano anche dai paesi dell'ex area sovietica . Insomma un pericolo che rischia di contagiare molti paesi e che non va trascurato. Altrettanto grave la creazione di provincie del Califfatto e di continui attentati in Egitto nel Sinai dove è stata persino attaccata una nave della marina militare. La Libia ormai nel caos totale e in preda a una vera guerra civile vede in Cirenaica la nascita di una provincia dell'Isis. Altra situazione gravissima l'espansione territoriale del califfato creato da Boko Aran in Nigeria dove ormai uccisioni e rapimenti non si contano. Situazioni di conflitto anche in Mali Sudan Somalia creano in tutta la fascia sahariana africana una situazione esplosiva.
Non possiamo nn interessarci di queste tragedie innanzitutto umane con migliaia di morti e soprusi se si pensa alla vendita di schiave in Siria e in iraq e alla persecuzione delle minoranze religiose. Il problema del terrorismo islamico purtroppo è destinato a crescere come quello delle guerre in Africa e in Medioriente, questo si tradurrà anche in fenomeni di emigrazione enormi .L'Europa che già deve affrontare la presenza di cellule interne islamiche si troverà a sostenere una pressione demografica sempre maggiore con gravi problemi anche interni una situazione esplosiva.
 
Per affrontare il tema Mercoledi 26 Novembre abbiamoinvitato il giornalista R.Casadei
incontro alle ore 21 in via Osoppo presso il CInema-Teatro
 
 
 
 

Napolitano da Papa Francesco: ultima visita prima delle dimissioni?

Oggi a sorpresa il Presidente Napolitano si è recato a Santa Marta per una visita privata a Papa Francesco. Ci domandiamo, ha voluto un ultimo incontro prima delle dimissioni?

Sentenza amianto scandalosa sotto molti punti di vista


La sentenza della Cassazione che sul caso Eternit ha prosciolto l’ex proprietario delle fabbrica annullando la precedente condanna. La motivazione secondo la corte, è che il reato è prescritto, la cosa incredibile è che la sentenza afferma che la prescrizione era in atto già fin dal primogrado di giudizio. Giustificato la rabbia dei parenti delle vittime dell’amianto, e del comune simbolo di questa tragedia, Casale Monferrato. L’oggetto del processo «era esclusivamente l’esistenza o meno del disastro ambientale, la cui sussistenza è stata affermata dalla Corte che ha dovuto, però, prendere atto dell’avvenuta prescrizione del reato», avvenuta nel 1986 con la chiusura degli stabilimenti, spiega in una nota la Cassazione.
Con l’assoluzione, inoltre, nessun risarcimento avrà luogo. Stephan Schmidheiny, l'ultimo proprietario della Eternit, invece di gioire della sentenza dovrebbe mostrare empatia e solidarietà per le vittime e le loro familglie ed offririsi di pagare comunque un risarcimento che peraltro aveva gia stabilito nella cifra di alcune decine di milioni di euro, che aveva proposto come soluzione prima del secondo grado di giudizio. Per lui in ogni caso rimane l’oggettiva responsabilità di non aver fatto nulla per evitare le morti per aminato pur conoscendo i rischi.
Lungimirante appare l’allora contestatissima decisione del comune di Casale che nel 2011 si ritirava da parte civile accettando i 18,5 milioni di uno dei due imputati del processo Eternit per disastro ambientale.
Insomma ennesimo fallimento della giustizia in Italia. Adesso viene richiesto da ANM e politica di cambiare la legge sulla prescrizione rinunciando cosi ad ogni possiile tentativo di pretendere una giustizia piu veloce.
Oltre l fallimento della giustizia, non si può porsi domande sulla startegia dell’accusa e dei pm e sul fatto che un processo che si sapeva già prescritto è proseguito.

giovedì 13 novembre 2014

C’era una volta l'Italia il paese dei matrimoni

C'era appunto, negli anni 70 c'erano tra i 350.000 e i 400.000 matrimoni all'anno . Ora nel 2013 siamo scesi sotto i 200.000. E' vero c'è stato e c'è il calo demografico ma c'è anche un cambio culturale se solo dal 2008 (dati Istat) " in cinque si è avuto un calo di 53mila nozze, pari ad oltre un quinto delle celebrazioni del 2008. Anche nel periodo 1991-2008 si è registrato un calo ma con una velocità molto inferiore: in quel periodo infatti i matrimoni sono calati dell1,2%, mentre nel periodo 2008-2013 il calo è stato del 5%". E in un solo anno dal 2012 al 2013 il calo è stato di più di 13.000 facendo fermare il numero totale a 194.057.

Le nozze civili passano dal 37% del 2008 al 43% del 2013, mentre nel 2013 sono solo 111.545 sono state le nozze celebrate con rito religioso.

Forse continuare a parlare male della famiglia, i divorzi che aumentano, continuare ad accettare il modello delle convivenze, ha fatto crollare sia i matrimoni civili e sopratutto quelli religiosi : 44mila in meno negli ultimi cinque anni (-29%).

