domenica 31 dicembre 2023

La maternità e la politica

La senatrice di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni, nei giorni scorsi ha detto “"Mia madre mi diceva sempre: ricordati che qualsiasi cosa tu voglia fare (e io volevo fare politica da quando avevo 12 anni), la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta. E questo dobbiamo ricordarlo alle nostre figlie altrimenti il rischio è che in nome della realizzazione professionale, che io auspico e che è giusta, dimentichiamo che esiste la necessità e la missione, chiamiamola così, di mettere al mondo dei bambini che saranno i futuri cittadini italiani", le polemiche ovviamente sono subito partite.

Il primo commento che ci viene non è che questa debba essere una missione per la patria, ma piuttosto una missione per essere felici e realizzarsi, ovviamente non è da mettere in contrapposizione ad altri desideri ma come papà e pensiamo che per le mamme valga ancora di più, puoi realizzare le cose più’ ambiziose i sogni più belli ma nulla è paragonabile a generare la vita a donarla e ad amare un bambino/a e un figlio/a.

Anche il data demografico del nostro paese deve comunque far riflettere e quindi in questo senso si capisce l’affermazione e il valore politico delle affermazioni della senatrice, secondo i dati Istat : Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia conta 58.997.201 residenti; al 31 dicembre 2020 erano 59.236.213 al 1° gennaio 2020 i residenti erano 60 milioni 317mila. Secondo il report natalità dell’ISTAT Report-natalita-26-ottobre-2023.pdf (istat.it) anche l’anno scorso si e’ registrato un record negativo per la natalità: nel 2022 le nascite scendono a 393mila, registrando un calo dell’1,7% sull’anno precedente. Il numero medio di figli per donna scende a 1,24. “Dal 2008, anno in cui il numero dei nati vivi ha registrato il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila, i nati residenti in Italia sono sistematicamente diminuiti. In termini assoluti, la riduzione medio-annua ammonta a circa 13mila unità, quella relativa al 2,7%. Rispetto al 2008 oggi si rilevano oltre 183mila nascite in meno (-31,8%).”

Ovviamente anche in questo caso si sono sprecati commenti in direzione opposta ne riportiamo due tra i molti, che evidenziano un abisso culturale che domina nella sinistra, la segretaria del PD ha detto infatti in parlamento “Noi non pensiamo che la massima aspirazione di una donna sia quella di essere madre. Il contributo delle donne alla società si misuri sul numero dei figli. L’ambizione di tante deve essere quella di diventare Rita Levi Montalcini”, una donna ci spiace dirlo che non ha capito nulla della vita e delle cose più importanti che rendono felici.

Vittorio Sgarbi ha così commentato invece la vicenda “La Mennuni ha posto una questione semplice ma fondamentale. La maternità è la vita. È la condizione necessaria che determina tutto il resto. È una condizione posta dalla natura per garantire la sopravvivenza e la continuazione della specie. Vogliamo sovvertire le regole della natura? Vale la pena ricordare quanto affermava lo scrittore Paul Julius Mobius: «La natura vuole, dalla donna, amore e dedizione materna». Lo “scandalo”, dunque, non sta nella conclamazione di un principio naturale, ma nel negarlo in nome di un relativismo culturale che, con violenza, nega persino il valore supremo della vita”.



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