mercoledì 19 agosto 2020

Bielorussia un regime in crisi Ue non riconosce esito del voto

 


Il risultato delle ultime elezioni del 9 agosto  in Bielorussia nelle quali il presidente Lukashenko  si autoproclamato vincitore con l'80% dei voti ha scatenato la protesta di centinaia di migliaia di bielorussi. Le imponenti manifestazioni di protesta a Minsk e nelle altre città della Bielorussia che contraddicono i risultati annunciati sono state represse con migliaia di arresti e violenze.

Ma questa volta il regime di Lukashenko  sembra in grave crisi, perfino i dipendenti della tv di stato stanno scioperando e il presidente è stato contestato in un comizio in una fabbrica di trattori.

Lukashenko  è al potere dal 1994 , si può dire che è l'ultimo residuo dell'Unione Sovietica, ma adesso la popolazione ha voglia di cambiamento e ha l'appoggio della Ue  "Il popolo bielorusso vuole il cambiamento e lo vuole adesso, siamo impressionati dal coraggio del popolo bielorusso, che da dieci giorni scende in piazza in numeri senza precedenti" ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al termine del vertice straordinario Ue. 

L'Ue, ha riconfermato von der Leyen, "è pronta ad accompagnare la transizione di potere pacifica e democratica in Bielorussia. Noi siamo al fianco del popolo bielorusso, che vuole libertà fondamentali e democrazia". Von der Leyen ha annunciato che dalla Commissione arriveranno 53 milioni di euro per sostenere il popolo bielorusso: di questi, tre milioni saranno per le vittime della repressione e per sostenere la società civile, mentre la maggior parte saranno destinati alla gestione dell'emergenza coronavirus. 

La Ue non riconosce il voto e annuncia sanzioni : "Non riconosciamo il risultato delle elezioni" in Bielorussia del 9 agosto scorso. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del vertice straordinario Ue in videoconferenza sulla Bielorussia. 

"A breve" l'Unione Europea imporrà sanzioni contro "un numero consistente di persone responsabili di violazioni dei diritti, di violenze e di brogli elettorali" in Bielorussia, ha confermato il presidente del Consiglio europeo. 

Un problema è la posizione strategica della Bielorussia e l'appoggio che Putin ha sempre dato al presidente bielorusso, ma stavolta di fronte a proteste cosi massiccie e continue sarà difficile che tutto prosegua come prima e difficilmente  Putin potrà agire come fatto in Ucraina. Trump sostiene la popolazione , Merkel ha difeso i manifestanti e Putin sostiene che non devono esserci interferenze esterne.

Certo la leader dell'opposizione rifugiata in Lituania è debole ma lo è anche Alexander Lukashenko che per ora non  cede, anche se la feroce repressione dei primi giorni non gli ha giovato, e accusa i governi occidentali di ingerenze.


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