Finalmente anche la stampa italiana, alcuni
giornali internazionali lo scrivevano da mesi, critica e dichiara fallimentare
la politica estera di Barack Obama, forse è finita questa incredibile luna di
miele tra la stampa e Obama che gli ha permesso di fare e disfare senza quasi
alcuna opposizione. Gli ha consentito di lasciar fare in Nord Africa e in Medio Oriente, qui
addirittura rinunciando a quel ruolo di mediatore che aveva sempre
contraddistinto la politica americana, o abbandonare l’Iraq e la Siria al loro
destino facendo precipitare la situazione, magari finanziando chi poi si è
rivelato il peggior nemico. Ma Obama ha avuto soprattutto una linea non chiara e
contraddittoria. Lo stesso Barak Obama ha fatto d’altronde autocritica nel suo
discorso all’ONU dicendo che contro il terrorismo non si è fatto abbastanza. Meglio
tardi che mai ma quanti errori.
Ora una denuncia chiara contro il terrore e
l’orrore dell’ISIS. Giusto coinvolgere anche i paesi arabi, per ora solo i
sunniti, e non far apparire la guerra come uno scontro tra USA e Islam o peggio tra occidente e islam. Anche
il Vaticano attraverso le parole del Segretario di Stato Parolin afferma:
"Rischio escalation ma la strage va fermata". Inanto contnuano ad
arrivare notizie di orrori commessi in Iraq ma non solo, come dimostra il
barbaro assassinio dell'ostaggio francese Hervè Gourdel. Continuano poi le
violenze sulle ragazze e donne rapite e quelle contro i cristiani e gli sciiti.
Non sorprende cosi la dura condanna dell’ISIS da parte dell’Iran.
E' chiaro comunque a tutti che serve avere anche una soluzione politica, quella militare non è risolutiva. Bisogna sapere cosa si vuole costruire dopo aver risolto la crisi e bisogna tagliere ogni forma di appoggio politico ed economico a queste frange armate.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.