lunedì 25 maggio 2020

La giunta Sala e la scelta ideologica delle ciclabili

Il clima di Milano: nel 2018 ci sono stati 22 gg con più di 32 gradi e secondo l'Istat nel periodo 2002-2016 a Milano i giorni di gelo in in 1 anno sono 11 e i giorni definiti caldi 82 , inoltre secondo l'ARPA l'andamento dei giorni di pioggia in un anno a Milano è molto elevato ecco il grafico comunque diciamo almeno 80/90 giorni di pioggia all'anno.

Nonostante questi dati il comune di Milano e il sindaco Sala hanno deciso di puntare per il trasporto post crisi Covid19 sulle biciclette e le piste ciclabili.

Poniamo alcune domande

Quando piove o quando fa molto caldo dove e come si cambiano gli impiegati e gli operai quando arrivano sul posto di lavoro? Come portano sulla biciletta il ricambio e magari il PC portatile o la borsetta per le donne o altro? Quanti chilometri devono fare i cittadini e i pendolari che vivono in periferia o nell'interland?

Le piste ciclabili non percorrono tutte le strade e spesso agli incroci o alle rotonde scompaiono proprio nei punti più pericolosi. Quanti incidenti con ciclisti ci saranno tra auto e monopattini o biciclette con carreggiate ristrette per le piste ciclabili?

Cosa dire della manutenzione delle strade e delle buche spesso presenti ?

Con le piste ciclabli che invadono le carreggiate delle principali via della città come Corso Sempione, Corso Buenos Aires e altri che il comune di Milano sta realizzando come sarà il traffico? e i posteggi?

per capire il caos che si creerà bastano un po' di numeri pre-covid19
Ogni giorno a Milano prendevano
  • la Metropolitana 1,2 Milioni di cittadini
  • i mezzi ATM di superficie 0,5 Milioni di cittadini
  • i treni Trenord 0,7 Milioni di cittadini
solo il 6% usava la bicicletta per il percorso casa lavoro mentre il 48% l'auto
dei passeggeri ATM il 10% sono anziani ; il sindaco Sala vuol fare andare in bici anche loro?

Senza tenere conto che con la paura del virus le persone saranno portate a usare maggiormente l'auto. Infatti chi garantisce la sanificazione e il controllo del numero di persone in Metropolitana e sui Bus? gli autisti potranno impedire a qualcuno di salire o saltare fermate? e in questo caso quanto bisognerà aspettare il proprio turno?

Il problema della sanificazione si porrà anche per il car sharing .

E' aumentato l'e-commerce e aumenteranno i furgoni di consegna  ma il comune nn pensa nessuna politica per il carico e scarico che avviene porta a porta, certo le consegne non saranno fatte in bici pensiamo alle dimensioni degli scatoloni normalmente consegna. Lo stesso per i negozi di quartiere che aumenteranno le consegne a case e non possono permettersi di metterci mezzora di pedalata o di portare un sacchetto alla volta.

Insomma la scelta delle bici è incompatibile come soluzione del problema sia per le condizioni climatiche che per i numeri, anche se questi saranno ridotti dallo smart working. 
Bisognerà pensare a nuovi parcheggi per le auto, cambiando una politica che li demonizzati per decenni ed essendo oggi a costi altissimi a Milano dove la giunta Sala ha portato le strisce blu anche in periferia.  Pensare a orari diversificati per alcuni uffici o settori per evitare che tutti inizino o finiscano di lavorare alla stessa ora .

La giunta Sala ha scelto una via ideologia pensando forse solo ai cittadini che vivono e lavorano nel municipio 1 e non a tutti quelli che per lavorare devono fare molti chilometri e a cui la scelta della bici risulterà impossibile . Nessuna strategia che pensi a soluzioni vere e realistische.



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