martedì 31 dicembre 2024

2024 ecco i fatti più significativi

 Il 2024 verrà ricordato sicuramente come un anno di guerra ma anche per alcuni eventi significativi,  innanzitutto le elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump che torna protagonista dopo i quattro anni di Biden e dopo la sconfitta del 2020 che sembrava aver messo fine alla sua carriera politica , la sua riscossa è stata incredibile e ha saputo intercettare ancora una volta, malcontento della base americana, allargando anche la sua base elettorale ,Determinante nella sua campagna anche l’accostamento alla figura del geniale imprenditore Musk che avrà sicuramente un ruolo dominante nella nuova amministrazione.

Un altro evento storico è sicuramente la caduta del regime di Assad in Siria , ancora non è chiaro come andrà a finire questa vicenda. Determinante sicuramente il ruolo di Israele che nel 2024 ha annientato la leadership di Hamas e dí Hezbollah  e ha colpito duramente l’Iran. 

In questo scenario mediorientale sicuramente i paesi che soffrono di più in questo momento sono il Libano e i territori palestinesi duramente colpiti dall’esercito israeliano. 

In Ucraina continua lo stallo , ci auguriamo che la nuova presidenza Trump spinga verso un accordo di pace, perlomeno una tregua duratura. 

2024 é caratterizzato anche dalla continua ascesa dell’influenza della Cina, ma anche della Turchia. La Cina in particolare, ha mostrato più volte la  sua determinazione nell’essere influente in Africa e nel suo appoggio indiretto alla Russia e nelle sue spinte egemoniche nell’oceano indiano e specie verso Taiwan.

 A livello europeo le elezioni europee hanno determinato una instabilità per ora mascherata dalla conferma della Von der layer , significative sono le crisi economiche e politiche di Francia e Germania, il loro collasso politico, conseguenza delle difficoltà economiche evidenti e anche di una mancanza di leadership, Macron ormai giunto verso la fine del suo potere mentre in Germania, sicuramente avremo una svolta al centrodestra nelle prossime elezioni.

A livello economico é senz’altro da evidenziare la grave crisi che colpisce il settore automobilistico, in particolare quello europeo.

Il 2014 al suo termine è segnato anche dell’apertura dell’anno santo da parte di Papa Francesco un segno di speranza per un mondo sull’orlo di gravi crisi e sempre più smarrito



La crisi del mercato automotive

 


Il mercato dell’auto in Europa nel 2024 sta affrontando una grave crisi, forse senza precedenti. Emblematici i casi di 2 marchi, in Germania Volkswagen che chiuderà 3 stabilimenti in Germania con l’uscita in 10 anni di decine di migliaia di lavoratori, in Italia Stellantis ha praticamente mandato in cassa integrazione tutta la produzione e chiusi alcuni centri di eccellenza voluti da Marchionne come quello del lusso a Grugliasco e quello della Maserati. Hyundai quest’anno ha superato a livello globale Volkswagen diventando il secondo gruppo dopo Toyota.

Anche il mercato dell’auto cinese mette in evidenza la crisi dei marchi europei e soprattutto tedeschi. Innanzitutto, il mercato cinese si dimostra quello dove l’auto elettrica diventa dominante superando per la prima volta le vendite di auto endotermiche.

