A Hong Kong si lotta per la democrazia
A Hong Kong giovedi scorso sono
incominciate le proteste contro la legge che impone che sia il partito
comunista a decidere le liste per l’lelezione del governatore. Questo contrasta
quello che era stato promesso al momento dell’unificazione con la Cina nel
1997, cioè che le elezioni del 2017 sarebbero state a suffragio universale e
libere. La protesta incominciata con manifestazioni di studenti è cresciuta dopo
il tentativo della polizia di reprimerla con la forza. La gente di Hong-Kong si
è unita agli studenti, nonostante le minacce e la repressione e la censura. Tra
i protagonisti delle manifestazioni che chiedono di garantire i diritti civili anche
il cardinale emerito Zen.
![](//1.bp.blogspot.com/-r8SwHxOvgog/VCssxQ9gMkI/AAAAAAAABos/gG9CT2DBlLg/s1600/hong-kong-1.jpg)
Hong Kong potrebbe diventare un esempio per
tutta la Cina e per questo la protesta e il sistema di voto sono temuti dal
governo di Pechino. Vedremo come proseguira la situazione e anche cosa diranno
le potenze mondiali e l’Onu sulla libertà dei cittadini cinesi, se prevarranno
gli interessi economici occidentali in Cina o il sostegno alla richiesta di
democrazia.
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