giovedì 6 agosto 2020

Caos treni dopo l'ordinanza del Governo

Ennesimo pasticcio del Governo. Le società dei treni avevano deciso, come accade per il trasporto aereo, di ricominciare a vendere il 100% dei posi a sedere, ma subito si sono scontrati col governo che ha fatto dietrofront sul distanziamento sui reni obbligandole a tornare alle precedenti norme, adesso queste norme sono state anche prolungate.

Risultato migliaia di biglietti annullai, proprio in occasione delle partenze per le vacanze, ennesimo grave errore , questa volta imputabile al Ministro della Salute Speranza, che danneggia oltre che migliaia di cittadini, le società dei treni e il settore del turismo già particolarmente colpito dalla crisi.

Come riporta il sito di Repubblica "Telefonate ai passeggeri, uno per uno, per far scegliere loro se ottenere un rimborso in caso di cancellazione del treno o annullamento della corsa, oppure per proporre alternative di viaggio: è quanto ha organizzato il servizio clienti Trenitalia, dopo il caos che si è creato ieri a causa delle direttive sul distanziamento a bordo. 

Ad una prima riapertura delle vendite di biglietti fino al 100% della capienza, è infatti sopravvenuta l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che riportava la quota al 50% e il posizionamento 'a scacchiera' […] “Italo, con una nota, fa sapere che per "ottemperare a quanto previsto" che reintroduce, con decorrenza immediata, l'obbligo di distanziamento nei treni ad Alta velocità "è stata " costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato". Italo accusa il governo di aver “improvvisamente sostituito le disposizioni del dpcm del 14 luglio” (che prevedeva deroghe al distanziamento dei posti sui convogli)

Mandiamoli a casa prima che distruggano completamente l'economia del paese

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