Ma senza la famiglia aumenterà anche il calo demografico e il circolo vizioso porterà la società italiana, che già prima nella storia ha avuto il sorpasso degli ultra 65enni sui minori di 18 anni, a invecchiare sempre più e avere sempre meno matrimoni e figli. Anche la Chiesa italiana dovrebbe porre l'accento sul calo del matrimonio e capire che accettare ogni tipo di convivenza non convince i giovani a sposarsi anzi rende tutte le scelte uguali.

mercoledì 12 novembre 2014

La sonda Rosetta un'impesa storica e un successo europeo e italiano

Da 511 milioni di chilometri arriva il segnale all’Agenzia Spaziale Europea: per la prima volta, una sonda interplanetaria è riuscita ad atterrare sul nucleo di una cometa. Un successo europeo. La sonda è atterrata alle 16,35 (ora italiana), guidato da un italiano, Paolo Ferri, dopo 6 miliardi di chilometri nello spazio e 10 anni. Un'impresa incredibile. Pensate alla precisione dell'operazione. Pensate che si usa una tecnologia di 10 anni fa. Rosetta è composta di due parti. La sonda “madre” porta con sé una sonda "figlia" denominata “Philae” che, una volta posatasi sulla cometa eseguirirà le analisi delle proprietà chimico-fisiche e mineralogiche della cometa. Un successo eruropeo eanche della tecnologia italiana: la ricerca e l'innovazione tecnologia italiana si è concentrata in 3 punti: i pannelli solari, tre strumenti della sonda madre e la mini-trivella del lander.

sabato 8 novembre 2014

IPCC: i soliti proclami apocalittici


Ennesimo allarme catastrofico dell'IPCC che annuncia il punto di non ritorno, addirittura si spinge in affermazioni che nessuno può dimostrare scientificamente come "Le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera sono ai massimi livelli da 800.000 anni a questa parte”,incredibile!! E ancora “Tra il 1880 e il 2012 la temperatura della superficie terrestre e degli Oceani è salita di 0,85°C, a un ritmo troppo veloce" dimenticandosi di dire che come afferma un documento congiunto della NASA e del NOAA del 2013 “2013 Global Temperatures” c’è una sostanziale stabilità delle temperature negli ultimi 10 anni.


 

Non è certo la prima volta che tali allarmi vengono lanciati, e casualmente sempre prima delle assemblee internazionali. La prossima sarà nel 2015 a Parigi. Anche nel 2012 veniva annunciato "cinque anni al punto di non ritorno, cambiamenti climatici e riscaldamento globale causato dall’uso di combustibili fossili sta per segnare il punto di non ritorno". L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) mette in guardia il mondo prima della prossima conferenza di Durban sull’ambiente.

Nessuno dice che i cataclismi di città e isole scomparse sotto le acque non sono avvenute, che i ghiacciai si sono ritirati ma non sono spariti, che se è vero che il polo nord si riduce il polo sud invece si espande, dati confermati sempre dal NOAA/NASA 2013 Global Temperatures del January 21, 2014. Come non ricordare l’pocalittico annuncio dell’IPCC che nel quarto rapporto (2007) riportava un'informazione vistosamente sbagliata che prevedeva la fusione dei ghiacciai himalayani entro 35 anni e per la quale si è dovuto scusare ufficialmente nel 2012.

Nessuno invcece punta il dito contro l'inquinamento atmosferico e delle acque nei paesi in via di sviluppo a causa di fonti energetiche inquinanti, o non si dice che le inondazioni sono dovute spesso a incuria dell'uomo e a costruzioni effettuate in zone chiaramenti a rischio.

Nessuno che tiene conto delle continue eruzioni vulcaniche come in Islanda o delle macchie solari visibili con i moderni mezzi tecnologici che molto influiscono sulle temperature, molto di più delel sorgenti “antropiche”.

Insomma questo annuncio ancora una volta sembra un po’ di pubblicità per vendere il prodotto: inutili conferenze in cui vengono sperperati soldi in politiche inutili visto che alcuni ricercatori dicono che anche a fronte una riduzione delle CO2 non si avrebbe una riduzione della temperatura, ammesso che la CO2 sia un problema visto che la comunità scientifica non è unanime su questo. Secondo i ricercatori della Princeton le ricerche precedenti “Non tengono conto di una progressiva riduzione della capacità degli oceani di assorbire il calore dall’atmosfera, in particolare gli oceani polari". Come dire quanti modelli tengono conto veramente delle moltissime variabili in gioco nei fattori climatici?
La vera preoccupazione deve essere la cura del creato e non la rincorsa a chi grida piu forte o profetizza scenari apocalittici al solo fine di continuare ad alimentare ricerche e fondi ad essi destinati o a spingere e sostenere leggi che impongono controlli su emissioni ma che poi non intervengono per chiedere standard di sicurezza o limitazioni all'inquinamento nei paesi emergenti o in rapida crescita economica come la Cina.
Insomma migliorare e difendere il creato si può e anche la tecnologia può aiutare. Sparare proclami e annunci invece no!

giovedì 6 novembre 2014

Sarà un caso ma da quando c'è Pisapia le occupazioni sono aumentate


Sarà un caso ma da quando c'è Pisapia le occupazioni sono aumentate e gli sgomberi quasi sono cessati del tutto.