Nel mercato globale le auto elettriche vendute hanno raggiunto 11.74 Mil di unità crescendo del 21.7% anno su anno. Il primo produttore al mondo di auto elettriche risulta la cinese BYD seguita poi dall’americana TESLA, tra i primi 10 produttori al mondo nel settore auto elettriche 5 sono cinesi. Le vendite in Cina di auto elettriche hanno visto per la prima volta il sorpasso dei produttori cinesi su quelli tedeschi che hanno avuto un tracollo. L’Europa in particolare appare in difficoltà in questo settore innovativo, certo i costi delle auto cinesi rimangono molto competitivi e sostenuti da aiuti statali, in Europa appena terminati gli incentivi statali il settore è andato in crisi, i prezzi per i consumatori rimangono troppo alti. Nel 2023 il mercato delle auto elettriche in Europa, aveva raggiunto una quota di immatricolazioni pari al 23,4% sul totale. I primi otto mesi del 2024 mostrano invece una controtendenza, con un calo delle nuove immatricolazioni al 21,2%. A novembre 2024, le immatricolazioni di auto elettriche a batteria sono calate del 9,5%, con 130.757 unità, trainate dai forti cali in Germania (-21,8%) e Francia (-24,4%).  In Italia in particolare i dati mostrano che le auto elettriche rappresentano solo il 4,5%. Ma il problema non e’ relativo solo alle auto elettriche, il mercato e’ fermo a novembre le immatricolazioni in UE+EFTA+UK sono scese del 2% rispetto all’anno scorso, con 1.055.319 unità. Il cumulato annuo dei primi 11 mesi ha registrato una crescita minima dello 0,6%, pari a 11.876.655 vetture. A novembre 2024 le vendite di auto a benzina  sono calate del 7,8%, con i maggiori ribassi in Francia (-31,5%) e Italia (-12,3%). Germania e Spagna hanno segnato cali più contenuti (-5,4% e -2,3%). Le auto diesel infine hanno subito un calo del 15,3%. In controtendenza le immatricolazioni di auto ibride senza ricarica che sono aumentate del 18,5%, raggiungendo una quota di mercato del 33,2%  che mostrano anche un problema indfrastrutturale legato alla presenza di punti di ricarica sul territorio.

In Italia esiste un problema enorme legato al disimpegno di Stellantis, tra il 2007 e il 2024 il calo della produzione di auto in Italia e’ stato del 70%, il fatto che ci sia un monopolio produttivo non fa che aggravare la situazione.

Ma il problema dei costi interessa tutto il mondo dell’automotive, in Giappone per superare la crisi parte la trattativa tra Honda, Nissan e Mitsubishi, per fondare un polo che diventerebbe terzo produttore di auto al mondo, dopo Toyota e Volkswagen ma davanti a Hyundai e Stellantis. 

lunedì 30 dicembre 2024

E' entrato in vigore il nuovo codice della strada

È entrato in vigore il nuovo codice della strada molto più restrittivo su alcol droghe e uso del cellulare. Nonostante la stretta normativa su alcol e hashish abbia provocato le solite polemiche bisogna dire che già in altri paesi c’è  la cultura chi guida non deve bere e non deve aver assunto sostanze stupefacenti, per chi commenta che poche quantità non producono danni bisogna ricordare che i morti negli ultimi anni dovuti a incidenti stradali in Italia sono stabilmente sopra i 300o all’anno con più di 200mila feriti. Bene la stretta sull’uso dei cellulari in auto fonte di distrazione e di tantissimi incidenti.

La nuova Siria tra diversi scenari e influenze

 


La transizione in Siria con la fuga della famiglia Assad e la caduta del suo regime, ha visto prendere il potere alla figura del leader jihadista Al-Jolani, Ahmed al-Shara, su cui pendeva una taglia di 10 milioni di dollari da parte degli USA che lo consideravano un terrorista, taglia ora tolta. Il nuovo leader cerca ora di mostrare un ruolo moderato e lontano dalle sue precedenti appartenenze, è stato nominato anche un nuovo governo con a capo Mohammed al-Bashir leader della zona di Idbil e fedelissimo di Al-Jolani. Il nuovo governo ha promesso di rispettare le minoranze e cercare una soluzione unitaria per il paese.  Il cambio al potere rappresenta anche un cambio delle influenze in questo Stato, sicuramente aumenta il suo peso la Turchia sponsor delle milizie vincitrici, la Russia perde un suo prezioso alleato e la sua influenza nel paese e dovrà rivedere la sua strategia sul Mediterraneo le sue basi in Siria per ora permangono ma potrebbe essere che vengano spostate in Libia dove la Russia è già presente. Nelle operazion per spostare armi e mezzi è da segnalare un misterioso naufragio di una nave cargo diretta in Siria.

