martedì 31 maggio 2022

Ucraina le sanzioni sull’energia si sono dimostrate un flop

A tre mesi dall’inizio della Guerra in Ucraina le sanzioni sull’energia si sono dimostrate un flop, certo si deve diversificare l’approvigionamento e si è andati in giro per il mondo a fare nuovi contratti, ovviamente senza guardare ai diritti umani dei paesi da cui comprare.

Poi visto che l’OPEC non ha incrementato la produzione e visto che molti paesi non hanno applicato le sanzioni verso la Russia, l’Europa e l’Italia nell’intento di aumentare le scorte stanno importando molto più gas e petrolio dalla Russia pagandolo di più. 

Ci si chiede se il ricambio di fornitori si poteva fare con meno ipocrisia e senza sbandierare sanzioni che per Italia Germania e Ungheria sanno impraticabili perchè se la Russia chiudesse ora i rubinetti del gas e del petrolio l’economia di questi stati crollerebbe. 

Ci vogliono anni per cambiare gli approviggionamenti e costruire nuove infrastrutture, certo è doveroso diversificare ed è stato un errore legarsi mani e piedi verso la Russia.

Ma anche la Russia ha un problema in questo ora che l'Europa cambierà strategia perchè se è vero continua a rifornire di gas l’Occidente ha bisogno di tempo per costruire i nuovi gasdotti e le nuove rotte per l’Asia, per sostituire i clienti europei con altri.

Alla fine in ogni caso diciamolo ad oggi le sanzioni energetiche sono molta propaganda e un vero flop.

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