lunedì 13 novembre 2023

La voce del Papa contro tutte le guerre


Continuano gli appelli del Papa contro tutte guerre. Oggi il Papa ha ricordato la guerra in Sudan dove l'emergenza umanitaria coinvolge milioni di persone, la guerra in Israele lanciando l'ennesimo appello alla fine del conflitto e alla liberazione degli ostaggi e infine ha ricordato la guerra in Ucraina.

Ecco le parole del Papa di oggi

Cari fratelli e sorelle! Da diversi mesi il Sudan è in preda a una guerra civile che non accenna a spegnersi e che sta provocando numerose vittime, milioni di sfollati interni e rifugiati nei Paesi limitrofi e una gravissima situazione umanitaria. Sono vicino alle sofferenze di quelle care popolazioni del Sudan, e rivolgo un accorato appello ai Responsabili locali, affinché favoriscano l’accesso degli aiuti umanitari e, con il contributo della Comunità internazionale, lavorino alla ricerca di soluzioni pacifiche. Non dimentichiamoci di questi nostri fratelli che sono nella prova! E il pensiero ogni giorno va alla gravissima situazione in Israele e in Palestina. Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinesi e israeliani. Li abbraccio in questo momento buio. E prego tanto per loro. Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta! A Gaza, si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini. Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza: preghiamo e lavoriamo senza stancarci perché il senso di umanità prevalga sulla durezza dei cuori.

Le sue parole riprendono quanto gia' detto nelle settimane scorse e i suoi appelli per la tutela dei civili. Il Papa, sta anche telefonando quasi tutti i giorni alla parrocchia cattolica di Gaza, per avere notizie della situazione nella Striscia, "Rinnovo l'appello per la liberazione degli ostaggi e chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto. Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza dove è urgente e necessario garantire corridoi umanitari e soccorrere tutta la popolazione". Poi il Pontefice ha chiesto a tutte le parti di fermarsi: "Già sono morti moltissimi, per favore non si versi altro sangue innocente né in Terra Santa né in Ucraina o in qualsiasi altro luogo. Basta! - ha detto con voce accorata - Le guerre sono sempre una sconfitta, sempre".

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