Israele intanto ha bombardato tutte le basi militari aeree e navali e i depositi di missili e armi chimiche della Siria assicurandosi che nessuno le possa usare contro di lei, inoltre ha occupato tutta la regione del Golan creando di fatto una zona cuscinetto a nord che difficilmente abbandonerà, vedremo come saranno i rapporti con la Turchia che già si è lamentata della violazione degli accordi che Israele aveva con la Siria sui confini. Gli USA che sicuramente hanno appoggiato il cambio di regime e che hanno delle basi in Siria e hanno appoggiato negli anni la minoranza curda per ora attendono, ma la nuova amministrazione Trump ha già fatto sapere di non volersi immischiare. I curdi che amministrano di fatto la zona a nord da anni, sono tra le parti che rischiano di più in questa fase insieme alla minoranza cristiana, segni di intolleranza purtroppo nonostante le promesse si sono già registrati in occasione del Natale e anche gesti violenti con assassini in varie località. Ovviamente anche la minoranza alawita parte lealista alla famiglia Assad rischia pesanti ritorsioni e infatti nelle zone a maggioranza alawita si sono già registrati scontri armati con una resistenza al nuovo corso.

Da segnalare i mancati accordi a Gaza dove persistono i bombardamenti israeliani. I richiami del Papa perché cessi la violenza a Gaza sembrano ancora una volta inascoltati, una guerra che sembra non voler terminare ma che presenta oramai pochi obiettivi visto che la dirigenza di Hamas è stata decapitata come la sua capacità militare e la quasi distruzione di Gaza, si dovrebbe pensare di più alla liberazione degli ostaggi e a un cessate il fuoco che faciliti la vita della popolazione, popolazione visitata in queste feste anche dal Cardinal Pizzaballa.

mercoledì 25 dicembre 2024

AUGURI NATALE 2024

NATALE 2024 


Nel periodo di Avvento ci si prepara alla venuta di Gesù, nel Vangelo vediamo due differenti modi di porsi, quello di chi lo rifiuta come le persone che hanno rifiutato un giaciglio per Maria incinta che doveva partorire e quello di chi lo accoglie e lo testimonia come Maria. Maria ha accolto Gesù nel suo grembo dicendo il suo sì a Dio, alla sua chiamata ma non solo ha anche portato Gesù agli altri (l'incontro tra Maria ed Elisabetta) e lo ha accompagnato fino alla croce restando con lui fino alla fine. 

Papa Francesco ha detto ricordando l’incontro tra Maria ed Elisabetta “Sia benedetta ogni maternità, e in ogni mamma del mondo sia ringraziato ed esaltato il nome di Dio, che affida agli uomini e alle donne il potere di donare la vita ai bambini”

Noi accogliamo Gesù e lo portiamo agli altri? Gesù è venuto al mondo in una stalla, non nei palazzi e nei privilegi, si può vedere come il segno di una scelta quella di stare con l’uomo nelle sue difficoltà oltre che una scelta chiara di presentarsi non come un potente o un ricco ma nelle vesti di un umile bambino, proprio questa è la sua grandezza.  Come accogliamo noi Gesù? Papa Francesco ci esorta e ci chiede "Ringrazio il Signore perché si è fatto uomo come noi, per condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra esistenza? Io lodo il Signore e lo benedico per ogni bambino che nasce?  Sostengo e difendo il valore sacro della vita dei piccoli fin dal loro concepimento nel grembo materno?"

Testimoniare Gesù significa anche essere lieti, come ci invita la lettera ai Filippesi «Siate sempre lieti nel Signore; ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4). Questo non significa far finta che le difficoltà non esistono o disinteressarsene, significa credere che c’è sempre una speranza e noi troviamo questa speranza in Gesù che ci salva.

