giovedì 20 agosto 2020

Crisi Grecia Turchia, Francia protagonista Italia ambigua



Sale la tensione nel Mediterraneo orientale dovuta al contendersi di nuovi giacimenti di gas tra Grecia, appoggiata da Egitto Cipro Israele e Francia,  e Turchia.

Dopo uno scontro fisico tra una nave militare greca e una  turca che scortava la nave da esplorazioni geofisiche  turca (usata per la ricerca di idrocarburi inviata tra le acque di Kastellorizo scortata da unità  militari la tensione è salita e la Francia ha inviato unità militari navali in appoggio ai greci e la Ue ha criticato il gesto provocatorio  turco.

Recep Tayyp Erdogan si rifiuta da tempo di riconoscere i diritti di Atene su quel tratto di piattaforma continentale, e rivendica la possibilità di effettuare esplorazioni. Come spiega il Sole 24 Ore, “La Turchia ritiene incompatibile con il diritto internazionale che l’isola di Kastellorizo, con un’area di 10 chilometri quadrati e situata a 2 chilometri dall’Anatolia e a 580 chilometri dalla costa greca, possa generare una piattaforma continentale di 40mila chilometri quadrati.

Per Ankara, la piattaforma continentale di un Paese dovrebbe essere misurata dalla sua terraferma: di conseguenza l’area a sud di Kastellorizo rientrerebbe nella propria zona esclusiva. La Grecia, al contrario, afferma che anche le isole devono essere prese in considerazione nel delineare la piattaforma continentale di un Paese, in linea con la convenzione delle Nazioni Unite sul mare, reclamando dunque la sovranità esclusiva sull’area, indipendentemente dalla vicinanza dell’isola alla Turchia”.

La situazione è aggravata dal contenzioso delle zone marittime libiche in cui Francia e Egitto col governo della Cirenaica non riconosco i gacimenti dati alla Turchia dal governo di Tripoli , inoltre Grecia ed Egitto stanno stringendo accordi commerciali e sui confini marittimi . La Francia punta a un ruolo di primo piano, “La situazione nel Mediterraneo orientale è preoccupante“, ha scritto Macron ieri su Twitter: “Le decisioni unilaterali della Turchia sulle attività di esplorazione petrolifera stanno provocando delle tensioni. Queste azioni devono terminare per consentire un dialogo pacifico tra paesi vicini e alleati all’interno della Nato”. Per questo, ha aggiunto, “ho deciso di rafforzare temporaneamente la presenza militare francese nel Mediterraneo orientale nei prossimi giorni, in collaborazione con i partner europei, compresa la Grecia”.

Erdogan ha affermato che “su questa questione il nostro Paese è totalmente nel giusto e continueremo a difendere i nostri diritti usando tutti i mezzi a nostra disposizione”.

Una situazione che vede l'Italia ambigua perchè anche se ha interessi contrari a quelli della Turchia e vicini all'Egitto per il mediterraneo orientale appoggia il governo di Tripoli con Erdogan in Libia, una linea che rischia di rendere l'Italia irrilevante.



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