Nel
commentare la situazione che sta coinvolgendo gli USA dove la protesta portata
avanti dopo il caso della morte di George Floyd sta montando e trasformandosi
in rivolta sociale dobbiamo innanzitutto esprimere dolore e condanna per la
morte di George Floyd. Il poliziotto che lo ha ucciso facendolo soffocare
durante un arresto e i suoi colleghi che non sono intervenuti dopo che
l'indiziato dichiarava che non riusciva a respirare hanno avuto un comportamento
orribile prima di tutto dal punto di vista umano e inaccettabile perdi più se
tenuto da chi dovrebbe tutelare al legge e il bene comune. Il gravissimo
episodio ha fatto esplodere la protesta delle comunità nere e non solo verso le
violenze della polizia, che sia chiaro sono purtroppo frequenti e si sono sempre
verificate. Interessante notare che il Minnesota è uno stato da sempre
amministrato dai democratici e che il vertici della polizia siano stati
nominati dal sindaco a cui rispondono. Minneapolis, una città governata da un
progressista in rampa di lancio, Jacob Frey. Minneapolis è in Minnesota, dove
governa un altro democratico: Tim Walz. L'agente di polizia colpevole di questo
omicidio si era già distinto per comportamenti violenti ed era stato coinvolto
già in passato in un fatto che aveva portato alla morte di una persona. La
responsabilità politica della gestione della polizia di Minneapolis e dei suoi
comportamenti sono quindi da attribuire prima di tutto ai democratici. Ma i
manifestanti sono stati subito strumentalizzati in una protesta anti Trump.
Anche in questo caso Trump non è esente da colpe visto che subito ha twittato
ed è intervenuto contro le manifestazioni degenerate in violenza con i suoi
soliti toni molto duri. Toni che sospettiamo siano del tutto calcolati perchè
in periodi di tensioni e manifestazioni violente la maggioranza silenziosa
sostiene un presidente che appare non arrendevole. In questi termini la scelta
di Biden potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol se le manifestazioni violente
dovessero proseguire e degenerare ulteriormente.
E' chiaro infatti che come al solito le
manifestazioni pacifiche di protesta, più che lecite sono state usate da bande
di malavitosi e da provocatori politici e da chi soffre di disagio sociale per
assaltare negozi, fare razzie, colpire la polizia in maniera indiscriminata.
Il vero rischio è che un paese che vede 40
milioni di disoccupati a seguito della gravissimo crisi economica seguita al
lock down per il corona virus (lock down più duro proprio negli stati
amministrati dai democratici) possa sfociare in disordini sociale devastanti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.