In questi mesi di emergenza le tensioni tra Stato e Regioni sono andate via via crescendo.
Nel rimpallo di responsabilità per la crisi sanitaria, in particolare tra Governo e Regione Lombardia.
Responsabilità nella gestine delle mascherine dove il governo ha fallito clamorosamente e ha peggiorato al situazione imponendo prezzi fuori mercato.
Responsabilità sulla dichiarazione di zone rosse come nel caso della valle Seriana.
Nella responsabilità sul numero dei tamponi e sulla disponibilità dei reagenti, ancora gravemente insufficienti.
Infine los contro si è cpncentrato sulle date di riapertura. In aprticolare il Governo si è scontrato con la Regine Calabria, dove la situazione della diffuiosne del COVID-19 è molto inferirore al nord Italia e dove la regione aveva permesso di riaprire in anticipo i bar e i ristoranti all'aperto.
Oltre alla considerazine che effettivamente il contagio all'aperto è molto meno probabile che in ambienti chiusi, come mostrano anche i dati dei contagi avvenuti sopratutti in ospedali, RSA, in casa e in ambienti chiusi come ristoranti appunto.
Ma il apradosso dell'azione del Governo è che prima ricorre al TAR contro al Regione Calabira e oggi invece decide di condere alle Regioni di poter indicare le riaperture. Dimostrando cosi che lo scontor era solo di colore politico e non hìguardava al merito della questione, pessimo segnale ancora del governo.
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