Il voto di mid Term ha bocciato Obama e la sua politica

Nonostante i dati positivi sull'occupazione e sulla crescita del Pil, gli americani hanno valutato negativamente la politica di Obama, ritenuta comunque deficitaria anche sul piano economico. Una politica che ha diviso gli USA con leggi come quella sulla sanità, che ha fallito su altre promesse come quella di una nuova legge sugli immigrati o sulle armi e che è stata fallimentare in politica estera.

Obama si è mostrato sempre indeciso, in ritardo nel capire gli eventi e non in grado di reagire a situazioni nuove. Il ritiro da Iraq ed ora dall’Afghanistan, disinteressandosi degli effetti che avrebbe scatenato, la decisione di ridurre la presenza geopolitica americana, il suo disinteressamento in Medioriente fino al fallimento della sua politica in Libia, Siria e Ucraina sono esempi lampanti del suo fallimento in politica estera.

I repubblcani hanno ora la maggioranza nei due rami del palamento USA, vedremo cosa riusciranno a dimostrare, ma in vista delle presidenziali fra due anni hanno strappato seggi senatoriali e addirittura Governatori in Stati da molto tempo orientati a votare partito democratico. Un grosso vantaggio ma ai repubblicani manca un leader, vedremo se tra i vincitori di oggi ne emergerà uno, mentre per i democratici sembra essere certa candidatura Hilary Clinton.

mercoledì 5 novembre 2014

25 anni fa la caduta del muro di Berlino

25 anni fa la caduta del muro di Berlino, segnava la fine della DDR, dopo la caduta del comunismo in Polonia sulla spinta del moviemnto di Solidarnosc e della Chiesa, anche il regime comunista della DDR s i sgretolava. Il muro simbolo di una stagione di dittature e terrore e di uno stato poliziesco cadeva.

La Germania avviava in maniera sorprendente e velocissima un pecorso di riunificazione, anche l'Europa poteva cosi cominciare a riunire quelli che San Giovanni Paolo II chiamava i suoi due polmoni : est e ovest.


Berlino ieri e oggi nelle immagini del Corriere

http://www.corriere.it/reportages/esteri/2014/berlino-ieri-e-oggi/

Case popolari Milano è emergenza occupazioni ma non è sempre stato cosi

Diciamolo il fenomeno delle occupazioni delle case “popolari” non è certo nuovo, ma certamente da quando Milano è guidata dalla giunta Pisapia qualcosa è cambiato. C’è stato un abbandono del territorio e una sostanziale, spesso implicita, ma qualche volta anche esplicita, giustificazione delle occupazioni.

Ricordiamo tutti l’incredibile intervento di vendola subito dopo l’elezione di Pisaia ma anche il clima che si respira da incontri e affermazioni di alcuni componenti della giunta va in questa direzione, per esempio un assessore (ora ex) della giunta Pisapia, dichiarava 'occupare non è reato'.

Ma veniamo ai dati, nel 2010, secondo il direttore dell’Aler, ex prefetto di Milano, “in città ci furono 25 nuove occupazioni e 600 tentativi sventati. Oggi, al contrario, le occupazioni sventate rappresentano il 35% del totale”.

Nel 2014 sono arrivate a oltre 1.400. Certo inefficene e responsabilità non sono univoche e cadono su molti, è vero che Aler è governata dalla Regione, ma il dato appare comunque clamoroso e non sembra presente in questi termini e drammaticità nel resto delle grandi città della Lombardia.

Come non ricordare per esempio al rinuncia di Pisapia eletto sindaco all’azione deterrente delle forze armate che pattugliavano la città.

Insomma tutta una serie di segnali che hanno indebolito il contrasto al fenomeno e al controllo del territorio.

Rimane inoltre il prolema del recupero e della muntenzione delle case popolari e la necessità di rivedere e accellerare gli assegnamenti degli alloggi.

martedì 4 novembre 2014

Mettiamo sanzioni al Pakistan per violazione dei diritti umani

Una nuova orribile storia di persecuzione dei cristiani arriva dal Pakistan, due giovani arsi vivi dopo due giorni di sequestro perchè accusati di aver bruciato delle pagine del corano. La polizia non ha fatto nulla in due giorni per impedire questo orribile omicidio.
E' ora di dire basta a questi atti criminali che sempre più spesso accadono in Pakistan. Ci sono sanzioni nel mondo per vari paesi che non rispettano le regole inernazionali, ebbene il Pakistan viola la libertà di religione. E' ora che la diplomazia europea si muova, l'Italia ora ha il semestre europeo e anche il rappresentante ufficiale Ue per la politica estera, mettiamo sanzioni al Pakistan per violazione dei diritti umani e delle regole internazionali finchè non verrà abolita la legge sulla blasfemia che incita a queste barbarie e offre un pretesto per condanne arbitrarie come quella ad Asia Bibi.
 

giovedì 30 ottobre 2014

La fine del consociativismo?


Renzi alla Leopolda dopo la manifestazione della CGIL : “una piazza non può bloccare il paese. Una volta discusso, si va avanti. Io non intendo fermarmi". Bersani: “il popolo della piazza Cgil è parte del nostro popolo”. La Camusso accusa Renzi di essere messo lì da poteri forti, esponenti del PD replicano dicendo che la Camusso ha pagato i pulmann a Roma e insinuando dubbi sulla sua elezione. Lo scontro verbale ieri è diventato anche fisico, potremmo dire, con gli scontri che hanno coinvolto alcuni operai di Terni e sindacalisti della Fiom con la polizia a Roma. Tutto questo è l’ultimo tassello di una "lotta" politica durissima tra la sinistra PD e la CGIL contro il nuovo PD di Renzi.

