Il turismo rischia di subire gravissimi danni dovuti all'incertezza del governo.
Ecco i punti critici:
- protocolli da rispettare complicati e di fatto spesso inapplicabili
- segnali contraddittori sui riferimenti normativi, sono validi quelli delle regioni o quelli INAIL?
- scudo penale per gli imprenditori verso eventuali contagi COVID-19 assente
- regole incerte, diverse da quelle degli altri paesi, più rigide come nel caso dei voli rischiano di penalizzare l'Italia
- altri paesi euriopei concordano corridoi turistici escludendo Spagne e Italia
- date certe poche, per fortuna è stata finalmente indicata quella del 3 giugno
- regole per gli hotel confuse
- CIG non ancora arrivata
- finaziamenti a fondo perduto del tutto assenti
- pratiche e istruttorie affidate alle banche che si trovano carichi di lavoro impressionanti e insolvibili in pochi giorni e cosi anche i prestiti garantiti dal governo arriveranno tardi
Insomma un governo in panne
Esempio su tutti, paradigmatica della confusione e mal gestione del govenro è la norma che impedirà ai bagnini di operare la respirazione bocca a bocca per salvare bagnanti che ne necessitano.
Tra tutte queste cose negative però questa crisi forse farà riscoprire un turismo non solo di massa ma di qualità con spazi più vivibili per i turisti, più attenzione alla sanificazione e pulizia, spesso insufficiente persino in condizioni normali.
Ricordiamo però infine quello che per noi rimane il vero punto dolente che aleggia su tutto: non c'è alcun tracciamento dei contagi
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