giovedì 24 dicembre 2020

AUGURI DI NATALE 2020

 


Natale 2020

In questo anno colpito da lutti, epidemia, crisi economica e paura forse bisognerebbe recuperare il senso della famosa frase di Giovanni Paolo II “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.

Porre la Speranza su chi è la Via la Verità e la Vita, in un tempo in cui le certezze sembrano smarrite. Come dice Papa Francesco nell’udienza del 4 novembre 2020 “una preghiera perseverante produce una trasformazione progressiva, rende forti nei periodi di tribolazione, dona la grazia di essere sostenuti da Colui che ci ama e ci protegge sempre”.  

Il Papa ricorda l’importanza di affidarsi a Dio nella preghiera: “L’abbandono nelle mani del Padre. E’ bello quando noi stiamo agitati, un po’ preoccupati e lo Spirito Santo ci trasforma da dentro e ci porta a questo abbandono nelle mani del Padre: “Padre, si faccia la tua volontà”.  

L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, nel discorso alla città in occasione della festa di S. Ambrogio ha sottolineato che stiamo vivendo non solo un’emergenza sanitaria e sociale, ma anche spirituale «Mi sembra che oggi sia diffuso un atteggiamento più incline alla rinuncia che alla speranza” e sempre con questa preoccupazione e attenzione ha rivolto un videomessaggio agli animatori dei Centri culturali cattolici della Diocesi di Milano in occasione della settimana di incontri “Risvegliare l’umano” ricordando che «La crisi sanitaria, economica e sociale prodotta dalla pandemia sta inaridendo le anime e soffoca l’umano. Cosa fare per reagire? In altri contesti raccomando la preghiera. Ma mi sta molto a cuore anche la cultura. Non siamo solo corpi da curare quando si ammalano, masse di cittadini da disciplinare perché le cose si svolgano con ordine. L’umano si nutre anche del gusto della bellezza, degli interrogativi su temi ultimi e delle domande sulle questioni della società. Vi invito a coltivare la cultura e l’incontro per contrastare l’omologazione e reagire alla banalità».  

L’Arcivesco Delpini ha lanciato anche un appello “Tocca a noi” in coerenza con la nostra cultura, elaborare una visione comune con i tratti di quella sapienza popolare, di quel pragmatismo operoso, di quel senso del limite e quella consapevolezza di responsabilità che appartengono all’identità cristiana ambrosiana.  

In questa tragedia che ha colpito il mondo abbiamo poi avuto un richiamo a preoccuparci di ciascuno e di tutti restituendo la stessa dignità a tutte le vita umane. Soprattutto quelle più deboli, in contrasto con una crescente cultura dello scarto. Dobbiamo allora ricordarci che questo è il messaggio centrale del Natale.  

L’evento del Natale che anche quest’anno festeggiamo è che Dio si è incarnato per salvarci. Dio che si fa uomo, un bambino, da dignità e valore ad ogni vita umana, le eleva tutte alla stessa dignità di figlio di Dio, è qui che nasce il nostro umanesimo, è in questa notte santa, nel presepe.  

Isaia 7,14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.  

BUON NATALE 

Luca e Paolo Tanduo

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