Renzi che vuole fare il partito della Nazione vuole fare quello che Blair ha fatto 20 anni fa in Gran Bretagna , staccare il cordono ombellicale del partito di centro-sinistra dal sindacato. Renzi ha detto che non ridarà in mano il partito alla vecchia guardia Bersani, che aveva fatto dell’alleanza con la CGIL la sua ossatura basta vedere come aveva composto la commissione lavoro al Parlamento.

La Camusso accusa Marchionne di aver messo Renzi al comando ma in verità l’ha fatto il PD dopo la debacle delle elezioni 2013 e il goevrno Letta immobile.

Ma certamente Marchionen è la persona che ha rotto il consociativismo CGIL-Confindustria uscendo da quest’ultima e il fatto che Renzi sia andato in USA alla fabbrica FCA è sicuramente un segnale.

La vita vince

Due notizie di cronaca dovrebbero far riflettere sui temi della vita.

Una ragazza che aveva chiesto la possibilità di morire tramite eutanasia, aveva comunicato la data scelta: il primo novembre, dopo il compleanno del marito. Nei giorni scorsi su internet erano apparse le sue foto al Grand Canyon. Oggi ci ha ripensato affermando «Non è ancora il momento giusto. Mi diverto e rido ancora con la mia famiglia e i miei amici. Ma non ho cambiato idea».

Sembra più un grido d’aiuto e forse lo è, certo la paura della morte rimane, ma vivere anche con la malattia offre sempre una possibilità di relazione, anche intense e in alcuni casi aiuta anche a riavvicinarsi come forse sta facendo questa ragazza che organizza i viaggi con i suoi cari.  Ci auguriamo che questa ragazzi rinunci per sempre alla sua idea, basata tra l’altro su una diagnosi che le prospetta 6 mesi di vita. Scordandosi forse che la medicina non è una scienza esatta e la diagnosi non può dire quanti giorni le rimangano davvero.

Venedo ad una storia più vicina a noi, a Milano, una donna incinta è stata dichiarata in questi giorno morta, ma i medici non hanno staccato le macchine e stanno cercando di far proseguire la gravidanza fino alla 28 esima settimana per dare una possibilità al bimbo che porta in grembo di sopravvivere.Una storia commovente che ricorda a tutti quanto il bambino possa vivere di una vita autonoma, sia un ”altro” dalla mamma, un’altra persona.

venerdì 17 ottobre 2014

TFR occasione ma anche dubbi sulla tassazione

Diciamolo la mossa di dare in busta paga il TFR mensilmente ha due effetti positivi per lo Stato, incassare subito le tasse legate al TFR e incentivare i consumi interni aumentando la liquidità disponibile. Anche per le famiglie, oggi in difficoltà potrebbe essere una boccata di ossigeno nel breve periodo e certamente, il fatto che sarà possibile averlo per 3 anni potrà aiutare qualcuno. Il rischio è che consumando il TFR poi nel futuro, se le persone non saranno abituate a risparmiare, o non potranno farlo, allora si potrebbero avere dei problemi legati al fatto che il TFR non sarà più una risorsa per gli anziani.
Ma c'è un aspetto che il governo Renzi introduce e che cambia il punto di vista su questa manovra, quello che la tassazione. Con la meesa del TFR in busta paga la tassazione seguirà quella del reddito e non quella agevolata dell'11%, comemaccadeva fino ad oggi. Quindi per le fasce di reddito medio-alte questo significherà una tassazione superiore al 20%-30%. Inevitabilemnte questoaspetto ridurrà le persone che lo chiederanno in busta paga essendo su scelta volontaria
Altro aumentano delle tasse riguarda la tassazione sui rendimenti dei fondi pensione "dal periodo d'imposta 2015" che passerà dall'11 al 20% e quella sui redditi derivanti dalle rivalutazioni dei fondi per il Trattamento di fine rapporto, la tassazione passa dall'11 al 17%. Diciamolo quasi una pietra tombale ai fondi pensionistici. Peccatoche fino ad oggi si è incentivato e raccomandata la loro sottoscrizione. Ennesima conferma di una variabilità legislativa in temi di pesnione che deve far riflettere.

Scandalosa situazione delle case ALER


Il Corriere della Sera meritoriamente sta facendo una serie di articoli sul degrado nelle case Aler e in particolare sul problema delle occupazioni abusive: sono ormai centinaia e in continua crescita e accompagnate da sorprusi, violenze e minacce.

