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Cosa sta accadendo in Liberia e Sierra Leone ai malati di Ebola? Lasciati morire per strada perché negli ospedali non c’è più posto, leggi quasi marziali che impongo una quarantena ai villaggi e costringono la gente a rimanere chiusa in casa per evitare contagi. I paesi africani sono stati abbandonati a sé stessi, pochi aiuti, nessun investimento, nessuna mobilitazione per creare strutture assistenziali e mediche seppur provvisorie che possano dare almeno un sollievo e un po di calore umano a questi,malati. Dove sono le ONG? dove sono gli ospedali da campo utilizzati spesso anche dagli eserciti che potrebbero essere velocemente attivi? Dove sono i famosi superpaperoni che si dicono grandi benefattori, perché hanno fondazioni milionarie per la “salute riproduttiva” o per evitare l’estinzione delle specie protette? Neanche un centesimo per i malati di ebola, dimenticati e con la speranza che muoiano in fretta e senza contagiare altri. E noi preoccupati a guardarci il nostro ombellico cominceremo ad interessarcene solo se avremo il primo caso in Italia, magari iniziando a gridare contro il pericolo immigrazione o all’untore.
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