martedì 10 maggio 2022

Guerra in Ucraina a che punto siamo?

Il responsabile della guerra è la Russia, su questo non ci sono dubbi. Come non ci sono dubbi sul fatto che solo quando la Russia accetterà un negoziato sarà possibile parlare di pace, quindi è solo la Russia che può porre fine a ciò che ha iniziato.


Appare però chiaro che la strategia di Europa da una parte e USA e NATO dall’altra è molto diversa.

La NATO continua a puntare su una soluzione sul campo militare evocando al vittoria dell’Ucraina e negando la possibilità del riconoscimento della Crimea alla Russia come invece prospettato dalla stessa Ucraina, l’Inghilterra addirittura parla di usare le armi date all’Ucraina anche contro il territorio russo. E’ chiaro poi che l’intelligence USA (come rivelato dal Washington Post e il New York Times) e inglese hanno sostenuto in questi mesi l’Ucraina e sono risultate decisive nella resistenza ucraina e in colpi come l’affondamento della nave Moskva e l’uccisione di diversi generali russi.

Molto diversa la posizione dell’Europa almeno di Germania e Francia sempre molto prudenti nelle parole. Emmanuel Macron, più di una volta ha preso le distanze dalle parole usate dal presidente Biden contro Putin. Macron alla chiusura della Conferenza sul futuro dell'Europa ha detto: “Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell'integrità dell'Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all'Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia" e ancora ha precisato che lo scopo non è di umiliare la Russia e che la pace non si può ottenere umiliandola.

"Non prenderemo alcuna decisione che porti la NATO in guerra. Questo resta". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla nazione in occasione dell’8 maggio ha detto "Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell'8 maggio", ha aggiunto, con riferimento alla commemorazione della capitolazione della Germania nazista di Hitler nel Secondo conflitto mondiale.

"Sono profondamente convinto: Putin non vincerà, l'Ucraina resisterà. Libertà e sicurezza vinceranno” ha aggiunto.

In questo scenario l’Italia ha una posizione invece molto più vicina a quella degli USA. L’Est Europa vede ovviamente la Polonia schierata decisamente con gli USA e l’Inghilterra, mentre Ungheria e Slovacchia dipendenti al 100% dalle risorse energetiche russe, appaiono più prudenti.

 

Come dice Papa Francesco «Mentre si assiste ad un macabro regresso di umanità mi chiedo, insieme a tante persone angosciate, se si stia veramente ricercando la pace, se ci sia la volontà di evitare una continua escalation militare e verbale, se si stia facendo tutto il possibile perché le armi tacciano».

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