Un successo
certamente dovuto alla potenza finanziaria di Riad col suo fondo sovrano e che
sancisce un successo diplomatico indiscusso per il principe ereditario Mohamed
bin Salman che dopo l’assegnazione dei Mondiali di calcio del 2034 con EXPO2030
potrà festeggiare il successo della "Vision 2030", un piano avviato
nel 2016 che mirava a migliorare l'immagine dell'Arabia Saudita e a cambiare la
sua strategia economica fino ad allora dipendente esclusivamente dalle risorse
petrolifere.
Ma su questo voto
va sottolineata anche la debacle della candidatura di Roma, che non è arrivata
nemmeno al ballottaggio facendosi battere anche dalla città sud coreana Busan.
MA anche il
numero di voti, solo 17 dice molto della sconfitta di Roma e dell’Italia. Infatti,
significa che nemmeno i paesi europei hanno appoggiato Roma e nemmeno suoi
presunti stretti alleati politici.
D'altronde Roma
non e’ Milano potremmo dire, Milano era quando vinse EXPO2015 una città in
crescita, ben amministrata e godeva di un sostegno politico nazionale e internazionale
che aveva visto unite destra e sinistra e che aveva visto l’allora sindaco Moratti
spendere le sue conoscenze per favorirne il successo anche grazie ad una tela
diplomatica ben costruita dal sindaco. Tuto il contrario di Roma, una città in
declino costante, male amministrata da decenni, senza un vero appoggio del
governo nazionale e con sindaci di caratura davvero bassa.
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