Le occupazioni abusive oltre ad essere un atto illegale e violento, sono una sconfitta:
- dell'Aler che non riesce a sistemare ed assegnare le case vuote
- per la sicurezza, perchè nelle occupazioni agiscono anche gruppi criminali
- per i diritti delle famiglie che aspettano legittimamente una casa popolare da anni
-per i diritti degli abitanti delle case Aler che vedono negato il diritto a vivere senza paura, qualcuno addirittura non va piu nemmeno in vacanza o teme di andare all'ospedale e vedersi occupato l'appartamento, senza parlare delle violenze quotidiane e del clima di intimidzione diffuso

Ora dopo gli articoli, ma si sapeva già, non ci sono più alibi, tutti sanno, ci chiediamo, a quando le azioni del Comune, dell'Aler, delle forze dell'ordine?

mercoledì 15 ottobre 2014

Genova oltre il danno la beffa

Genova ancora una volta allagata, un'alluvione annunciata si potrebbe dire, visto che dopo 3 anni dall'ultima, niente o quasi è cambaito e i lavori per i canali scolmatori sono fermi bloccati dai soliti ricorsi al TAR e dalla burocrazia.

Le drammatiche immagini dell'alluvione di Genova ripropongono l'incapacità della classe politica e della burocrazia di reagire e cambiare, affrontare i problemi e risolverli.
Ma a Genova oltre il danno c'è la beffa potremmo dire. Infatti prima dell'alluvione alcuni dirigenti del comune sono stati premiati per aver raggiunto gli obiettivi prefissati per mettere in sicurezza la città in caso di alluvione, mettere in atto misure per la previsione, prevenzione, gestione e superamento delle emergenze.

Sembra invece che la Protezione civile abbia disattivato il numero verde di allarme alle sette di sera, alle nove e mezza la cittadinanza si era già accorta che il Bisagno era pericoloso e tentava di telefonare a un numero muto.

SCANDALOSO: dovrebbero avere la decenza come minimo di restituire il premio, e forse qualcuno dovrebbe rispondere delle mancanze di questi anni.

Al processo emerge l'incredibile violenza No Tav

al maxi processo No Tav contro i 53 attivisti imputati per gli scontri con le forze dell’ordine scoppiati il 27 giugno e il 3 luglio 2011, l’avvocato Mauro Prinzivalli, dell’avvocatura dello Stato che ha rievocato un episodio del 3 luglio, quando un vice brigadiere Luigi Dematteo rimase isolato in balia dei manifestanti, durante gli scontri intorno al cantiere. Il militare era armato e fu circondato e rilasciato dopo circa un’ora. «Quell’episodio - ha detto il legale - è da considerarsi una tortura: fu picchiato, massacrato e riportò 408 gironi di prognosi, poi giudicato non più idoneo al servizio».
Ci sembra giusto ricordare la violenza che questo moviemnto ha portato e ricordare i servitori dello Stato che a rischio della loro vita hanno difeso i cantieri.

mercoledì 1 ottobre 2014

Cosa pensano gli italiani dell'eterologa?

Ma cosa pensano gli italiani dell'eterologa?
Secondo l'Indagine "Diventare genitori oggi", indagine sulla fertilità/infertilità in Italia condotta dal Censis, mentre appare ormai accettata la fecondazione omologa, è favorevole alla inseminazione omologa in vivo l'85% del totale del campione, e alla fecondazione omologa in vitro il 73%, ben diversa appare l'opinione sull'eterologa.  È d'accordo con l'uso di gameti esterni alla coppia il 40% degli italiani, am se si entra nel dettaglio dei dati si scopre una sostanziale contrarietà:  solo il 14% concorda con la possibilità di ricorrere alla maternità surrogata (il cosiddetto «utero in affitto»). E appena il 9,5% è favorevole alla possibilità di scegliere in anticipo il sesso del nascituro.

E certamente il tema non appare una priorità nazionale, infatti solo l'11% del campione afferma di sapere che in Italia esiste una legge che regola la materia (la n. 40 del 2004).

Preoccupa il dato che rileva che il 35% delcampione è favorevole alla diagnosi pre-impianto.

A Hong Kong si lotta per la democrazia


A Hong Kong giovedi scorso sono incominciate le proteste contro la legge che impone che sia il partito comunista a decidere le liste per l’lelezione del governatore. Questo contrasta quello che era stato promesso al momento dell’unificazione con la Cina nel 1997, cioè che le elezioni del 2017 sarebbero state a suffragio universale e libere. La protesta incominciata con manifestazioni di studenti è cresciuta dopo il tentativo della polizia di reprimerla con la forza. La gente di Hong-Kong si è unita agli studenti, nonostante le minacce e la repressione e la censura. Tra i protagonisti delle manifestazioni che chiedono di garantire i diritti civili anche il cardinale emerito Zen.
Hong Kong potrebbe diventare un esempio per tutta la Cina e per questo la protesta e il sistema di voto sono temuti dal governo di Pechino. Vedremo come proseguira la situazione e anche cosa diranno le potenze mondiali e l’Onu sulla libertà dei cittadini cinesi, se prevarranno gli interessi economici occidentali in Cina o il sostegno alla richiesta di democrazia.


sabato 27 settembre 2014

Quanto costa la fecondazione eterologa? Quante cose non sappiamo?

Quanto costa la fecondazione eterologa? Le Regioni hanno riconosciuto che una fecondazione eterologa con seme da donatore e inseminazione intrauterina (la pratica più semplice) vale 1.500 euro, quella con seme da donatore ma in vitro 3.500 e quella con ovociti in vitro 4.000, tutte le regioni tranne la Lombardia sosterranno gran parte delle spese, chiedendo a chi richiede l’eterologa solo un ticket tra i 400 e i 600 euro. La Regione Lomardia ha invece deciso che non sosterrà i costi che saranno quindi tutti a carico della coppia. Ci sembra una decisione corretta non essendo farmaci salvavita e non essendo riconosciuta l’eterologa dallo Stato come livello essenziale di assistenza.

