venerdì 14 febbraio 2020

Coronavirus facciamo il punto

Le notizie provenienti dalla Cina rimangono drammatiche i morti per Coronavirus sono saliti a 1367, i contagiati sono a 59.000, a Wuhan mancano materiali medici e dalla città arrivano immagini e notizie di gente chiusa in casa, i blogger che parlano dei nuovi ospedali come di lazzaretti vengono messi in quarantena.  Insomma la gestione della crisi appare ancora critica e i servizi messi a disposizione della gente insufficienti nonostante gli sforzi.


I malumori per la gestione e verso il president Xi Jinping incominciano a crescere, per questo il governo di Pechino ha cercato di rispondere ai malumori sostituendo i capi locali del partito comunista.


Ma anche città come Shanghai molto distanti dall'Hubei sono ormai deserte e persino la F1 ha annullato il Gran premio di Aprile. L'economia cinese è ferma .

Diverse multinazionali rinviano ancora l'apertura degli stabilimenti e questo evidenzia che la crisi è ancora molto grave e che forse non sappiamo proprio tutto di quanto sta accadendo, appare sorprendente che velocemente siano state prese misure cosi drastiche con costi elevatissimi.

Non si capisce cosa stia facendo l'OMS, se manderà medici a Wuhan, se ha informazioni dirette o solo quelle del governo cinese, insomma ci sembra molto assente in Cina.
Sembrerebbe comunque che la maggior parte dei casi di contagio sia rimasto nella provincia dell'Hubei, completamente isolata, anche se in ritardo e in condizioni molto disagiate ora per la popolazione locale. Non è possibile al momento stimare la diffusione dovuta ai casi fuori dala Cina, anche se l'isolamento di un villaggio in Vietnam o  il caso del signore inglese di ritorno dalla Cina che ha contagiato persone in Savoia dove è andato a sciare e anche in Gran Bretagna o il caso della nave da crociera ricordano che il rischio di diffondersi dell'epidemia persiste e suscita molta preoccupazione.

La nave da crociera ferma in Giappone vede aumentare ogni giorno il numero di contagiati ora 174,  non si capisce perchè non facciamo scendere tutti e li mettano in quarantena in strutture più adatte, ma i proprietari della nave assicurano che il 19 febbraio la quarantena finirà. Appare ugente gestire diversamente questo caso.

Il ragazzo italiano bloccato a Wuhan tornerà finalmente in Italia dove per ora non si registrano nuovi casi.
Nel frattempo l'Europa cerca di darsi una linea comune ma anche questa volta appare divisa.



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