mercoledì 26 febbraio 2020

Non è vero che solo in Italia si adottano misure per il contenimento del contagio

Non è vero che solo in Italia si adottano misure per il contenimento del contagio, il primo caso da ricordare è quello delle industrie in Cina, aziende chiuse fino all’11 marzo nella provincia di Wuhan. Nella provincia sono attive molte industrie automobilistiche e joint venture con costruttori occidentali e giapponesi. A cominciare da quelle in essere con Dongfeng, il cui quartier generale è proprio a Wuhan. Si tratta di uno dei giganti dell’industria cinese che ha partnership con Psa, Honda, Nissan e Renault. (https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/20-02-2020/coronavirus-aziende-chiuse-fino-all-11-marzo-provincia-wuhan-3601099847126.shtml?refresh_ce-cp
Ma sono moltissimi i casi di industrie multinazionali che hanno chiuso le loro fabbriche in Cina.
Immaginiamo che misure cosi forti atte a contenere il contagio abbiamo costi elevatissimi per le aziende e non siano state prese a cuor leggere nemmeno dalle autorità cinesi non parliamo poi dalle aziende. In Corea del Sud dove sembra esserci un altro focolaio la Samsung ha chiuso un impianto a Gumi, nella Corea del Sud, perché un dipendente è risultato positivo al Coronavirus. La più grande società produttrice di smartphone al mondo ha precisato che il sito è piccolo e che rifornisce prevalentemente il mercato interno. Però lo stop può rallentare la produzione dei modelli di alta gamma. Sono forse esagerati anche loro? Ma sembra a tutti normale chiudere intere fabbriche? 

Ripetiamo e ribadiamo il problema non è la mortalità del virus ma la diffusione del contagio come confermano anche le decisioni prese in Inghilterra per esempio "Schools in coronavirus chaos: Seven shut and 18 more send children and staff home after ski trips - but others tell pupils to COME IN unless they have 'flu-like symptoms'"  (Schools in coronavirus chaos: Seven shut and 18 more send children and staff home after ski trips - but others tell pupils to COME IN unless they have 'flu-like symptoms'
"Chevron Corp on Tuesday asked about 300 British employees to work temporarily from home after an employee in its Canary Wharf office in London reported a flu-like illness. Traders, exploration and refining unit staff were assigned to work remotely until test results can determine whether the worker has coronavirus, said a person familiar with the matter. 'Chevron continues to monitor the situation very closely, utilizing the guidance of international and local health authorities,' said a Chevron spokeswoman. 'Our primary concern is the health and safety of our employees and we are taking precautionary measures to reduce their risk of exposure. It is our policy to not provide details of our employees.' "
Ma qualcuno continua a ripeterci che è solo l'Italia che adotta queste misure e che siamo noi che ci stiamo suicidando economicamente.

Conosciamo direttamente il caso di un dipendente italiano passato per Milano nei giorni scorsi al rientro in Germania è stato invitato dalla sua azienda a stare a lavorare da casa perchè proveniva dalla Lombardia. Notizie da Tenerife e da altri casi di perosne provenienti dall'area di Codogno (vedi turisti in Alto Adige, Valtellina o in Sicilia) mostrano come il loro contenimento serva ad evitare il contagio, rischio molto reale.

Sono eccessive queste misure? potremo forse valutarle solo dopo ma la priorità secondo noi è contenere il contagio.
 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.