giovedì 17 febbraio 2022

L'italia e la crisi energetica


 L'Italia paga oggi un conto salatissimo sulle spese energetiche per via di politiche passate sbagliate. 

Lo stop al nucleare, l'investimento sulle rinnovabili senza una sufficiente compensazione con fonti tradizionali, una sovraesposizione sull'utilizzo del gas. Paghiamo oggi sopratutto questo, per fotuna si fece il TAP che apre una via di rifornimento alternativa al gas russo ma evidentemente non è sufficiente. Che dire dello stop o quasi dell'estrazione nel nord Adriatico o altre restrizioni dovute ad una politica demagocica. Lo stop ai rigassificatori ha poi impedito uno stoccaggio di riserva e la possibilità di rifornirci altrove in maniera più significativa.

Oggi il governo per cercare di mettere una piccola pezza, approverà il raddoppio delle estrazione nel nord Adriatico e la ripresa in Sicilia ma è troppo poco, le nostre aziende e le famiglie pagheranno un prezzo elevatissimo ad una politica energetica sbaglaitissima.

Molte aziende sono in crisi per il raddoppio o anche di più dei costi energetici per la produzione.

Che dire poi del fatto che per calmierare i prezzi abbiamo aumentato le importazioni di gas dagli USA, con conseguente impatto abientale molto più considerevole visto le tecniche di estrazione usate e la necessità di trasportarlo via mare in Italia. 

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