Anche il Papa e SE mons. Delpini parlando del Giubileo di Speranza sottolineano l’importanza dell’incontro con Gesù e l’importanza di testimoniare la sua Speranza. Il Papa nel messaggio per il Giubileo annuncia “La Porta Santa che si apre, nella notte di Natale, è l’invito a compiere un passaggio, una pasqua di rinnovamento, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo”.

SE mons. Delpini afferma “Non basta registrare disastri e dolori i pellegrini della speranza hanno una parola da dire da parte di Dio “tu non dovrai più piangere (IS 30,18) . Vengono infatti da parte di Dio, come il profeta Isaia, per annunciare la consolazione e la salvezza che viene dal Signore”.

venerdì 20 dicembre 2024

Ucraina - Russia finalmente col realismo sembra trovare uno spazio la diplomazia

 


Mentre nel Donbass i russi continuano lentamente e con gravi perdite ad avanzare, mentre la crisi si internazionalizza ancora di più con l’invio di truppe nordcoreane in ucraina, appare sempre più evidente che l’elezione del neopresidente americano Trump ha cambiato il paradigma della vicenda ucraina. Biden ha continuato a sostenere insieme in particolare agli inglesi che bisognava conseguire una vittoria militare e questo anche a rischio di alzare la tensione con la Russia, come dimostra la recente decisione di Biden di autorizzare l’uso di armi americane e missili per colpire il territorio russo.

La scelta di combattere fino alla vittoria senza cercare una risoluzione diplomatica del conflitto, che sia chiaro è una invasione esercitata dalla Russia che ne porta quindi la prima responsabilità, ha portato a devastare il territorio ucraino visto che la Russia e in attesa dell’insediamento di continua a colpire le infrastrutture specie energetiche dell’Ucraina e le sue città. La decisione poi dell’Ucraina poi di compiere vari attentati uccidendo scienziati e personaggi di rilievo direttamente in Russia, ultimo caso quello del generale a capo del programma missilistico e nucleare della Russia, non aiuta certo la via diplomatica.

Trump invece ha dichiarato di voler spingere per una pace perché troppi sono stati i morti, ha minacciato l’ucraina di tagliare il sostegno militare se non accetterà un confronto diplomatico. E cosi subito si è tornati a parlare di diplomazia, di ipotesi di compromessi, infine proprio chi fino a ieri non metteva nemmeno in discussione la linea dello scontro fino alla vittoria, si proprio il presidente ucraino ha dovuto ammettere quello che era chiaro da tempo: l’Ucraina non può vincere e nemmeno potrà riconquistare la Crimea e il Donbass, serve una soluzione diplomatica ha detto. Certo ora vedremo se la Russia accetterà ma Trump sta facendo pressioni già sulla Cina per spingere i russi al dialogo.

Sicuramente sarà premura da gennaio della nuova amministrazione americana di spingere per mettere fine a questa carneficina che ormai ha dissanguato risorse umane e economiche sia dell’Ucraina che della Russia, questo certamente non potrà significare concedere una vittoria netta a Putin. Intanto però bisognerà fermare le armi con una tregua protetta da un contingente militare internazionale in cui come suggerisce Trump, l’Europa dovrà essere protagonista. Anche il ministro italiano della difesa Crosetto ha già aperto a questa ipotesi. Vedremo.

Ciò che è importante è che la parola vittoria sia stata sostituita con dialogo e compromesso.

Salvini e Renzi assolti


 Oggi il tribunale di Palermo ha emesso la sentenza sul caso Open Arms in cui l’accusa chiedeva di condannare il ministro Salvini tra le altre cose per sequestro di persona a seguito del suo operato, quand’era ministro dell’interno. La vicenda riguarda la decisione del ministro Salvini di impedire per 19 giorni l'attracco della nave della ONG. Il tribunale ha assolto Salvini, perché il fatto non sussiste.

Questa sentenza arriva proprio il giorno dopo che un altro magistrato ha ritenuto di dover archiviare le accuse a Matteo Renzi, Maria Elena boschi e Luca Lotti e altre persone per l’inchiesta Open che accusava Renzi e il suo gruppo politico di aver finanziato illecitamente la sua azione politica attraverso la fondazione Open che aiutava l’opera politica di Renzi e in particolare finanziava i convegni della Leopolda.