Interessante notare come la Regione Lombardia ha limitato l’accesso all’eterologa solo alle coppie sterili, mentre c’è chi chiedeva di estenderle anche alle coppie portatrici di malattie genetiche o sessualmente trasmissibili, con l’implicita richiesta quindi di selezionare i nascituri.

Nel frattempo crescono i dubbi sull’applicabilità dell’eterologa, «Non ci sono donatori», questo è l’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla responsabile del centro di fisiopatologia della riproduzione dell’ospedale San Martino di Genova, la dott.ssa Anselmini, che in un intervista al Secolo XIX e riportata anche dal Corriere della Sera, http://www.corriere.it/salute/14_settembre_25/eterologa-tecnoscienza-non-sostituisca-l-etica-ff752576-44b5-11e4-a9f2-f9125b43127e.shtml, evidenzia le difficoltà per una donna a donare ovociti «È necessaria una stimolazione ormonale che si ottiene con due iniezioni sottocutanee al giorno per dodici giorni. Deve venire in reparto almeno cinque volte per fare un’ecografia, oltre a un prelievo del sangue. Quando è il momento giusto viene sottoposta al prelievo di ovociti, con una breve anestesia generale e quindi un ricovero in day hospital di almeno una mezza giornata». E’ chiaro che il termine donazione è solo un espediente lessicale visto che sarà necessario importare ovociti dall’estereo dove vengono pagati.

Un'altra delle tante realtà sottaciute in questa vicenda, come il dovere di concedere al figlio di poter conoscere i genitori biologici, in Inghilterra dove l’eterologa è praticata da anni, dal 2005 l’anonimato del “donatore” è stato abolito, perché non se ne parla?

Perché la legge italiana oggi concede il diritto di conoscere il genitore biologico anche ai figli nati fuori dal matrimonio e dovrebbe discriminare i figli nati dall’eterologa?

giovedì 25 settembre 2014

Se la stampa e Obama fanno autocritica: contro il terrorismo non si è fatto abbastanza


Finalmente anche la stampa italiana, alcuni giornali internazionali lo scrivevano da mesi, critica e dichiara fallimentare la politica estera di Barack Obama, forse è finita questa incredibile luna di miele tra la stampa e Obama che gli ha permesso di fare e disfare senza quasi alcuna opposizione. Gli ha consentito di lasciar fare in Nord Africa e in Medio Oriente, qui addirittura rinunciando a quel ruolo di mediatore che aveva sempre contraddistinto la politica americana, o abbandonare l’Iraq e la Siria al loro destino facendo precipitare la situazione, magari finanziando chi poi si è rivelato il peggior nemico. Ma Obama ha avuto soprattutto una linea non chiara e contraddittoria. Lo stesso Barak Obama ha fatto d’altronde autocritica nel suo discorso all’ONU dicendo che contro il terrorismo non si è fatto abbastanza. Meglio tardi che mai ma quanti errori.

Ora una denuncia chiara contro il terrore e l’orrore dell’ISIS. Giusto coinvolgere anche i paesi arabi, per ora solo i sunniti, e non far apparire la guerra come uno scontro tra USA e Islam o peggio tra occidente e islam. Anche il Vaticano attraverso le parole del Segretario di Stato Parolin afferma: "Rischio escalation ma la strage va fermata". Inanto contnuano ad arrivare notizie di orrori commessi in Iraq ma non solo, come dimostra il barbaro assassinio dell'ostaggio francese Hervè Gourdel. Continuano poi le violenze sulle ragazze e donne rapite e quelle contro i cristiani e gli sciiti. Non sorprende cosi la dura condanna dell’ISIS da parte dell’Iran.
 
E' chiaro comunque a tutti che serve avere  anche una soluzione politica, quella militare non è risolutiva. Bisogna sapere cosa si vuole costruire dopo aver risolto la crisi e bisogna tagliere ogni forma di appoggio politico ed economico a queste frange armate.

venerdì 12 settembre 2014

Ebola, vergognosa indifferenza

Cosa sta accadendo in Liberia e Sierra Leone ai malati di Ebola? Lasciati morire per strada perché negli ospedali non c’è più posto, leggi quasi marziali che impongo una quarantena ai villaggi e costringono la gente a rimanere chiusa in casa per evitare contagi. I paesi africani sono stati abbandonati a sé stessi, pochi aiuti, nessun investimento, nessuna mobilitazione per creare strutture assistenziali e mediche seppur provvisorie che possano dare almeno un sollievo e un po di calore umano a questi,malati. Dove sono le ONG? dove sono gli ospedali da campo utilizzati spesso anche dagli eserciti che potrebbero essere velocemente attivi? Dove sono i famosi superpaperoni che si dicono grandi benefattori, perché hanno fondazioni milionarie per la “salute riproduttiva” o per evitare l’estinzione delle specie protette? Neanche un centesimo per i malati di ebola, dimenticati e con la speranza che muoiano in fretta e senza contagiare altri. E noi preoccupati a guardarci il nostro ombellico cominceremo ad interessarcene solo se avremo il primo caso in Italia, magari iniziando a gridare contro il pericolo immigrazione o all’untore.

