al maxi processo No Tav contro i 53 attivisti
imputati per gli scontri con le forze dell’ordine scoppiati il 27 giugno e il 3
luglio 2011, l’avvocato Mauro
Prinzivalli, dell’avvocatura dello Stato che ha rievocato un episodio del 3
luglio, quando un vice brigadiere Luigi Dematteo rimase isolato in balia dei
manifestanti, durante gli scontri intorno al cantiere. Il militare era armato e
fu circondato e rilasciato dopo circa un’ora. «Quell’episodio - ha detto il
legale - è da considerarsi una tortura: fu picchiato, massacrato e riportò
408 gironi di prognosi, poi giudicato non più idoneo al servizio».
Ci sembra giusto ricordare la violenza che questo moviemnto ha portato e ricordare i servitori dello Stato che a rischio della loro vita hanno difeso i cantieri.
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