Entrambi questi casi mostrano quanto l’Italia sia ostaggio di questi giudici politicizzati che mettono sotto accusa la politica per questioni solo politiche che non hanno a che fare con la giustizia come queste due sentenze dimostrano visto che in entrambi i casi non c'erano i presupposti per un processo.

Questi PM in un paese onesto dovrebbero rispondere e pagare per i loro errori. Anche l'opposizione difronte a queste due sentenze dovrebbe stigmatizzare l'uso politico della magistratura per combattere battaglie politiche.

domenica 8 dicembre 2024

Siria finisce la dittatura di Assad

 


Siria è finita un’era oggi i ribelli islamisti sono entrati nella capitale Damasco abbattendo il regime di Assad che durava da cinquant’anni. Il destino della Siria si è deciso in pochi giorni una volta caduta la protezione di Mosca dell’Iran e la fine di Hezbollah il regime di Assad è crollato velocemente sotto la spinta dei ribelli islamisti. Ora si teme un futuro incerto e pieno di gravi preoccupazioni visto che i vincitori sono gli eredi di movimenti terroristici , bisognerà capire anche il ruolo delle altre fazioni presenti in Siria: i curdi le le milizie filo turche e come reagiranno le milizie sciite legate all’Iran e Iraq , un futuro cupo attende probabilmente la numerosa comunità cristiana. Vedremo se a livello internazionale qualcuno saprà mediare per una transizione che difficilmente sarà pacifica , vedremo se le varie parti sapranno trovare un accordo e favorire il ritorno a uno stato unitario. Vedremo cosa faranno gli Stati Uniti che con Trump e Biden hanno già detto di non volersi immischiare e vedremo cosa farà la Russia in grave difficoltà, al momento non ha reagito, ricordiamo che entrambe le superpotenze hanno base militari e soldati presenti in Siria.

Nessuno rimpiangerà la famiglia Assad che ha dominato col pugno di ferro e una dittatura feroce la Siria per 50 anni , ma certamente la vittoria degli estremisti islamici non è quello che ci si poteva augurare. 

giovedì 5 dicembre 2024

Anche la Francia entra in una grave crisi politica

 


Dopo la Germania anche la Francia entra in una grave crisi politica. il governo voluto dal presidente Macron dopo le fallimentari elezioni convocate per rafforzarsi che lo hanno invece visto in forte diminuzione di consensi è caduto. La sinistra e la destra politica francesi si sono messi insieme per far cadere un governo già di per sé debolissimo. Non è bastato al presidente del governo francese fare retromarcia su alcune proposte della finanziaria per venire incontro alle richieste della Pe Pen, quest’ultima con un azzardo politico ha lasciato cadere il governo appoggiando una mozione di sfiducia della sinistra di Mechelon. Era dagli anni 60 che un governo non veniva sfiduciato in parlamento ma Macron in un discorso alla nazione ha riaffermato il fatto che non si dimetterà e questo diventa un problema soprattutto per  l’economia francese visto che in questo momento nuove elezioni sono impedite dalle regole democratiche della Repubblica francese e così bisognerà costruire un nuovo governo che sarà comunque debolissimo ma è un problema anche per Marine Le Pen che sotto la minaccia di una condanna penale rischia di non potersi candidare nel 2027 .

Come detto la crisi politica potrebbe trasformarsi anche in una grave crisi economica con un rapporto PIL deficit già lontano dagli obiettivi europei. Come hanno sottolineato le associazioni degli imprenditori non approvare la finanziaria ed andare in quello che chiameremmo esercizio provvisorio rischia di aggravare la situazione economica del paese e colpire le aziende francesi.