Incredibili dichiarazioni di Salvini sulla Corea del Nord

Questo link sarebbe da mandare a Salvini!....che recentemente ha paragonato la Corea del Nord (una delle dittature piu terriibili) alla Svizzera. Incrediili le sue dichiarazioni, su un paese doe il totalitarismonon ha alcun rispetto della vita umana.
 
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_settembre_10/coree-confronto-scene-vita-quotidiana-seul-pyongyang-9b00b490-38f6-11e4-ba01-a3638c813bce.shtml


Il padano comunista Salvini che tanto ha apprezzato la mancanza di playstation, auto e telefonini farebbe meglio a non mandare più inutili tweet …almeno comincerebbe a sentirsi in Corea del Nord

giovedì 11 settembre 2014

11 settembre...sono passati 13 anni ma siamo ancora in guerra


Sono passati 13 anni da quell tragico 11 settembre del 2001, un giorno che ha cambiato la storia.
Quasi a sorpresa, per la maggior parte delle persone comuni, un gruppo di terroristi colpiva New York e gli Stati Uniti.
Un pericolo tutt’altro che sconosciuto quello del terrorismo islamico, visto che servirono poche ore per individuare i responsabili di quel terribile gesto.
All’ 11 settembre seguì la guerra in Afghanistan e poi la gerra in Iraq e una serie di attentati in tutto il mondo e una serie di guerre ancora in corso nell’area mediorientale.
Colpisce come dopo 13 anni non si siano ancora risolti alcuni scenari, quello dell’Afghanistan o dell’Iraq, dove non si è stati in grado di avere un approccio anche costruttivo, almeno non nella misura commisurata agli sforzi messi in campo, per aiutare le popolazioni civili. Appare chiaro, come la crisi irachena mostra, che la guerra non risolve i problemi, anzi a volte destabilizza e ne provaca peggiori di quelli che vuole risolvere. Per costriure la pace bisogna costruire uno sviluppo, riconciliare, perdonare, fare giustizia, rispettare i diritti umani fondamentali.
Tutti obiettivi che via via sono stati disattesi. Come disatteso è la battaglia contro il terrorismo nel mondo, con errori gravissimi degli stati del golfo che hanno creduto di sfruttare gli estremismi per difendere la proprio politica e stabilire aree di influenza. Si aggiunga poi una guerra tra sciiti e sunniti per la prevalenza sul mondo islamico e la pessima gestione delle primavere arabe. Gravissimi gli errori dell’Occidente che ad un certo punto si è disinteressato di quanto accadeva, pensando che non lo riguardasse più, il ritiro da Iraq e quello programamto dall’afghanistan assomigliano piu ad una fuga che ad una decisione costruttiva. Ora che il terrorismo in Siria e in Iraq ma anche in Nigeria e Somalia e in Libia punta ad un cambio di strategia con la conquista di interi stati , Obama, assente completamente dalla politica internazinale e mediorientale in particolore, tentato per tutto il suo mandato da un isolazionismo impossibile in un mondo globalizzato, annuncia una nuovo guerra.

C'è chi ogni riforma è sbagliata

Lettera publicata su Avvenire 11 Settembre 2014
con la risposta del direttore

Scuola, giustizia (e non solo): via veti
Sì, ma attenti a dire «meritocrazia»


Caro direttore,
in Italia due ambiti negli ultimi venti anni sono stati al centro delle polemiche politiche e di tentativi di riforma: la giustizia e la scuola. Ed ecco in questo autunno si torna proprio a parlare di scuola e di giustizia. E qualunque sia la proposta di riforma, da qualsiasi parte politica arrivi, qualsiasi orientamento in termini di contenuto abbia, due gruppi si sono sempre opposti: i sindacati degli insegnanti e l’associazione nazionale magistrati, cioè il "sindacato" delle toghe. Ma perché queste due categorie avrebbero (e hanno effettivamente avuto) diritto di veto, sino a bloccare due degli ambiti più importanti della "crisi" dell’Italia? La magistratura e la scuola hanno bisogno di riforme a partire dalla gestione dell’organico e dalla meritocrazia fino ad arrivare alle regole per le carriere, dai diritti delle famiglie a decidere liberamente per l’educazione dei figli a quelli dei cittadini di avere un processo in tempi giusti.
Luca e Paolo Tanduo

