E’ notizia di oggi, come cita l'agenzia ANSA che l'ex leader birmana Aung San Suu Kyi è stata condannata da un tribunale della giunta militare ad altri sette anni di carcere per corruzione, nell'ultima parte del suo processo fiume. Nessuna riconciliazione nazionale in vista quindi.
Il card. Charles Maung Bo, arcivescovo della città di Yangon (AsiaNews/Agenzie), ha lanciato nei giorni scorsi un appello per una soluzione pacifica al conflitto civile in Myanmar. Anche la Chiesa cattolica e' stata oggetto di attacchi in questi mesi di dittatura a causa della sua posizione a favore di una riconciliazione nazionale e in difesa dei manifestanti.
In Myanmar è attivo da 140 anni il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) che proprio in questo paese ha dato avvio col defunto Padre Meda ai progetti di adozione a distanza per sostenere gli studi dei bambini. Infatti il Myanmar è tra i 10 Paesi al mondo che spendono meno per l'educazione che è obbligatoria solo al primo ciclo, fino ai 10 anni, tra i più bassi al mondo.
Purtroppo, oggi
la situazione non è facile, molti bambini dopo la chiusura delle scuole a causa
del Covid e, in seguito allo scoppio del conflitto che affligge il Myanmar,
hanno deciso di non proseguire gli studi. Molti bambini sono stati riportati
dalle famiglie nei villaggi e i ragazzi (soprattutto le ragazze) hanno paura a
muoversi per il Paese e così la dispersione scolastica è altissima. I
missionari e le suore hanno deciso che se i bambini non fossero andati
all’ostello allora sarebbero andate loro dai bambini, dalle famiglie, nei loro
villaggi e così stanno cercando di continuare la loro opera di sostegno alla
scolarizzazione nel paese.
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