sabato 25 novembre 2023

Le elezioni in Argentina mettono fine alla malagestione Kirchner

 In Argentina ha vinto Milei un personaggio molto particolare ma già noto nella politica Argentina avendo già collaborato in varie istituzioni, solo per la nostra stampa che molto poco informa degli altri paesi il risultato viene mostrato come sorprendente. Infatti, la vittoria di Milei ha come base il fallimento del peronismo dei presidenti Kirchner e del loro ministro dell'economia Massa sconfitto in queste elezioni proprio da Milei. Pur essendo alcune idee di Milei molto discutibili è riuscito a convincere i moderati, che nel primo turno non avevano votato per lui, che era meglio lui dei peronisti i cui governi si sono succeduti passando da marito a moglie Kirchner con scandali di corruzione e che hanno portato l'Argentina di nuovo verso il fallimento con una statalizzazione di tutto, con distribuzione di sussidi a tutti e una inflazione del 150% (cioè 12% al mese) che ha impoverito la popolazione. Il peronismo ha usato la Banca centrale per stampare più soldi per distribuire sussidi il risultato però è stato un impoverimento generale a causa della superinflazione. Appare quindi stravagante che la leader del PD Schlein abbia fatto un messaggio pro-Massa a tutti gli argentini visti i risultati fallimentari della sua politica economica, a volte basta non schierarsi soprattutto se non si conosce la reale situazione.  Nessuno dei due, Massa e Milei, è in nessun modo assimilabile alla politica italiana. Altra nota Massa e Kirchner avevano avvicinato l'Argentina alla Cina mentre Milei ha subito chiarito che riporterà l'Argentina in area Usa proponendo perfino la dollazizzazione della moneta argentina, politica economica che in passato ha creato molti problemi all’Argentina.

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