sabato 25 novembre 2023

La tragedia della giovane Giulia

La tragedia della giovane Giulia ha colpito tutto il paese, una ragazza uccisa da un ex fidanzato che non accettava la fine della loro relazione, una relazione vissutaevidentemente in maniera possessiva dal ragazzo Filippo.

Oggi sentiamo tanti commenti, il peggiore e del tutto fuori luogo il riferimento ad un cosiddetto patriarcato come causa, oppure una indistinta accusa a tutti i maschi che devono rieducarsi e scusarsi.

C’è chi si lamenta che mancano percorsi all’affettività, ma nelle scuole quando vengono fatti sono finalizzati ad insegnare i metodi anticoncezionali, al fine di vivere la sessualità senza responsabilità e nei casi peggiori insinua una mentalità tale per cui qualche volta si considera l’altro solo come un oggetto per soddisfare i propri piaceri.

Poi bisogna forse arrivare al cuore della questione: ciò che manca è l'educazione, ma l’educazione a cosa ci chiediamo? Bisogna insegnare che la vita umana è sacra e inviolabile, ma purtroppo siamo una società che non sa più cosa significa sacro e se siamo intellettualmente onesti dobbiamo riconoscere che la nostra società è una società dello scarto, non sa più riconoscere la vita come un dono, infatti si parla di aborto, eutanasia, la vita dei migranti che muoiono in mare non conta nulla, insomma la vita non è più inviolabile e questo è un vulnus nella nostra cultura.

Un altro problema dell'educazione nella nostra società è quello del saper dire dei no, queste generazioni di giovani sono cresciuti per fortuna loro in un periodo storico in cui si possono permettere tutto o quasi, la rinuncia e i fallimenti costano ma fanno parte della vita e bisogna saperli affrontare e questo vale anche in ambito sentimentale, non si puo' pensare che un fallimento pone fine alla vita come spesso accade in queste storie che spesso si concludono con omicidi e suicidi.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.