Con questa lettera, cari amici, andate rapidamente al punto, mettendo il dito su un nervo scoperto, anzi su due. Condivido lo spirito che vi anima e le vostre conclusioni, ma con un… emendamento. So che le parole possono assumere significati più belli (o più brutti) di quelli originari, eppure faccio sempre fatica a parlare di «meritocrazia», che significa letteralmente "potere di quelli che hanno merito". Credo che in ogni settore la valorizzazione di coloro che sono bravi a fare il proprio mestiere (anche nella scuola, anche in magistratura) sia naturale e saggio e, dunque, indispensabile. Ma associare il merito al potere mi dà uno sgradevole brivido, soprattutto se penso alla società imperfetta eppure infettata dall’ideologia del "perfettismo" nella quale oggi viviamo. Sarà difficile, difficilissimo riformare un vocabolario ormai in voga, ma per vaccinarci è forse utile andare, appunto, alle origini, ricordando la genesi di quel termine. Lo coniò, unendo una parola inglese e una greca, il sociologo britannico Michael Young nel 1958 (l’anno in cui sono nato, e per me è sempre stato un motivo in più per non dimenticare questa storia…). Era già nel titolo di un saggio polemico – The rise of Meritocracy, "L’avvento della Meritocrazia" – nel quale ragionava di una società governata da persone dal quoziente intellettivo altissimo e da queste portata alla rovina... Noi cristiani sappiamo e non dovremmo mai dimenticare che i talenti non vanno sprecati né sotterrati, ma soprattutto non possono "produrre" solo per noi stessi. Giusto premiare chi ben fa (è anche il meccanismo base del consenso democratico, o – meglio – dovrebbe esserlo), ma senza orientare le risorse pubbliche soltanto in questa direzione. Sul tema, a più voci e sensibilità, ragioniamo da tempo sulle nostre pagine. E sono certo che l’attualità ci sospingerà a farlo ancora.

giovedì 4 settembre 2014

Eterologa ma dove sono i diritti del bambino?

Le Regioni hanno emanato delle regole per la fecondazione eterologa, età fertile della donna fissata a 43 anni come limite massimo per accedere alla fecondazione eterologa in maniera gratuita, certo perchè la paga la Regione cioè tutti noi.
Inoltre il donatore , "cosidetto" diciamo noi, potrà avere la massimo 10 figli, ma se una coppia che ha fatto la fecondazione eterologa vuole farne un altra può richiedere lo stesso donatore. Inoltre il colore della pelle del nascituro deve essere uguale a quello dei genitori richiedenti la fecondazione eterologa, il colore dei capelli e il gruppo sanguigno devono essere dello stesso fenotipo, insomma sembra si stia parlando di una ricetta o la scelta di un prodotto, da catalogo.
Ma se il desiderio che spinge la richiesta di eterologa è quello di avere un bambino, non dovrebbero accoglierlo indipendentemente dal colore della pelle e dei capelli? Quanta ipocrisia! Ma è chiaro che i diritti del figlio non ci sono, al centro ci sono solo i desideri degli adulti. I bambini avranno la possibilità dopo i 25 anni di avere informazioni sul donatore naturalmente solo se questo acconsente.
Appare poi chiaro come dietro queste pratiche ci siano affari economici che non consentono di rinviarne l'inizio nei propri centri, c'è da chiedersi se la decisione di rinviare le norme al Parlamento da parte del Governo sia stata corretta, visto che a decidere ora sono le Regioni.

martedì 2 settembre 2014

Per non dimenticare BESLAN

10 anni fa la strage di Beslan

uno dei più orrendi attentati della storia del terrorismo

anche se le dinamiche non sono mai state chiarite di certo la scelta degli attentatori di prendere in ostaggio la scuola e minarla fu terribile

ancora più terribile il trattamento ai bambini e l'esplosione della palestra della scuola e la battaglia che ne segui

L'attacco dei terroristi ceceni costò la vita a 186 bambini e 145 adulti 






venerdì 29 agosto 2014

Trovare una soluzione perchè i diversi focolai non diventino un incendio generale

Sembra che le parole del Papa che denunciava come “siamo di fronte alla terza guerra mondiale anche se a pezzi”, siano in questi giorni più che reali e profetiche. Il Medioriente il Nord Africa, la Libia, la Siria e l'Iraq sono sconvolte da guerre tra opposte fazioni sunnite e sciite e vedono l'avanzare dell'Isis.

In Ucraina i russi sono entrati con 1000 uomini e i colloqui tra Putin e Poroshenko di ieri sembrano non aver dato frutti anzi, i russi stanno avanzando verso Mariupol e a Donetsk e la battaglia tra ucraini e filorussi prosegue creando decine di vittime e prigionieri, come quelli fatti sfilare in modo umiliante domenica scorsa per le vie della città.

L'Ucraina di fronte allo sconfinamento dei russi, provato anche dall’arresto di alcuni di questi soldati, chiama la Ue e la Nato ad un appoggio militare, la situazione sembra scivolare in un pericoloso crinale che se non verrà fermato in fretta sarà difficilmente controllabile.
Come ha dichiarato il Cardinale Bagnasco, il conflitto in Ucraina «certamente è un focolaio che deve essere affrontato perché non diventi un incendio generale». «Per la consistenza europea sono banchi di prova, occasioni per dimostrare la volontà e la capacità di coesione. Mi sembra che il collante europeo finora non sia stato molto efficace, ma speriamo che queste sfide, che purtroppo ci sono, costringano l'Europa a dare prova di sé stessa».

Infine sul Golan i ribelli hanno catturato diversi soldati dell'Onu, e al confine tra Libano e Siria continuano i combattimenti, che rischiamo sempre più di coinvolgere Israele e Libano.

Bisogna trovare una soluzione diplomatica che coinvolga tutte le potenze in gioco dai paesi del Golfo all'Iran alla Turchia. Gli orrori a cui assistiamo e i drammi che ci giungono dai campi di battaglia ci fanno gridare come aveva detto San Giovanni Paolo II, “mai più la guerra”.

E non scordiamoci di pregare come dice il Papa per la pace.