Marine Le Pen che voleva presentarsi con un volto rassicurante e responsabile potrebbe aver commesso un grave errore politico. Ora verrà nominato un nuovo governo che sarà ancora più debole ma anche le posizioni delle opposizioni rischiano di esserlo .

martedì 3 dicembre 2024

Biden concede la grazia presidenziale al figlio

 


Il presidente Biden ha oggi annunciato la grazia al figlio Hunter, per le condanne legate a possesso di armi e vicende fiscali con evasioni di 1,4 milioni di dollari, ma la grazia presidenziale non riguarda solo questi capi d'accusa, ma anche qualsiasi altro reato che abbia commesso o possa aver commesso nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2014 e il 1 dicembre 2024.

E' utile ricordare che durante la campagna elettorale del 2020 che vide poi vincere Biden contro Trump, il New York Post scoprì una serie di documenti compromettenti sul figlio dell'allora candidato alla Casa Bianca ma la notizia spari dalla stampa americana e ogni riferimento ad esso venne etichettato come una fake news. Hunter Biden inoltre in passato era stato coinvolto in affari con la società ucraina Burisma, secondo alcune accuse mai provate il suo ruolo era stato favorito dal fatto che suo padre ricopriva la carica di vicepresidente USA.

domenica 1 dicembre 2024

Cade Aleppo e riesplode la guerra civile siriana


Riesplode la guerra in Siria. Dopo la guerra civile iniziata con le proteste antigovernative del 2011 la Siria non ha più avuto pace né una sua integrità politica. Sul suo territorio dopo le vittorie delle forze lealiste al regime di Assad grazie ai successi militari dovuti al sostegno di Iran, Hezbollah e dei russi, sono comunque rimaste ampie zone fuori dal controllo del governo siriano. La parte a nord con confine della Turchia è contesa dal PKK curdo, dalla Turchia stessa e dalle milizie fili-turche. La zona di Idlib è sempre rimasta sotto il controllo di forze islamiste nonostante il tracollo dell’ISIL, nel territorio siriano si registrano la presenza di basi USA, russe e turche. I governi di Usa, di Russia e di Israele bombardano il territorio israeliano quando lo ritengono necessario per difender ei loro interessi strategici.

Tutto sembrava però abbastanza congelato fino a pochi giorni fa quando l’evidente tracollo di Hezbollah, l’indebolimento della presenza russa a causa del conflitto in Ucraina e la debolezza dell’Iran hanno aperto la strada ai ribelli integralisti islamici per riprendere Aleppo nel giro di pochi giorni e minacciare nuovamente il regime di Assad.

La crisi umanitaria che si sta aprendo potrebbe essere gravissima e l’esito di questa nuova fase del conflitto avere risvolti preoccupanti su tutta la regione.

SI E' DIMESSO IL CEO DI STELLANTIS

Stasera si è dimesso il CEO di Stellantis, azienda auto nata nel 2021 dalla fusione di Peugeot PSA e Fiat Chrysler Automobiles ("FCA") (NYSE: FCAU / MTA: FCA) .

Questo nuovo gruppo ha spostato fuori dall’Italia la maggior parte della produzione industriale di FCA segnando una crisi gravissima del settore auto in Italia aggravata dalla crisi auto dell’Europa con il crollo della vendita delle auto elettriche dopo lo stop degli incentivi. Il gruppo Stellantis nel 2020 rappresentava il 38,87% del mercato auto in Italia, nel 2024 rappresenta solo il 30%. Anche in Europa Stellantis ha avuto un crollo di presenza nel mercato scendendo al 16,2% nei primi otto mesi del 2024 contro il 20,2% dell'intero 2020.

Mirafiori fermerà la produzione dal 2 dicembre all’8 gennaio, utilizzando cassa integrazione e ferie. Lo stabilimento di Melfi ha più che dimezzato i volumi. E con questo panorama Stellantis ha anche chiesto ulteriori incentivi di Stato che per fortuna gli sono stati negati viste le prospettive che il gruppo non garantisce in Italia.

Le dimissioni del CEO di Stellantis, uno dei più pagati nel settore auto, sono state subito accettate dal CDA.